domenica 8 luglio 2007

Sarcofaghi per Riccitelli e Cermignani


La Città di Giulianova ricorda due personaggi illustri

Riccitelli e Cermignani saranno ricordati con due sarcofaghi.

Di Walter De Berardinis

E’ stato lo studio dell’Architetto, Giovanni Vaccarini, ad aggiudicarsi il 1° premio del Concorso indetto dall’amministrazione comunale di Giulianova per la realizzazione di due sarcofaghi monumentali destinati ad accogliere le spoglie del musicista e compositore Primo Riccitelli (1875-1941) e del pittore Vincenzo Cermignani (1902-1971), oggi ancora sepolti in anonimi loculi comunali. Al bando comunale si erano presentati anche altri validissimi studi professionali: Hector J. Cavone Felicioni; Andrea Capriotti; Maria Centorame e Vincenzo La Rosa; Angelo Tarea, Emidio Calvarese e lo scultore Nicola Monticelli; Filippo Di Giambattista; Dario Di Francesco e Serafino Piccioni; Edoardo Siniscalchi. Presso il Palazzo “RE”, nel cuore del centro storico della città, Claudio Ruffini, Sindaco di Giulianova; l’Assessore alla Cultura, Francesco Mastromauro e Giovanni Fabbiocchi, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, sono intervenuti durante la premiazione. I partecipanti e il vincitore del bando, sono stati premiati da Agnese Riccitelli, nipote del compositore e dall’Avv. Vincenzo Maurini, personale amico e conoscente dell’artista. La commissione giudicatrice era composta da: Francesco Strobbe, Roberto Olivieri e Francesco Tentarelli. “siamo molto contenti di questo premio per il valore simbolico che esso ha – confida il giovane Architetto, Giovanni Vaccarini – da un lato sfata il mito che nessuno è profeta in patria, spero, speriamo che possa essere di buon auspicio. Lavorare per due illustri figli di questa terra – continua Vaccarini – ci onora. Il tema del tumulo funerario ha un fortissimo valore simbolico, ci richiama al ruolo sociale del nostro lavoro.” Il Progettista e capogruppo è stato, l’Architetto, Giovanni Vaccarini, costituito dal Gruppo di progettazione: Sabrina Romani (progetto concorso), Stefania Palanca (progetto concorso); Francesca Di Giannatonio (progetto esecutivo) Timothy D. Brownlee (progetto esecutivo); Collaboratori: Attilio Mauri e Federico Novi. I due sarcofaghi, secondo le intenzioni dei progettisti, rappresentano la metafora della pesantezza della morte che come un “tappo” schiaccia la vita. Sulle superfici saranno impresse i nomi dei due artisti teramani, con i basamenti che racconteranno la vita e le opere. I parallelepipedi in travertino rosso persia avranno impresso lo spartito del “Capitan Fracassa” per Riccitelli e “il veliero” di per Cermignani

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