
COMUNICATO STAMPA: DOSSIER SEGRETO SU MORTE ON. ALDO MORO, RICHIESTO IL CARTEGGIO.
PRODI: "APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL REGOLAMENTO", MA TERGIVERSA
In allegato al presente comunicato-stampa troverete la lettera ricevuta stamane dall'on. prof. Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri, con la quale si "differisce" la mia istanza di accesso (presentata il 7 marzo '08) per l'ottenimento della documentazione relativa all'uccisione dell'on. le Aldo Moro sulla quale è stato apposto il segreto di Stato, che scade proprio in questi giorni in virtù delle nuove disposizioni di legge (n. 124/2007, art. 39 comma 7) e alla quale ha fatto esplicito riferimento l'on. Giovanni Pellegrino, ex presidente della Commissione Stragi in un'intervista apparsa su Panorama del 7 marzo 2008 e riportata anche dal sito http://www.dagospia.com/.
Stando a notizie informali, tale documentazione sarebbe custodita in un armadio degli uffici della Commissione Stragi in via del Seminario a Roma.
Con la lettera di stamane l'on. Prodi differisce la mia istanza di accesso al momento dell'entrata in vigore del regolamento sul segreto di Stato. A proposito di tale regolamento, il Presidente del Consiglio dà notizia dell'avvenuta approvazione definitiva del testo che aveva già ricevuto l'approvazione del Comitato parlamentare per la sicurezza e della sua prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
"Ogni valutazione in merito alla sua istanza - scrive l'on. prof. Prodi - è pertanto differita al momento dell'entrata in vigore del citato decreto regolamentare, prevista entro 15 giorni dalla sua pubblicazione".
Sulla base di questa opportuna premessa e dell'allegato che ne consegue, comunico ufficialmente:
1) Di aver interessato lo studio legale del prof. avv. Giuseppe Cichella del Foro di Roma, affinché valuti la congruità di tale risposta e la possibilità di un'impugnativa al Tar del Lazio, finalizzata a richiedere l'immediato accesso alla documentazione sul caso Moro, tenuta sotto segreto per 30 anni e sulla quale è ormai caduto ogni veto di Stato;
2) Qualora la documentazione di cui ha parlato l'on. Pellegrino non venisse rinvenuta, o fosse rilasciata in seguito ad altri soggetti non muniti di richiesta o con domanda presentata in data successiva, presenterò denuncia penale all'autorità giudiziara con richiesta di risarcimento danni.
11 aprile 2008
Con preghiera di diffusione
dott. Gabriele Mastellarini (giornalista)
In allegato al presente comunicato-stampa troverete la lettera ricevuta stamane dall'on. prof. Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri, con la quale si "differisce" la mia istanza di accesso (presentata il 7 marzo '08) per l'ottenimento della documentazione relativa all'uccisione dell'on. le Aldo Moro sulla quale è stato apposto il segreto di Stato, che scade proprio in questi giorni in virtù delle nuove disposizioni di legge (n. 124/2007, art. 39 comma 7) e alla quale ha fatto esplicito riferimento l'on. Giovanni Pellegrino, ex presidente della Commissione Stragi in un'intervista apparsa su Panorama del 7 marzo 2008 e riportata anche dal sito http://www.dagospia.com/.
Stando a notizie informali, tale documentazione sarebbe custodita in un armadio degli uffici della Commissione Stragi in via del Seminario a Roma.
Con la lettera di stamane l'on. Prodi differisce la mia istanza di accesso al momento dell'entrata in vigore del regolamento sul segreto di Stato. A proposito di tale regolamento, il Presidente del Consiglio dà notizia dell'avvenuta approvazione definitiva del testo che aveva già ricevuto l'approvazione del Comitato parlamentare per la sicurezza e della sua prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
"Ogni valutazione in merito alla sua istanza - scrive l'on. prof. Prodi - è pertanto differita al momento dell'entrata in vigore del citato decreto regolamentare, prevista entro 15 giorni dalla sua pubblicazione".
Sulla base di questa opportuna premessa e dell'allegato che ne consegue, comunico ufficialmente:
1) Di aver interessato lo studio legale del prof. avv. Giuseppe Cichella del Foro di Roma, affinché valuti la congruità di tale risposta e la possibilità di un'impugnativa al Tar del Lazio, finalizzata a richiedere l'immediato accesso alla documentazione sul caso Moro, tenuta sotto segreto per 30 anni e sulla quale è ormai caduto ogni veto di Stato;
2) Qualora la documentazione di cui ha parlato l'on. Pellegrino non venisse rinvenuta, o fosse rilasciata in seguito ad altri soggetti non muniti di richiesta o con domanda presentata in data successiva, presenterò denuncia penale all'autorità giudiziara con richiesta di risarcimento danni.
11 aprile 2008
Con preghiera di diffusione
dott. Gabriele Mastellarini (giornalista)
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