domenica 15 luglio 2007






















Il 26 luglio, sarà riaperta al pubblico la Chiesa di Sant’Anna di Giulianova

Con una Santa Messa, il parroco di San Flaviano, officerà una Messa solenne.

Di Walter De Berardinis


Lo avevano promesso fin dall’inizio dei lavori, l’Arch. Josè Maiorani e il Geom. Gabriele Tomassetti, che la Chiesa di Sant’Anna di Giulianova avrebbe riaperto al pubblico entro quest’anno. Il parroco di San Flaviano, Don Domenico Panetta, dove la Chiesa di Sant’Anna fa parte, il prossimo 26 luglio in occasione del giorno dedicato alla Madre della Beata Vergine Maria celebrerà una Santa Messa per la riapertura al pubblico. Anche se il portone e le finestre, dovranno essere montati tra pochi giorni, i lavori devono essere ancora del tutto completati. Purtroppo i soldi pubblici che dovevano arrivare sono stati il 60% su 91 mila. I lavori, rispetto alla data prefissata della riconsegna, sono a buon punto, manca la pittura e le luci. In aggiunta manca il completamento del cornicione est, attualmente in fase di restauro, visto che in parte era pericolante. La speranza dei due progettisti e direttori dei lavori è riposta in un’altro 20% di contributo, per coprire l’attuale passivo di circa 33 mila euro. La parte più delicata sarà il restauro definitivo dell’altare, questo avverrà in un secondo tempo, visto l’impossibilità di reperire altri fondi pubblici, si spera del contributo dei privati.

Il progetto di restauro è nato da un idea del giuliese Riccardo Albani, con il consenso del parroco di San Flaviano, Don Domenico Panetta, che propose di preparare un piano di intervento da presentare alla Regione Abruzzo. Già gli Architetti Montebello e Di Furia, ed altri collaboratori, non riuscirono nel reperire dei fondi necessari al suo restauro. Il progetto inizio con l’amico e collega, Gabriele Tomassetti. La prima azione che è stata fatta sono state il consolidamento delle fondazioni, delle mura portanti e il campanile. Poi si è passati alla fase della copertura, composta di 4 capriate di legno con travicelli e pianale in mattoncini di cotto a vista. Le volte, su indicazione della Soprintendenza, non sono state ricostruite, in quanto le tecniche attuali non permettono una realizzazione similare a quella che fu presente nella chiesa. Il nuovo pavimento in cotto naturale locale, hanno sostituito le piastrelle di cemento. Il nuovo portale, è stato restaurato in molto semplice, a doghe, tipico dell’architettura vernacolare abruzzese dei primi anni dell’ottocento, epoca a cui si fa risalire il fabbricato. La chiesa sarà dotata di un nuovo impianto elettrico e termico.

Grazie all’ex Assessore Regionale alla Cultura, Bruno Sabatini, sono stati finanziati con i Fondi CIPE di Euro. 91.000,00 , mentre, la restante parte di Euro 45.000,00 sarà a carico della parrocchia di Giulianova. Una parte di quest’ultimi fondi è stata già resa disponibile, ma già si pensa di adoperarsi per raccogliere altri fondi a livello parrocchiale e di singoli. Le imprese che hanno parteciperanno al restauro sono giuliesi, lavorando soprattutto per gli impianti, le opere di falegnameria e i ponteggi, gru e macchinari in genere, mentre per le opere edili di finitura la manovalanza di base è rappresentata da esperti nel settore del restauro di un’impresa romana.