sabato 14 giugno 2008

Musica. Lunedì 16 giugno 2008 ore 21,15 – Chiesa Sant’Antonio (Teramo), CONCERTI D’ORGANO – WOLFGANG SEIFEN



Lunedì 16 giugno 2008 ore 21,15 – Chiesa Sant’Antonio
CONCERTI D’ORGANO – WOLFGANG SEIFEN



Sarà Wolfgang Seifen, organista della Gedaechtnis-Kirche di Berlino, il protagonista dell’appuntamento con I concerti d’organo di lunedì 16 giugno. Un concerto dedicato all’improvvisazione, forma d’arte che pone in risalto il talento e si intreccia spesso in virtuosismi che poche volte si ha la possibilità di sentire.
Nato in Germania nel 1956, Wolfgang Seifen ha ricevuto i suoi primi insegnamenti musicali nella Scuola di musica del Duomo di Regensburg e ha studiato musica da Chiesa dal 1973 al 1976 in Aachen (D). Dopo aver lavorato come musicista di chiesa in Aachen e Nettetal-Lobberich, è divenuto organista della Basilica papale di St. Mary in Kevelaer (D). Qui sul grande organo Seifert ha accresciuto la sua reputazione internazionale come improvvisatore. Ha anche lavorato come direttore di coro e pubblicato sue proprie composizioni. Nell'ottobre del 2000 è divenuto professore di improvvisazione e di organo liturgico all'Università delle Arti in Berlino. Nel 2004 è stato nominato organista titolare della Kaiser-Wilhelm-Gedaechtnis-Kirche in Berlino.
Nel 2006 è stato incaricato di comporre la Messa Solenne "Tu es Petrus " per grande orchestra, coro e organo per l'ottantesimo compleanno di Papa Benedetto XVI.
Ha ottenuto premi in numerose concorsi di improvvisazione, tra cui Strasburgo (1990) e Norimberga (1992).
Oltre ad un intensa attività concertistica internazionale, è co-fondatore e insegnante dell'Accademia Internazionale d'organo di Altenberg per l'improvvisazione e tiene corsi presso accademie internazionali.
Numerose registrazioni e apparizioni televisive hanno resa la sua arte accessibile a un largo pubblico.
Ha al suo attivo pubblicazioni sull'improvvisazione e sulla costruzione degli organi.

Questo il programma della serata:
Concerto di improvvisazioni in differenti stili:
1. SYMPHONISCHE PHANTASIE UND FUGE (in german romantic style)

2. TRIOSONATE ( in german barock style)* Allegro* Adagio* Vivace

3. SYMPHONIE POUR GRAND ORGUE (en style libre)* Allegro furioso* Andante cantabile* Scherzo* Adagio espressivo* Final

Politica. Rifiuti tra omissioni e falsi miti


ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA IMPRONTE



Rifiuti tra omissioni e falsi miti
La notizia di una terza indagine della magistratura su Cirsu e Sogesa non ci coglie affatto di sorpresa e neppure apprendere dalla stampa che la nuova inchiesta non riguarda soltanto gli aspetti “ambientali” ma anche quelli societari, relativi ai rapporti tra Cirsu Servizi, Cirsu Patrimonio e Sogesa. Ma la notizia vera riguarda le tante domande a cui né i vertici di Cirsu e Sogesa né i Sindaci dei Comuni consorziati –Ruffini e Di Bonaventura in testa- non hanno mai risposto in modo esaustivo. Tanto per cominciare non si è dato ancora conto delle reali motivazioni che hanno indotto mesi fa Lunella Cerquoni a lasciare il timone di Cirsu Servizi, salvo poi essere “recuperata” all’interno del Consiglio di Amministrazione dello stesso Ente. Quali sono state e che di natura erano i dissidi sorti tra la Cerquoni e Nardinocchi? In secondo luogo non è mai stata data una vera risposta a quanti hanno chiesto lumi sulla reale portata del deficit di Cirsu e Sogesa. Se l’alibi, mesi or sono, poteva essere costituito dalla mancanza dei dati di bilancio 2007, adesso quell’alibi è venuto meno. Il termine per l’approvazione del bilancio 2007 è già scaduto e presto scadrà anche quello relativo all’obbligo di trasmissione dello stesso alla Camera di Commercio. Ciò significa che Ruffini, Di Bonaventura & C. hanno in mano tutti gli elementi per dire come stanno effettivamente le cose agli unici che finanziano tutta la baracca, e cioè ai cittadini. Sul fronte “ambientale”, infine, nessuno tra i protagonisti della nascita del futuro ATO, anche coloro che un tempo erano tra i più accaniti ed intransigenti detrattori del Cirsu, spiega come sia possibile insistere sull’ampliamento dell’attuale sito di Grasciano, già “osservato” dall’ARTA, in assenza della messa in sicurezza della discarica e quando la stessa ARTA sta accertando, per conto della Procura di Teramo, la presenza di eventuali irregolarità ambientali all’interno del sito. Il rischio saturazione è dietro l’angolo: a fine estate la situazione potrebbe precipitare anche perché delle vere priorità indicate nella Legge Regionale n.45/2007 (Piano Regionale dei Rifiuti) non sembra occuparsene nessuno: nessun Piano Regionale per la riduzione dei Rifiuti risulta essere stato varato e neppure un Piano Regionale d’Azione per gli Acquisti Verdi (scadenze: rispettivamente 180 e 120 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano Regionale). L’attenzione della nostra classe politica sembra essersi ormai concentrata sull’individuazione di volumetrie da 1milone di metri cubi e su irrealistici ed insostenibili progetti di costruzione di termovalorizzatori o di impianti al plasma (vedi caso Ancarano). La comunità scientifica viene tenuta accuratamente ai margini di ogni serio dibattito e questo facilita comode e pericolose scorciatoie: una seconda discarica a Notaresco (non l’Irgine ma forse Capracchia) ed un non meglio precisato impianto al plasma dal bilancio energetico fallimentare (in Francia la cosa funziona perché l’energia che alimenta l’impianto costa molto meno che in Italia). A pagare il conto, alla fine, comunque siamo sempre noi cittadini.

Politica. Il Circolo del Vomano del Partito Democratico nella fase di avvio delle attività


Il Circolo del Vomano del Partito Democratico nella fase di avvio delle attività statutarie ha avviato un percorso per la rilevazione di criticità, problematiche e delle esigenze del territorio che comprendono tutte le frazioni che insistono nel bacino del Vomano. Il risultato che emergerà dalla campagna di ascolto sarà utile per definire un nuovo programma di attività del partito cittadino, del nuovo gruppo consiliare del PD.
Da una prima analisi si rileva una disattenzione quantomeno sospetta nei confronti delle frazioni, manutenzioni quasi inesistenti, progettazione per investimenti strutturali inesistente, il piano socio assistenziale che non comprende le frazioni, alcune opere avviate dalla giunta Sperandio ancora non concluse, ecc.
“Nel costruire una mappa delle criticità esistenti sul territorio, abbiamo avuto la netta impressione – afferma la coordinatrice del Circolo del Vomano, Giusi Casolani – che l’amministrazione riservasse attenzioni solo per il centro di Teramo, addirittura sembra che ci sia la volontà di rallentare se non boicottare le attività che l’amministrazione deve svolgere in alcune frazioni quali ad es. Villa Vomano.
La nuova scuola Materna di Villa Vomano per la quale solo l’intervento dei consiglieri comunali ex DS oggi PD hanno permesso nel settembre 2006 la riapertura dei termini per la conclusione dell’iter amministrativo da parte della Regione. Inoltre:
a A maggio 2007 l’amministrazione aggiudica i lavori all’impresa Balloni di Teramo;
a A giugno 2007 compare sul cronoprogramma dell’amministrazione comunale la notizia che i lavori sono iniziati;
a A settembre 2007 iniziano effettivamente i lavori;
a A febbraio 2008 i lavori vengono sospesi dalla impresa Balloni;
a Ad Aprile 2008 l’amministrazione Comunale e l’Impresa Balloni firmano contratto !!!
“Al fine di garantire trasparenza e la dotazione di strutture necessarie ai cittadini, il Sindaco e l’assessore ai LLPP devono innanzitutto chiarire il perché sia stata adottata questa procedura quantomeno anomala - chiede la coordinatrice del Circolo Giusi Casolani – ed inoltre rassicurare i cittadini delle frazioni del Vomano sui tempi di realizzazione dell’opera. Nel caso vi siano problemi per la conclusione dei lavori della nuova scuola Materna con la ditta Balloni, l’amministrazione ha l’obbligo morale oltre che per responsabilità politica di informare pubblicamente i cittadini”.
“Dalle dichiarazioni che il Sindaco ha fatto negli ultimi giorni sulla stampa in merito ai problemi di traffico – fa notare Giusi Casolani – si rileva ulteriormente che l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco si interessano solo delle problematiche del centro di Teramo, aspetto che sta a cuore a tutti i cittadini, manifestando così ulteriormente il chiaro disinteresse nei confronti dei cittadini residenti nei pressi della s.s. 81 e dei cittadini di Villa Vomano”.

Storia. Lettera aperta al Prefetto di Teramo, Sua Eccellenza dot. Francesco Camerino




A sua Eccellenza Prefetto di Teramo
Dott. Francesco Camerino

e.p.c. al Sindaco della Città Giulianova, Claudio Ruffini

e.p.c al Presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Filipponi

e.p.c. ai gruppi consiliari della Città di Giulianova
DS-Pd, Margherita-Pd, PRC, IdV, SDI, PdCI, FI-Pdl, UDC, AN-Pdl

e.p.c. ai Parlamentari eletti nel collegio di Teramo
Sen. Paolo Tancredi
On. Carla Castellani
On. Tommaso Ginoble

e.p.c. alle testate giornalistiche teramane

e.p.c. al sito Web http://www.resistenzateramana.it/

Giulianova alta lì, 14 giugno 2008.


Oggetto: lettera aperta – mancata concessione riconoscimento onorifico per la Città di Giulianova.


In riferimento alla Sua del 3 giugno 2008, prot. N. 20439 Gab. (ricevuta il 7 giugno, in allegato per chi ci legge per conoscenza), dove viene confermata la mancata concessione di un riconoscimento onorifico alla nostra Città, con parere negativo della Commissione al Valore e Merito Civile del Ministero dell’Interno, mi vedo costretto a replicare con dati circostanziati e suffragati dai fatti. Tanto per confermare la fondatezza dei dati trasmessi alla Presidenza della Repubblica Italiana in data 25-02-2005 (onorificenza militare) e successivamente, visto il precedente diniego, il 30 marzo 2007 (onorificenza civile).

Premesso che da sempre mi sono occupato di ricerche e della valorizzazione del nostro territorio, avevo l’intenzione, come semplice cittadino, di richiedere per la nostra Città un titolo onorifico per le note vicende degli ultimi anni della 2° Guerra Mondiale. In particolar modo le vicende accadute nella Città di Giulianova:
· Attività antifascista nel territorio giuliese e limitrofo, con formazione di bande partigiane (Giuliese Garibaldi e l’Alfredo Parere) e attività di sabotaggio nelle retrovie contro le forze di occupazione tedesche.
· Contributo di vite umane durante i pesanti bombardamenti avvenuti tra agosto del ’43 e aprile del ’44. Soprattutto nel cuore del centro storico giuliese (23 morti e 46 feriti).
· Fucilazione diretta da parte dei tedeschi di Flaviano Poltrone, per essersi rifiutato di dare il proprio cavallo e di Vincenzo Alleva, per aver sottratto dei fili telefonici.
· Giuliesi condannati, denunciati e mandati al confino dai Tribunali speciali: Nando Giuliucci, Luigi Cappelletti, Pasquale De Ascentiis e Nicola Lattanzi.

Tale documentazione era già stata inviata in forma cartacea alla Presidenza della Repubblica, con l’auspicio di ulteriori approfondimenti, ed infatti, anche la locale Compagnia Carabinieri di Giulianova mi aveva contattavano per ulteriori notizie. Il Documento (in copia) più importante in mio possesso è il riconoscimento al Partigiano all’Avv. Riccardo Cerulli e alla sua banda (la Giuliese Garibaldi), concessa dalla Commissione Regionale Abruzzese per il riconoscimento della qualifica di partigiano (Prefettura dell’Aquila).

Inoltre, per essere più precisi, cito le seguenti fonti:
Dizionario della Resistenza, Luoghi, formazioni, protagonisti, II tomo - pag. 881, Einaudi 2001 (da pag. 153 a pag. 154 a cura del Prof. Luigi Ponziani).
La resistenza nel teramano, Casa della Cultura “Carlo Levi” Teramo
Il Fascismo, la resistenza, i campi di concentramento di Italia Iacoponi.
Giulianova 1860, di Riccardo Cerulli.
Anni di Guerra della Biblioteca Provinciale, mostra.
25 aprile 2007 e 25 aprile 2008, volumi a cura della Città di Giulianova e curati dal Prof. Andrea Palandrani.
Caduti sotto i bombardamenti degli angloamericani, manifestazione a cura del Cocivis di Giulianova.

Per i motivi e le citazioni sopra riportati, ritengo che le decisioni della Presidenza della Repubblica prima e del Ministero dell’Interno poi, nuoce all’onore e alla reputazione dei tanti giuliesi che rischiarono la propria vita per difendere Giulianova e portare la nostra nazione tra le democrazie europee. Se lo stesso ex Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione del 58° anniversario della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema (in Toscana) dichiarò: “..C’è il dovere morale della memoria storica”, non mi stupisco più se oggi tra i giovani vengono dimenticate le date storiche della nascita della Repubblica Italiana.

Quindi, visto il diniego da parte della Presidenza della Repubblica Italiana, per un titolo onorifico militare (decorsi i termini) e del Ministero dell’Interno (mancanza elementi utili per una analitica ricostruzione dei fatti).

Chiedo al Sindaco di Giulianova, Claudio Ruffini, che ci legge per conoscenza:
La costruzione di un monumento/scultura alla resistenza giuliese contro l’occupazione nazista (anche coinvolgendo un concorso di idee con le scuole superiori) e affidare i lavori ai giovani artisti locali. Visto che ogni 25 aprile vengono messe le corone d’alloro sotto “anonime” insegne di Vie (Capuani, Alleva, ecc.).
Intitolare la “nuova” Piazza o Anfiteatro (in costruzione) dietro la sede Municipale, anche con una targa marmorea che ricordi i morti dei bombardamenti degli angloamericani.
Redigere una stele (in un luogo centrale della città) con i nomi degli antifascisti giuliesi che parteciparono alle formazioni partigiane comandate dall’Avv. Cerulli.

In attesa di un riscontro, da parte delle persone interessate alla valorizzazione della nostra Città, resto in attesa di ulteriori chiarimenti e approfondimenti, anche fornendo ulteriori documenti.


In fede
Walter De Berardinis

venerdì 13 giugno 2008

Ambiente. Il 1° agosto Giulianova si tingerà di verde conl'arrivo della Goletta Verde di Legambiente "Chatolica"




Il 1° agosto Giulianova si tingerà di verde conl'arrivo della Goletta Verde di Legambiente "Chatolica". La Goletta Verde è la campagna che si occupa dellaqualità delle acque di balneazione, ma anche della tuteladi litorali e paesaggi costieri. Nei suoi ventidue anni diattivismo ambientale, la storica imbarcazione ha premiato lebuone pratiche di sviluppo turistico ed economico insintonia con la tutela ambientale, ma al tempo stesso non hamai risparmiato ammonimenti e critiche a quanti hannocontribuito in negativo a cambiare il volto delle nostrecoste. Per questo, durante la navigazione, Legambienteconsegna simbolicamente la sua bandiera nera ai "nuovipirati", amministratori nemici di mare e coste.In Abruzzo la Goletta sarà a Giulianova per 4 giorni, 4giorni dedicati al mare ealla tutela ambientale in cui saranno resi noti i risultatidelle analisi dei luoghi visitati. Il Presidente Legambiente Giulianova


Francesca Morgante3291523459http://www.legambientegiulianova.it/

Sport. Atletica: Greco (Bruni Vomano) vola ai Campionati Italiani di Torino


Atletica: Greco (Bruni Vomano) vola ai Campionati Italiani di Torino.

La prima giornata dei Campionati Italiani individuali Junior e promesse di atletica leggera in svolgimento a Torino è stata caratterizzata dal lungo salto triplo di Daniele Greco della Bruni Pubblicità Atletica Vomano che ha vinto il titolo junior (18-19 anni) con la strepitosa misura di mt 16,25 che costituisce la seconda misura della categoria assoluta stagionale in Italia, dopo quella del senior Schembri Fabrizio (anno 1981) dei Carabinieri di Bologna.
La misura stabilita da Daniele Greco a Torino costituisce una delle migliori misure di categoria al mondo, di buon auspicio in vista dei prossimi Campionati del mondo junior in programma in Polonia il prossimo mese di luglio.
Domani Greco sarà ancora di scena a Torino, dove si cimenterà sui 200 metri e promette scintille.

Torino, 13 giugno 2008

Bruni Pubblicità atletica Vomano

Cultura. Camillo Langone a Teramo ospite di Lib[e]ri 2008

Associazione Culturale Empatia
Via G. Milli, 4 - 64100 - Teramo
Lib[e]ri 2008

9-14 giugno 2008

Camillo Langone a Teramo ospite di Lib[e]ri 2008


Teramo – Sabato 14 giugno giornata conclusiva di Lib[e]ri 2008, la rassegna sulla letteratura e la cultura contemporanea giunta alla III Edizione.

Alle 18:30 le scrittrici Giulia Alberico ed Emma Pomilio presenteranno i romanzi “Il vento caldo del Garbino” (Mondadori) e “La notte di Roma” (Mondadori). L’appuntamento si terrà presso i Giardini del Palazzo della Provincia. In caso di pioggia presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici, in Via Brigiotti.

Alle 21:30 sarà invece la volta di Camillo Langone. Il giornalista del “Foglio” sarà intervistato da Carlo Melina e presenterà il libro “La vera religione spiegata alle ragazze” (Marsilio). L’incontro si terrà presso i Giardini del Palazzo della Provincia. In caso di pioggia presso la Sala del Mutilato in Piazza Dante.

Nonostante il maltempo di questi giorni, gli incontri e i dibattiti annunciati nel programma della rassegna Lib[e]ri sono stati integralmente realizzati.

Politica. Comitato promotore Referendum Regionali

Comitato promotore Referendum Regionali
e Proposta di legge di iniziativa popolare
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi – Tel. 085 8944932 e Fax. 085 9150464
DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA' E GIOVANNA FORTI:
“Il Comitato promotore, dando seguito e vigore al tentativo entusiasmante dell'anno scorso e incoraggiato dalla modifica della Legge n. 44/2007, approvata dal Consiglio regionale, che permette lo svolgimento dei referendum nella prossima primavera, ci riprova, e presenta 5 quesiti referendari e una proposta di legge di iniziativa popolare per ridurre i costi impropri della politica e riformare gli enti strumentali della Regione Abruzzo: raccoglieremo 25.075 firme di Cittadini abruzzesi su ognuno dei 5 quesiti referendari e 5.000 firme sulla Proposta di Legge”.
Referendum n. 1 – Abrogazione delle norme che consentono al Consiglio e alla Giunta Regionale di assegnare a soggetti “esterni” alle strutture istituzionali della Regione, di consulenze, collaborazioni, cariche e incarichi anche professionali;
Referendum n. 2 – Scioglimento dell'Agenzia Sanitaria Regionale - ASR-Abruzzo con sede a Pescara presso l'Assessorato alla Sanità;
Referendum n. 3 - Abrogazione delle norme che consentono alla Regione di promuovere, partecipare e controllare Società di gestione a capitale pubblico e istituire Aziende regionali di pubbliche autolinee e di trasporto di persone e merci (es. ARPA – GTM – Sangritana);
Referendum n. 4 - Scioglimento dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo – ARSSA e decadenza degli organi di amministrazione, di gestione e di partecipazione delle sue Società partecipate e controllate;
Referendum n. 5 - Abrogazione di norme sull'organizzazione turistica regionale e scioglimento dell'Azienda di Promozione Turistica (Aptr) “Abruzzo promozione turismo”;
“Proposta di Legge di iniziativa popolare”, per il contenimento dei costi degli organi politici ed elettivi del Consiglio e della Giunta Regionale e per la riforma degli enti strumentali della Regione Abruzzo.
Il risultato positivo della iniziativa consisterà, effettivamente e con la riuscita dei referendum, nella riduzione del 50% dei compensi e rimborsi aggiuntivi, indennità di carica e di funzione per Consiglieri e Assessori regionali e abrogazione dell'assegno vitalizio per i Consiglieri regionali cessati dal mandato; nella revoca di nomine, cariche, incarichi professionali e consulenze conferiti dagli organi politici del Consiglio, dei Gruppi consiliari e della Giunta Regionale; riforma, soppressione e riduzione dei compensi degli Organi di vertice e degli enti strumentali della Regione Abruzzo; di cui tanto si è parlato e si parla in questi giorni, sia a livello nazionale che regionale.

Provincia. CONFERENZA STAMPA in provincia

CONFERENZA STAMPA
Lunedì 16 giugno
Palazzo Conocchioli
Via Stazio 52, Teramo
Ore 11,30

Inizieranno lunedì le riprese del cortometraggio tratto dal soggetto “Ognuno a suo modo” che, nell’ambito del concorso curato dalla Provincia e finanziato dalla Regione Abruzzo per promuovere il servizio civile, si è aggiudicato il premio di 1.000 euro messo in palio dall’ente. Il soggetto vincitore è di Simona Ippoliti, diciottenne studentessa teramana.

Per presentare l’iniziativa in corso e quelle ad essa collegate, l’assessore alle Politiche giovanili Mauro Sacco incontrerà lunedì mattina, alle ore 11,30, i giornalisti sul set del cortometraggio, che sarà girato all’interno di Palazzo Conocchioli (primo piano), in via Stazio 52, a Teramo.

Il concorso, infatti, prevedeva che il vincitore fosse messo in condizioni di realizzare il cortometraggio attraverso la fornitura da parte dell’ente di tecnici e professionisti in grado di supportarlo nella realizzazione della sceneggiatura, delle riprese, del montaggio e del missaggio fino al prodotto finito.

La sceneggiatura è stata curata da Pietro Albino Di Pasquale e da Paola Randi, la regia è di Paola Randi. L’attrice protagonista è Isabella Ragonese, che ha incontrato il successo con film come “Nuovomondo” di Emanuele Crialese o come il recente “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì.

Provincia. Ente Parco Gran Sasso-Laga: soluzione condivisa per la stabilizzazione definitiva degli ex LSU

Ente Parco Gran Sasso-Laga: soluzione condivisa per la stabilizzazione definitiva degli ex LSU. Con l’intervento della Regione si attiverà la “mobilità in deroga” in attesa dell’assunzione definitiva

Con la partecipazione dell’assessore regionale al lavoro, Betti Mura, e su sollecitazione dei sindacati, questa mattina, in Provincia, si è svolta una riunione per definire alcuni significativi aspetti riguardanti la stabilizzazione definitiva degli ex LSU dell’Ente Parco Gran Sasso-Monti della Laga.
Complessivamente il processo di stabilizzazione riguarda 30 persone; per 18 di esse sono già state avviate le procedure concorsuali e la Regione, attraverso il Comitato d’intervento delle crisi aziendali, si è impegnata a concedere un mese di mobilità in deroga in attesa dell’assunzione a tempo indeterminato, prevista entro il 15 luglio.

Per gli altri 12 ex LSU, rimasti fuori dalla prima fase della stabilizzazione, si è chiesta, invece, una proroga di 6 mesi della mobilità. Un periodo, questo, che dovrebbe consentire di attivare le procedure per una “definitiva soluzione occupazionale”.

Alla riunione, oltre all’assessore Mura assistita dal dirigente regionale, Giuseppe Sciullo, hanno partecipato: il direttore dell’Ente Parco, Marcello Maranella; l’assessore provinciale al lavoro, Francesco Zoila; il segretario provinciale della Cgil, Giampaolo Di Odoardo insieme alla collega Marilena D’Annunzio (i quali hanno agito anche in rappresentanza della Cisl). La riunione si è svolta al tavolo delle relazioni industriali, presieduto dal responsabile Paolo Rota e dal funzionario Pierluigi Babbicola.

Provincia. Nasce a Torricella Sicura il Museo della Resistenza

Nasce a Torricella Sicura il Museo della Resistenza
Provincia, Comune e Fondazione Celommi hanno presentato il progetto

È stato presentato questa mattina, nella conferenza stampa tenutasi nella sede dell’ente, il progetto del Museo storico della Resistenza teramana. Provincia di Teramo, Comune di Torricella Sicura e Fondazione Pasquale Celommi Onlus si sono impegnati ad istituirlo e ad allestirlo all’interno della Villa Capuani-Celommi (in quella che fu la residenza di Mario Capuani, eroe della Resistenza partigiana) a Torricella Sicura. Il protocollo d’intesa che formalizzerà l’impegno dei tre enti – questa mattina sono intervenuti il Presidente Ernino D’Agostino, il presidente del Consiglio Ugo Nori, il sindaco di Torricella Sicura Mario Di Carlo e il presidente della Fondazione Celommi, Giuseppe Pio - sarà siglato nei prossimi giorni.

Ente capofila del progetto è la Provincia. La gestione del museo sarà strettamente legata all’attività della Fondazione Celommi, che opererà anche per assicurare la nascita e la funzionalità di un museo di arte e di storia all’interno di Villa Capuani-Celommi. Ciò avverrà attraverso il reperimento di fondi, l’incremento e il restauro delle collezioni esistenti, la ricerca e l’acquisizione di nuovi reperti, l’organizzazione di mostre, convegni e ogni altra iniziativa culturale coerente con gli scopi statutari.

“L’impegno che assumiamo – ha sottolineato a tale proposito il Presidente D’Agostino – è di procedere celermente alla progettazione e all’allestimento del museo, affinché si possa entro un tempo ragionevole raggiungere l’obiettivo che abbiamo condiviso. Si tratta di un progetto importante, che sosterremo fortemente e che potrà diventare concreto grazie alla collaborazione e alla disponibilità del Comune e della Fondazione”.

Da ricordare che la città di Teramo fu la prima ad insorgere in forma organizzata contro il nazifascismo dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, e le battaglie dei partigiani, prima fra tutte quella di Bosco Martese, il 25 settembre del 1943, furono rilanciate dalla stampa nazionale e internazionale e animarono tutta la Resistenza Italiana.

Per questi motivi alla Provincia di Teramo, il 15 settembre 2005, è stata conferita la Medaglia d’Oro per Meriti Civili da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il riconoscimento è stato assegnato per gli atti di coraggio dei giovani partigiani teramani, che si posero sotto il Comitato Insurrezionale costituendo successivamente il Battaglione Guerriglieri di Bosco Martese.

Nell’ambito delle iniziative in memoria della Resistenza teramana, il Presidente D’Agostino e il Presidente del Consiglio Ugo Nori, domani mattina, alle ore 9, nella sala consiliare dell’ente, consegneranno una targa ai familiari degli otto teramani (Bruno Chiavone, Antonio Cipro, Antonio Di Bernardo, Mauro D’Intino, Carlo Durante, Luigi Marcozzi, Amedeo Parabella, Aldo Quarchioni) che furono fucilati per mano nazista il 13 giugno 1944, nei pressi della caserma Rossi, a Teramo.

Subito dopo, intorno alle ore 10, in piazza Orsini, si svolgerà una cerimonia commemorativa della Liberazione, avvenuta a Teramo il 14 giugno 1944. Il Presidente D’Agostino deporrà una corona d’alloro sotto la lapide che ricorda il sacrificio dei caduti.

Ambiente. Dal WWF una riflessione sul Piano d'area della Val Tordino

Comunicato stampa del 13 giugno 2008

Dal WWF una riflessione sul Piano d'area della Val Tordino
Occasione importante da non perdere, ma è necessario rafforzare gli aspetti ambientali

Il Piano d’area della Vallata del Tordino, che la Provincia di Teramo sta predisponendo, può rappresentare un’importante occasione per assicurare uno sviluppo sostenibile lungo l’asta del fiume da Teramo fino alla foce. Scopo del piano è, infatti, quello di armonizzare i processi di urbanizzazione in atto nell’area, nell’ottica della sostenibilità ambientale.
È però essenziale che il Piano accentui l’attenzione ai valori ambientali dell’asta del Tordino: il Piano, infatti, riguarda lo sviluppo di un’area che si caratterizza per la presenza di un ecosistema fluviale, presenza che non può essere assolutamente trascurata.
Da questo punto di vista, gli studi preliminari presentati fino ad oggi, andrebbero sicuramente integrati con approfondimenti, analisi e ricerche sugli aspetti ambientali, procedendo anche ad un’integrazione del gruppo di lavoro con tecnici naturalisti.
Il Tordino, che nasce all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, proprio a partire dal capoluogo Teramo subisce pesanti aggressioni, sia per gli scarichi che per le invasioni del suo alveo. La forte urbanizzazione che ha subito negli anni ne condiziona ormai il corso e la qualità delle acque.
Da questo punto di vista, se si vogliono sfruttare a pieno le potenzialità di uno strumento pianificatorio come un piano d’area, non ci si potrà limitare ad assecondare e, se andrà bene, a razionalizzare le richieste di sviluppo degli insediamenti, ma si dovrà avviare un’opera di recupero e riqualificazione del corso d’acqua.
Le continue richieste di ampliamento delle aree industriali ed al tempo stesso l’abbandono dei capannoni già costruiti sono, ad esempio, due aspetti da affrontare contestualmente nell’ottica di un minore consumo del territorio, rafforzando la tutela delle aree limitrofe al fiume che costituiscono un elemento importantissimo di questo ecosistema.
Del resto, basti pensare alla capacità autodepurativa del fiume e della sua vegetazione ripariale o alla funzione fondamentale di trasporto di materiale solido che contribuisce alla salvaguardia della costa da fenomeni erosivi, per capire l’utilità di conservare la naturalità dei corsi d’acqua come il Tordino, anche per settori economicamente importanti come il turismo costiero.
La realizzazione della strada Teramo-mare, il continuo sviluppo delle aree industriali e artigianali, la costruzione del Centro commerciale Gran Sasso, l’ipotesi di costruire nuovi centri commerciali nei territori di Bellante e Giulianova, aumentano o aumenteranno la cementificazione della vallata del Tordino, contribuendo al suo irrigidimento: ma se si vuole garantire uno sviluppo realmente sostenibile è pure necessario iniziare a porre dei limiti alla crescita e garantire alle prossime generazioni quel minimo di naturalità che ancora resiste.
Sezione provinciale di Teramo WWF Italia ONLUShttp://lagramigna.blogspot.com

Provincia. L’esperienza di “Bottega scuola” raccontata dalla trasmissione Rai “Okkupati”. Nella prima puntata la storia

L’esperienza di “Bottega scuola” raccontata dalla trasmissione Rai “Okkupati”. Nella prima puntata la storia di un restauratore teramano e del suo allievo

La prima puntata della nuova stagione di Okkupati, in onda domenica 15 giugno, alle 12 e 50 su Rai 3, racconterà l’esperienza del progetto “Bottega scuola” presentando la storia del restauratore teramano Adriano Spinozzi e del suo allievo, Alessandro Di Loreto.
La troupe del magazine RAI sul mondo del lavoro ha ascoltato anche l’assessore provinciale, Francesco Zoila; quest'ultimo ha avuto modo di illustrare le caratteristiche di “Bottega Scuola”, un progetto Regionale che in questi anni ha rappresentato un utile strumento per il settore artigiano, sia quello tradizionale sia quello artistico, consentendo a tanti giovani di apprendere un mestiere e a molti “maestri” di tramandare la propria sapienza.

“Bottega Scuola”, gestito dall’assessorato provinciale alle politiche del lavoro, permette alle persone che hanno assolto l’obbligo scolastico e fino ai 32 anni di età ( 35 se in possesso di particolari requisiti) di partecipare ad un’iniziativa formativa presso un’azienda artigiana percependo un presalario di 413 euro circa, in parte a carico della Regione e in parte a carico dell’impresa. Il percorso di formazione e lavoro dura tre anni al termine del quale l’allievo consegue una qualifica professionale.

La trasmissione sarà visionabile anche dal portale www.okkupati.rai.it

Giornalismo. Newsletter www.gabrielemastellarini.com

AL FONDATORE DE L'ESPRESSO, DOTT. EUGENIO SCALFARI
Egregio direttore,
Mi permetto di disturbarLa per pochi secondi e raccontarLe una vicenda che, forse, potrà interessarLe visto che stamane se ne parla anche sulla prima pagina de "Il Giornale", storica testata fondata da Indro Montanelli.
L'argomento di cui si parla è L'espresso, lo splendido settimanale da Lei pensato più di cinquant'anni fa e divenuto, nel corso degli anni, simbolo di indipendenza, di giornalismo libero e d'inchiesta, iniziando proprio dalla famosa inchiesta sul "Sacco di Roma", scritta da Lei mezzo secolo fa.
Io, a suoi occhi, sono un Signor Nessuno. Un umilissimo cronista di provincia che, alla soglia dei trent'anni, ha provato a lanciarsi in questo mestiere collezionando alcune prestigiose collaborazioni in riviste scientifiche, giornali e periodici nazionali. Da un anno e mezzo il sottoscritto era riuscito a ritagliarsi uno striminzito (ma, per me, enorme) spazio nelle pieghe de L'espresso, nella gran parte dei casi nella prestigiosa rubrica Riservato. Rubrica che, in passato, ha visto alternarsi firme prestigiosissime del giornalismo nazionale quali (ne cito solo alcuni) Antonio Padellaro, Bruno Manfellotto e il compianto Claudio Rinaldi che, negli ultimi anni, ne occupava un posto fisso con la sua rubrica.
Per quanto mi riguarda, nel corso di quest'anno e mezzo, ho dato il mio umilissimo contributo, da ultima ruota del carro insomma, anche se talvolta miei articoli più ampi sono stati pubblicati nelle pagine di Attualità ed Economia.
Mi scusi l'eccessiva introduzione, vengo subito al dunque. Da una settimana a questa parte i miei rapporti con la testata di via Colombo risultano "sospesi sine die". Non riuscendone a capire i motivi, ho provato a chiedere spiegazione al direttore, ma la sua segreteria mi comunica che (testuale) "purtroppo i numerosi impegni del direttore, non le permettono di inserire in agenda altri appuntamenti". Non sono certo io a poter cambiare una fitta agenda di incontri ma almeno - per un principio di buona educazione che Lei certamente comprenderà - mi si poteva dare un appuntamento con un vicedirettore, un caporedattore, un caposervizio, un redattore, un uscere, insomma qualcuno dal quale potessi capire l'accaduto ed esporre la mia versione. Come in un Paese civile qual è l'Italia.
Ma l'Italia è anche il Paese delle chiacchiere e dei pissi-pissi. E dal palazzone dell'Eur qualche "pissi-pissi" è uscito, arrivando dritto dritto al mio orecchio.
Le correnti di pensiero, caro direttore, sono due. La prima - più ufficiale - è una mia esclusione dalle pagine dell'espresso per aver rettificato su un popolare sito web ad un intervento della dottoressa Augusta Iannini in Vespa, notissimo magistrato e moglie dell'ex direttore del Tg1. Da comune cittadino (e non parlo da giornalista) ho fatto notare alla gentilissima dottoressa Iannini che la sua versione su un dato fatto verificatosi nel 2003 non combaciava con la realtà e mi sono limitato a presentare un articolo del Corriere della Sera.
Forse l'espresso si è sentito impropriamente tirato in ballo nella querelle (che è rimasta sul filo del sarcarsmo e dell'ironia) e, per questo, me ne scuso pubblicamente con Lei e con tutti i colleghi e i collaboratori della testata. Insomma, accetto la squalifica, ma che sia temporanea e non un benservito, in fondo, non credo di aver fatto nulla di così grave.
Poi c'è la seconda corrente di pensiero, quella dei pissi-pissi che vedo riconfermata oggi sul "Giornale" nell'articolo "Il divo", firmato dal giornalista Filippo Facci. Lo stesso Facci, sabato scorso, aveva ripreso dalle stesse colonne alcune mie riflessioni liberamente pubblicate sul mio blog www.gabrielemastellarini.com, dalle quali l'espresso è completamente estraneo, come è facilmente intuibile.
Sfortuna ha voluto che quelle opinioni riguardassero un noto giornalista-satirico torinese che, ironia della sorte, è tenutario di una rubrica sulle pagine de l'espresso. Ma che non ci sia stima tra colleghi, specie se collaboratori, non credo sia un problema per l'espresso purché quello che si pubblica sia interessante per i lettori. Cito, a mero titolo di esempio, il recente caso Eco-Arosio. Non credo che tra i due, oggi come oggi, ci sia un rapporto di amicizia ma vedo che entrambi lavorano congiuntamente al progetto de l'espresso, per il bene dei lettori e per far crescere la testata.
Ma nel mio caso, e torno all'articolo del "Giornale", sembrerebbe (parlo al condizionale, sia chiaro) che il più noto collega torinese abbia posto una sorta di aut-aut all'espresso: o la mia firma o quella dello sconosciuto Mastellarini. Spero non sia davvero così, perché si tratterebbe di una cosa squallida, degna della Repubblica Sociale Italiana e non della Repubblica Italiana.
Fatto sta che io oggi sono fuori dall'espresso e nessuno vuol parlare con me.
Queste le mie riflessioni, il resto lo lascio a Lei egregio direttore. Vorrei essere giudicato per quello che ho scritto e ho detto e non essere "epurato" per conto terzi. Ma se così fosse lo accetterò ugualmente, accodandomi alla schiera degli esclusi dall'espresso, ultimo dei quali il collega Enzo Vizzari recentemente defenestrato non so ancora per quale motivo.
Con stima.
Gabriele Mastellarini
www.gabrielemastellarini.com

Libri. Sono Franca Bonaiuti autrice del libro di poesie "OLTRE",

Si ricorda che domani, Sabato 14 Giugno 2008, alle ore 17, presso il Palazzo Kursaal, si svolgerà la manifestazione di presentazione del libro di poesie "Oltre" di Franca Bonaiuti. L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, ha finalità benefiche a favore dell'Associazione "Risveglio". Facendo seguito al precedente comunicato stampa ed a parziale modifica del programma annunciato, si invia, per migliore informazione, la nota della poetessa Bonaiuti
Sono Franca Bonaiuti autrice del libro di poesie "OLTRE", già presentato lo scorso 11 agosto in Orvinio (RI) mio paese di origine.
Il volume ho preferito donarlo all'Associazione "Risveglio" che assiste persone, soprattutto giovani, colpite da gravi traumi cranici.
Ho sentito la necessità di ripetere la cerimonia a Giulianova (TE) il prossimo sabato 14 giugno ore 17.00, presso il Palacongressi "Kursaal" (lungomare Zara s.n.c. - ingresso fronte Molo Nord del Porto) messo gentilmente a disposizione dal Comune, così da onorare anche il paese dì origine di mia madre, mio desiderio personale.
La manifestazione è senza scopo di lucro, ha finalità benefiche tesa a diffondere e proporre scambi culturali, l'ingresso è libero e sarà allestito un rinfresco per ospitalità del pubblico. Claudio Ruffìni, primo cittadino di Giulianova, farà gli onori di casa. Parteciperanno molti Sindaci, Assessori ed Autorità Civili, Militari e Religiose dei Comuni limitrofi. Presente l'Avv. Francesco Napolitano Presidente dell'Associazione "Risveglio".
Coordineranno l'Arch. Daniele Aquili, il giornalista Pierluigi Lazzarini, il giornalista di Rai 3 Vincenzo Baldelli e il Vice Presidente dei Borghi autentici più belli d'Italia Enzo D'Urbano.
L'attore Emanuele Carboni declamerà alcune poesie, il musicista Flavio Troiani si esibirà all'oboe e il baritono Clemente Franciosi, di fama internazionale, canterà alcuni brani.
Sarei lieta della Vostra presenta che darebbe maggior importanza all'evento ed alla causa benefica dell'Associazione "Risveglio" per la crescita delle nostre comunità valorizzando ed incoraggiando le iniziative culturali, l'interesse sociale ed artistico.
Per rendere viva la vicinanza dei comuni. Con la speranza di una Vostra benevola e gradita adesione ringrazio e saluto con tanto rispetto.
Franca Bonaiuti
Franca Bonaiuti Via S. Rocco n, 51 00020 Vallinfreda (RM)
e-mail: francabonaiuti@hotmail.it
tel. 0774-925131 celi. 340-3737526

Statistiche. Dal 10 febbraio 2008 ad oggi 54.000 contatti

Dal 10 febbraio 2008 ad oggi, il sito web giulianovanews, sfonda i 54.000 contatti, un vero record in soli 4 mesi dalla messa in rete del primo portale d'informazione della nostra città.

Grazie

Teatro. MIGRANTI, Da domani un fine settimana a Roseto degli Abruzzi


MIGRANTI
parole canti suoni corpi oggetti visioni
dei popoli migratori

Da domani un fine settimana a Roseto.

Ha avuto inizio lunedì 28 aprile la rassegna teatrale a tema “MIGRANTI”: un progetto a cura della Rete Teatri d’Abruzzo inserito all’interno della Rete Abruzzese per lo Spettacolo, che dal 28 aprile al 22 giugno propone ben 32 repliche di 5 spettacoli a tema.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 e sono ad ingresso gratuito.

Domani venerdì 13 giugno inizierà il fine settimana di spettacoli a Roseto, presso la Villa Comunale. Il week-end sarà aperto dalla compagnia Terrateatro nello spettacolo “Cemento” il 13 giugno: una trasposizione del romanzo “Cristo tra i muratori” dell’italo americano di origini vastesi Pietro Di Donato, vero e proprio caposaldo della letteratura proletaria italiana, che offre uno scorcio newyorkese sulle condizioni precarie che i migranti italiani dovevano accettare pur di guadagnarsi il pane.
Domenica 15 giugno il Teatro del Paradosso proporrà “Vite a perdere”: Giacomo Vallozza proporrà "Vite a perdere" in cui dipinge una delle mille storie che accadono ogni giorno tra badanti rumene e famiglie italiane.

Si allegano le schede degli spettacoli.

“Migranti” è un progetto inserito all’interno della Rete abruzzese per lo Spettacolo, frutto del “Patto per lo spettacolo” tra Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione degli Affari della Presidenza della Regione Abruzzo, l’assessorato alla cultura della Regione ed enti locali. La Rete Teatri d’Abruzzo è composta dalle compagnie teatrali del Teatro del Paradosso, del Teatro del Sangro-Guardiani dell’oca, della Compagnia della Memoria, del Terrateatro, e del Lanciavicchio.

Ufficio stampa MIGRANTI - Cristina Mosca – cell 328/4131195
Informazioni: 0863/25933 – 348/9314156http://www.teatridabruzzo.it/, info@teatridabruzzo.it



Teatro del Paradosso

Vite a perdere

scritto e diretto da
Giacomo Vallozza

con
Elvira Rimbu
Teatrul de Stat Oradea
Romania
Giacomo Vallozza

scene
Giancarlo Gentilucci

assistente alla regia
Federica Nobilio

fonico/datore luci macchinista
Pierpaolo Di Giulio Angelo Boccadifuoco
costumi ed attrezzeria
acl

La necessità porta gli esseri umani a incontrarsi. E la curiosità, a volte, apre porte inaspettate. Ma non sempre prevalgono il rispetto dell'altro, la comprensione, la solidarietà.
Quella di Gabi, Paride e la madre è una delle mille storie che accadono ogni giorno tra badanti rumene e famiglie italiane. Non più bella o più brutta, importante o insignificante.
Così è, se vi pare.
Un incontro avvenuto per caso e per bisogno: la madre che necessita di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro, la rumena che deve guadagnare per sostenere la famiglia nel paese d'origine.
Il contratto di lavoro, verbale, stabilisce diritti e doveri del datore di lavoro e del lavoratore; elementari, quasi brutali. Poi, ognuno per sé. I tipi, caratteriali e culturali, messi in relazione, non si incontrano. Al contrario, cercano lo scontro che risolva, una volta per tutte, la reciproca dipendenza. Vite sospese in attesa che qualcosa accada mentre, inesorabile, il quotidiano le lavora. La madre, in balia di uno scompenso al cuore, la badante con la speranza di risolvere il problema del figlio. In mezzo Paride, che racconta la vicenda. Evocando fatti e persone, ripercorre la propria vita e, inevitabilmente, ne fa un bilancio. Con la madre, registra l'incapacità di essere d'aiuto a chi l’ha sempre aiutato. Con la rumena, assiste al fallimento dei rapporti umani e cade nella trappola del pregiudizio, del sospetto a prescindere. Vede in sostanza un'occasione persa, di scambio di esperienze, di tradizioni, di arricchimento reciproco. Vite in attesa che accada qualcosa di giusto, nuovo, dirompente, come solo l'amore può essere. Vite poi riconsegnate, malvissute: vite a perdere.



Progetto di Produzione / Centro Culturale “La Trama”-Pescara


“Mille metri sotto terra”
…verso Marcinelle

Testo di Luca Pompei


Con Milo Vallone

e I SOLISTI MUTEART
ANTONIO SCOLLETTA violino LUANA DE RUBEIS violino
MARCELLO MANFRIN viola GIANCARLO GIANNNAGELI violoncello
FRANCO FINUCCI chitarra DAVIDE CAVUTI fisarmonica

Musiche originali e Direzione musicale
Davide Cavuti

La pièce “Mille metri sotto terra” narra della tragica vicenda di Marcinelle e nasce nel contesto del cinquantenario del suo compimento.
Il punto di vista narrativo è affidato ad un personaggio immaginario, un abruzzese qualunque: un ragazzo qualsiasi.
L’opera si pone così in un modo intimo e poetico, cercando di toccare corde emotive più profonde di quanto possa riuscire a fare un lavoro concepito in modo epico e/o documentaristico.

Sinossi:

Dalle cime sognate della Majella, alle “taglie” della miniera di Marcinelle, il drammatico viaggio verso un lavoro sicuro in Belgio di uno dei tanti emigranti costretti dalla fame di un Italia ancora lacerata dalla Grande Guerra, raccontato in prima persona, secondo coscienza, attraverso i propri occhi.
“Mille metri sotto terra” è un silenzio rotto in tanti piccoli pensieri, riflessioni, ma non è solo la testimonianza cruda di una denuncia civile, vuole essere qualcosa di più: la storia dell’anima trascinata a forza verso il più tragico dei destini, come in una sorta di percorso obbligato.
L’infanzia in campagna, il servizio militare tra gli alpini, il sapore di casa come elemento distintivo e identificativo, l’intensità e la purezza del suo primo amore e poi l’unica scelta possibile (“A Mà so decise…je me ne vaje”). Il lungo viaggio in treno fino a Milano per le visite mediche e poi a proseguire fino a Charleroi, in Belgio. I massacranti turni di lavoro in anguste taglie di 80 centimetri a oltre mille metri sotto terra e poi quel terribile 8 agosto del 1956, un’improvvisa luce ed il ritorno/non ritorno a casa, in un percorso obbligato a ritroso, le oltre cento bare disposte di fronte alla cattedrale di Pescara, nel giorno dei funerali e gli occhi presenti/assenti di chi può rendere testimonianza anche di questo ultimo atto.
Il tutto attraverso una intensa narrazione, dove la storia vissuta si alterna in un gioco di chiaroscuro, con la storia scritta, in un ricordo perpetuo ed eterno.
Capitan Harlock
un portiere d’albergo di Villa Santa Maria

di e con Stefano Angelucci Marino

da John Fante

progetto scenico, testo e regia Stefano Angelucci Marino
scena e costumi Massimiliano Serrapica & Paola Dell’Aquila
tecnico luci e suono Seby Marcianò
assistenza tecnica Free Power Service
ufficio stampa Walter Berghella
organizzazione Rossella Gesini
una produzione TEATRO DEL SANGRO
compagnia teatrale I GUARDIANI DELL’ OCA

APPUNTI DI SCENA


Villa Santa Maria, uno splendido paese della provincia di Chieti, è nota in Italia e nel mondo per essere “la patria dei cuochi”. L’origine della Cucina villese è veramente antica. La leggenda vuole che i primi cuochi villesi risalgano al 1560, all’epoca dei Principi Caracciolo, signori di Villa. Il principe Ferrante Caracciolo in quegli anni fondò la prima scuola alberghiera; fu proprio da quella scuola che si sviluppò il seme che avrebbe fatto poi di Villa Santa Maria la patria dei cuochi, i quali cominciarono nel corso dei secoli ad avventurarsi per i paesi del mondo in cerca di fortuna. Nel 1939 infine viene istituito l’Istituto Professionale Alberghiero, la prestigiosa Scuola che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per la tradizione culinaria italiana, un’istituzione che annualmente “sforna” cuochi, camerieri e portieri d’albergo di primissimo livello.

Capitan Harlock - un portiere d’albergo di Villa Santa Maria è il risultato di una composizione scenica che valorizza il lavoro di attori, scenografi, musicisti, disegnatori luci e videomaker fino a comprenderlo nel procedere teatrale. Si tratta di un nuovo racconto teatrale che, tra rimandi ai nodi tematici più significativi dell’opera di John Fante e visioni di un Abruzzo sospeso tra le pratiche e i simboli del mondo tradizionale, tenta di mostrare lo smarrimento della generazione degli under 30 di oggi.
Dentro una squallida stanzetta di una non precisata Casa di Cura, Dominic Pavia-Capitan Harlock vive da mesi immerso tra fumetti e dvd.In questa narrazione tutta giocata tra realismo e visionarietà, lo spettatore si ritrova da subito direttamente coinvolto nella mente del protagonista, assistendo alla materializzazione nella stanzetta di sogni, suoni, voci e immagini che rimandano a parte dei contenuti del vissuto e dell’immaginario del nostro.
In questo spettacolo teatrale Dominic Pavia (soprannominato Capitan Harlock dagli amici in omaggio alla sua passione per il noto cartone animato giapponese) un giovane abruzzese dei giorni nostri, racconta la sua storia, l’avventura di un ragazzo che dall’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, sognando di diventare un grande portiere d’albergo, arriverà a lavorare in Germania, e lì…
Con grande ironia e semplicità si racconta di Villa negli anni ’90, degli inizi all’Alberghiero, degli scontri con i parenti, l’arrivo in Germania, i colleghi e la dura vita del “cerca-lavoro”.

Il giovanissimo Dominic detto Capitan Harlock in famiglia sente scoppiettare l’idioma abruzzese, idioma che tra i componenti del “clan“ spesso rappresenta il mito dell’origine, il rifugio salvifico, l’identità ri-affermata, mentre per lui, per il giovane professionista del “front office” oramai pronto alla conquista del mondo (ossia la Germania, la grande Europa) significa solo emarginazione e disprezzo.
Inizia così l’avventura di un ragazzo che costruisce su di sé una visione dell’estero, della Germania come terra da conquistare. Conquistare il successo, la notorietà… e farla finita con l’Abruzzo!
Da quel momento Capitan Harlock vive tutte le fasi della sua vita nel pieno di una forte contraddizione psicologica, in una specie di lunga crisi d’identità, indeciso tra la spinta all’integrazione piena (cioè verso la piena conquista di una dimensione “moderna”) e la difesa della propria radice autentica, rappresentata dal patrimonio di tradizioni dei genitori, di norma antiquati e fatalmente antagonisti rispetto alle ambizioni dei figli.
Capitan Harlock è il racconto di un continuo sogno ad occhi aperti, e del sogno questo spettacolo conserva la struttura ambigua e sfuggente.
Capitan Harlock è un lavoro teatrale “alimentato” dalla scrittura di John Fante: una comicità trafelata e plateale, l’inquietudine visionaria e ispirata, l’attenzione profonda, eppure mai compiaciuta, al mondo degli ultimi - degli immigrati - e chiaramente la scoppiettante presenza dell’ambiente domestico, cioè etnico, come sempre nei romanzi di Fante descritto nel momento della sua implosione, del suo scardinamento a causa delle forze contrapposte che lo abitano, generazionali e culturali.
terrateatro
cemento
tratto dal romanzo “Cristo tra i muratori” di Pietro Di Donato


La storia di Pietro Di Donato è di per sé un romanzo. Aveva appena dodici anni che suo padre, muratore, morì sul lavoro a causa di un crollo di un edificio. Era il venerdì santo del 1923. La fatica dovuta alla perdita del padre, i sette piccoli fratelli bisognosi di essere accuditi, costringono Pietro ad iniziare il lavoro di muratore a quella giovane età. La vicenda che intendiamo raccontare con lo spettacolo “Cemento” parte proprio dalle condizioni dei migranti italiani, dai soprusi ricevuti sul posto di lavoro, dai salari bassi, dalle condizioni precarie in cui si guadagnavano il pane. Sembrano argomenti attuali, che ripropongono lo spinoso tema del mondo dei diritti legati al lavoro. Questa, in più, è una storia rude come un pezzo di granito, dove ritroviamo le nostre radici, dove il popolo dei muratori lotta contro la materia e contro il fato, sostenuto dalle forze elementari della sua stessa primitività e della fede in Dio. E il mondo di cui parliamo è un mondo oscuro, sordo, umile, nascosto, ignorato, che tenta di esprimersi a fatica per trovare una dimensione. Ma è anche un mondo in cui si parla il linguaggio della solidarietà, quella dei “paesani” , gente semplice costretta, come i genitori di Pietro, a lasciare l’Italia; in cui le tradizioni, i canti, le credenze, sono le stesse abbandonate nel paese natio. Sembra essere il medesimo racconto delle migliaia di immigrati di oggi, che muovono da ogni parte del mondo per cercare fortuna.
Gli avvenimenti si snodano, sulla scena, nell’arco di una giornata di lavoro, nella quale il piccolo Pietro è accudito, guidato, educato da Vincenzo detto Nasone, un vecchio muratore, amico fraterno e paesano del padre. Una intera giornata, dove i due protagonisti, attraverso le sottolineature dal vivo di musiche evocatrici, lasciano spazio al racconto degli avvenimenti della famiglia Di Donato, una fra le tante, che a stento vive sullo sfondo dei grattacieli di New York e della grandiosità americana in costruzione. Una fatica che diventa anche sogno, gioco, poesia, consegnando nelle mani di un bambino non solo il destino di un’intera famiglia, ma anche il grido di speranza dei miseri della terra, dei poveri Cristi.

Attori: Cristina Cartone, Alessio Fratoni, Ottaviano Taddei; Costumi, Scenografia, Oggetti: Terrateatro; Scenografia: Francesco Maria Di Bonaventura; Musiche eseguite dal vivo: Alessio Fratoni; Adattamento teatrale e Regia: Ottaviano Taddei.
cooperativa Teatro Lanciavicchio
Ergakaiemerai

le opere e i giorni

di Stefania Evandro e Antonio Silvagni
lievemente ispirato a ‘Le opere e i giorni’ di Esiodo

Con Stefania Evandro, Alberto Santucci, Armando Rotilio.
Con la partecipazione in video di Abu Gueye.
Scenografie e costumi: Scenotecnica Lanciavicchio

Regia di Antonio Silvagni

Le opere e i giorni è il titolo di un poema scritto circa 2800 anni fa da un poeta-contadino, Esiodo che aveva voglia di cantare “le cose vere” e di fare poesia attraverso il racconto minuzioso del lavoro nei campi.
Alle gesta eroiche dell’aristocrazia omerica, Esiodo contrappone la fatica dell’uomo costretto a lottare per la terra e insieme per la sua sopravvivenza, muovendosi tra le maglie di una dea - ERIS - dalla duplice faccia: quella maligna che genera lotte intestine, e l’altra benigna che ispira il desiderio di ogni uomo di migliorare onestamente il proprio stato.

Tra le due facce di ERIS “la contesa” si muove lo spettacolo.

Ergakaiemerai intende cantare del lavoro nei campi nell’occidente postmoderno, e racconta il desiderio di miglioramento della propria condizione dei lavoratori importati dal sud del mondo.
Rispondendo ad un determinismo eterno ed onnipresente nella storia dell’uomo, le contese che ci coinvolgono oggi sono ancora frutto di desideri di conquista, del sogno di annettersi nuovi territori, di sfruttare giacimenti e utilizzare manodopera a buon mercato….
Al confronto le deportazioni di un tempo sembrano grossolane caricature dei moderni sistemi, che utilizzano scientificamente le catene invisibili dell’illusione, della coercizione effettuata attraverso condizioni di vita mutate da fattori esterni, della mancanza di beni di prima necessità, della ricerca del lavoro.

C’è UNA CONTESA, E C’è UN’ALTRA CONTESA
C’è UNA TERRA E C’è UN’ALTRA TERRA
IL COLORE è LO STESSO MA IL SAPORE è DIVERSO
QUANDO SORGE IL SOLE PER QUALCUNO
QUALCUN ALTRO è NOTTE FONDA
…MA IL SOLE GIRA…
O è LA TERRA…CHE GIRA PER RAGGIUNGERLO?
E C’è UN UOMO laggiu’ CHE CORRE SENZA SCARPE…

Sport. IV TRAVERSATA DELL’ADRIATICO IN PATTINO 17-19 LUGLIO 2008


IV TRAVERSATA DELL’ADRIATICO IN PATTINO 17-19 LUGLIO 2008

“MEMORIAL IVAN ROSSI” – VODICE (CROAZIA)-GIULIANOVA

Fasi della manifestazione:
-partenza nelle prime ore del 17 luglio 2008 dal porto di Giulianova verso Vodice dove, poco dopo l’arrivo, una delegazione composta dagli equipaggi dei due pattini, accompagnata dal presidente (Bruno Di Giandomenico) e vice-presidente (Giambattista Guidobaldi) dell’Associazione Amici della Traversata, sarà ricevuta dalle Autorità comunali (Sindaco Sig.a Branka Juricev Martincev e Vice-Sindaco Tomislav Tarle);
-saranno offerti doni costituiti da prodotti locali della zona di Giulianova ed opere in ceramica eseguite appositamente per l’occasione dallo scultore Enzo Marinelli di Ascoli Piceno;
-18 luglio, ore 02:00, partenza dei due equipaggi dall’isola della Lucetta (10 miglia da Vodice):
* equipaggio A) Fioravante (Gabriellino) Palestini e Gianluca Crescenzi;
* equipaggio B) Francesco Di Giandomenico e Maurizio Foschi;
cambio ai remi ogni due ore – tutto si svolgerà a bordo del pattino: riposo per chi non è impegnato nella conduzione del pattino, colazione, pranzo e cena, come da tabella nutrizionale del dott. Giovanni Marraudino di Salsomaggiore (Pr). Nessuna possibilità di salire a bordo delle imbarcazioni di appoggio;
-arrivo previsto al porto di Giulianova nella mattinata del 19 luglio nell’arco di tempo che va dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
Gli equipaggi saranno seguiti a distanza dall’equipe medico-sportiva coordinata dal dott. Piero Di Sante;
-la scorta è costituita da 4 imbarcazioni da diporto, un peschereccio della flottiglia della marineria di Giulianova e da un gommone d’altura della Croce Rossa Italiana di Giulianova;
-19 luglio 2008, ore 21:00 – Premiazione degli atleti e delle Autorità presso il Kursaal Lido di Giulianova;
-ringraziamenti agli sponsor ufficiali: Comune di Giulianova, Provincia di Teramo, Regione Abruzzo, Ente Porto Giulianova, B.I.M., UnionTurismo, Guardia Costiera, Croce Rossa Italiana;
-ringraziamenti anche al Circolo Nautico Vincenzo Migliori ed alla Lega Navale sez. di Giulianova che con decine di imbarcazioni private, nella mattinata del 19 luglio, attenderanno gli equipaggi dei pattini a circa due miglia dal porto di Giulianova;
-un ringraziamento anche al Comandante del Porto di Giulianova T.V. Roberto Larocca che si è reso disponibile a fornire la sorveglianza in mare con due unità della Guardia Costiera.
Una doverosa menzione per il Console Onorario della Croazia dott. Antonio Sammartino che, grazie al suo costante impegno, ha consentito la realizzazione della “IV Traversata dell’Adriatico in pattino”.
-Perché “MEMORIAL IVAN ROSSI”: un ragazzo come tanti, ma con una grande umanità e, soprattutto, un grande altruismo. Quello stesso altruismo che l’8 giugno 2007 ha spinto Ivan tra le onde del mare di Noto (Sr), in quel momento “forza otto”, nell’eroico tentativo di salvare alcuni ragazzi che rischiavano di annegare donando in cambio la propria vita. Un ideale e simbolico accostamento all’impresa “IV Traversata dell’Adriatico in pattino”.

Associazione “Amici della Traversata”
(l’addetto-stampa)
340-9858493

Sicurezza. X GIORNATA DELLA SICUREZZA IN MARE a Giulianova


X GIORNATA DELLA SICUREZZA IN MARE


Su iniziativa della Lega Navale Italiana, sezione di Giulianova, e del locale Ufficio Circondariale Marittimo -Guardia Costiera-, si svolgerà la “X Giornata della Sicurezza in Mare”. Il programma dell’evento prevede il raduno dei partecipanti –ore 10:00 di domenica prossima 15 giugno- presso la sede Circolare di Giulianova. Dopo la pianificazione, lo studio, la condivisione e l’assegnazione dei dettagli operativi, alle ore 11:00 gli uomini della Guardia Costiera e della Croce Rossa Italiana simuleranno una vera e propria operazione di salvataggio secondo le fasi di prassi: uomo in mare, recupero-salvataggio, accensione razzi segnalatori, apertura di elemento autogonfiabile e conoscenza delle dotazioni di sicurezza.
L’invito a partecipare è esteso a tutta la cittadinanza ed ai turisti presenti a Giulianova che, come ogni anno, hanno fatto da degna cornice all’evento seguendo dalla spiaggia e dal porto lo svolgimento delle operazioni.

L’Addetto Stampa
cell.340-9858493

Sindacati. Comunicato della CISL di Teramo


Rapp.te Prov.le CISL FPS di Teramo e
Componente RSU del Comune Teramo
Appartenente al Corpo di Polizia Municipale
(A.M. Di Gregorio Luigi)
Al Sig. Sindaco di Teramo
Agli Organi di Stampa


OGGETTO: Solidarietà alla collega aggredita il 04/06/2008.
Questa nota, volutamente fatta in ritardo, al fine di evitare che potesse sembrare strumentale, in quanto l’aggressione è avvenuta nello stesso giorno in cui l’amministrazione comunale e le Organizzazioni Sindacali si sono incontrate per discutere dell’armamento del corpo di P.M..
Tutto ciò premesso, si esprime a nome della CISL FPS di Teramo, la più viva solidarietà alla collega Anna Capponi, in relazione alle lesioni ed al trauma subito in data 04/06/2008.
La CISL FPS, sindacato da sempre sensibile alla sicurezza dei lavoratori, a nome del suo rappresentante sindacale del corpo di P.M di Teramo sig. Di Gregorio Luigi, invita l’Amministrazione Comunale, ad una maggiore sensibilità nei confronti del Corpo di Polizia Municipale, impegnato quotidianamente a garantire la legalità e la sicurezza nel territorio con notevoli sforzi a causa dell’organico ridotto ai minimi termini, investendo più risorse nella formazione e prevedendo corsi periodici di addestramento alla difesa personale nonché dotare gli stessi di strumenti di autodifesa.
Oramai si è capito che anche quando si svolgono servizi che all’apparenza sembrano i più tranquilli si può essere aggrediti. Questo vile gesto è stato compiuto all’interno di un ufficio comunale, non oso immaginare cosa sarebbe potuto succedere se gli stessi si fossero incontrati di notte in un luogo isolato……,. Forse niente.! Non aspettiamo che ciò accada per saperlo! Il compito di ogni buon datore di lavoro, è quello di garantire che i propri dipendenti lavorino in sicurezza.
Il pericolo per chi garantisce la legalità e la sicurezza non termina con il proprio orario di lavoro…….!

giovedì 12 giugno 2008

Centro Storico. Intervento di Legambiente Giulianova sui lavori al centro storico




Per tutti gli anni ottanta gli operatori del commercio eranoin gran parte contrari alla pedonalizzazione del centrostorico delle città. Si diceva che senza l'accesso delleauto il commercio avrebbe subito una fortissima perdita intermini di volumi di vendita e di numero di clienti.L'esperienza ha dimostrato il contrario ed oggi èevidente il vantaggio di avere zone chiuse al traffico ededicate ad una molteplicità di funzioni d'uso, tra cuiil consumo e non da ultimo.La nostra proposta di una pedonalizzazione non prescinde da una riqualificazione dei servizi nelcentro storico di Giulianova e da una pianificazione diincentivieconomici a residenti ed aziende. Ad esempio incentivi alleristrutturazioni per uso affittacamere, B&B, gestione bar eristoranti.La riqualificazione è un'occasione per creare uncircuito turistico di qualità, come avviene nei piccolicentri dell'Umbria, delle Marche e della Toscana.Le esperienze di alcune iniziative quali Cento strade pergiocare che ha previsto una chiusura del traffico in V.leOrsini, la pedonalizzazione di V.le Nazario Sauro, CaliciSotto le Stelle organizzato anche dagli stessi commerciantigiuliesi, Serate di degustazioni al Centro Storico, hannodimostrato i risultati positivi e tangibili di talecambiamento.La ns. proposta tende con gli opportuni interventisulla viabilità a preservare e valorizzare una zona che può diventare il prossimo punto di forza del turismogiuliese.Il presidente Francesca MorganteLegambiente Giulianova

USA. New York - E' bastata una timida piccola "voce" della venuta in America della Roma e dell'Inter per disputare la Supercoppa, che la comunita' it





Notiziario NIP News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 114 - Anno XV, 12 Giugno 2008, 08:32:00
Italiani nel mondo
Roma e Inter si incontreranno in America per la Supercoppa
12-06-2008 08:06:32
New York - E' bastata una timida piccola "voce" della venuta in America della Roma e dell'Inter per disputare la Supercoppa, che la comunita' italiana della Grande Mela e degli Stati vicini e' impazzita.
La "voce"? Le due massime squadre italiane disputerebbero, nel mese di Agosto, una Supercoppa nel maestoso Giants Stadium che s'innalza nel Meadowland di New Jersey, anfiteatro dei potenti Giants (football) e dei Jets , "cugini" newyorkesi.
Lo stadium capace di accogliere 82 mila spettatori fu la "Patria" del grande "COSMOS", l'undici che allineo', guidato dall'italiano Eddy Firmani, i piu' grandi assi del calcio mondiale: Pele' Eusebio,Chinaglia, Cruiiff, Beckenbauer, Carlos Alberto che diedero il via alla corsa verso il successo del calcio negli Stati Uniti, vincendo il campionato.

Nel 1977, fu il Giants Stadium a segnare un record di presenze con 77.690 mila tifosi che sfidarono i 40 gradi di sole, record eguagliato soltanto dalla presenza di spettatori in alcune partite di Coppa Mondiale, e nello stadio di Pasadena, California.
Il Giants Stadium, pero' tra due anni verra' abbattuto, trivellato, per far posto ad un altro maestoso impianto, con 82.500 posti e con l'erba artificiale necessaria a resistere ai calci e "abusi" dei giocatori, come stanno facendo gli Yankee (baseball) che intendono aprire le porte del nuovo complesso, l'anno prossimo.
Lo scontro Inter-Roma per la Supercoppa, dicevamo, dovrebbe aver luogo in agosto, preceduto (27-31 luglio) da un grandioso concerto del famoso Bruce Springsteen.
Il manager dello stadio, interrogato da News ITALIA PRESS, si e' detto " felice, eccitato, perche' i protagonisti dello scontro rappresentano il meglio sul mercato mondiale". Gli italiani sicuramente ci ricorderanno i grandi Chinaglia e Pele' che il tempo non riuscira' mai a cancellare, e l'affluenza sara' colossale. La notizia e' fresca di poche ore, e gia' i telefoni trillano, gli internet sono tempestati di E mail di richiesta per ...i "migliori biglietti".
Basta soffermarsi in un bar, in un club sportivo (calcio sopratutto) della metropoli o del New Jersey per captare discussioni, argomenti, nomi, fatti, reti segnate da giocatori buoni... e meno buoni.
Il cantautore Gino Caruso, di Pescara, specializzato in vecchie melodie, non ha peli sulla lingua. "Dovrei esse tifoso della Roma, siamo vicini di regione, ma contro i miliardi del nord, la ragion non vale",dice. "Speriamo,comunque, di non dover ricorrere ai rigori o alla monetina."
"Il nuovo allenatore Marinho portera' un undici coi fiocchi ed io sono pronto a scommettere con chiunque", commenta Lino Guglielmo Jr. di Rai International-Rai Italia, che la Roma riscattera' l'ingiustizia dell'ultimo arbitro "alquanto partigiano".
"Sicuramente sara' la rivincita del boss della Roma, mister Spalletti, il quale attende la fine del torneo europeo per compiere acquisti di valore, necessari per fregiarsi col prezioso scudetto" sentenzia Mario Bommarito, siciliano della Ferrari Usa.
Tante disparate disquisizioni,commenti e scatti di irritazione simboleggiano il futuro di un grande avvenimento dove, pero', il diavolo sembra aver allungato la sua perfida mano.
Infatti si apprende che la Cina intende far giocare Inter e Roma a Bejing ( e le Olimpiadi?), la "Nafta russa" tende a mostrare le due protagoniste, prima di concludere un ventilato acquisto del sodalizio della Capitale, e il Giapppone "e' pronto a fare di tutto pur di avere il nord e sud dell'Italia capace di stimolare ancor piu' il gia' avanzato stato di conoscenza del calcio in quella nazione. Sin qui' le solite "voci"... "bene informate". Ma non andate a riferirle a una fiumana umana, prorompente che non vede altro che una maglia rossa ed una nero blu. Presto sapremo qualcosa di piu'.
Lino Manocchia News ITALIA PRESS

Città di Giulianova. Comunicato dell'Assessore Caruso Franco


In merito alla fontana sita di fronte allo stabilimento “Caprice” l’Assessore Franco Caruso intende riferire quanto segue:
“Per il migliore funzionamento della stessa abbiamo inteso eseguire dei lavori fondamentali quali gli scarichi dell’acqua e la mandata. Inoltre gli idraulici comunali stanno sistemando la rubinetteria. Fatto questo, nel giro di una settimana, è possibile riattivare la fontana. E’ necessario precisare che l’opera non è ascrivibile a Questa Amministrazione e che la stessa, già a suo tempo, doveva prevedere questi lavori per evitare di diventare “un semplice raccoglitore d’acqua”.

Politica. Azione Giovani Giulianova contro i lavori sul lungomare monumentale, zona nord


Come d’abitudine ormai, l’amministrazione comunale di Giulianova, con puntualità scientifica, provvede ad aprire cantieri nel mese di maggio.
Anche quest’anno, complice l’arrivo dei primi turisti nella nostra cittadina, a Ruffini & Co. viene finalmente voglia di fare qualcosa per la città.
Peccato che l’opera in questione sia un disastro. Stiamo parlando ovviamente dei lavori che riguardano il lungomare monumentale. Innanzitutto riteniamo sia sbagliata la tempistica: una città a vocazione turistica può permettersi di accogliere i bagnanti con i cantieri aperti? La risposta la daranno i cittadini. Inoltre, ciò che ci colpisce è l’irrazionalità dell’intervento e la bruttura che l’amministrazione sta portando a termine.
Noi ragazzi di A.G. dobbiamo purtroppo constatare che il centro-sinistra giuliese sta provando a distruggere uno dei lungomari più belli d'Italia, un vanto per la nostra città, soprattutto il lungomare monumentale.
Non sappiamo a chi dobbiamo l'onore di tale nefandezza ma crediamo che Ruffini e compagni non abbiano un benché minimo senso artistico- architettonico dell'opera che stanno portando a compimento. Durante questi mesi è stato devastato il lato ovest, con i continui doppi sensi di marcia che hanno creato non pochi problemi alla circolazione. Crediamo infine che se l'Amministrazione avesse avuto bisogno di creare parcheggi avrebbe potuto individuare siti più adatti, anziché rovinare il lungomare. Sono in pochi a sapere infatti, che il nostro lungomare è insieme a quello di Bengasi l'unico nel genere per forma e viabilità.

Provincia. In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, il Consiglio provinciale si riunirà in seduta straordinaria

In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, il Consiglio provinciale si riunirà in seduta straordinaria dopodomani, sabato 14 giugno, alle ore 11,30, nella sala polifunzionale della Provincia, per l’assegnazione di un riconoscimento alle associazioni dei donatori e di un encomio solenne a chi, tra questi ultimi, ha raggiunto un numero di donazioni elevato (cinquanta per gli uomini e trenta per le donne). Complessivamente sono circa 700 gli attestati di encomio predisposti dalla Provincia.

Durante la cerimonia, sarà consegnata anche una targa alle 19 sezioni provinciali e comunali delle associazioni (Fidas, Fidas-Cuore, Avis) operanti nel territorio.

“Nella nostra provincia – scrive il Presidente D’Agostino nell’ordine del giorno proposto al Consiglio – sono tante le persone che, consapevoli della sofferenza della malattia, con grande senso di generosità e altruismo, in maniera silenziosa e invisibile, donano il proprio sangue. È un esempio da imitare e un valore da sottolineare”.

Politica. VIOLATO IL CODICE DELL'AMBIENTE PROPRIO DA CHI DOVREBBE FARLO RISPETTARE


ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA IMPRONTE GIULIANOVA VIOLATO IL CODICE DELL'AMBIENTE PROPRIO DA CHI DOVREBBE FARLO RISPETTARE Non sono serviti nè una nuova legge sul diritto di accesso nè il nuovo Codice dell'Ambiente a far cessare certe pessime abitudini delle Pubbliche Amministrazioni. Il colmo è che, in questo caso, a violare le norme del Codice dell'Ambiente sono proprio quegli Enti che il Codice dell'Ambiente dovrebbero farlo rispettare!


Lo scorso 11 maggio abbiamo richiesto dati aggiornati sull'andamento della raccolta differenziata a Giulianova nel 2007 al Cirsu, all'Arta, all'Osservatorio Provnciale dei Rifiuti e al Comune di Giulianova ma nessuno si è degnato di dare una mezza risposta, violando così il D.Lvo n.4 del 16 gennaio 2008, che al contrario stabilisce che "chiunque, senza essere tenuto a dimostrare la sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante, può accedere alle informazioni relative allo stato dell'ambiente e del paesaggio nel territorio nazionale".

Nei prossimi giorni investiremo della vicenda il Difensore Civico Regionale il quale potrà fare soltanto niente più che una bella "romanzina". Per questo motivo, di fronte al perdurare di questa palese violazione del diritto all'informazione ambientale riconosciuto dalla legge a qualsiasi cittadino, non escludiamo di compiere passi più gravi ed incisivi.

Sport. Atletica: Bruni Pubblicità Atletica Vomano al vertice Nazionale.


Atletica: Bruni Pubblicità Atletica Vomano al vertice Nazionale.

La squadra della Bruni Pubblicità Atletica Vomano di Morro D’Oro, a conclusione della 1° fase del Campionato Italiano di Società su pista 2008, risulta al 1° posto della graduatoria Nazionale maschile con punti 22.958 totalizzati con i 26 punteggi delle 20 gare del programma tecnico, al 2° posto la Fratellanza 1874 di Modena punti 22.439, al 3° posto Assindustria Padova punti 22.140, al 4° posto Atletica Firenze marathon punti 22.058, al 5° posto atletica Riccardi Milano punti 21.842, al 6° posto studentesca Cariri Rieti punti 21.473, al 7° posto atletica Biotekna Marcon Venezia punti 21.319, 8° posto atletica Bergamo punti 21.169 e seguono altre 78 Società che sono riuscite ad entrare in classifica.
Questa speciale rassegna Nazionale riservata alle sole Società civili è considerata la manifestazione principe per i Club di atletica leggera, perché con la nuova formulazione adottata dalla Federazione si misura il reale potenziale in tutti i settori e specialità di ogni sodalizio. Infatti, la classifica scaturisce dalla somma di almeno 08 punteggi ottenuti dalle categorie giovanili, allievi, junior, promesse che si sommano ai 18 punteggi ottenuti dagli atleti del settore assoluto nelle diverse specialità (velocità, ostacoli, salti, lanci, mezzofondo, marcia e staffette). La 2° fase ci sarà il 5-6 luglio per poi concludersi con le Finali Nazionali, suddivise in più raggruppamenti di 12 formazioni, Finale “Oro” (massima serie) Finale A “Argento” Finale A1, Finale A2, Finale A3, ovviamente il Club Morrese sarà a Lodi (Mi) il prossimo 27-28 settembre 2008 a disputare per il 3° anno consecutivo la Finale nella massima serie.
Per la Bruni Pubblicità Atletica Vomano, piccola e giovane, non ancora ha raggiunto la maggiore età, realtà di paese, Morro d’Oro in provincia di Teramo che conta poco più di 3000 anime, già è stata una enorme soddisfazione disputare per due anni consecutivi (2006-2007) la Finale “Oro” dei CDS assoluti su pista maschile, quest’anno addirittura essere al 1° posto nella classifica Nazionale a termine della 1° prova, riveste un’importanza rilevante in termini di visibilità e di promozione turistica per l’intero territorio della vallata del Vomano, per la Provincia di Teramo e per la Regione Abruzzo.
La passione per questo sport e i brillanti risultati ottenuti da un considerevole numero di atleti locali nei primi anni di vita della Società, hanno spinto i Dirigenti, a seguito, di un’attenta programmazione ad allestire anno per anno una formazione sempre più competitiva che ad oggi può contare diversi talenti provenienti anche da realtà fuori Regione. Comunque, il fiore all’occhiello della Società resta l’attività promozionale sul territorio, con diverse iniziative svolte durante l’anno, in stretta collaborazione e in sintonia con il mondo scolastico e attraverso i centri di avviamento allo sport, svolgendo principalmente un’attività che riveste non solo un ruolo sportivo ma soprattutto un ruolo Sociale e educativo nell’intero territorio della vallata del vomano.

Enogastronomia. CIBI A KM ZERO, manifestazione a Torano Nuovo di Slow Food presso l'azienda Pepe


CIBI A KM ZERO, Le condotte Slow Food Val Vibrata-Giulianova e Torano Nuovo organizzano domenica 15 giugno 2008 a partire dalle ore 9.30 a Torano Nuovo la visita, con pranzo contadino finale, presso l’azienda delle storica famiglia PEPE, riconosciuta a livelli internazionali per aver dedicato la propria attività a rendere famoso il Montepulciano d’Abruzzo nel mondo.
Protagonisti della giornata saranno i rappresentanti di due generazioni della famiglia: Emidio, Daniela e Sofia Pepe, che accompagneranno i visitatori nell’esperienza conoscitiva dell’ azienda vitivinicola toranese.
I piatti del pranzo contadino saranno realizzati con prodotti provenienti dall’azienda stessa secondo la tradizione del territorio. Il menù prevede:
Formaggio fritto
Prosciutto, Lonza
Tagliolini e Fagioli
Spaghetti alla chitarra con salsa classica
Pollo casereccio allevato in casa
Tacchino alla neretese
Pizza dolce
Nel corso del pranzo saranno offerti in degustazione i vini TREBBIANO e MONTEPULCIANO d’ ABRUZZO prodotti dall’azienda, ottenuti con metodiche proprie dell’agricoltura biodinamica.

Info e prenotazioni in azienda (0861856493) entro sabato 14 giugno 2008, posti limitati.

mercoledì 11 giugno 2008

Mostre. Q8, una festa a cura di Liliana Maniero, venerdì 20 giugno 2008 ore 19:00 a Roma




Q8
Alessandro Cannistrà Marco Colazzo
Fabrice De Nola Andrea Di Marco Stefania Fabrizi
David Fagioli Adriano Nardi Marco Verrelli
una festa a cura di Liliana Maniero
venerdì 20 giugno 2008 ore 19
Per festeggiare un lungo percorso condiviso, Liliana Maniero brinda agli otto artisti della sua galleria presenti nella XV Quadriennale di Roma del 2008 e all’attività espositiva del suo spazio, ormai prossimo ai quindici anni di vita, con un cocktail che si terrà nella sua galleria venerdì 20 giugno a partire dalle ore 19.
Per sottolineare giocosamente l’occasione festosa della serata è stato scelto un titolo che, tramite l’allusione ironica a un celebre marchio di carburanti, si riferisce all’importante esposizione pubblica e agli otto artisti presenti in mostra, nella sicurezza che le loro opere non siano inquinanti ma che siano invece produttrici di energia creativa.
Nella speranza che la fama e l’importanza di questi otto artisti possa crescere sempre di più, Liliana Maniero il 20 giugno invita tutti quelli che vogliono unirsi a questo brindisi e che vogliono ammirare le otto opere di questi autori esposte per l’occasione e che resteranno visibili in galleria fino al 30 luglio.
Scheda tecnica
Titolo mostra: Q8
Artisti: Alessandro Cannistrà, Marco Colazzo, Fabrice De Nola, Andrea Di Marco, Stefania Fabrizi, David Fagioli, Adriano Nardi ,Marco Verrelli

Inaugurazione: Venerdì 20 giugno ore 19
Durata: 20 giugno - 30 luglio 2008
Orari: lunedì - venerdì ore 16 - 20 e su appuntamento
Galleria Maniero, via dell'Arancio, 79 - 00186 Roma
tel./fax: +39 06 68807116
info@galleriamaniero.it
www.galleriamaniero.it

english text
Party organized by Liliana Maniero
Friday the 20th of June 7.00 p.m.
In order to celebrate a long and shared journey, Liliana Maniero toasts
to the eight artists of her gallery that were present at the 15th Quadrienale di Roma 2008, and to her almost fifteen years in business with a cocktail party that will take place in her gallery Friday the 20th of June at 7.00 p.m.
To joyfully enrich the merry occasion of the evening a title was selected ironically hinting to the famous petrol company,refering to the important public exhibition and to the eight artists present at the exhibition, with the certainty that their works wont' be polluting but instead producers of creative energy.
Hoping that the fame and importance of these eight artists may grow ever more,
Liliana Maniero invites all those who want join the party on the 20th of June and who want to admire the eight exhibited works of art by these authors for this occasion and which will stay in the gallery till the 30th of July.

Ambiente. Una settimana o un weekend di vacanza all'insegna del risparmio e nel rispetto dell'ambiente




Una settimana o un weekend di vacanza all'insegna delrisparmio e nel rispetto dell'ambiente. Basta andarci intreno e scegliere una delle strutture ricettive (hotel,camping, agriturismo, ostello, residence o B&B)contrassegnate con l'etichetta ecologica di LegambienteTurismo .Questi, in sintesi, i capisaldi dell'accordo sottoscrittoe presentato oggi a Roma da Trenitalia, la società ditrasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato e da LegambienteTurismo.L'iniziativa, è valida fino al 31 dicembre 2008 eprevede una riduzione sul costo del soggiorno, dietropresentazione di un biglietto ferroviario di andata eritorno (per qualsiasi treno o servizio) del valorecomplessivo minimo di 20 euro.La formula di sconto è strutturata in due offerte distintee vale per qualsiasi tipo di struttura (dal bed andbreakfast agli hotel a 4/5 stelle): l'offerta settimanaleconsente di soggiornare per 7 notti (comprensive dicolazione) e pagarne solo 5 , quella del weekend, invece,offre la possibilità di soggiornare per 3 notti(comprensive della colazione) e pagarne 2.Per usufruire della promozione, basta informare la struttura- al momento della prenotazione - che ci si vuole avvaleredello sconto e all'atto del saldo, presentare il biglietto ferroviario di andata e ritorno.Non sono previste limitazioni circa il tipo di treno o ilservizio utilizzato e la riduzione è applicabile anche aituristi stranieri che acquistano i biglietti Internazionaliall'estero.Saranno inoltre a disposizione per la clientela che aderisceall'iniziativa promozionale soluzioni di trasporto in locoa basso impatto ambientale quali biciclette, car sharing emezzi pubblici di cui saranno acquistabili i biglietti eforniti gli orari.)Per ulteriori informazioni sull'iniziativa e sapere qualistrutture aderiscono all'iniziativa, basta consultare ilsito http://www.legambienteturismo.it/ o il sitohttp://www.ferroviedellostato.it/ nella sezione "Trenitalia per ipasseggeri".A tale proposito il Circolo Legambiente Giulianova ci tienea ricordare che nella ns. città ci sono 4 strutturericettive che fanno parte del circuito Legambiente Turismo: Hotel BalticHotel PromenadeSea Park ResortVillaggio Holiday

Teatro. Migranti, domani a Pineto.


MIGRANTI
parole canti suoni corpi oggetti visioni
dei popoli migratori

“Capitan Harlock” domani a Pineto

Ha avuto inizio lunedì 28 aprile la rassegna teatrale a tema “MIGRANTI”: un progetto a cura della Rete Teatri d’Abruzzo inserito all’interno della Rete Abruzzese per lo Spettacolo, che dal 28 aprile al 22 giugno propone ben 32 repliche di 5 spettacoli a tema.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 e sono ad ingresso gratuito.

Domani giovedì 12 giugno il teatro polifunzionale di Pineto ospiterà la compagnia Teatro del Sangro – I guardiani dell’oca che proporrà “Capitan Harlock - Un portiere d'albergo di Villa Santa Maria ”, di e con Stefano Angelucci Marino, che rappresenta la chiusura di un’antologia ispirata alla scrittura di John Fante con il racconto di un’emigrazione tutta moderna: quella dei giovani in cerca di lavoro.
Venerdì 13 e domenica 15 sarà la volta di Roseto, presso la Villa Comunale, con la compagnia Terrateatro nello spettacolo “Cemento” (il 13) e il Teatro del Paradosso in “Vite a perdere” (il 15).
In “Cemento” viene riportato in vita il romanzo “Cristo tra i muratori” dell’italo americano di origini vastesi Pietro Di Donato: un caposaldo della letteratura proletaria italiana che offre uno scorcio newyorkese sulle condizioni precarie che i migranti italiani dovevano accettare pur di guadagnarsi il pane.
In "Vite a perdere", scritto e diretto da Giacomo Vallozza, viene dipinta una delle mille storie che accadono ogni giorno tra badanti rumene e famiglie italiane.

Si allegano le schede degli spettacoli.

“Migranti” è un progetto inserito all’interno della Rete abruzzese per lo Spettacolo, frutto del “Patto per lo spettacolo” tra Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione degli Affari della Presidenza della Regione Abruzzo, l’assessorato alla cultura della Regione ed enti locali. La Rete Teatri d’Abruzzo è composta dalle compagnie teatrali del Teatro del Paradosso, del Teatro del Sangro-Guardiani dell’oca, della Compagnia della Memoria, del Terrateatro, e del Lanciavicchio.

Ufficio stampa MIGRANTI - Cristina Mosca
Informazioni: 0863/25933 – 348/9314156
http://www.teatridabruzzo.it/, info@teatridabruzzo.it



Teatro del Paradosso

Vite a perdere

scritto e diretto da
Giacomo Vallozza

con
Elvira Rimbu
Teatrul de Stat Oradea
Romania
Giacomo Vallozza

scene
Giancarlo Gentilucci

assistente alla regia
Federica Nobilio

fonico/datore luci macchinista
Pierpaolo Di Giulio Angelo Boccadifuoco
costumi ed attrezzeria
acl

La necessità porta gli esseri umani a incontrarsi. E la curiosità, a volte, apre porte inaspettate. Ma non sempre prevalgono il rispetto dell'altro, la comprensione, la solidarietà.
Quella di Gabi, Paride e la madre è una delle mille storie che accadono ogni giorno tra badanti rumene e famiglie italiane. Non più bella o più brutta, importante o insignificante.
Così è, se vi pare.
Un incontro avvenuto per caso e per bisogno: la madre che necessita di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro, la rumena che deve guadagnare per sostenere la famiglia nel paese d'origine.
Il contratto di lavoro, verbale, stabilisce diritti e doveri del datore di lavoro e del lavoratore; elementari, quasi brutali. Poi, ognuno per sé. I tipi, caratteriali e culturali, messi in relazione, non si incontrano. Al contrario, cercano lo scontro che risolva, una volta per tutte, la reciproca dipendenza. Vite sospese in attesa che qualcosa accada mentre, inesorabile, il quotidiano le lavora. La madre, in balia di uno scompenso al cuore, la badante con la speranza di risolvere il problema del figlio. In mezzo Paride, che racconta la vicenda. Evocando fatti e persone, ripercorre la propria vita e, inevitabilmente, ne fa un bilancio. Con la madre, registra l'incapacità di essere d'aiuto a chi l’ha sempre aiutato. Con la rumena, assiste al fallimento dei rapporti umani e cade nella trappola del pregiudizio, del sospetto a prescindere. Vede in sostanza un'occasione persa, di scambio di esperienze, di tradizioni, di arricchimento reciproco. Vite in attesa che accada qualcosa di giusto, nuovo, dirompente, come solo l'amore può essere. Vite poi riconsegnate, malvissute: vite a perdere.



Progetto di Produzione / Centro Culturale “La Trama”-Pescara


“Mille metri sotto terra”
…verso Marcinelle

Testo di Luca Pompei


Con Milo Vallone

e I SOLISTI MUTEART
ANTONIO SCOLLETTA violino LUANA DE RUBEIS violino
MARCELLO MANFRIN viola GIANCARLO GIANNNAGELI violoncello
FRANCO FINUCCI chitarra DAVIDE CAVUTI fisarmonica

Musiche originali e Direzione musicale
Davide Cavuti

La pièce “Mille metri sotto terra” narra della tragica vicenda di Marcinelle e nasce nel contesto del cinquantenario del suo compimento.
Il punto di vista narrativo è affidato ad un personaggio immaginario, un abruzzese qualunque: un ragazzo qualsiasi.
L’opera si pone così in un modo intimo e poetico, cercando di toccare corde emotive più profonde di quanto possa riuscire a fare un lavoro concepito in modo epico e/o documentaristico.

Sinossi:

Dalle cime sognate della Majella, alle “taglie” della miniera di Marcinelle, il drammatico viaggio verso un lavoro sicuro in Belgio di uno dei tanti emigranti costretti dalla fame di un Italia ancora lacerata dalla Grande Guerra, raccontato in prima persona, secondo coscienza, attraverso i propri occhi.
“Mille metri sotto terra” è un silenzio rotto in tanti piccoli pensieri, riflessioni, ma non è solo la testimonianza cruda di una denuncia civile, vuole essere qualcosa di più: la storia dell’anima trascinata a forza verso il più tragico dei destini, come in una sorta di percorso obbligato.
L’infanzia in campagna, il servizio militare tra gli alpini, il sapore di casa come elemento distintivo e identificativo, l’intensità e la purezza del suo primo amore e poi l’unica scelta possibile (“A Mà so decise…je me ne vaje”). Il lungo viaggio in treno fino a Milano per le visite mediche e poi a proseguire fino a Charleroi, in Belgio. I massacranti turni di lavoro in anguste taglie di 80 centimetri a oltre mille metri sotto terra e poi quel terribile 8 agosto del 1956, un’improvvisa luce ed il ritorno/non ritorno a casa, in un percorso obbligato a ritroso, le oltre cento bare disposte di fronte alla cattedrale di Pescara, nel giorno dei funerali e gli occhi presenti/assenti di chi può rendere testimonianza anche di questo ultimo atto.
Il tutto attraverso una intensa narrazione, dove la storia vissuta si alterna in un gioco di chiaroscuro, con la storia scritta, in un ricordo perpetuo ed eterno.
Capitan Harlock
un portiere d’albergo di Villa Santa Maria

di e con Stefano Angelucci Marino

da John Fante

progetto scenico, testo e regia Stefano Angelucci Marino
scena e costumi Massimiliano Serrapica & Paola Dell’Aquila
tecnico luci e suono Seby Marcianò
assistenza tecnica Free Power Service
ufficio stampa Walter Berghella
organizzazione Rossella Gesini
una produzione TEATRO DEL SANGRO
compagnia teatrale I GUARDIANI DELL’ OCA

APPUNTI DI SCENA


Villa Santa Maria, uno splendido paese della provincia di Chieti, è nota in Italia e nel mondo per essere “la patria dei cuochi”. L’origine della Cucina villese è veramente antica. La leggenda vuole che i primi cuochi villesi risalgano al 1560, all’epoca dei Principi Caracciolo, signori di Villa. Il principe Ferrante Caracciolo in quegli anni fondò la prima scuola alberghiera; fu proprio da quella scuola che si sviluppò il seme che avrebbe fatto poi di Villa Santa Maria la patria dei cuochi, i quali cominciarono nel corso dei secoli ad avventurarsi per i paesi del mondo in cerca di fortuna. Nel 1939 infine viene istituito l’Istituto Professionale Alberghiero, la prestigiosa Scuola che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per la tradizione culinaria italiana, un’istituzione che annualmente “sforna” cuochi, camerieri e portieri d’albergo di primissimo livello.

Capitan Harlock - un portiere d’albergo di Villa Santa Maria è il risultato di una composizione scenica che valorizza il lavoro di attori, scenografi, musicisti, disegnatori luci e videomaker fino a comprenderlo nel procedere teatrale. Si tratta di un nuovo racconto teatrale che, tra rimandi ai nodi tematici più significativi dell’opera di John Fante e visioni di un Abruzzo sospeso tra le pratiche e i simboli del mondo tradizionale, tenta di mostrare lo smarrimento della generazione degli under 30 di oggi.
Dentro una squallida stanzetta di una non precisata Casa di Cura, Dominic Pavia-Capitan Harlock vive da mesi immerso tra fumetti e dvd.In questa narrazione tutta giocata tra realismo e visionarietà, lo spettatore si ritrova da subito direttamente coinvolto nella mente del protagonista, assistendo alla materializzazione nella stanzetta di sogni, suoni, voci e immagini che rimandano a parte dei contenuti del vissuto e dell’immaginario del nostro.
In questo spettacolo teatrale Dominic Pavia (soprannominato Capitan Harlock dagli amici in omaggio alla sua passione per il noto cartone animato giapponese) un giovane abruzzese dei giorni nostri, racconta la sua storia, l’avventura di un ragazzo che dall’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, sognando di diventare un grande portiere d’albergo, arriverà a lavorare in Germania, e lì…
Con grande ironia e semplicità si racconta di Villa negli anni ’90, degli inizi all’Alberghiero, degli scontri con i parenti, l’arrivo in Germania, i colleghi e la dura vita del “cerca-lavoro”.

Il giovanissimo Dominic detto Capitan Harlock in famiglia sente scoppiettare l’idioma abruzzese, idioma che tra i componenti del “clan“ spesso rappresenta il mito dell’origine, il rifugio salvifico, l’identità ri-affermata, mentre per lui, per il giovane professionista del “front office” oramai pronto alla conquista del mondo (ossia la Germania, la grande Europa) significa solo emarginazione e disprezzo.
Inizia così l’avventura di un ragazzo che costruisce su di sé una visione dell’estero, della Germania come terra da conquistare. Conquistare il successo, la notorietà… e farla finita con l’Abruzzo!
Da quel momento Capitan Harlock vive tutte le fasi della sua vita nel pieno di una forte contraddizione psicologica, in una specie di lunga crisi d’identità, indeciso tra la spinta all’integrazione piena (cioè verso la piena conquista di una dimensione “moderna”) e la difesa della propria radice autentica, rappresentata dal patrimonio di tradizioni dei genitori, di norma antiquati e fatalmente antagonisti rispetto alle ambizioni dei figli.
Capitan Harlock è il racconto di un continuo sogno ad occhi aperti, e del sogno questo spettacolo conserva la struttura ambigua e sfuggente.
Capitan Harlock è un lavoro teatrale “alimentato” dalla scrittura di John Fante: una comicità trafelata e plateale, l’inquietudine visionaria e ispirata, l’attenzione profonda, eppure mai compiaciuta, al mondo degli ultimi - degli immigrati - e chiaramente la scoppiettante presenza dell’ambiente domestico, cioè etnico, come sempre nei romanzi di Fante descritto nel momento della sua implosione, del suo scardinamento a causa delle forze contrapposte che lo abitano, generazionali e culturali.

Terrateatro
cemento
tratto dal romanzo “Cristo tra i muratori” di Pietro Di Donato


La storia di Pietro Di Donato è di per sé un romanzo. Aveva appena dodici anni che suo padre, muratore, morì sul lavoro a causa di un crollo di un edificio. Era il venerdì santo del 1923. La fatica dovuta alla perdita del padre, i sette piccoli fratelli bisognosi di essere accuditi, costringono Pietro ad iniziare il lavoro di muratore a quella giovane età. La vicenda che intendiamo raccontare con lo spettacolo “Cemento” parte proprio dalle condizioni dei migranti italiani, dai soprusi ricevuti sul posto di lavoro, dai salari bassi, dalle condizioni precarie in cui si guadagnavano il pane. Sembrano argomenti attuali, che ripropongono lo spinoso tema del mondo dei diritti legati al lavoro. Questa, in più, è una storia rude come un pezzo di granito, dove ritroviamo le nostre radici, dove il popolo dei muratori lotta contro la materia e contro il fato, sostenuto dalle forze elementari della sua stessa primitività e della fede in Dio. E il mondo di cui parliamo è un mondo oscuro, sordo, umile, nascosto, ignorato, che tenta di esprimersi a fatica per trovare una dimensione. Ma è anche un mondo in cui si parla il linguaggio della solidarietà, quella dei “paesani” , gente semplice costretta, come i genitori di Pietro, a lasciare l’Italia; in cui le tradizioni, i canti, le credenze, sono le stesse abbandonate nel paese natio. Sembra essere il medesimo racconto delle migliaia di immigrati di oggi, che muovono da ogni parte del mondo per cercare fortuna.
Gli avvenimenti si snodano, sulla scena, nell’arco di una giornata di lavoro, nella quale il piccolo Pietro è accudito, guidato, educato da Vincenzo detto Nasone, un vecchio muratore, amico fraterno e paesano del padre. Una intera giornata, dove i due protagonisti, attraverso le sottolineature dal vivo di musiche evocatrici, lasciano spazio al racconto degli avvenimenti della famiglia Di Donato, una fra le tante, che a stento vive sullo sfondo dei grattacieli di New York e della grandiosità americana in costruzione. Una fatica che diventa anche sogno, gioco, poesia, consegnando nelle mani di un bambino non solo il destino di un’intera famiglia, ma anche il grido di speranza dei miseri della terra, dei poveri Cristi.

Attori: Cristina Cartone, Alessio Fratoni, Ottaviano Taddei; Costumi, Scenografia, Oggetti: Terrateatro; Scenografia: Francesco Maria Di Bonaventura; Musiche eseguite dal vivo: Alessio Fratoni; Adattamento teatrale e Regia: Ottaviano Taddei.
cooperativa Teatro Lanciavicchio
Ergakaiemerai

le opere e i giorni

di Stefania Evandro e Antonio Silvagni
lievemente ispirato a ‘Le opere e i giorni’ di Esiodo

Con Stefania Evandro, Alberto Santucci, Armando Rotilio.
Con la partecipazione in video di Abu Gueye.
Scenografie e costumi: Scenotecnica Lanciavicchio

Regia di Antonio Silvagni

Le opere e i giorni è il titolo di un poema scritto circa 2800 anni fa da un poeta-contadino, Esiodo che aveva voglia di cantare “le cose vere” e di fare poesia attraverso il racconto minuzioso del lavoro nei campi.
Alle gesta eroiche dell’aristocrazia omerica, Esiodo contrappone la fatica dell’uomo costretto a lottare per la terra e insieme per la sua sopravvivenza, muovendosi tra le maglie di una dea - ERIS - dalla duplice faccia: quella maligna che genera lotte intestine, e l’altra benigna che ispira il desiderio di ogni uomo di migliorare onestamente il proprio stato.

Tra le due facce di ERIS “la contesa” si muove lo spettacolo.

Ergakaiemerai intende cantare del lavoro nei campi nell’occidente postmoderno, e racconta il desiderio di miglioramento della propria condizione dei lavoratori importati dal sud del mondo.
Rispondendo ad un determinismo eterno ed onnipresente nella storia dell’uomo, le contese che ci coinvolgono oggi sono ancora frutto di desideri di conquista, del sogno di annettersi nuovi territori, di sfruttare giacimenti e utilizzare manodopera a buon mercato….
Al confronto le deportazioni di un tempo sembrano grossolane caricature dei moderni sistemi, che utilizzano scientificamente le catene invisibili dell’illusione, della coercizione effettuata attraverso condizioni di vita mutate da fattori esterni, della mancanza di beni di prima necessità, della ricerca del lavoro.

C’è UNA CONTESA, E C’è UN’ALTRA CONTESA
C’è UNA TERRA E C’è UN’ALTRA TERRA
IL COLORE è LO STESSO MA IL SAPORE è DIVERSO
QUANDO SORGE IL SOLE PER QUALCUNO
QUALCUN ALTRO è NOTTE FONDA
…MA IL SOLE GIRA…
O è LA TERRA…CHE GIRA PER RAGGIUNGERLO?
E C’è UN UOMO laggiu’ CHE CORRE SENZA SCARPE…