sabato 26 aprile 2008

Politica. Giulianova Gentis si fa onore, comunicato


Giulianova
Via del Popolo, 109
e-mail forzaitaliagiulianova@gmail.com


COMUNICATO STAMPA

Giulianova li 26/04/08

Il Circolo della Libertà “ GIULIANOVA GENTIS “ si fa onore.

Nell’edizione de il Giornale del 25/04/2008 e’ stato pubblicato un articolo riguardante i Circoli delle Liberta’ a livello nazionale, questo articolo parla dell’operato svolto fino ad oggi dei componenti dei circoli stessi di tutto il territorio , si riscontra con molto piacere che a rappresentare il centro Italia sia proprio il Circolo della Libertà “GIULIANOVA GENTIS “ che ha come presidente Walter Squeo .
Il presidente nazionale Michela Bambilla si e’ complimentata personalmente dell’operato che questo circolo qui a Giulianova sta facendo e continuera’ a fare.
Siamo veramente onorati di quasta gratificazione a livello nazionale, continueremo a portare avanti le battaglie per il bene del territorio e dei cittadini giuliesi e di tutta la costa.
Il Circolo della Libertà “ GIULIANOVA GENTIS “ è cosi’ costituita:
Presidente Walter Squeo
Vice Presidente Luigi Poliandri
Consiglieri:
Roberta Iezzi, Nicola Squeo, Franca Recinelli, Domenico Pizzuti, Domenico D’Addazio, Ricardo Valle, Matteo Di Michele, Antonello Di Pietro.

Cordiali saluti.



Circolo della Libertà
“ GIULIANOVA GENTIS”
Walter Squeo.

Politica. Comitato promotore Referendum Regionali, comunicato


Comitato promotore Referendum Regionali
sui costi della politica
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi
Tel. Segreteria: 085-8944932 - 330.431480
COMUNICATO STAMPA
QUESTA CLASSE POLITICA ABRUZZESE E' “STRANA”
La nostra iniziativa referendaria solleva il problema dei costi impropri, degli sprechi della politica e della abnorme proliferazione degli enti strumentali, spesso “sostitutivi” delle competenze dei rispettivi assessorati, il più delle volte inutili e troppo costosi per la collettività: è chiaro a tutti che intendiamo dare, come Cittadini e società civile, un contributo dignitoso ed istituzionale a quanti all'interno del Consiglio e della Giunta Regionale vogliano veramente portare avanti un'azione di riforma netta e risolutiva.
Il Presidente della Giunta Ottaviano Del Turco ha più volte ribadito la sua volontà riformatrice; il Consiglio Regionale ha approvato un anno fa una delibera in tal senso; il Presidente della Commissione Statuto Gianni Melilla ha fatto spesso cenno alla necessità di tenere fede a tale impegno; vari Gruppi consiliari, come l'Italia dei Valori, Sinistra Democratica, Verdi, UDC , UDEUR e DC, si sono dichiarati dalla parte delle riforme; i Consiglieri Antonio Verini e Bruno Mario Di Paolo presentano, in tale contesto, -progetti di legge di riforma degli enti strumentali e di riduzione dei costi della politica da noi tenacemente evidenziati: NESSUNO DI QUESTE FIGURE ISTITUZIONALI HA SENTITO IL DOVERE, NEL CORSO DI UN ANNO INTERO, DI INVIARE UN QUALSIASI E MINIMO CENNO DI RISCONTRO AL COMITATO PROMOTORE! NEMMENO UNA PAROLA, UNA DICHIARAZIONE PUBBLICA DI INCORAGGIAMENTO, UNA QUALCHE DISPONIBILITA' A “DARE UNA MANO” NELLA DIFFICILISSIMA ED IMPARI RACCOLTA DELLE FIRME.
Addirittura ci sono dei Consiglieri regionali e dei politici che si appropriano di dati, cifre e contenuti elaborati e diffusi dal Comitato stesso, li “copiano di sana pianta”, li inseriscono fin anche nelle loro dichiarazioni alla stampa per “il lancio” delle loro proposte di legge, mozioni, interpellanze e interrogazioni: ESSI PERO' NON CITANO MAI LA FONTE DEI DATI CHE “FOTOCOPIANO” E SI GUARDANO BENE DAL RICONOSCERE IL DIRITTO D'AUTORE E LA FATICA DEL COMITATO.
Questa classe politica è “strana”: nonostante gli impegni declamati, non ha inteso inserire all'ordine del giorno della Commissione apposita e del CONSIGLIO REGIONALE DEL 29 APRILE PROSSIMO l'approvazione di una “leggina urgente”, che modifichi il Comma 1, lettera c), art. 16 della Legge Regionale 19 dicembre 2007, n. 44, al fine di rendere possibile l'avvio della raccolta delle firme in tempo utile per la indizione e lo svolgimento dei referendum nella primavera del prossimo anno, in concomitanza con il referendum elettorale nazionale già indetto o con le previste elezioni europee ed amministrative provinciali e, quindi, senza oneri economici per la Regione.
Tra l'altro, come si fa, dopo avere legiferato la istituzione del Collegio per le garanzie statutarie, a non provvedere alla nomina dei quattro esperti componenti senza i quali questo organismo super partes non potrà esercitare le funzioni di competenza in merito alla regolarità del “procedimento referendario”?
per il Comitato promotore dei Referendum regionali
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Roseto degli Abruzzi, 26 Aprile 2008

Giuliesi. PADRE GABRIELE MARINUCCI: UN GIULIESE AL VERTICE DELL’ORDINE DEGLI AGOSTINIANI SCALZI, di Giovanni Mosca

FOTO 6: Papa Paolo VI e Padre Gabriele – Roma 1963

FOTO 5: Fermo 10-03-1948

FOTO 4: Capitolato Generale degli Agostiniani Scalzi – Roma 1945


FOTO 3: Padre Gabriele con i genitori – Acquaviva Picena 20-07-1941




FOTO 2: Roma 1941


FOTO 1: Ricordo della Cresima – Giulianova 14-11-1928





PADRE GABRIELE MARINUCCI: UN GIULIESE AL VERTICE DELL’ORDINE DEGLI AGOSTINIANI SCALZI
di Giovanni Mosca
Ezio Marinucci, nato a Giulianova il 5 marzo 1916 da Giuseppe e Carmela D’Angelo, statura media, occhi e capelli castani, fratello maggiore di Luigi, Ivo ed Elvira, sin da fanciullo si dimostrò incline alla devozione, esprimendo la volontà di voler divenire missionario mostrando una spiccata tendenza al Sacerdozio.
Contemporaneamente ai primi percorsi scolastici di base, Ezio maturò la sua vocazione religiosa, dinanzi alla statua della Madonna dello Splendore, che vide concretizzarsi, nel 1931 grazie al Mons. Leopoldo Giardini, Priore-Parroco di Montegranaro, oratore di chiara fama, chiamato a Giulianova per tenere la predicazione delle tre ore di agonia nel Venerdì Santo, che persuase il giovane giuliese a seguire la vita ecclesiastica.
Il 2 novembre 1931, alla tenera età di quindici anni, il giovane Ezio entrò ufficialmente tra i PP. Agostiniani Scalzi nel Convento di S. Agostino di Monte S. Martino in provincia di Macerata, ricevuto da P. Serafino Marchionni.
Un distacco molto duro per l’intera famiglia che vedeva in lui un “punto di forza”, soprattutto per la madre Carmela, che nel dargli il bacio di addio gli disse: “Ti fai Sacerdote Agostiniano, ma mi togli venti anni di vita!”.
Compiuti lodevolmente gli studi di Scuola Media e di Ginnasio, il 28 agosto del 1934 vestiva l’abito religioso e si chiamava Fr. Gabriele Arcangelo. Il primo settembre dell’anno seguente prendeva i voti religiosi e quasi al termine dei suoi studi teologici, compiuti a Roma, il 13 luglio 1941, all’età di 25 anni, fu ordinato Sacerdote, vantando il primato di essere stato il primo della Parrocchia della Natività di Giulianova Lido ad indossare l’abito ecclesiastico.
Lo stesso anno, tornato nelle Marche, fu subito assegnato dai Superiori al Convento “Madonna della Misericordia” di Fermo con il delicatissimo incarico di Cappellano dell’Ospedale Civile “Augusto Murri” della stessa città. Nonostante i fattivi impegni, riuscì a frequentare contemporaneamente per un anno anche le scuole del Ven. Seminario Arcivescovile, allo scopo di completare i suoi studi.
Proprio nella cittadina marchigiana, per ben 22 anni si è impegnato al meglio delle sue energie, consacrando il suo operato apostolico in mezzo a chi soffre, raggiungendo grandi traguardi durante lo svolgimento delle diverse mansioni e compiti che hanno saputo manifestare lo zelo e l’instancabilità di chi si è dedicato interamente al servizio di Dio e delle Anime.
Fu infatti Direttore del Terz’Ordine Agostiniano, Direttore dal 1947 al novembre del 1964 del Periodico Mensile “Voce Fraterna” da lui stesso ideato e fondato, Confessore Ordinario e Straordinario di più Monasteri, Vice-Cappellano per più mesi delle Carceri Giudiziarie di Fermo, Commissario Provinciale delle Marche del suo Ordine (nel 1949 fu chiamato dai Superiori dell’Ordine e fino al 1954 tenne quell’Ufficio, nel quale fu poi rieletto nel 1960), Assistente Regionale per le Marche degli orfani di guerra e donatore di sangue insignito degli onori della medaglia di bronzo.
Eclatante fu l’episodio, avvenuto presso la struttura carceraria di Fermo, dove si ricorda la richiesta di un ergastolano di poter morire accompagnato dal sorriso di Padre Gabriele.
Padre Gabriele è stato tra l’altro autore di alcune pubblicazioni stenografiche che portano il nome di P. Serafino Marchionni, indimenticabile Maestro ed inventore di un pratico sistema stenografico che porta il suo nome, illustre figura che viene ricordata anche grazie ad un volume scritto dallo stesso Padre Gabriele e Danilo Interlenghi, giunto a più edizioni.
Nel dicembre del 1963, Padre Gabriele, corona il massimo traguardo possibile da raggiungere grazie alla nomina di Superiore Generale dei PP. Agostiniani Scalzi da parte del Capitolo Generale. Viene infatti nominato Priore Generale dell’Ordine dai suoi confratelli a primo scrutinio, elezione, che gratificò tutti, nell’aspettativa di avere una guida sicura e paterna per il bene e la prosperità dell’Ordine, essendo una persona ritenuta, secondo testimonianze del tempo, affabile, caritatevole e colta. Ecco perché la cittadinanza fermana, pur nella gioia di una meritevole ed ambita promozione, vide nell’assenza di Padre Gabriele Marinucci un vuoto quasi incolmabile. Al Rev./Mo Padre, giunsero tantissime congratulazioni nonché la propiziatrice apostolica Benedizione da parte dello stesso allora Pontefice Papa Giovanni XXIII.
Come massima autorità di un Ordine religioso, prese parte al Concilio Ecumenico Vaticano II, indetto da Papa Giovanni XXIII e continuato con successo da Papa Paolo VI e si ricordano di lui diverse missioni all’estero, tra cui amava maggiormente ricordare quelle nei Paesi del centro Europa, in Olanda, in Danimarca, in Turchia e in Terra Santa. Meritevole di ricordo è uno dei viaggi evangelici durante il regime comunista negli anni ’70 nell’allora Cecoslovacchia, dove nella città di Praga, fu costantemente seguito dalla polizia politica in tutti gli spostamenti da lui effettuati, nonostante ritenne di indossare l’abito civile per meglio confondersi tra la comune gente togliendosi per la prima volta (come da lui stesso più volte raccontato) l’abito ecclesiastico dell’Ordine.
Nella seconda metà degli anni sessanta, soggiornò in Brasile dove, avendo ereditato da una nobile famiglia di Rio de Janeiro un grande possedimento terriero con annesso poderosa villa, trasformò il tutto in una delle principali strutture al servizio della comunità Cattolica Cristiana.
Nello stesso Brasile, Padre Gabriele festeggiò, nel 1966, il 25° anniversario di sacerdozio celebrando due messe solenni rispettivamente a Rio de Janeiro il 13 luglio e a Bom Jardim il 17 luglio.
Molto legato ai suoi cari e alla sua terra natale, Padre Gabriele non rinunciava mai a trascorrere parte delle sue ferie estive fra gli affetti familiari a Giulianova, dove di rito erano previste visite al Santuario della Madonna dello Splendore e, se in concomitanza con la sua permanenza, la fattiva partecipazione ai solenni festeggiamenti in onore di Maria SS.ma del Portosalvo.
Confessore straordinario di molteplici Istituti Ecclesiastici della capitale a fine mandato di Priore Generale dell’Ordine, fu incaricato quale Economo che accettò con la sua solita umiltà, trasferendosi dalla Curia Generalizia degli Agostiniani Scalzi di Piazza Ottavilla a Roma alla Curia Provincializza di via del Corso, dove continuò la sua intensa attività apostolica.
Attiva fu la sua collaborazione alla struttura di “telefono amico”, servizio telefonico anonimo rivolto alle persone in cerca aiuto psicologico, dove Padre Gabriele con la sua semplicità, bagaglio culturale e molteplici esperienze di vita, riusciva a risolvere i problemi più svariati dei bisognosi.
Ammalato da tempo ai bronchi e gravemente debilitato dalle cure a cui era sottoposto, fu ricoverato d’urgenza per un principio di collasso all’Ospedale S. Giacomo di Roma dove, dopo vari accertamenti, gli fu diagnosticato altresì un serio problema alla vena aorta. Trasportato presso la struttura ospedaliera del S. Camillo per essere sottoposto all’intervento alla vena aorta, durante la degenza pre operatoria, la notte del 20 febbraio 1980, all’età di 64 anni fu colto da un fatale infarto, che gli costò la vita.
La camera ardente fu allestita presso la stessa struttura ospedaliera dove Padre Gabriele morì, e numerose furono le visite di autorità civili ed ecclesiastiche, come numerosissime furono le presenze alla cerimonia funebre che si svolse nella capitale presso la Curia Generalizia degli Agostiniani Scalzi.
Le sue spoglie furono riportate nella sua terra natale di Giulianova dove tuttora posano.
La proprietà delle foto e il teso sono dell'Ing. Giovanni Mosca, Vicolo della Misericordia n.2, 64021 Giulianova (TE)tel/fax 0858008731, e-mail: moscastudio@tiscali.it

Enogastronomia. Le VIRTU’ del Primo Maggio a TERAMO, comunicato si Slow Food teramo


Le VIRTU’ del Primo Maggio a TERAMO


Le CONDOTTE SLOW FOOD di Teramo-Val Vibrata e Giulianova in collaborazione con cinque RISTORATORI della provincia di Teramo organizzano per giovedi’ 1 Maggio alle ore 12,30 presso Il Salone delle Feste della Fratellanza Artigiana in Via del Baluardo 65 a Teramo un gioco del piacere sulle VIRTU’ per un’ esperienza sensoriale che trova protagonista un piatto leggendario nella tradizione gastronomica teramana, che coniuga i rimasugli della madia del periodo invernale con le primizie primaverili. Consumato ogni anno il primo giorno del mese di maggio a Teramo, il piatto delle Virtù, pur nella sua frugale semplicità, vanta un’armonia di profumi, colori e sapori, esaltati dalla presenza delle fresche erbe primaverili e una lunga e sapiente preparazione, appannaggio delle brave massaie di una volta.
I ristoratori coinvolti nel gioco sono i rispettivi chef di: Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo, L’Arca di Alba Adriatica, Pervoglia di Castelbasso, Zenobi di Colonnella e Locanda del Pompa di Teramo.
Dopo l’assaggio delle tradizionali VIRTU’ , chiusura del pranzo con i dolci della tradizione locale.
Il pranzo sarà accompagnato dai vini delle cantine teramane : La Quercia di Morro d’Oro, Biagi di Colonnella, Scialletti di Cologna Paese, Nicodemi di Notaresco, Faraone di Giulianova, Centorame di Atri, Cioti di S. Onofrio di Campli, Strappelli di Torano Nuovo, Villa Bizzarri di Torano Nuovo, Lepore di Colonnella, Monti di Controguerra,Illuminati di Controguerra, Barba di Roseto degli Abruzzi, Masciarelli di Controguerra, Barone Cornacchia di Torano Nuovo, Montori di Controguerra, Villa Medori di Atri, Marozzi Edda di Martinsicuro, Di Giovanpietro di Giulianova, Pepe Emidio di Torano.

La prenotazione va effettuata entro mercoledì 30 Aprile al 3291283543 (Luigi Foglia) essendo i posti limitati (circa 80).



- Ufficio Stampa : Jolanda Ferrara

venerdì 25 aprile 2008

Politica. Interrogazione del gruppo politico Forza Italia-Pdl Giulianova


Giulianova li 24/04/2008



Al Sindaco del Comune
di Giulianova.
Sig. Claudio Ruffini.

Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Giulianova
Sig. Gabriele Filipponi


INTERROGAZIONE URGENTE


Oggetto: Canale a mare al centro del pioppeto.



Considerato

che è stato fatto dall’Amministrazione Comunale uno studio sui canali a mare attraverso un incarico a due noti progettisti, i quali hanno redatto una attenta e dettagliata relazione;

che da parte di questa maggioranza amministrativa sin dall’inizio molte critiche sono state rivolte alle passate Giunte per la scarsa attenzione riservata a questo argomento;

che tanti problemi di allagamenti hanno procurato in passato e procureranno in futuro la deviazione e la chiusura dei canali a mare specialmente nella parte nord,

che da una nostra ricerca, l’intera area denominata “IL Pioppeto” risulterebbe interessata dal passaggio di un canale a mare;

che sulla spiaggia, in direzione dell’ingresso della discoteca “Moma”, è presente lo scarico di un canale quasi in asse con il centro del pioppeto.

Preso Atto che da alcuni giorni si è svolta un’asta pubblica per la vendita del pioppeto da parte della Giulianova Patrimonio e che l’area è stata acquistata da un noto imprenditore locale;


SI CHIEDE


1) di accertare se è vero che esiste un canale proprio al centro del pioppeto;

2) in caso positivo, come pensa di superare il problema l’Amministrazione Comunale anche al fine di evitare un nuovo contenzioso tra il Comune ed il nuovo acquirente.

Consiglieri Comunali

Gianfranco Francioni – Consigliere Indipendente
Flaviano Montebello – Capogruppo Forza Italia

Festival. Nuovo record di presenze dal Messico, 25 aprile 2008



Geolocalizzazione (versione beta) - Numero di città elencate e visualizzate: 15 su 15 - 25/04/2008
Luogo
Visite
%
Xalapa
26
50,98
Rinconada
7
13,73
Non definito
4
7,84
Las Vigas
2
3,92
Naolinco
2
3,92
Jalapa
1
1,96
Coatepec
1
1,96
Veracruz
1
1,96
Luogo
Visite
%
Mexico
1
1,96
Altotonga
1
1,96
Nezahualcóyotl
1
1,96
Cuernavaca
1
1,96
Yecuatla
1
1,96
Coatzacoalcos
1
1,96
Madero
1
1,96

Libri. Palestina, una terra troppo promessa, di Antonella Ricciardi


Vi segnalo la pubblicazione del libro, che è uno studio sull'attualissimo e nello stesso tempo antico conflitto inPalestina. Dal titolo "Palestina, una terra troppo promessa", è edito con la casa editrice Controcorrente; può essere richiesto puredirettamente a questo mio indirizzo web: http://www.antonellaricciardi.it/


Rifacendosi soprattutto a fonti israelo-sioniste, ma anche delle piùvarie provenienze, italiane ed internazionali, senza distinzioni dicolore politico, l'opera mette in luce quanto uno degli aspetti piùsconcertanti del modo con cui i poteri forti trattino del conflitto inPalestina sia la continua rimozione del passato: ciò, naturalmente,perchè una profonda disamina degli avvenimenti, prossimi e meno recenti,metterebbe inevitabilmente in luce l'illegittimità storica dellapresenza sionista in Palestina. Un argomento spesso usato per tale(voluta) rimozione è dato dalla considerazione che furono gli arabi arifiutare la spartizione della Palestina, sancita dall'O.N.U. nel 1947 erealizzatasi nel 1948, con la creazione dello Stato d'Israele. Siaffermava spesso, inoltre, che i palestinesi fossero sempre stati unaparte indistinta del mondo arabo, senza sentire l'esigenza di un proprioStato, salvo poi avvertirla per puro spirito di contrapposizione aicoloni ebrei sionisti. Queste obiezioni tuttavia ignorano che laPalestina avesse già una sua identità geopolitica al tempo dell'ImperoOttomano, mentre altre identità erano ancora in formazione: ad esempioil Libano era diviso in varie regioni a sè stanti, tra cui il MonteLibano, la zona a maggioranza drusa dello Chouf, ecc.... Inoltre,seguendo una filosofia affermativa, non rinunciataria, questo libroevidenzia la giustezza del sostegno al principio dell'autodeterminazionedei popoli, in modo tale che ogni popolazione possa liberamentescegliere, senza subire imposizioni colonialistiche, se considerarsiparte integrante di una comunità nazionale più vasta e composita, o sedecidere di essere una nazionalità indipendente, a sè stante.Particolare attenzione viene anche riservata alla rimozione concernenteil fatto che gli ebrei originari della Palestina fossero solo il 10%della popolazione in epoca ottomana, saliti poi al 30% perl'immigrazione sionista, spesso illegale, all'epoca della spartizionedella Palestina, che risulta chiaro, a questo punto, essere stata uncrimine, ottenuta inoltre con scandalose pressioni americane, favoriteda interessi economici e dall'aberrazione "cristiano-sionista" (secondomolti, in realtà di tipo anticristiano). Di fondamentale importanza, percomprendere nel profondo la questione, sono anche i passaggi relativialla circostanza che i dirigenti sionisti fondino la propria identitànazionale solo sulla religione, non accordando la possibilità diemigrare in Israele a persone di origine ebraica ma di religione diversada quella israelitica... quegli stessi dirigenti israeliani cheavrebbero voluto includere nel loro Stato, oltre all'intera Palestinastorica, anche porzioni di Libano, Giordania (allora denominataTransgiordania), Iraq, Siria, ed Egitto, per aumentare le propriedisponibilità idriche: intenzione evidente anche nelle bande dellabandiera israeliana, che indicano i confini "relitti" che sarebberodovuti essere d'Israele: dal Nilo all'Eufrate... Palese appare, inoltre,che le classi dirigenti di Tel Aviv, senza distinzioni di destra e disinistra, abbiano cercato di ottenere il maggior numero di terrepossibile col minor numero di arabi possibile: per questo avevanocolonizzato e non annesso Cisgiordania e Striscia di Gaza, per questoavevano annesso Gerusalemme Est ed il Golan, nonostante annessioni ecolonizzazioni siano illegali. Per questo, appare ancora evidente, saràil ritorno dei profughi palestinesi (da tanti opinionisti conformisti,non a caso, avversato), a portare ad unico Stato di Palestina, nel qualeogni sua etnia possa vivere in una terra libera, laica, e veramenteindipendente.

giovedì 24 aprile 2008

Cultura, al Nome della Rosa il mese di Maggio 2008


Circolo virtuoso Il nome della Rosa

Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a

Info Line 338/9727534



  • Sabato 3 ORE 21,30MUSICA & POESIAIO VORREI ESSERE…LA’CANZONI E PAROLE DI UN UOMO SINCEROOmaggio a Luigi TencoA cura di:GiorgioSilenzi – Voce recitanteAndreaStazi – Chitarra acusticaDaniloDiNicola – Chitarra acustica

  • Giovedì 8 ORE 21,30LETTERATURAPREMIO REGIONALE DI GIORNALISMO“Enzo Biagi”A cura di Ass. Culturale Società Civile“Era ieri” di Enzo BiagiPresentanoSimoneGAMBACORTA LucaMAGGITTILeoNODARI

  • Venerdì 9 ORE 21,30LETTERATURAPaola Rodomonti“Canto per gli orfani”A cura di SimoneGAMBACORTAGianfrancoSPITILLI

  • Sabato 10 ORE 21,30MUSICA DAL VIVOMANILA HEMP

  • Giovedì 15 ORE 22,00VITA D’ARTISTAIntervista a Massimiliano Coclite & Alessia MartegianiA cura di LucaMAGGITTI

  • Giovedì 22 ORE 22,00VITA D’ARTISTAIntervista a Fabrizio LeonettiA cura di LucaMAGGITTI

  • Giovedì 29 ORE 22,00VITA D’ARTISTAIntervista a Fabrizio MandoliniA cura di LucaMAGGITTI

  • Da venerdì 2 a giovedì 16MOSTRA FOTOGRAFICAPINO D’IGNAZIO – “Cromie?”

  • Tutte le domeniche ORE 22,00NOTE DI CINEMAA cura di RobertoIACONI

Sempre sorrisoChico, Lucrezia, Marisa, Paolo & Roberto

Migranti, comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

MIGRANTI: Arrivi e partenze
parole canti suoni corpi oggetti visioni
dei popoli migratori

La rete Teatri d’Abruzzo torna sulla scena
con il suo primo progetto a tema.

PESCARA, 23 aprile 2008 – Costuitasi per rispondere all’esigenza di mettere in rete gli sforzi produttivi di organismi teatrali professionali e già nota all’Abruzzo per la rassegna “Prima” svoltasi al termine del 2007, la Rete Teatri d’Abruzzo torna sulla scena regionale con un vero e proprio festival, proponendo ben 32 repliche di 5 spettacoli a tema dal 28 aprile al 22 giugno, all’interno della Rete Abruzzese per lo Spettacolo.
Si chiama MIGRANTI: Arrivi e partenze ed è un progetto di produzione e distribuzione di spettacoli che avranno come “perno” artistico il tema dell'emigrazione. Emigrazione come doloroso e ineluttabile destino delle genti extra-comunitarie di oggi; emigrazione come memoria e condizione degli abruzzesi di ieri e di oggi. Un destino comune. MIGRANTI vuole essere un contenitore di azioni, canti, parole, suoni, corpi, oggetti e visioni che prova a raccontare la bellezza, la gioia, il sudore e la creatività di uomini e donne del '900 e di questo nuovo secolo. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.

«Scegliendo il leitmotiv della migrazione – è intervenuto Mario Giunco, responsabile Ufficio Cultura del Comune di Roseto – si rivolge anche l’attenzione verso alcune piccole realtà culturali, emarginate a loro volta. Con la Rete Abruzzese per lo Spettacolo a questa emarginazione si può rispondere con esiti positivi».
«La Città di Pescara – ha aggiunto Anna Rita Severini, in rappresentanza del capoluogo adriatico – non poteva mancare in questa occasione di recupero della memoria generazionale».

«Si tratta di piccole e medie realtà, seppure storiche – ha scritto l’assessore regionale alla cultura Betti Mura nella sua lettera di saluto – che, insieme e in rete, diventano grandi. La loro esperienza parte dai territori di appartenenza, e infatti “Migranti” ha il valore di unire luoghi, esperienze e storie spesso territorialmente diverse ma che per la prima volta portano a compimento una visione complessiva dell’intera Regione, dal punto di vista sia teatrale sia di caratterizzazione storica».

«La nostra Regione – è stato il commento dell’assessore alla cultura della Provincia di Teramo Rosanna Di Liberatore – che per decenni ha visto i suoi abitanti scegliere altri Paesi per trovare un’occupazione, sta crescendo proprio grazie al contributo degli stranieri che hanno scelto di viverci».

«Questo è un progetto dal tema che sentiamo molto vicino a noi, tanto che gli spettacoli sono preparati ad hoc – hanno spiegato i rappresentanti delle cinque compagnie teatrali – e che ci consente di mantenere le nostre personali poetiche. Far parte della Rete Abruzzese per lo Spettacolo rappresenta un’opportunità importante per la rete Teatri d’Abruzzo, perché ci permette di raggiungere luoghi culturalmente fertili ma serviti poco da Festival o rassegne».

Il Teatro del Paradosso (Pe) proporrà l’opera “Vite a Perdere”, scritta e diretta da Giacomo Vallozza, che dipinge una delle mille storie che accadono ogni giorno tra badanti rumene e famiglie italiane.
Il Teatro Lanciavicchio (Aq) porterà in scena “Ergakaiemerai”, di Stefania Evandro e Antonio Silvagni, lievemente ispirato a ‘Le opere e i giorni’ di Esiodo e incentrato su un motivo molto attuale: dove sta migrando la società occidentale di oggi?
La compagnia Teatro del Sangro - I guardiani dell’oca (Ch) presenterà “Capitan Harlock – Un portiere d’albergo di Villa Santa Maria”, di e con Stefano Angelucci Marino, che rappresenta la chiusura di un’antologia ispirata alla scrittura di John Fante con il racconto di un’emigrazione tutta moderna: quella dei giovani in cerca di lavoro.
La Compagnia della Memoria (Pe) tornerà in scena con “Mille metri sotto terra”, un testo di Luca Pompei e interpretato da Milo Vallone nato in occasione del cinquantenario della tragica vicenda di Marcinelle, in cui persero la vita oltre 60 abruzzesi su 136 abruzzesi.
Terrateatro, infine, in “Cemento” riporterà in vita il romanzo “Cristo tra i muratori” dell’italo americano di origini vastesi Pietro Di Donato: un caposaldo della letteratura proletaria italiana che offre uno scorcio newyorkese sulle condizioni precarie che i migranti italiani dovevano accettare pur di guadagnarsi il pane.

“Migranti” è un progetto inserito all’interno della Rete abruzzese per lo Spettacolo, frutto del “Patto per lo spettacolo” tra Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione degli Affari della Presidenza della Regione Abruzzo, l’assessorato alla cultura della Regione ed enti locali.

Ufficio stampa MIGRANTI - Cristina Mosca
Informazioni: 0863/25933 – 348/9314156
www.teatridabruzzo.it, info@teatridabruzzo.it

Migranti, programma cronologico

MIGRANTI CALENDARIO CRONOLOGICO

DATA
CITTA’
COMPAGNIA/SPETTACOLO
LUOGO
28 aprile
Ortona
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Teatro Vittoria
29 aprile
Loreto Aprutino
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Teatro Comunale Luigi De Deo
30 aprile
Loreto Aprutino
Compagnia della Memoria/Mille metri sotto terra
Teatro Comunale Luigi De Deo
30 aprile
Popoli
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Teatro Comunale
3 maggio
Lanciano
Teatro del Sangro-I Guardiani dell'oca/Capitan Harlock
Teatro Fenaroli
4 maggio
Lanciano
Compagnia della Memoria/Mille metri sotto terra
Teatro Fenaroli
5 maggio
Pescara
Terrateatro/Cemento
Auditorium De Cecco
12 maggio
Avezzano
Teatro del Sangro-I Guardiani dell'oca/Capitan Harlock
Castello Orsini
13 maggio
Avezzano
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Castello Orsini
14 maggio
Pescara
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Auditorium De Cecco
16 maggio
Vasto
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Teatro Rossetti
17 maggio
Vasto
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Teatro Rossetti
17 maggio
Atri
Terrateatro/Cemento
Teatro Comunale
24 maggio
Ortona
Teatro del Sangro-I Guardiani dell'oca/Capitan Harlock
Teatro Vittoria
24 maggio
L’Aquila
Terrateatro/Cemento
Teatro S. Filippo
25 maggio
Gessopalena
Terrateatro/Cemento
Teatro Comunale
25 maggio
L’Aquila
Compagnia della Memoria/Mille metri sotto terra
Teatro S. Filippo
26 maggio
L’Aquila
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Teatro S. Filippo
4 giugno
Chieti
Teatro del Sangro-I Guardiani dell'oca/Capitan Harlock
Auditorium Supercinema
5 giugno
Chieti
Compagnia della Memoria/Mille metri sotto terra
Auditorium Supercinema
5 giugno
Giulianova
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Centro Culturale Zona Annunziata
6 giugno
Bussi
Teatro del Sangro-I Guardiani dell'oca/Capitan Harlock
Parco della Quercia Rossa
9 giugno
Giulianova
Compagnia della Memoria/Mille metri sotto terra
Centro Culturale Zona Annunziata
12 giugno
Pineto
Teatro del Sangro-I Guardiani dell'oca/Capitan Harlock
Teatro Polifunzionale
13 giugno
Roseto
Terrateatro/Cemento
Teatro all’aperto Villa Comunale
15 giugno
Roseto
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Teatro all’aperto Villa Comunale
16 giugno
Sulmona
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Abbazia Celestiniana
17 giugno
Sulmona
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Abbazia Celestiniana
19 giugno
Teramo
Teatro del Paradosso/Vite a perdere
Piazza S. Anna
20 giugno
Teramo
Terrateatro/Cemento
Piazza S. Anna
21 giugno
Teramo
Teatro Lanciavicchio/ Ergakaiemerai
Piazza S. Anna
22 giugno
Teramo
Compagnia della Memoria/Mille metri sotto terra
Piazza S. Anna

Migranti. Calendario Provinciale. Teramo, Chieti, Pescara e L'Aquila

MIGRANTI: Arrivi e partenze
parole canti suoni corpi oggetti visioni
dei popoli migratori

Le 32 repliche in ordine di provincia
Sipario alzato alle 21
Spettacoli gratuiti

CHIETI

La rassegna si aprirà il 28 aprile ad Ortona presso il Teatro Vittoria con “Vite a perdere” del Teatro del paradosso. Ad Ortona, un nuovo appuntamento sarà il 24 maggio con la compagnia Teatro del Sangro – I Guardiani dell’oca e lo spettacolo “Capitan Harlock”
Il 3 e il 4 maggio l’appuntamento è a Lanciano al teatro Fenaroli: il 3, con Teatro del Sangro - I Guardiani dell'oca andrà in scena “Capitan Harlock”; il 4, la Compagnia della Memoria “Mille metri sotto terra”.
Il 16 e il 17 maggio la scena si sposterà a Vasto: presso il Teatro Rossetti il Teatro del paradosso inscenerà “Vite a perdere” (il 16) e il Teatro Lanciavicchio “Ergakaiemerai” (il 17).
Il 25 maggio spettacolo unico a Gessopalena: presso il Teatro Comunale Terrateatro porterà in scena “Cemento”.
Il 4 e il 5 giugno sarà la volta di Chieti: presso l’auditorium Supercinema sarà di scena il Teatro del Sangro – I Guardiani dell’oca (il 4), la Compagnia della Memoria (il 5).

PESCARA

Il 29 e il 30 aprile, presso il Teatro comunale “Luigi De Deo” di Loreto Aprutino, il Teatro del Paradosso (il 29) e la Compagnia della Memoria (il 30) faranno da apripista nel Pescarese.
Il 30 aprile appuntamento anche al teatro comunale di Popoli, con il Teatro del Paradosso.
Doppia data a Pescara: presso l’auditorium “De Cecco” il 5 maggio si esibirà Terrateatro e il 14 maggio il Teatro Lanciavicchio.
Il 6 giugno a Bussi, nell’affascinante scenario del Parco della Quercia Rossa, sarà la volta dello spettacolo della compagnia Teatro del Sangro - I Guardiani dell'oca.

L’AQUILA

Il 12 e il 13 maggio nel castello Orsini di Avezzano il Teatro del Sangro - I Guardiani dell'oca (il 12) e il Teatro Lanciavicchio (il 13) aprono la fase di “MIGRANTI” nell’Aquilano.
Il progetto si sposterà a L’Aquila il 24, il 25 e il 26 maggio, al Teatro San Filippo, con Terrateatro (il 24), la Compagnia della Memoria (il 25) e il Teatro Lanciavicchio (il 26).
Ultima tappa nell’Aquilano a Sulmona il 16 e il 17 giugno: presso l’Abbazia Celestiniana si esibiranno il Teatro del Paradosso (il 16) e il Teatro Lanciavicchio (il 17).

TERAMO

“MIGRANTI” debutterà nella provincia di Teramo il 17 maggio ad Atri presso il teatro Comunale con Terrateatro e lo spettacolo “Cemento”.
Il 5 e il 6 giugno a Giulianova, presso il nuovo centro culturale della zona Annunziata, i protagonisti saranno invece il Teatro Lanciavicchio (il 5) e la Compagnia della Memoria (il 6).
Il 12 giugno al teatro polifunzionale di Pineto saranno in scena la compagnia Teatro del Sangro - I Guardiani dell'oca con “Capitan Harlock”.
Il 13 e il 15 giugno a Roseto si concluderanno gli spettacoli sulla costa: al teatro all’aperto della villa comunale si terranno gli spettacoli “Cemento” di Terrateatro (il 13) e “Vite a perdere” del Teatro del Paradosso (il 15).
Rush finale del festival a Teramo, in piazza S. Anna, dal 19 al 22 giugno, con il Teatro del Paradosso (il 19), Terrateatro (il 20), il Teatro Lanciavicchio (il 21) e la Compagnia della Memoria (il 22).

Migranti. Schede Spettacoli

Teatro del Paradosso

Vite a perdere

scritto e diretto da
Giacomo Vallozza

con
Elvira Rimbu
Teatrul de Stat Oradea
Romania
Giacomo Vallozza

scene
Giancarlo Gentilucci

assistente alla regia
Federica Nobilio

fonico/datore luci macchinista
Pierpaolo Di Giulio Angelo Boccadifuoco
costumi ed attrezzeria
acl

La necessità porta gli esseri umani a incontrarsi. E la curiosità, a volte, apre porte inaspettate. Ma non sempre prevalgono il rispetto dell'altro, la comprensione, la solidarietà.
Quella di Gabi, Paride e la madre è una delle mille storie che accadono ogni giorno tra badanti rumene e famiglie italiane. Non più bella o più brutta, importante o insignificante.
Così è, se vi pare.
Un incontro avvenuto per caso e per bisogno: la madre che necessita di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro, la rumena che deve guadagnare per sostenere la famiglia nel paese d'origine.
Il contratto di lavoro, verbale, stabilisce diritti e doveri del datore di lavoro e del lavoratore; elementari, quasi brutali. Poi, ognuno per sé. I tipi, caratteriali e culturali, messi in relazione, non si incontrano. Al contrario, cercano lo scontro che risolva, una volta per tutte, la reciproca dipendenza. Vite sospese in attesa che qualcosa accada mentre, inesorabile, il quotidiano le lavora. La madre, in balia di uno scompenso al cuore, la badante con la speranza di risolvere il problema del figlio. In mezzo Paride, che racconta la vicenda. Evocando fatti e persone, ripercorre la propria vita e, inevitabilmente, ne fa un bilancio. Con la madre, registra l'incapacità di essere d'aiuto a chi l’ha sempre aiutato. Con la rumena, assiste al fallimento dei rapporti umani e cade nella trappola del pregiudizio, del sospetto a prescindere. Vede in sostanza un'occasione persa, di scambio di esperienze, di tradizioni, di arricchimento reciproco. Vite in attesa che accada qualcosa di giusto, nuovo, dirompente, come solo l'amore può essere. Vite poi riconsegnate, malvissute: vite a perdere.
Progetto di Produzione / Centro Culturale “La Trama”-Pescara


“Mille metri sotto terra”
…verso Marcinelle

Testo di Luca Pompei


Con Milo Vallone

e I SOLISTI MUTEART
ANTONIO SCOLLETTA violino LUANA DE RUBEIS violino
MARCELLO MANFRIN viola GIANCARLO GIANNNAGELI violoncello
FRANCO FINUCCI chitarra DAVIDE CAVUTI fisarmonica

Musiche originali e Direzione musicale
Davide Cavuti

La pièce “Mille metri sotto terra” narra della tragica vicenda di Marcinelle e nasce nel contesto del cinquantenario del suo compimento.
Il punto di vista narrativo è affidato ad un personaggio immaginario, un abruzzese qualunque: un ragazzo qualsiasi.
L’opera si pone così in un modo intimo e poetico, cercando di toccare corde emotive più profonde di quanto possa riuscire a fare un lavoro concepito in modo epico e/o documentaristico.

Sinossi:

Dalle cime sognate della Majella, alle “taglie” della miniera di Marcinelle, il drammatico viaggio verso un lavoro sicuro in Belgio di uno dei tanti emigranti costretti dalla fame di un Italia ancora lacerata dalla Grande Guerra, raccontato in prima persona, secondo coscienza, attraverso i propri occhi.
“Mille metri sotto terra” è un silenzio rotto in tanti piccoli pensieri, riflessioni, ma non è solo la testimonianza cruda di una denuncia civile, vuole essere qualcosa di più: la storia dell’anima trascinata a forza verso il più tragico dei destini, come in una sorta di percorso obbligato.
L’infanzia in campagna, il servizio militare tra gli alpini, il sapore di casa come elemento distintivo e identificativo, l’intensità e la purezza del suo primo amore e poi l’unica scelta possibile (“A Mà so decise…je me ne vaje”). Il lungo viaggio in treno fino a Milano per le visite mediche e poi a proseguire fino a Charleroi, in Belgio. I massacranti turni di lavoro in anguste taglie di 80 centimetri a oltre mille metri sotto terra e poi quel terribile 8 agosto del 1956, un’improvvisa luce ed il ritorno/non ritorno a casa, in un percorso obbligato a ritroso, le oltre cento bare disposte di fronte alla cattedrale di Pescara, nel giorno dei funerali e gli occhi presenti/assenti di chi può rendere testimonianza anche di questo ultimo atto.
Il tutto attraverso una intensa narrazione, dove la storia vissuta si alterna in un gioco di chiaroscuro, con la storia scritta, in un ricordo perpetuo ed eterno.

Capitan Harlock
un portiere d’albergo di Villa Santa Maria

di e con Stefano Angelucci Marino

da John Fante

progetto scenico, testo e regia Stefano Angelucci Marino
scena e costumi Massimiliano Serrapica & Paola Dell’Aquila
tecnico luci e suono Seby Marcianò
assistenza tecnica Free Power Service
ufficio stampa Walter Berghella
organizzazione Rossella Gesini
una produzione TEATRO DEL SANGRO
compagnia teatrale I GUARDIANI DELL’ OCA

APPUNTI DI SCENA


Villa Santa Maria, uno splendido paese della provincia di Chieti, è nota in Italia e nel mondo per essere “la patria dei cuochi”. L’origine della Cucina villese è veramente antica. La leggenda vuole che i primi cuochi villesi risalgano al 1560, all’epoca dei Principi Caracciolo, signori di Villa. Il principe Ferrante Caracciolo in quegli anni fondò la prima scuola alberghiera; fu proprio da quella scuola che si sviluppò il seme che avrebbe fatto poi di Villa Santa Maria la patria dei cuochi, i quali cominciarono nel corso dei secoli ad avventurarsi per i paesi del mondo in cerca di fortuna. Nel 1939 infine viene istituito l’Istituto Professionale Alberghiero, la prestigiosa Scuola che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per la tradizione culinaria italiana, un’istituzione che annualmente “sforna” cuochi, camerieri e portieri d’albergo di primissimo livello.

Capitan Harlock - un portiere d’albergo di Villa Santa Maria è il risultato di una composizione scenica che valorizza il lavoro di attori, scenografi, musicisti, disegnatori luci e videomaker fino a comprenderlo nel procedere teatrale. Si tratta di un nuovo racconto teatrale che, tra rimandi ai nodi tematici più significativi dell’opera di John Fante e visioni di un Abruzzo sospeso tra le pratiche e i simboli del mondo tradizionale, tenta di mostrare lo smarrimento della generazione degli under 30 di oggi.
Dentro una squallida stanzetta di una non precisata Casa di Cura, Dominic Pavia-Capitan Harlock vive da mesi immerso tra fumetti e dvd.In questa narrazione tutta giocata tra realismo e visionarietà, lo spettatore si ritrova da subito direttamente coinvolto nella mente del protagonista, assistendo alla materializzazione nella stanzetta di sogni, suoni, voci e immagini che rimandano a parte dei contenuti del vissuto e dell’immaginario del nostro.
In questo spettacolo teatrale Dominic Pavia (soprannominato Capitan Harlock dagli amici in omaggio alla sua passione per il noto cartone animato giapponese) un giovane abruzzese dei giorni nostri, racconta la sua storia, l’avventura di un ragazzo che dall’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, sognando di diventare un grande portiere d’albergo, arriverà a lavorare in Germania, e lì…
Con grande ironia e semplicità si racconta di Villa negli anni ’90, degli inizi all’Alberghiero, degli scontri con i parenti, l’arrivo in Germania, i colleghi e la dura vita del “cerca-lavoro”.

Il giovanissimo Dominic detto Capitan Harlock in famiglia sente scoppiettare l’idioma abruzzese, idioma che tra i componenti del “clan“ spesso rappresenta il mito dell’origine, il rifugio salvifico, l’identità ri-affermata, mentre per lui, per il giovane professionista del “front office” oramai pronto alla conquista del mondo (ossia la Germania, la grande Europa) significa solo emarginazione e disprezzo.
Inizia così l’avventura di un ragazzo che costruisce su di sé una visione dell’estero, della Germania come terra da conquistare. Conquistare il successo, la notorietà… e farla finita con l’Abruzzo!
Da quel momento Capitan Harlock vive tutte le fasi della sua vita nel pieno di una forte contraddizione psicologica, in una specie di lunga crisi d’identità, indeciso tra la spinta all’integrazione piena (cioè verso la piena conquista di una dimensione “moderna”) e la difesa della propria radice autentica, rappresentata dal patrimonio di tradizioni dei genitori, di norma antiquati e fatalmente antagonisti rispetto alle ambizioni dei figli.
Capitan Harlock è il racconto di un continuo sogno ad occhi aperti, e del sogno questo spettacolo conserva la struttura ambigua e sfuggente.
Capitan Harlock è un lavoro teatrale “alimentato” dalla scrittura di John Fante: una comicità trafelata e plateale, l’inquietudine visionaria e ispirata, l’attenzione profonda, eppure mai compiaciuta, al mondo degli ultimi - degli immigrati - e chiaramente la scoppiettante presenza dell’ambiente domestico, cioè etnico, come sempre nei romanzi di Fante descritto nel momento della sua implosione, del suo scardinamento a causa delle forze contrapposte che lo abitano, generazionali e culturali. terrateatro
cemento
tratto dal romanzo “Cristo tra i muratori” di Pietro Di Donato


La storia di Pietro Di Donato è di per sé un romanzo. Aveva appena dodici anni che suo padre, muratore, morì sul lavoro a causa di un crollo di un edificio. Era il venerdì santo del 1923. La fatica dovuta alla perdita del padre, i sette piccoli fratelli bisognosi di essere accuditi, costringono Pietro ad iniziare il lavoro di muratore a quella giovane età. La vicenda che intendiamo raccontare con lo spettacolo “Cemento” parte proprio dalle condizioni dei migranti italiani, dai soprusi ricevuti sul posto di lavoro, dai salari bassi, dalle condizioni precarie in cui si guadagnavano il pane. Sembrano argomenti attuali, che ripropongono lo spinoso tema del mondo dei diritti legati al lavoro. Questa, in più, è una storia rude come un pezzo di granito, dove ritroviamo le nostre radici, dove il popolo dei muratori lotta contro la materia e contro il fato, sostenuto dalle forze elementari della sua stessa primitività e della fede in Dio. E il mondo di cui parliamo è un mondo oscuro, sordo, umile, nascosto, ignorato, che tenta di esprimersi a fatica per trovare una dimensione. Ma è anche un mondo in cui si parla il linguaggio della solidarietà, quella dei “paesani” , gente semplice costretta, come i genitori di Pietro, a lasciare l’Italia; in cui le tradizioni, i canti, le credenze, sono le stesse abbandonate nel paese natio. Sembra essere il medesimo racconto delle migliaia di immigrati di oggi, che muovono da ogni parte del mondo per cercare fortuna.
Gli avvenimenti si snodano, sulla scena, nell’arco di una giornata di lavoro, nella quale il piccolo Pietro è accudito, guidato, educato da Vincenzo detto Nasone, un vecchio muratore, amico fraterno e paesano del padre. Una intera giornata, dove i due protagonisti, attraverso le sottolineature dal vivo di musiche evocatrici, lasciano spazio al racconto degli avvenimenti della famiglia Di Donato, una fra le tante, che a stento vive sullo sfondo dei grattacieli di New York e della grandiosità americana in costruzione. Una fatica che diventa anche sogno, gioco, poesia, consegnando nelle mani di un bambino non solo il destino di un’intera famiglia, ma anche il grido di speranza dei miseri della terra, dei poveri Cristi.

Attori: Cristina Cartone, Alessio Fratoni, Ottaviano Taddei; Costumi, Scenografia, Oggetti: Terrateatro; Scenografia: Francesco Maria Di Bonaventura; Musiche eseguite dal vivo: Alessio Fratoni; Adattamento teatrale e Regia: Ottaviano Taddei.
cooperativa Teatro Lanciavicchio
ergakaiemerai

le opere e i giorni

di Stefania Evandro e Antonio Silvagni
lievemente ispirato a ‘Le opere e i giorni’ di Esiodo

Con Stefania Evandro, Alberto Santucci, Carlo Morgante.
Musiche di Giuseppe Morgante
Scenografie e costumi: Scenotecnica Lanciavicchio

Regia di Antonio Silvagni


Le opere e i giorni è il titolo di un poema scritto circa 2800 anni fa da un poeta-contadino, Esiodo che aveva voglia di cantare “le cose vere” e di fare poesia attraverso il racconto minuzioso del lavoro nei campi.
Alle gesta eroiche dell’aristocrazia omerica, Esiodo contrappone la fatica dell’uomo costretto a lottare per la terra e insieme per la sua sopravvivenza, muovendosi tra le maglie di una dea - ERIS - dalla duplice faccia: quella maligna che genera lotte intestine, e l’altra benigna che ispira il desiderio di ogni uomo di migliorare onestamente il proprio stato.

Tra le due facce di ERIS “la contesa” si muove lo spettacolo.

Ergakaiemerai intende cantare del lavoro nei campi nell’occidente postmoderno, e racconta il desiderio di miglioramento della propria condizione dei lavoratori importati dal sud del mondo.
Rispondendo ad un determinismo eterno ed onnipresente nella storia dell’uomo, le contese che ci coinvolgono oggi sono ancora frutto di desideri di conquista, del sogno di annettersi nuovi territori, di sfruttare giacimenti e utilizzare manodopera a buon mercato….
Al confronto le deportazioni di un tempo sembrano grossolane caricature dei moderni sistemi, che utilizzano scientificamente le catene invisibili dell’illusione, della coercizione effettuata attraverso condizioni di vita mutate da fattori esterni, della mancanza di beni di prima necessità, della ricerca del lavoro.

C’è UNA CONTESA, E C’è UN’ALTRA CONTESA
C’è UNA TERRA E C’è UN’ALTRA TERRA
IL COLORE è LO STESSO MA IL SAPORE è DIVERSO
QUANDO SORGE IL SOLE PER QUALCUNO
QUALCUN ALTRO è NOTTE FONDA
…MA IL SOLE GIRA…
O è LA TERRA…CHE GIRA PER RAGGIUNGERLO?
E C’è UN UOMO laggiu’ CHE CORRE SENZA SCARPE…

Giovani. Il Forum Giovanile comunica la prossima riunione che si terrà


Il Forum Giovanile comunica la prossima riunione che si terrà

Martedì 29 aprile ore 21:00 riunione del direttivoordine del giorno

:- GiugnoGiovani 2008

Approvazione documento sulla laicità

Varie eventuali

Data l'importanza dell?incontro l?invito e? rivolto a tutti, soprattutto a chi ha delle idee e dei progetti da realizzare

Per informazioni consultate il sito http://www.forumgiulianova.it/

Contatti: 085.8006006

o 340.2670874

Mercato. PRECISAZIONE di E. Gagliano

PRECISAZIONEL'Ordinanza del Sindaco in effetti riguarda soltanto le attività in sede fissa.La voce del divieto anche per gli ambulanti si è sparsa tra i diretti interessati nel corso della mattinata di oggi, tant'è che alcuni pensavano di avanzare una petizione.Noi non abbiamo avuto modo di verificare se le voci avessero o no fondamento ma, a giudicare dalla preoccupazione degli operatori e dal malumore, la cosa ci è parsa piuttosto verosimile.Ovvio che la pubblicazione del nostro comunicato si giustificherebbe soltanto nell'ipotesi in cui tali voci si rivelassero fondate.
Grazie.E. GAgliano

Comitato promotore Referendum Regionali, comunicato

Comitato promotore Referendum Regionali
sui costi della politica
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi
Tel. Segreteria: 085-8944932 - 330.431480
COMUNICATO STAMPA
I Referendum regionali abrogativi dei costi impropri della politica si possono fare a costo zero!
La nostra iniziativa iniziativa referendaria, così come l'anno scorso ha posto il problema della abnorme proliferazione degli enti strumentali regionali, il più delle volte inutili e troppo costosi per la collettività, adesso può dare un contributo determinante a quanti vogliano veramente portare avanti un'azione di riforma netta e risolutiva.
Prima di ricorrere alla forma estrema di protesta pacifica e non violenta dello “SCIOPERO DELLA FAME” una delegazione del comitato promotore dei Referendum regionali sui costi della politica sarà presente a L'Aquila il 29 aprile prossimo per assistere alla seduta del Consiglio Regionale: l'aspettativa del Comitato è che che nel corso dei lavori il Consiglio Regionale approvi , con una “leggina urgente”, la modifica o abrogazione del Comma 1, lettera c), art. 16 della Legge Regionale 19 dicembre 2007, n. 44, al fine di rendere possibile la indizione e lo svolgimento, a costo zero, dei referendum sui costi “impropri” della politica nella primavera del prossimo anno, in concomitanza con il referendum elettorale nazionale già indetto o con le previste elezioni europee ed amministrative provinciali.
Con la propria presenza a L'Aquila il Comitato intende sollecitare un provvedimento “molto importante”, in quanto la norma che si chiede di modificare stabilisce, contrariamente a quanto previsto dall'art. 76, Comma 2, del nuovo Statuto della Regione Abruzzo, che le operazioni di svolgimento dei referendum, anche già ammessi ed indetti, sono sospese “nei tre mesi antecedenti e nei tre mesi successivi alla data fissata per le elezioni politiche o amministrative di almeno la metà dei Comuni o delle Province della Regione”.
Detta norma, in presenza di numerose concomitanze elettorali, verrebbe a negare di fatto il prevalente diritto referendario e la effettualità pratica in Abruzzo di ogni e qualsiasi referendum.
Se il Consiglio Regionale, approvando la nuova legge, avesse voluto veramente incoraggiare l'esercizio di un istituto della democrazia diretta e l'effettivo svolgimento dei referendum sui costi impropri della politica a sostegno della deliberata “volontà riformatrice”, per esempio, degli enti strumentali più costosi ed inutili, non avrebbe dovuto peggiorarla rispetto alla norma precedente e, in ogni caso, avrebbe potuto modificarla e migliorarla già nella seduta dell'11 marzo scorso, come richiesto ufficialmente dal Comitato: ma si è ben guardato dal farlo!
Se i Consiglieri regionali vogliono, possono provvedere nella prossima seduta del 29 aprile, unitamente alla necessaria nomina dei quattro esperti componenti del Collegio per le Garanzie Statutarie, senza i quali questo organismo super partes non potrà esercitare le funzioni di competenza, a tutela e garanzia del rispetto, da parte di tutti, del procedimento referendario, ma anche a tutela e garanzia dei diritti del Comitato e dei Cittadini promotori, così come sanciti dallo Statuto regionale e dalla nostra Costituzione.
per il Comitato promotore dei Referendum regionali
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Roseto degli Abruzzi, 24 Aprile 2008

Libri. Nelle librerie di Pescara presentate le più recenti edizioni Solfanelli

Nelle librerie di Pescara presentate le più recenti edizioni Solfanelli

PESCARA, 24 Aprile ’08 – Le novità editoriali della casa editrice Solfanelli di Chieti saranno presentate nei prossimi giorni nelle librerie di Pescara, con la partecipazione degli autori, dell’editore e di personalità del mondo culturale ed accademico.
Questo il calendario degli avvenimenti:
Lunedì 28 aprile 2008 - Ore 18:00 - Al Caffè Letterario (Via delle Caserme n. 22)

presentazione del libro

ED È SUBITO BLOG di Annarita Bini
http://www.edizionisolfanelli.it/edesubitoblog.htm Edizioni Solfanelli
Ne discuteranno con l'autrice: Adelchi de Collibus, Chiara Meo (Presidente del Corso di Laurea Specialistica di Economia Informatica Ud'A), Anna Rita Severini (Responsabile del Servizio Cultura Assessorato Cultura Comune di Pescara), Eide Spedicato (Professore di Sociologia Generale Facoltà di Scienze Sociali Ud'A), modera: Eleonora Sasso (Giornalista dell'ANSA).





Martedì 29 aprile, ore 17:30 – Alla Libreria BOOKEWINE: Via 397 da denominare (ex via Tirino, tra l'Università ed il nuovo Tribunale) INCONTRO CON L'AUTORE

Giacomo D'Angelo presenta il suo ultimo libro
CANTASTORIE DELLA RIVOLUZIONENazim HIKMET - Joyce LUSSU - Velso MUCCIhttp://www.edizionisolfanelli.it/cantastorie.htm Edizioni Solfanellicon l'autore, partecipano: Marco Solfanelli e Carlo Orsini, che leggerà alcune poesie di Nazim HIKMET e di Velso MUCCIwww.edizionisolfanelli.it edizionisolfanelli@yahoo.it

Provincia. Sociale: presentazione rapporto 2007


Sociale: presentazione rapporto 2007

Una fotografia del sistema del “welfare”; un rapporto sui servizi sociali e sui principali bisogni della comunità. Sarà presentato il 29 aprile, a partire dalle 10, nella sala consiliare dell’ente a cura del Centro di analisi sociale della Provincia.

Il rapporto analizza dati del 2006 e arriva in un periodo “difficile che ha messo in discussione lo stesso mantenimento dei livelli di prestazione dei servizi sociali” come sottolinea il professor Everardo Minardi – Università di Teramo – fra i curatori della ricerca.

“Proprio considerando la complessa congiuntura economica e sociale che investe il Paese e che si riflette, inevitabilmente, sulla quantità e sulla qualità dei servizi sociali – dichiara l’assessore alle politiche sociali, Mauro Sacco – il rapporto costituisce uno strumento importante per la valutazione degli interventi e per la programmazione delle nostre politiche sociali”.

Programma
Ore 10.00 - SalutiErnino D'Agostino - Presidente della Provincia di TeramoElisabetta Mura - Assessore Politiche Sociali Regione Abruzzo
Ore 10.30 - Presentano il RapportoRosella Gabrielli - Referente Centro di Analisi Sociale Provincia di TeramoEvererdo Minardi - Docente di Sociologia e Direttore Dipartimento TEPOS Università degli Studi di TeramoFabrizio D'Ovidio - Dottore di Ricerca in Politiche Sociali e Sviluppo Locale Università degli Studi di Teramo
Ore 11.00 - Discutono in RapportoRita Arnoni - Dirigente Servizio Programmazione Politiche Sociali Regione AbruzzoMario Molinari - Direttore Generale ASL di TeramoCarlo Petrarca - Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per l'AbruzzoWalther Orsi - Dirigente area servizi sociali ASL di Bologna
Ore 12.30 - ConclusioniMauro Sacco - Assessore Politiche Sociali Provincia di Teramo
CoordinaRenata Durante - Dirigente Settore Politiche Sociali Provincia di Teramo

Teramo 24 aprile 2008

Statistiche, nuovo record di visite dal Messico, la prima città Xalapa

Geolocalizzazione (versione beta) - Numero di città elencate e visualizzate: 11 su 11 - 24/04/2008
Luogo, Visite e %
Xalapa
31
62,00
Huixquilucan
6
12,00
Non definito
2
4,00
Altotonga
2
4,00
Monterrey
2
4,00
Perote
2
4,00
Luogo
Visite
%
Puebla
1
2,00
Veracruz
1
2,00
Mexico
1
2,00
Guadalupe Victoria
1
2,00
Nezahualcóyotl
1
2,00

Politica. Forza Italia Giulianova- Popolo della Libertà, comunicato


Coordinamento locale
Giulianova coordinamento locale PDL COMUNICATO STAMPA


La splendida vittoria del Popolo della Libertà, frutto di un capolavoro politico del Presidente Berlusconi, ci ha deliziato.

Finalmente sentiamo di vivere in un Paese “normale” con due grossi partiti come nelle democrazie più avanzate e con la rappresentanza parlamentare negata a comunisti e verdi che, con i loro dinieghi e con i loro tabù politici, avevano condotto l’Italia a fanalino di coda dell’Europa.

Il nostro Coordinatore Provinciale Paolo Tancredi è stato eletto meritatamente Senatore, grazie ad un grande impegno in campagna elettorale con decine di migliaia di voti di abruzzesi, i quali gli hanno riconosciuto il proprio impegno politico ed amministrativo, che vale la pena ricordarlo è iniziato con l’elezione a Consigliere al Comune di Teramo e proseguito con la doppia elezione in Consiglio Regionale dove nella giunta Pace ha anche ricoperto l’incarico di Assessore.

I cittadini giuliesi chiedono oggi al Popolo della Libertà ed ai potenziali partiti alleati, un grande impegno per arrivare ad un successo elettorale anche alle prossime elezioni comunali, soprattutto considerando che solo 250 voti ci dividono dal Partito Democratico.
Forza Italia, in modo compatto con il suo gruppo dirigente eletto all’unanimità dall’Assemblea degli iscritti, ritiene utile proporre ai partiti alleati (Alleanza Nazionale- UDC – La Destra) ed alle Associazioni di riferimento, un percorso per la scelta del Candidato Sindaco che veda in un primo momento, e comunque entro la fine di giugno, la ricerca di una personalità esterna ai partiti.

Trascorso infruttosamente tale termine, ogni gruppo proporrà una propria candidatura politica, su una delle quali dovrà trovarsi una indicazione unitaria anche attraverso elezioni primarie se necessarie.

Forza Italia in vista degli importanti impegni che attendono il Partito, in attesa della organizzazione dei quadri dirigenti del Popolo della Libertà, ha ampliato il proprio quadro dirigente con la nomina a vice Coordinatore di Carmine Martelli che affiancherà gli altri due vice Coordinatori Iole del Re e Cesare Cordivani.

Giulianova, 24 Aprile 2008

Forza Italia Giulianova- Popolo della Libertà
Il Coordinatore (Flaviano Montebello)

Libro. Presentazione Pescara, martedì 29 aprile, ore 17:30


Pescara, martedì 29 aprile, ore 17:30Libreria BOOKEWINEVia 397 da denominare - PESCARA(ex via Tirino, tra l'Università ed il nuovo Tribunale)INCONTRO CON L'AUTOREGiacomo D'ANGELO presenta il suo ultimo libro"CANTASTORIE DELLA RIVOLUZIONE"Nazim HIKMET - Joyce LUSSU - Velso MUCCIEdizioni Solfanellicon l'autore, partecipano: Marco SOLFANELLI e Carlo ORSINI, che leggerà alcune poesie di Nazim HIKMET e di Velso MUCCIGiacomo D'AngeloCANTASTORIE DELLA RIVOLUZIONENâzim Hikmet - Joyce Lussu - Velso MucciEdizioni SolfanelliQuesto saggio vuole essere un omaggio a tre voci libere che il caso ha fatto incontrare nel turbinio degli eventi tragici del “secolo più terribile della storia occidentale” (Isaiah Berlin). Non ha la pretesa di arricchire di nuovi elementi vicende già appassionatamente narrate da altri (a cominciare da Joyce Lussu per finire con Barbara La Rosa), ma divulgarli in un esercizio di memoria.Il suo fine è principalmente quello di denunciare il silenzio critico calato in Italia su Nâzim Hikmet, già anticipato anni fa dalla Lussu, nonostante il favore continuo dei lettori, che con straordinaria assiduità acquistano le tante ristampe delle sue liriche d'amore. Ma Hikmet non è l’Ovidio dell’Ars amatoria, né il Catullo di Lesbia, e nemmeno un imitatore del d’Annunzio alcionico se mai lo ha letto. Il suo sentimento dell’amore è talmente esteso alle donne amate, ai figli, alla patria, alla Russia (“paese dei miei sogni”), al popolo turco e alla sua lingua, a tutti i popoli della terra, ai suoi ideali di libertà, da non poter essere circoscritto o rimpicciolito in una parola ambiguamente polivalente. Giacomo D’Angelo (Bolognano, 1939), pubblicista, vive e lavora a Pescara. Ha collaborato a quotidiani, riviste, RAI regionale, emittenti radiotelevisive private, con articoli letterari, scritti polemici e di costume, rubriche di libri. Redattore per venti anni del periodico “Il dibattito”, attualmente scrive sulla “Rivista Abruzzese”, “Oggi e domani”, “Vario”, “Il Sale”.Ha pubblicato in volume: Mi dichiaro estraneo (Samizdat, Pescara 1998), Un passeggero in transito (Samizdat, Pescara 2000), “Introduzione” a Luciano Bianciardi, Un volo e una canzone (ExCogita, Milano 2002), “Introduzione” a Orio Vergani, Quando Gabriele s’innamorò di quella comica (Textus, L’Aquila 2005), Raffaele Mattioli in L’Abruzzo nel Novecento (Ediars, Pescara 2004), L’infinito di un estroso fanciullo, in Arte e Dinastia 1895-2006 (La Cassandra, Pineto 2007), L’editoria in La cultura in Abruzzo dal secondo dopoguerra ad oggi (Ediars, Pescara 2006), Editoria assistita in Tipografia e editoria in Abruzzo e Molise (Rubbettino, Soveria Mannelli 2007).Giacomo D'AngeloCANTASTORIE DELLA RIVOLUZIONENâzim Hikmet - Joyce Lussu - Velso MucciEdizioni Solfanelli[ISBN-978-88-89756-28-7]Pagg. 64 - € 7,00http://wpop7.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=w7qhXx7xv26bc8vS3glUs1ek307Wf6DS2A8tuGDe/lDnbwO%2Bw9s/fGDc/7Tyi%2BrRhm1P5BwswEQ%3D&Link=http%3A//www.edizionisolfanelli.it/cantastorie.htmedizionisolfanelli@yahoo.it

Libri. “E donne”: un fine settimana di incontri per la giornalista giuliese, Cristina Mosca


“E donne”: un fine settimana di incontri.Continuano le presentazioni nelle province abruzzesi di “E donne infreddolite negli scialli” (Schena editore, pp. 146, euro 12), il nuovo lavoro di Cristina Mosca. Dopo il primo “giro” per le province di Chieti, Pescara e Teramo nei mesi di dicembre e gennaio, tra marzo e maggio 2008 in sei nuovi comuni abruzzesi si torna a parlare di questo secondo romanzo della giovane autrice giuliese che vive e lavora a Pescara.

Il prossimo appuntamento nel teramano si terrà giovedì 24 alle 18 presso lo spazio Electa a Teramo, all’interno del progetto “Oesse” realizzato dall’associazione Electa Creative Arts. La serata, incorniciata dalla mostra “Oltre l’involucro” dell’artista pescarese Manuelita Iannetti, sarà condotta dal critico letterario Simone Gambacorta. OESSE è un progetto realizzato da Eleonora Coccagna e Gian Franco Manetta con l'associazione Electa Creative arts, per la direzione artistica di Pino D'Ignazio e la collaborazione di Manuela Valleriani e Simone Gambacorta. Lo spazio Electa si trova in via Via Fedele De Paulis 9/A.
Sabato 26 aprile Cristina Mosca e lo scrittore Matteo Grimaldi (autore della raccolta di racconti “Non farmi male”, Kimerik Editore) si confronteranno in una conversazione che avrà luogo presso La Nuova Editrice de L’Aquila a partire dalle ore 18.
Domenica 27 aprile, infine, il libro “E donne infreddolite negli scialli” sarà presentato al pubblico di Castelbasso (Te) alle 18 dal critico letterario Simone Gambacorta, nell’ambito delle iniziative culturali dell’associazione Amici di Castelbasso.

«“E donne infreddolite negli scialli” – spiega Cristina Mosca – è un romanzo dedicato a chi è in attesa. Di una persona, di un lavoro, di un sms, di un sorriso. Di una barca che chissà se si staglierà all’orizzonte anche questa mattina. È una fotografia in cui capitano, quasi per caso, i volti di personaggi molto diversi tra loro ma accomunati da un’aspettativa... senza capire che è proprio da quello che non ci aspettiamo che a volte arrivano i cambiamenti importanti.»
Una storia fatta di storie che si svolgono lungo la linea del tempo e a tratti la scavalcano; che camminano lungo le strade di una Pescara “che rinasce anche dall’alto”, si affacciano sul dannunziano Adriatico selvaggio e vanno a finire, contro le leggi della fisica e della ragione, tra pescatori al di fuori del tempo, chini sulla banchina del porto di Giulianova a riparare le reti.
La copertina di “E donne infreddolite negli scialli” è stata rielaborata graficamente da un disegno a carboncino eseguito dalla giovane artista vastese Eva Laudazi (http://www.evalauda.deviantart.com/) e a suggello del romanzo è stato posto un testo in giuliese gentilmente concesso dal poeta dialettale Gino Gervasini. Le informazioni sul libro, i commenti e le recensioni sono raccolti su www.myspace.com/edonnenegliscialli, dove è possibile anche vedere il book-trailer realizzato dal regista pescarese Matteo Veleno e musicato da Kernell32 (http://www.kernell32.com/) con il brano “On my mind”. Media Partner è Mente Locale. I romanzi di Cristina Mosca si possono acquistare con dedica e autografo anche su eBay tramite http://www.venduto-pescara.it/.

CRISTINA MOSCA, 27 anni, è giornalista pubblicista e collabora costantemente con testate periodiche a carattere regionale e anche a tiratura nazionale. Insegnante di Inglese nelle scuole superiori, negli ultimi dieci anni ha ottenuto numerosi ambiti riconoscimenti in Premi per narrativa e poesia inedita. All’attivo ha altre due pubblicazioni, edite in virtù di primi posti conseguiti in concorsi nazionali di letteratura inedita: il romanzo breve “Chissà se verrà alla mia festa” (Schena, Fasano BR, 2005, per l’VIII Premio “Valerio Gentile”); e la silloge di poesie “Pierrot scalzo” (Tracce, Pescara, 2006, per il concorso “Giovani Poeti” indetto dalla Fondazione Pescarabruzzo). Il suo sito web è http://www.cristinamosca.it/.

mercoledì 23 aprile 2008

Libri. Ciclo di presentazioni del volume di Cristina Mosca, giornalista giuliese


presentazioni del libro

"E donne infreddolite negli scialli" di Cristina Mosca,

previste per questo fine settimana.

Si tratta di un appuntamento a


  • Teramo (domani giovedì 24 aprile),

  • L'Aquila (sabato 26)

  • Castelbasso (domenica 27).

Libri. presentazione del libro di Annarita Bini, ed è subito blog, Edizioni Solfanelli


Lunedì 28 aprile 2008 - Ore 18:00

Caffè Letterario
Via delle Caserme n. 22 - PESCARA

presentazione del libro di Annarita Bini
ed è subito blog
Edizioni Solfanelli


ne discuteranno con l'autrice:

Adelchi de Collibus

Chiara Meo (Presidente Corso di Laurea Specialistica di Economia Informatica Ud'A)

Anna Rita Severini (Responsabile Servizio Cultura Assessorato Cultura Comune di Pescara)

Eide Spedicato (Professore di Sociologia Generale Facoltà di Scienze Sociali Ud'A)

modera: Eleonora Sasso (Giornalista dell'ANSA)

Conferenza Stampa. MIGRANTI, parole canti suoni corpi oggetti visioni dei popoli migratori

INVITO alla Stampa
MIGRANTI

parole canti suoni corpi oggetti visioni dei popoli migratori



La rete Teatri d’Abruzzo torna sulla scena

con il suo primo progetto a tema.



Con la presente si invita la S.V. alla conferenza stampa di presentazione della rassegna teatrale MIGRANTI



che si terrà domani giovedì 24 aprile

alle 12

a Pescara

presso la sala gialla della Regione Abruzzo

di viale Bovio, 425



Interverranno alla conferenza stampa:



- Franca Terra, Direzione servizio turismo e cultura Provincia di Pescara

- Anna Rita Severini, Responsabile Servizio Cultura dell’Assessorato Cultura Comune di Pescara

- Attilio D’Amico, assessore alla Cultura Comune di Lanciano

- Ferdinando Perletta, assessore al Turismo Comune di Roseto

- Laura Ciafardoni. Assessore alla Cultura Comune di Giulianova

- I rappresentanti delle compagnie teatrali



Sarà gradita la presenza di un rappresentante della vostra testata.





Migranti è un’esperienza teatrale voluta dalla Direzione degli Affari della Presidenza della Regione Abruzzo. È costituita dalle compagnie Terrateatro, Teatro del Paradosso, Lanciavicchio, Teatro del Sangro-I guardiani dell’oca e La Compagnia della Memoria. Nasce all’interno della rete abruzzese per lo spettacolo ed è frutto del “Patto per lo spettacolo” tra Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Abruzzo ed enti locali.



Ufficio stampa MIGRANTI - Cristina Mosca -

Informazioni: 0863/25933 – 348/9314156

www.teatridabruzzo.it, info@teatridabruzzo.it

Ambiente. Legambiente Giulianova protesta per l'abbattimento di una quercia secolare a Mosciano Stazione (TE)



Si rende noto che dietro segnalazione di un socio del
Circolo Legambiente di Giulianova, circa l'abbattimento di
una quercia secolare nell'area prospiciente lo stabilimento
Amadori di Mosciano ad opera dello stesso, il Direttivo del
Circolo ha chiesto spiegazioni al Gruppo Amadori il quale
nella persona della Dott.sa Francesca Amadori in una nota
dichiara:

"Ho preso atto che nel corso degli interventi di ampliamento
dello stabilimento di
Teramo, nostro malgrado, siamo stati costretti ad abbattere
la quercia a cui Lei fa
riferimento.
In effetti abbiamo provato ad adottare delle soluzioni
progettuali che potessero
evitarne l'abbattimento ma, vincoli di carattere
progettuale, non ce lo hanno
consentito.
Abbiamo, comunque, acquisito tutti i pareri e le
autorizzazioni necessari prima di
intervenire.
Mi creda, è dispiaciuto molto anche a noi abbatere la
quercia che sin
dall'inaugurazione dello stabilimento rappresentava un
simbolico punto di
riferimento".

Il Presidente del Circolo Francesca Morgante preso atto del
dispiacere condiviso, ha richiesto con fermezza di
equilibrare il danno ambientale con un'opera di
rimboschimento in un'area pubblica, rendendosi disponibile
per attivare tutte le procedure del caso.
L'accaduto conferma l'importanza della presenza di un
Circolo che rappresenta nel territorio giuliese un
protagonista attento alla tutela ambientale a vantaggio
della collettività.
http://www.legambientegiulianova.it

Il Presidente
Francesca Morgante

Città di Giulianova. Inaugurazione prolungamento di Viale Orsini, 1 maggio 2008, ore 18:00

Statistiche, Le visite di oggi, tutte dal Messico

Geolocalizzazione (versione beta) - Numero di città elencate e visualizzate: 12 su 12 - 23/04/2008
Luogo
Visite
%
Xalapa
38
59,38
Non definito
7
10,94
Puebla
4
6,25
Las Vigas
4
6,25
Coatepec
4
6,25
Veracruz
1
1,56
Luogo
Visite
%
Guadalupe Victoria
1
1,56
Naolinco
1
1,56
Paso De Ovejas
1
1,56
Garza García
1
1,56
Nezahualcóyotl
1
1,56
Altotonga
1
1,56

Festival. Il Messico conquista la 9° edizione del Festival delle Bande di Giulianova







Il Messico conquista la 9° edizione del Festival
Anche il pubblico incorona la Delfines Marching Band di Veracruz

Seconda la Russia e terza la Repubblica Ceca

In un’atmosfera di grande festa si è chiusa ieri sera la 9° edizione del Festival Internazionale delle Bande musicali di Giulianova. A consegnare i premi, nello spazio coperto di Giocolandia, dove la manifestazione è stata trasferita a causa del maltempo, c’erano il vice Sindaco di Giulianova Francesco Matromauro, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Teramo Rosanna Di Liberatore, Elisabetta Mura Assessore regionale alla Cultura.
La coppa d’argento del Presidente della Repubblica è andata alla
Delfines Marching Band del Messico che si è aggiudicata il primo posto, ma anche il premio come Migliore banda da Parata e il premio della Giuria Popolare. La banda ha infatti conquistato subito il numeroso pubblico presente alla quattro giornate del Festival. Ad incantare la folla è stata la freschezza e la straordinaria preparazione professionale dei 160 elementi magistralmente diretti da ben cinque maestri d’orchestra.
La coppa offerta dalla Regione Abruzzo per il secondo posto è andata alla Moscow Cadet Music Corps della Russia, un gruppo che ha raccolto il plauso della giuria tecnica e del pubblico per il rigore delle esecuzioni e la capacità di proporre uno spettacolo molto originale anche sotto il profilo della coreografia.
La coppa offerta dalla Provincia di Teramo per il terzo posto è stata assegnata alla Banda e Majiorettes Dixi della Repubblica Ceca che ha proposto un repertorio di musiche della tradizione classica e popolare arricchito dalle trascinanti coreografie del gruppo di Majorette composto da ragazze di straordinaria bellezza.
Per i migliori costumi è stata premiata la Tianjin Yue Artistica Vidim di Guadalupe. La corona di Miss Festival 2008 è andata alla bellissima Anna Vargovà del gruppi di Majorettes della Repubblica Ceca.








Il Premio per la migliore coreografia è stato assegnato alla Banda della Repubblica Ceca e il Premio speciale della Stampa è stato assegnato al alla Tianjin Yue Tu Arts Center della Repubblica Popolare Cinese.
Si sono classificate alla quarta posizione a pari merito: Tianjin Yue Tu Arts Center - R.P. Cinese; Concerto Bandistico D. Fabii del Comune di Tossicia TE – ITALIA; Banda Civica di Kotor - Montenegro; Tianjin Yue Artistica Vidim - Guadalupe Caraibi.


L’organizzazione, curata come sempre dall’Associazione culturale “Padre Candido Donatelli” ha dovuto rinviare i fuochi pirotecnici previsti per la chiusura della Festa, mentre sono stati estratti i numeri della lotteria legata al Festival:

i numeri della Lotteria della BANDE:

5° premio n. 0613
4° premio n. 0487
3° premio n. 0551
2° premio n. 42881° premio n. 0391

Provincia. Progetto integrato territoriale e fondi per le infrastrutture nella “aree sottosviluppate”: la Provincia avvia la concertazione con enti lo


Progetto integrato territoriale e fondi per le infrastrutture nella “aree sottosviluppate”: la Provincia avvia la concertazione con enti locali e mondo dell’impresa e del lavoro

9 milioni e 860 mila euro; questa la quota di risorse destinata alla Provincia per le misure del Progetto integrato territoriale. Altri 9 milioni e 700 mila euro sono previsti per i progetti che gestiti direttamente dai Comuni e coordinati dalla Regione.

Parliamo dei fondi europei che deriveranno dal Por 2007/1013, il documento di programmazione che la Regione Abruzzo sta concertando con gli attori locali e che sarà presentato all’Unione Europea.

Oltre a questi fondi ci sono 860 milioni per le infrastrutture nelle cosiddette “aree sottosviluppate” (fondi FAS) da ripartire fra le quattro Province e per i quali è già stato attivato il tavolo di concertazione con la Regione.

“Una significativa quantità di risorse da destinare a progetti riguardanti l’innovazione tecnologica, l’energia e l’ambiente, lo sviluppo integrato delle aree interne con particolare attenzione al turismo e ai beni culturali – commenta il presidente Ernino D’Agostino –. E’ evidente il ruolo strategico della programmazione e della progettazione che dovrà essere il frutto di accurata riflessione fra i criteri fissati dall’Unione Europea e dalla Regione e le priorità che emergono dal nostro territorio”.

La gestione dei Pit, e questa è una novità rispetto al passato, sarà delegata alle Province per le aree non urbane. “E’ stata una condizione che abbiamo posto sin dall’inizio forti dell’esperienza maturata maturata in questi anni che hanno evidenziato le criticità di una gestione fortemente centralizzata in capo alla Regione. Una gestione decentrata consetirà un netto miglioramento rispetto ai tempi, alle procedure e alle modalità di erogazione dei finanziamenti. Aspetti che, quando parliano di investimenti, siano essi di carattere pubblico o privato, sono determinanti rispetto all’obiettivo che ci si prefigura con la programmazione”.

La Provincia ha già avviato un confronto con le parti sociali e ha riunito l’Osservatorio per lo Sviluppo per una prima analisi delle linee guida dei Pit. A maggio si svolgerà una serie di incontri con amministratori pubblici e i rappresentanti del mondo del lavoro e dell’impresa per individuare i progetti da presentare a finanziamento per le singole misure.

Teramo 23 aprile 2008