giovedì 24 aprile 2008

Comitato promotore Referendum Regionali, comunicato

Comitato promotore Referendum Regionali
sui costi della politica
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi
Tel. Segreteria: 085-8944932 - 330.431480
COMUNICATO STAMPA
I Referendum regionali abrogativi dei costi impropri della politica si possono fare a costo zero!
La nostra iniziativa iniziativa referendaria, così come l'anno scorso ha posto il problema della abnorme proliferazione degli enti strumentali regionali, il più delle volte inutili e troppo costosi per la collettività, adesso può dare un contributo determinante a quanti vogliano veramente portare avanti un'azione di riforma netta e risolutiva.
Prima di ricorrere alla forma estrema di protesta pacifica e non violenta dello “SCIOPERO DELLA FAME” una delegazione del comitato promotore dei Referendum regionali sui costi della politica sarà presente a L'Aquila il 29 aprile prossimo per assistere alla seduta del Consiglio Regionale: l'aspettativa del Comitato è che che nel corso dei lavori il Consiglio Regionale approvi , con una “leggina urgente”, la modifica o abrogazione del Comma 1, lettera c), art. 16 della Legge Regionale 19 dicembre 2007, n. 44, al fine di rendere possibile la indizione e lo svolgimento, a costo zero, dei referendum sui costi “impropri” della politica nella primavera del prossimo anno, in concomitanza con il referendum elettorale nazionale già indetto o con le previste elezioni europee ed amministrative provinciali.
Con la propria presenza a L'Aquila il Comitato intende sollecitare un provvedimento “molto importante”, in quanto la norma che si chiede di modificare stabilisce, contrariamente a quanto previsto dall'art. 76, Comma 2, del nuovo Statuto della Regione Abruzzo, che le operazioni di svolgimento dei referendum, anche già ammessi ed indetti, sono sospese “nei tre mesi antecedenti e nei tre mesi successivi alla data fissata per le elezioni politiche o amministrative di almeno la metà dei Comuni o delle Province della Regione”.
Detta norma, in presenza di numerose concomitanze elettorali, verrebbe a negare di fatto il prevalente diritto referendario e la effettualità pratica in Abruzzo di ogni e qualsiasi referendum.
Se il Consiglio Regionale, approvando la nuova legge, avesse voluto veramente incoraggiare l'esercizio di un istituto della democrazia diretta e l'effettivo svolgimento dei referendum sui costi impropri della politica a sostegno della deliberata “volontà riformatrice”, per esempio, degli enti strumentali più costosi ed inutili, non avrebbe dovuto peggiorarla rispetto alla norma precedente e, in ogni caso, avrebbe potuto modificarla e migliorarla già nella seduta dell'11 marzo scorso, come richiesto ufficialmente dal Comitato: ma si è ben guardato dal farlo!
Se i Consiglieri regionali vogliono, possono provvedere nella prossima seduta del 29 aprile, unitamente alla necessaria nomina dei quattro esperti componenti del Collegio per le Garanzie Statutarie, senza i quali questo organismo super partes non potrà esercitare le funzioni di competenza, a tutela e garanzia del rispetto, da parte di tutti, del procedimento referendario, ma anche a tutela e garanzia dei diritti del Comitato e dei Cittadini promotori, così come sanciti dallo Statuto regionale e dalla nostra Costituzione.
per il Comitato promotore dei Referendum regionali
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Roseto degli Abruzzi, 24 Aprile 2008

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