sabato 25 aprile 2009

Leo Leone, Una vita dedicata agli ideali di libertà ed uguaglianza (Giulianova, 4 giugno 1893 – Teramo, 15 maggio 1973)
















Leo Leone






Una vita dedicata agli ideali di libertà ed uguaglianza (Giulianova, 4 giugno 1893 – Teramo, 15 maggio 1973)

Di Walter DE BERARDINIS

“…la lotta paga e ripaga, sempre…”
Sen. Leo Leone

Leo, Cleto, Carlo, Alberto, Rodolfo Leone, nasce il 4 giugno del 1893, alle ore 20:00, a Giulianova nella casa posta in via Campo delle Fiere, odierna Via Migliori, quartogenito (dopo Fernando, Rachele e Mario) del noto Maestro di Musica, Luigi Leone (pianista e compositore, nato a Pomigliano d'Arco - Napoli nel 1854 e morto a Giulianova nel febbraio 1927) e di Anna Buoni Algeste. Il mese successivo, l’Arciprete, Berardo Pistilli, lo battezzerà a San Flaviano solo con tre nomi (Leo, Carlo e Alberto). Da giovane liceale subisce la prima persecuzione per aver fomentato e inneggiato all’anarchico Gaetano Bresci (l’autore dell’uccisione di Re Umberto I). A soli 19 anni, si arruola volontario nel corpo della Regia Guardia di Finanza, per la ferma di tre anni, è il 13 luglio del 1912, quando varca la scuola allievi sottoufficiali di Roma. Nei primi mesi del 1913 viene trasferito a Bologna, l’anno successivo a Napoli, e poi entra nella Scuola Allievi Ufficiali di Caserta, viene nominato Sottobrigadiere e successivamente trasferito a Messina. Il 25 maggio del 1915, a causa dell’entrata in guerra dell’Italia, egli è già in zona di guerra. Tra l’inizio delle ostilità e la IX battaglia dell’Isonzo, per la precisione sul Monte Fortin-Lucinico, il 4 novembre 1916, il suo XII battaglione viene impiegato per “passare” l’Isonzo; l’impresa gli valse la nomina a Brigadiere. Tale nomina gli consentirà di frequentare il corso di allievo ufficiale nell’arma di Fanteria, presso la Scuola militare del XIII Corpo d’Armata sotto giurisdizione della III Armata, comandata da Emanuele Filiberto Di Savoia, Duca d'Aosta. Nel settembre del 1916 è nominato Aspirante Ufficiale. Il 3 giugno del 1916, al comando di un gruppo di uomini del 142° fanteria della Brigata Catanzaro, viene ferito e fatto prigioniero nei pressi del Monte Cengio (Il 142° combatté con i Granatieri di Sardegna, con le brigate Modena, Novara e Trapani sul monte Cengio, erano i primi di giugno e la zona posta a sud dell’altopiano di Asiago venne attaccata dal I° battaglione degli Schutzen da montagna di Lubiana che conquistarono il Cengio (bottino 1400 prigionieri e 2 cannoni a lunga gittata. Seguì, pochi giorni dopo, il ripiegamento degli austroungarici dal monte conquistato, e il ritorno sulla linea delle truppe italiane).Dopo due anni di prigionia, (il rimpatrio antecedente la fine delle ostilità (8 giugno 1918), con ogni probabilità si trattò di uno scambio di prigionieri tra Austria e Italia. I primi a tornare da ambo le parti furono i feriti e i non idonei al servizio attivo, Leone infatti venne considerato “INABILE AL COMBATTIMENTO”) rivede la sua terra solo l’8 giugno 1918, quando, rimpatriato come invalido di guerra, viene messo in congedo definitivo nel 19° Fanteria. Questa terribile vicenda lo segnerà per sempre, tanto che, nel 1933, darà alle stampe il suo primo ed unico libro: K.U.K. romanzo di prigionia, con disegni di Francesco Nonni (Faenza 1885-1976) prigioniero con lui in Austria, per la casa editrice “Polemica” di Bologna. In realtà, come scriverà l’editore nella prefazione, più che di un romanzo, si trattava proprio di vita vissuta, una vera autobiografia di quei terribili due anni passati nei lager, chiamati K.U.K. Kriegsgefangenenlager (Campo di prigionia bellico), mentre l'acronimo K.U.K. stava per Kaiserlich Und Königlich (imperiale e regio), ed era il prefisso di tutti gli enti che facevano capo all'amministrazione pubblica austro-ungarica. Il volume si apre con una dedica lapidaria dell’autore: “a tutti che odiarono e si dilaniarono su tutti i fronti di battaglia; o imbestiarono in tutti i campi di concentramento: questa “particola” di umanità e offerta”. Al ritorno in patria, la condizione di estrema crisi in cui versava il paese, lo spingerà a cambiare la propria vita che sarà votata all’impegno politico, in quel processo di decadimento della vita pubblica e della crisi dello Stato liberale. Questo stato di cose lo farà avvicinare al gruppo degli intellettuali vicini a D’Annunzio e al nascente fiumanesimo. Riconoscendosi negli insegnamenti dei leader come Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo, decide di fondare una locale sezione repubblicana per la realizzazione di quella società basata sul rispetto dei diritti umani e sugli ideali liberali e socialisti. Intanto, insieme al fratello Mario e all’amico Giulio Braga, apre una tipografia, nel 1920 che chiamano “T.A.L.I.A.”, acronimo di Tipografia Artistica Libraria Industriale Abruzzese. Riprende gli studi per diventare Avvocato e torna alla sua passione: scrivere. Inizia a collaborare con la redazione milanese de “L’Italia antibolscevica”, insieme al collega Francesco Manocchia, divenendo condirettore del periodico. Erano gli anni del fiumanesimo e delle imprese d’annunziane. Poco dopo, lasciò la redazione de “L’Adriatico degli Abruzzi” (settimanale politico-letterario-amministrativo, edito a Giulianova dalla tipografia TALIA), del quale era condirettore insieme a Livio De Luca, per approdare alla direzione de “L’Idea Abruzzese” che diverrà organo regionale del fascismo abruzzese e del quale divenne Direttore con lo pseudonimo di Germinale d’Alba. Durante le elezioni della primavera del 1921, ne divenne Direttore (usciranno solo 5 numeri del periodico organo regionale dei Fasci di Combattimento Abruzzesi) con lo pseudonimo di Germinale d’Alba, per lo stabilimento Talia di Giulianova.
Intanto, il 23 aprile del 1922 a Canzano, conosce e sposa, Adelaide De Nigris, che gli darà otto figli: Anna, Costanza, Luigia, Fernando, Maddalena, Silvia, Fausto e Laura. Il 22 settembre del 1922, un manipolo di giovani fascisti, impone al giovane avvocato giuliese lo scioglimento della locale sezione Repubblicana, da lui fondata e intitolata proprio al fratello, Fernando Leone, morto nella Prima Guerra Mondiale. Il giorno stesso, l’avvocato pronunciò un commovente discorso, poi stracciò la bandiera e ne consegnò un frammento ad ogni iscritto, nella speranza di poterla un giorno ricomporre; ma poco dopo, nel ’26 il partito fu dichiarato fuorilegge.
Nel 1925 si laureò (nel 1927 si iscrisse all’albo) e a 32 anni, come avvocato, si specializzò in diritto penale. Molti suoi amici aderirono da subito all’antifascismo ed egli decise di entrare nel Partito D’Azione, considerato da lui lontano sia dalle retoriche cattoliche sia dall’influsso Comunista. Emblematica è la lettera che gli scriverà l’antifascista e martire, Renato Vuillermin, il 15 marzo 1943: “tu hai tenuto fede alla libertà. E vi tieni fede ora in momenti forse più difficili perché tanto si è fatto per obnubilarne il sacro incanto agli occhi degli Italiani, né è lontano il giorno in cui si dovrà pur rendere il dovuto omaggio ad un manipolo oscuro di eroi, i quali, superando talvolta angosce, veramente gravi per l’umana fralezza, hanno custodito intatto per i propri fratelli, al fine di renderlo loro più splendente per il lavacro di tante oscure lacrime, il tesoro delle libertà religiose, civiche, economiche e di pensiero”. L’amicizia, tra Leone e Vuillermin, nacque sicuramente nel dicembre del 1942, quando quest’ultimo fu arrestato, processato e inviato al confino proprio a Giulianova (Esponente dell'Azione Cattolica e del Partito Popolare in Piemonte, tornato al nord, dopo essere stato liberato in seguito al 25 luglio, fu incarcerato a Savona dove venne fucilato dai nazifascisti, per rappresaglia ad un'azione di sabotaggio partigiana, il 27 dicembre 1943). Dalle continue frequentazioni con De Marco e Zacaria e con i giovani antifascisti locali: Capuani, Pultroni, Ridolfi, Cerulli ed altri, nasce l’idea sempre più forte di voglia di libertà. Con Alessandro Pica, Abramo Esposito, Pasquale Di Odoardo, Lidio Ettorre, i fratelli Franchi, ed altri, fondò il movimento clandestino “Italia Libera”.
A causa dell’attività antifascista, fu tradotto in carcere a Pescara ma riuscì a fuggire e, imbarcatosi, si diresse verso sud. Giunto, tra mille peripezie a Bari, assieme ad altri antifascisti, con lo pseudonimo di “Ennio e Glauco” trasmetteva numerosi programmi, in primis “Italia Combatte”, rivolto soprattutto alla popolazione che era al ridosso del fronte, con svariate notizie: testimonianze, azioni di guerriglia, attività antifasciste e informazioni per le formazioni partigiane.
A liberazione avvenuta, riprese l’attività politica con il Partito Repubblicano. Sempre nelle file repubblicane, nel 1946 (poi anche nel 1962), fu eletto consigliere comunale. Ma già il 23 febbraio del 1946, aderì al PCI, uscendo fuori da un partito alla deriva, dilaniato da continue liti e divisioni interne tra i radicali democratici e l’anima socialista. Il 2 marzo dello stesso anno, il PCI gli affidò la direzione dell’ufficio legale; gli avversari lo consideravano: l’Avvocato degli straccioni, per via dei continui patrocini alla povera gente. Intanto il PCI lo farà candidare alle elezioni provinciali del 1951, nel collegio di Notaresco (con 3.219 voti sarà eletto alla provincia a discapito del democristiano Pirocchi 3.151). Sul finire degli anni ’50, intreccerà una relazione con la giuliese Amina Rossi, nota sarta in attesa della separazione dal marito, Alberto Di Marco, poi emigrato in Belgio. Galeotto fu l’incontro nel suo studio, dove appunto gli stava seguendo proprio la sua pratica. Da questa relazione nacquero due figli che porteranno il cognome del Di Marco: Laura Margherita (1949-1956), scomparsa prematuramente per malattia e Carlo nato nel 1952. Intanto il PCI abruzzese e molisano lo fa eleggere Senatore della Repubblica per due legislature: la II° (25 giugno 1953-11 giugno 1958) e la III° (12 giugno 1958-15 maggio 1963), attraversate da ben 11 governi democristiani (De Gasperi, Pella, Fanfani, Scelba, Segni e Zoli per la II° e Fanfani, Segni, Tambroni, Fanfani e di nuovo Fanfani per la III°) e con ben tre Presidenti della Repubblica (Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi e Antonio Segni). Fece parte della 2° Commissione permanente Giustizia e per le autorizzazioni a procedere. Eletto nel collegio "Abruzzi e Molise", fece sempre parte del Gruppo Comunista (tranne nel periodo 25 giugno 1953 - 23 febbraio 1954 quando era membro del gruppo di Indipendenti di sinistra). Molti i disegni di legge proposti e numerose le sue interrogazioni parlamentari orali e scritte. Fece parte della Commissione speciale per l’esame del disegno di legge recante provvedimenti straordinari per l’Abruzzo, nel 1958/1959 e per la Capitale nel 1962. Nel 1957 si occupò, in sede parlamentare, dei moti del 1957 a Sulmona, contro il trasferimento del Distretto Militare a L'Aquila e della crisi della Valle Peligna. Presentò la relazione, per la minoranza, sulla domanda di autorizzazione a procedere contro il Sen. democristiano Pier Carlo Restagno, accusato di concorso in peculato in relazione all’affare Poligrafico di Stato nel 1957 e nel 1958 contro il Sen. Ragno.
Per conto del PCI fu incaricato di prendere parte al collegio di difesa nel disastro della miniera di Marcinelle (8 agosto 1956), nei pressi di Charleroi in Belgio. Dopo l’attività parlamentare riprese l’attività politica locale e la professione forense, finché, alla veneranda età di 79 anni (mancava solo un mese al compimento degli 80 anni) morì a Teramo il 15 maggio 1973.
I funerali, celebrati nella Chiesa della Natività di Maria Vergine di Giulianova, videro la presenza di numerose autorità civili e militari. Oltre alle esequie religiose, ci fu anche un orazione civile da parte di numerosi esponenti tra i quali: Romolo Trifoni allora sindaco della città; l’Avv. Alberto Valente, a nome del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo; l’On. Luigi (Tom) Di Paolantonio, compagno di partito. Mentre in Consiglio Comunale il discorso di commiato fu fatto dal vicesindaco, Antonio Franchi. Nella 159° seduta pubblica della IV° legislatura al Senato, del 24 maggio 1973, il Sen. Caludio Ferrucci, del PCI; il Ministro di Grazia e Giustizia, Guido Gonnella e la Senatrice, Tullia Romagnoli Carettoni, a nome della Presidenza del Senato, all’apertura dei lavori, presero la parola per un breve commiato per l’Avv. Leone. Tutti gli interventi citati, sono stati riportati per intero nel 30° anniversario della liberazione (25 aprile 1945-25 aprile 1975), nel libro-ricordo edito dal Comune di Giulianova, tal titolo In memoria di Leo Leone.
A conclusione di questo breve profilo, credo si debba valorizzare ancora di più questo nostro concittadino, per l’esempio di dedizione al lavoro e all’impegno civile verso i ceti meno abbienti. Una persona che ha dato, in tutti settori, ampia dimostrazione che con umiltà e serietà, si possono fare grandi cose per la propria comunità. Molti storici locali si sono dibattuti sulla sua adesione alle idee fasciste, per via delle sue collaborazioni giornalistiche con alcuni periodici locali e nazionali, durante l’ascesa al potere di Mussolini. Sinceramente non sono in grado di affermare quest’ultima tesi, anche perché molti fatti da me citati sono di tutt’altro genere. Credo sicuramente che in quel periodo Leone avesse a cuore le sorti del proprio paese e aveva intuito che bisognava dare il proprio contributo all’elevazione morale della propria gente, per sconfiggere la dilagante anarchia. Oggi la città lo ricorda con una via a lui dedicata (nella zona nord – ridosso della ferrovia), sinceramente troppo poco. Il mio breve saggio (di sicuro non esaustivo) vuole essere uno pungolo per studiare e approfondire la vita e le opere del Sen. Leone, soprattutto tra le giovani generazioni. Propongo, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (1861-2011) di ristampare in copia anastatica il suo romanzo: K.U.K. romanzo di prigionia, per poi farne opera di divulgazione attraverso le scuole.


Per le informazioni ricevute si ringrazia: Carlo Di Marco e Fausto Leone, figli; Don Domenico Panetta, Parroco di San Flaviano; Ottavio Di Stanislao, Archivio di Stato di Teramo; Sandro Galantini, Direttore della Biblioteca “Padre Candido Donatelli”; Donatella Neri, Libreria del Senato di Roma e Adele Crocetti, ufficiale stato civile; Giovanni Dalle Fusine e Alessandro Gualtieri, rispettivamente: Direttore e Direttore editoriale del sito web: http://www.lagrandeguerra.net/
Bibliografia: AA.VV., In Memoria di Leo Leone, Comune di Giulianova, 1975; Leo Leone, K.U.K., romanzo di prigionia, Polemica casa editrice, Bologna, 1933; AA.VV., Renato Vuillermin e l’antifascismo cattolico, Rivista abruzzese di studi storici dal fascismo alla resistenza, L’Aquila, 1981; Riccardo Cerulli, Giulianova 1860, Abruzzo Oggi, Teramo, 1968; Luigi Ponziani, Due secoli di stampa periodica abruzzese e molisana, Interlinea, Teramo, 1990; Aldo Marroni, Catalogo dei periodici abruzzesi posseduti dalla Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” di Giulianova, l’Officina, Roseto Degli Abruzzi, 1984; Sandro Melarangelo e Marisa Di Pietro, Storia dei Comunisti teramani 1921-1991, Lei, Sant’Omero, 1997; a cura di Gianni Oliva, Giornali e riviste in Abruzzo tra ottocento e novecento, Bulzoni, Roma, 1999; Sandro Galantini, La stampa periodica a Giulianova dall’età giolittiana al Ventennio, in Rivista “Madonna dello Splendore” n° 20, Braga, Giulianova, 2001; Cesare Marcello Conte, Giuliesi, brava gente. I Braga tipografi a Giulianova, in rivista “Madonna dello Splendore” n° 18, Braga, Giulianova, 1999. Tito Forcellese, Pietro De Dominicis, amministrazione e politica nell’Abruzzo democristiano, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2008. Luigi Ponziani, Notabili, combattenti e nazionalisti. L'Abruzzo verso il fascismo, Franco Angeli, Milano, 1988. AA.VV. La nascita del comune moderno e del Ministero dell’Interno nell’Italia Meridionale 1806-1815, Rivista Abruzzese di ricerche storiche – Archivio di Stato di Teramo, Media Edizioni, Mosciano, 2007.

Fonti archivistiche: Archivio comunale della Città di Giulianova, Archivio Parrocchia di San Flaviano; Archivio del Senato della Repubblica, Libreria del Senato, Archivio di Stato di Teramo e Archivio privato De Berardinis.

Fonti da siti web: http://www.senato.it/, http://www.giulianovaweb.it/ e http://www.lagrandeguerra.net/

Comitato promotore Proposta di Legge di Iniziativa Popolare

Comitato promotore Proposta di Legge di Iniziativa Popolare
SEDE REGIONALE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
Via Lombardia, 10 – Tel. 085.8944932 – Fax. 085.9150464
COMUNICATO STAMPA
Continua la raccolta delle firme sulla “PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE” per chiedere al Consiglio regionale la riduzione dei costi della politica.
LE FIRME SI RACCOLGONO PRESSO LA SEGRETERIA E L'UFFICIO ANAGRAFE DEI COMUNI DELLA REGIONE ABRUZZO.
I Cittadini abruzzesi possono firmare recandosi presso i propri Comuni di residenza, in orario di ufficio e muniti di un documento di riconoscimento.
LA RACCOLTA DELLE FIRME PROSEGUIRA' FINO AL 7 MAGGIO PROSSIMO.
Purtroppo, a causa del terremoto, è materialmente impossibile raccogliere le firme nei Comuni della Provincia dell'Aquila duramente colpiti e resi inagibili dal terremoto.
Per questo il Comitato rivolge un accorato appello ai Consiglieri regionali ed ai Consiglieri ed Assessori provinciali della Provincia dell'Aquila affinchè diano la loro disponibilità anche parziale per la effettuazione della raccolta “straordinaria” di firme tra i Cittadini che stanno ancora nelle tende e tra coloro che sono fuori sede di residenza ospiti dei Comuni della fascia costiera, pregandoli di mettersi al più presto in contatto con il Comitato, al numero telefonico 330-431480, per la consegna degli appositi moduli vidimati dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e per la autentica delle firme.
Con la Proposta di Legge di iniziativa popolare si chiede al Consiglio Regionale l'approvazione di nuove norme per il contenimento e la riduzione dei principali costi degli organi politici della Regione, la riduzione del 50% di compensi, rimborsi e indennità di carica e di funzione per Consiglieri e Assessori regionali, diaria mensile, indennità di missione, indennità di fine attività e assegno vitalizio per i Consiglieri regionali cessati dal mandato, la riforma degli enti strumentali della Regione Abruzzo ed il taglio sostanziale dei relativi costi, l'abolizione di nomine, incarichi, consulenze e collaborazioni da parte dei Presidenti del Consiglio e della Giunta, dell'Ufficio di Presidenza, dei Gruppi Consiliari e degli Oragni di vertice della Regione e degli enti strumentali.
per il Comitato promotore “Proposta di legge” di iniziativa popolare
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
per informazioni: Cell. 330.431480 - E-mail: piorapagna@libero.it
Roseto degli Abruzzi, 22 aprile 2009
In allegato: breve illustrazione degli articoli
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE: “Norme per il contenimento dei costi degli organi politici ed elettivi del Consiglio e della Giunta regionale e per la riforma degli enti strumentali della Regione Abruzzo.
Con l'Art. 1 si propone che le indennità dei Consiglieri ed Assessori regionali, siano pari al cinquanta per cento (invece del 65% attualmente vigente) del trattamento complessivo annuo lordo previsto dal secondo comma dell’art. 1 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261 e successive modificazioni, per i membri del Parlamento della Repubblica Italiana, mentre ai componenti la Giunta regionale, sarà corrisposto il trattamento pari a quello dei Consigliere regionali. Gli incrementi della indennità mensile per gli effetti degli adeguamenti previsti dall’art. 1, comma 2, della Legge 31.10.1965, n. 1261, siano ridotti del cinquanta per cento.
Con l'Art. 2 si propone che ai Consiglieri regionali e ai componenti la Giunta Regionale venga corrisposta una diaria mensile determinata nella misura massima del 50% della diaria parlamentare.
Con l'Art. 3 si intende chiedere il superamento dell'assegno vitalizio a favore dei Consiglieri regionali cessati dal mandato, fatti salvi i diritti acquisiti.
Con l'Art. 4 si chiede che i contributi assegnati per ciascun Gruppo consiliare siano ridotti nella misura del 50%, e che i contributi sostitutivi non possano più essere impiegati per il rimborso delle spese spese sostenute dagli stessi singoli Consiglieri regionali, per l'acquisto, il noleggio e la manutenzione di automezzi di proprietà dei Gruppi consiliari e per il conferimento di collaborazioni e consulenze professionali esterne.
Con l'Art. 5 si stabilisce che il Consiglio Regionale, la Giunta Regionale, gli Enti strumentali e le Società controllate e partecipate della Regione Abruzzo, di norma, non possano far ricorso alla collaborazione di esperti esterni all’Amministrazione regionale e sia ridotto il numero, la entità economica e la frequenza dei conferimenti di cariche e incarichi di consulenza, anche professionale, a soggetti, persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati esterni alle strutture operative, al personale dipendente della Regione e agli Istituti di ricerca e di studio di competenza pubblica e regionale.
Con l'Art. 6 si chiede che i Fondi di rappresentanza a disposizione del Presidente del Consiglio regionale, del Presidente e della Giunta Regionale siano ridotti del 50% rispetto agli impegni di spesa iscritti a bilancio per il 2009. Si propone che, ai sensi della L.R. 30 novembre 1973, n. 43, l'organizzazione, l'adesione e la partecipazione a convegni, congressi ed altre manifestazioni”, nel caso in cui l’organizzazione delle menzionate iniziative avvenga in collaborazione con enti e soggetti privati, la Regione non possa più erogare a tali enti e soggetti privati alcun contributo finanziario e assumere direttamente i relativi oneri.
Con l'Art. 7 si propone che le nomine degli organi di vertice conferite dagli organi di direzione politica, decadano all'atto di entrata in vigore della presente legge e si chiede alla Giunta regionale di provvedere con propria deliberazione a ridurre del 50% le indennità di carica e ad omogeneizzare i compensi economici degli organi rimasti in carica. Si stabilisce infine che il Consiglio Regionale, entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, proceda allo scioglimento di quegli enti strumentali a cui siano stati trasferiti o assegnati compiti, funzioni e attività operative di competenza prioritaria delle rispettive strutture di riferimento della Regione, del Consiglio e della Giunta regionale.

Giulianova. 25 aprile 2009: FESTA DELLA LIBERAZIONE

25 aprile 2009: FESTA DELLA LIBERAZIONE
Ricordiamo che la Repubblica è nata da una guerra al nazifascismo: chi combattè per la Repubblica italiana non volle soltanto abbattere la monarchia; volle ripristinare nella nazione alcuni valori che costituiscono nella storia europea degli ultimi due secoli, dopo la rivoluzione francese, l'essenza dell'essere repubblicani.
Essere repubblicani vuol dire avere la necessità della regola, il senso della continuità dei valori civili fondamentali nello scorrere delle generazioni, il sentire la responsabilità della custodia dei valori della democrazia e della giustizia sociale.
Significa essere rispettosi delle opinioni altrui pur facendo vivere la battaglie delle idee.
Significa credere che il futuro è nella responsabilità del nostro agire - ispirato alla moralità e alla conoscenza - e che il nostro lascito civile si legittimerà per ciò che di importante riusciremo a consegnare a coloro che verranno dopo di noi.
Alla memoria storica volta al ricordo di chi combattè il nazifascismo, aggiungiamo l'attualità di un pensiero espresso da Sandro Pertini :
" Oggi la nuova Resistenza in cosa consiste? Ecco l'appello aigiovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato, didifendere la Repubblica e la democrazia. E cioè oggi ci vogliono duequalità: l'onestà e il coraggio. L'appello che io faccio ai giovani èquesto: di cercare di essere onesti. La politica deve essere fattacon le mani pulite: se c'è qualche scandalo, se c'è qualcheduno che dàscandalo, se c'è qualche uomo politico che approfitta della politicaper fare i suoi sporchi interessi occorre dirlo! "

(Sandro Pertini - Stella San Giovanni 1896 , Roma 1990 - Partigiano , 7° Presidente della Repubblica Italiana)



Giulianova 25 aprile 2009


IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica

venerdì 24 aprile 2009

Ultimi eventi a Piazza Dante Club di Giulianova (TE)

Penultimo week end prima della pausa estiva,
Piazza Dante Club come ogni anno sara' in vacanza dal 04 Maggio al 03 Ottobre.

Apertura straordinaria "Giulia Eventi" dal 08 al 23 Agosto.VENERDI' 24 APRILE ore 22,00Vernissage della mostra di LEONARDO VIOLAa cura di Manuela Valeriani-La pittura dell'umiltà-L'espressione semplice e pulita che caratterizza le opere di Leonardo Viola è segno di libertà interiore e di spirito artistico. La libertà è una conquista, tanto più quando è ottenuta nel proprio intimo: e il pittore ne ha profondamente bisogno, come di un sostegno essenziale. Lo spirito artistico si articola proprio in una rigorosità di elementi e in una sintesi di colori che emergono dalle tensioni interne all'animo dell'artista.Ebbene Leonardo Viola si colloca in questa dimensione di offerta allo spirito, di forte spessore morale: e i segni, le masse, i volumi, le chiazze colorate, le composizioni, sembrano costituirsi in totale libertà inventiva, come trovassero il terreno fertile per il loro incontro di armonie e di ritmi.Il paesaggio, che è aspetto primario nelle scelte espressive di Viola, è liberato da ogni patina esclusivamente vedutistica o prosaica: il taglio e la linea dell'occhio propongono immagini complete e severe, uscite dal pennello - e dal pensiero - del pittore come una liberazione di sentimenti. Le impressioni sono appena avvertite, mai insistite, in una calma di prospettiva e di luci che è consolante; segno di una tranquillità interiore feconda.È un post-impressionismo di qualità, che non ricalca né si compromette in sensazioni ormai note: l'indagine è profonda, sensibilissima, senza mai accendere di calore le cromie, anzi mantenendo il rapporto colore-masse dentro tensioni quasi fredde, o comunque razionalmente intese.Non c'è cedimento alla commozione per piacevolezza o per predeterminazione: il discorso si sviluppa lineare e carico, pur senza ricorsi emotivi, e Viola scopre, in questo modo d'essere pittore, una linea elegante e raffinata che sta tra il bozzetto e la drammaturgia.Pittore di notevoli qualità, attento e controllato, Leonardo Viola ama la natura, ma non se ne lascia del tutto conquistare: la rappresenta come un elemento d'amore, ma non le dà la connotazione dell'eccesso.È una scelta di rigore e di sensibilità che ci restituisce un pittore autentico, slegato da qualsiasi compromesso, rapido nel tratto ed essenziale nell'umiltà del colore.


DOMENICA 26 APRILE 2009 - h 19,00 aperitivo - concertoFLAMENCO"DUO CHITARRISTICO"Antonello Antonucci - Lorenzo Di MarcoberardinoQuesto duo nasce dalla fusione di due stili e due esperienze musicali diverse. Entrambi sono chitarristi di matrice classica, diplomati in conservatorio, ma i loro stili sono distinti.Il chitarrista Antonello Antonucci si dedica allo studio del flamenco e quindi della scuola chitarristica spagnola attratto fortemente da queste sonorità.Il chitarrista Lorenzo Di Marcoberardino si è immerso nello studio della musica Jazz, e di tutte le sue sfaccettature, stile che ha rapito il musicista.Entrambi i chitarristi proseguono i propri studi. Essendo comunque musicisti a 360° hanno fuso queste loro esperienze artistiche miscelando armonie, melodie e ritmiche diverse per proporre arrangiamenti ricercati.Join Us !!!

WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese lanciano la nuova edizione del censimento del Fratino sulle spiagge

Torna il Fratino day:
WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese
lanciano la nuova edizione del censimento del Fratino sulle spiagge

Sabato 25 e domenica 26 aprile si svolgerà l’annuale censimento del Fratino, il piccolo e simpatico uccello che nidifica sulle spiagge europee riconoscibile facilmente dalla struttura fisica (zampe lunghe e corpo raccolto) e dall’atteggiamento particolarmente curioso!
Il censimento per il monitoraggio di questo uccello nei suoi siti di nidificazione è organizzato dal WWF Abruzzo e dalla Stazione Ornitologica Abruzzese dal 2006 ed è giunto alla sua quarta edizione.
Dall’Abruzzo l’iniziativa si è ora allargata a Marche, Lazio, Basilicata, Molise, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto.
Moltissimi volontari e ricercatori percorreranno nei due giorni centinaia di km per verificare il numero di nidi sulle spiagge, gli individui presenti ed eventuali uova. Saranno così segnalate le aree di nidificazione da tutelare almeno fino alla schiusa delle uova (tra maggio e fine giugno).
Questa specie è tutelata dalla Direttiva europea CEE 79/409 “Uccelli” dove è inserita nell’Allegato I come “specie particolarmente protetta” e costituisce un utile indicatore biologico delle condizioni degli ambiente dunali dei nostri litorali.
La nidificazione avviene preferibilmente su terreno asciutto o sabbioso vicino all'acqua. In quest'area il maschio scava diverse buche nel terreno e la femmina ne sceglie una. La buca viene poi rinforzata con piccoli ciottoli e frammenti di conchiglie. Solitamente vengono deposte tre uova la cui cura è affidata ad entrambi i sessi e il periodo di incubazione normalmente è di 26/32 giorni durante i quali la femmina bada al nido durante il giorno, il maschio durante la notte.
Sulla superficie delle uova cominciano a comparire delle piccole crepe 8 giorni prima della nascita. I piccoli sono precoci e nidifughi.

Purtroppo ogni anno si contano sempre meno nidi e piccoli. La maggiore minaccia per la conservazione di quest’uccello è rappresentata dalla distruzione e dalla manomissione dell’ambiente dunale. Per questo WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese, ogni anno chiedono ai Comuni della costa di evitare di procedere alla pulizia con mezzi meccanici di quei brevi tratti di spiaggia dove nidifica il fratino.
A maggio saranno replicate le due giornate e saranno forniti i risultati di questo primo censimento del 2009.


Info per Sigg. Giornalisti: 335.8155085

Il Comune dichiara “agibili” le sedi dell’ente. Rimarranno chiuse per consentire i lavori di adeguamento alla normativa antisismica, così come previst

Il Comune dichiara “agibili” le sedi dell’ente. Rimarranno chiuse per consentire i lavori di adeguamento alla normativa antisismica, così come previsto dalle perizie tecniche

“Prima di tutto la sicurezza” dichiara D’Agostino


Il commissario straordinario del Comune di Teramo, Leopoldo Di Mattia, con una nota trasmessa ieri pomeriggio alla Provincia, sulla base della documentazione trasmesso dai due ispettori della Protezione Civile, ha disposto la revoca dell’inagibilità della sede dell’ente di Via Milli e di quella di Largo San Matteo. L’ordinanza è accompagnata dalla nota del dirigente comunale che prescrive “lavori di protezione della scalinata per danni preesistenti”.

In seguito ad una riunione con Direttore generale e Dirigenti, questa mattina, il presidente D’Agostino, ha deciso di non riaprire le due sedi e di proseguire celermente con i lavori di adeguamento antisismico.

“Senza nulla togliere al lavoro svolto dagli ispettori della Protezione Civile e considerando il fatto ch, tutti, in questo particolare momento, stanno compiendo il proprio dovere in condizioni difficili – spiega il Presidente – non posso non tener conto della circostanza che prima una relazione della Regione Abruzzo, settore della Protezione Civile, e poi una perizia successiva al sisma, rimessa dallo stesso tecnico incaricato un anno fa dalla Regione, certificano dell’edificio di via Milli. I recenti e tragici fatti accaduti in Abruzzo, ci hanno dato conferma, semmai ve ne fosse bisogno, che di fronte alle perizie tecniche, occorre assumere un atteggiamento assolutamente prudenziale. Stiamo parlando di edifici che ospitano decine di persone e che accolgono centinaia di utenti, ogni giorno. Considerando, quindi, che sia in via Milli che negli uffici di largo San Matteo, sono indispensabili lavori di adeguamento antisismico, procederemo speditamente con la messa in sicurezza mantenendo chiuse le due sedi”.

A questo proposito si fa presente che la Banca D’Italia ha messo a disposizione dell’ente, in comodato gratuito, la sede dismessa di via Carducci dove verranno trasferiti gli uffici e i settori prima ospitati in via Milli.

Tutta la documentazione tecnica e le perizie sulle strutture è stata trasmessa questa mattina al direttore nazionale del Dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso e al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Fra le altre cose si fa riferimento proprio alla delibera regionale del 29.10.2008 (n.1009) con la quale si richiama l’immediata “cogenza delle norme tecniche di cui al Decreto Ministeriale 14.01.2008 in riferimento alle verifiche sismiche degli edifici e delle infrastrutture a carattere strategico, nel cui ambito rientrano gli edifici provinciali” e alla quale era allegata la prima perizia che dichiarava “l’elevata vulnerabilità sismica dell’edificio”.

Al Comune di Teramo, ente competente per materia, inoltre, questa mattina, è stato richiesto il “formale rilascio del certificato di agibilità con cui dovrà essere attestata, sulla base dell’ex art. 24 del Decreto Presidenziale 380 del 2001, la sussistenza delle condizioni di sicurezza degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo la normativa vigente”.

Per quanto riguarda gli interventi da compiere sono quelli individuati dalla perizia e sono di tre tipi: rinforzare le murature in pietra; rinforzare i solai e ridurre le aperture sulla scalinata e sulle pareti esterne. Quindi, si procederà con iniezioni di malta; consolidamento delle murature portanti con intonaco armato; ricostruzione di parti in muratura.

“Pur in una situazione molto complessa abbiamo il dovere di mettere al primo posto la sicurezza: nessuno di noi dovrà più rammaricarsi di non avere avuto uno scrupolo in più, per cui mi assumo fino in fondo la responsabilità di questa decisione”.

Rispetto alle polemiche sollevate dal consigliere del PDL, Carlo Taraschi, D’Agostino, chiosa: “Davvero non capisco dove vuole andare a parare, visto che avere le sedi smobilitate non è certo un vantaggio per noi amministratori, impegnati su più fronti rispetto all’emergenza e con una campagna elettorale che incalza: questa circostanza sta arrecando solo danni al nostro lavoro quotidiano”.

Lettera Napolitano

Al Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
ROMA


Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi
Palazzo Chigi
ROMA


OGGETTO: Emergenza terremoto del 6 aprile e emergenza alluvione del 21 e 22 aprile. Riconoscimento dello Stato di Emergenza per la Provincia di Teramo.


Questa Provincia, dopo i tristi eventi sismici che recentemente hanno scosso l’intero territorio della Regione Abruzzo, con gravissimi danni anche al territorio e alle popolazioni teramane, è costretta a fare fronte ad una nuova emergenza di enormi dimensioni per danni alla viabilità.
A seguito degli eventi alluvionali del 21 e 22 aprile, con allagamenti anche di abitazioni private, esondazioni, smottamenti e frane, precipitazioni di massi, il sistema viario nazionale e locale di questa Provincia è stato messo a dura prova, collassando su numerose arterie di fondamentale importanza per l’economia del territorio e l’ordinaria mobilità.
I danni subiti, già ad una prima indagine, sono per dimensione e valore gravissimi, non sopportabili con gli strumenti normativi e le risorse disponibili per l’ordinaria amministrazione.
Allo stato, costretti a vivere e fare fronte ad una emergenza dietro l’altra, le Amministrazioni locali sono spesso impotenti, in assenza di adeguate risorse finanziarie e in presenza dei vincoli di spesa imposti dalle leggi di finanza pubblica, verso le legittime richieste di aiuto e soccorso provenienti da ogni parte del territorio.
Com’è noto, inoltre, dal 23 aprile i Consigli sono stati sciolti per le imminenti elezioni amministrative.
Il momento più alto e di maggior rilievo del percorso democratico di una Repubblica e della sua gente, oggi pesa come un macigno sia sulle spalle di chi è candidato sia su quella dei cittadini che avvertono il disagio e la difficoltà degli Enti e degli Amministratori nel recepimento di istanze, tutte con il carattere dell’emergenza e dell’ineludibilità.
La presente, pertanto, non vuole essere una richiesta, ma un accorato appello alle Istituzioni che hanno responsabilità di garanzia e di governo, necessitati ad intervenire in presenza di eventi calamitosi quando pregiudicano e squilibrano il normale sviluppo economico e la sicurezza sociale.
Con questo spirito di attaccamento e di rispetto verso le Istituzioni Repubblicane e la propria Terra, si resta in attesa del RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI EMERGENZA per le ragioni esposte negli allegati documenti, nonché, dell’assegnazione di fondi straordinari essenziali per fronteggiare le emergenze e il successivo ritorno alla normalità.
Certi di ricevere le giuste attenzioni, in fiduciosa attesa, si porgono cordiali saluti.

IL PRESIDENTE
Ernino D’Agostino

Sisma e alluvione, appello della Provincia al Capo dello Stato

Sisma e alluvione, appello della Provincia al Capo dello Stato
Intanto è stato firmato il provvedimento di somma urgenza per i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 43 per Pietracamela

Un appello per ribadire con forza la necessità di riconoscimento dello stato di emergenza sia per il terremoto sia per l’alluvione. È contenuto nella lettera che il Presidente, Ernino D’Agostino, ha inviato questa mattina al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.

“Questa Provincia – scrive nella lettera il Presidente D’Agostino - , dopo i tristi eventi sismici che recentemente hanno scosso l’intero territorio della regione Abruzzo, con gravissimi danni anche al territorio e alle popolazioni teramane, è costretta a fare fronte ad una nuova emergenza di enormi dimensioni per danni alla viabilità. A seguito degli eventi alluvionali del 21 e 22 aprile, con allagamenti anche di abitazioni private, esondazioni, smottamenti e frane, precipitazioni di massi, il sistema viario nazionale e locale di questa Provincia è stato messo a dura prova, collassando su numerose arterie di fondamentale importanza per l’economia del territorio e l’ordinaria mobilità. I danni subiti, già ad una prima indagine, sono per dimensione e valore gravissimi, non sopportabili con gli strumenti normativi e le risorse disponibili per l’ordinaria amministrazione”.
Da qui l’appello “alle Istituzioni che hanno responsabilità di garanzia e di governo” e la richiesta di “riconoscimento dello stato di emergenza” nonché “dell’assegnazione di fondi straordinari essenziali per fronteggiare le emergenze e il successivo ritorno alla normalità”.

Intanto, sempre questa mattina, dopo un ulteriore sopralluogo, il Presidente D’Agostino ha firmato il provvedimento di somma urgenza per l’intervento di messa in sicurezza della strada provinciale 43 per Pietracamela, interrotta per caduta massi. Il costo dei lavori, autorizzati dalla Protezione civile, è di 100 mila euro. L’intervento, che sarà eseguito da ditte specializzate nella mattina di domani, prevede l’accurata ispezione della parete da cui si è distaccato il masso con la rimozione dei massi caduti e di quelli in bilico e l’eventuale consolidamento dei punti a rischio.

Il quadro dei danni alla viabilità provinciale, allo stato attuale, contempla 86 segnalazioni di movimenti franosi e cedimenti stradali per i quali la Provincia è già intervenuta o dovrà intervenire. La situazione attualmente è sotto controllo e non ci sono sostanziali novità rispetto a ieri. Si resta comunque in stato di preallerta per ogni evenienza.

Rimane sempre chiusa la strada provinciale 491 tra Ornano e Tossicia dove sono necessari lavori di manutenzione che, dai rilievi eseguiti, implicheranno la realizzazione di una paratia di pali al bordo esterno di valle.

Sulla sp 365 di Bisenti, invece, una frana di valle ha reso necessario istituire il senso unico alternato nella zona di Villa Turchi.

Ulteriori sensi unici alternati sono stati firmati con ordinanza presidenziale per la strada provinciale 42 di San Giorgio, a Montorio, e per la sp 49 di Valle Castellana.

Sulla sp 65 di Ronzano, nel comune di Castel Castagna, è stato invece istituito il divieto di transito per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate a causa di una frana.

Libro. Caterina Falconi, Sulla breccia, Edizioni Fernandel


Caterina Falconi
Sulla breccia
Edizioni Fernandel
http://www.fernandel.it/
Narrativa romanzo
pp. 120
ISBN: 978-88-95865-06-5
Prezzo: € 12,00

di Carina Spurio

Silvia e Cinzia abitavano nello stesso vicolo ed erano cresciute assieme. Silvia aveva diciannove anni e Cinzia ventidue.
Cinzia aveva i capelli rossi e gli occhi verdi. Viveva il presente senza tante complicazioni…

“Un’ora dopo passeggiavano per i viali deserti della villa comunale. Cinzia e Angelo davanti. Marco e Silvia dietro. Angelo avrebbe preferito la brunetta, con quell’aria dolce e intelligente, ma la strafiga gli aveva lasciato intendere di essere disponibile…” “Più facile lasciarsi andare al bacio di Cinzia, che gli riempì la bocca di un liquido sapore di chewing gum. Facile lasciarsi sbottonare i jeans addossato a un pino bitorzoluto. Cinzia infilò la punte delle dita nei suoi slip. Sfiorò la sua erezione. Silvia si voltò, li vide, e provò una tale rabbia, un gelosia così intensa da fare la prima di una lunga serie di stronzate che le avrebbero rovinato la vita: baciare Marco.”

Due anni dopo Silvia e Marco si erano sposati. Nell’avvilente routine quotidiana Silvia sperava nell’arrivo di qualcuno che la portasse via, qualcuno che somigliasse ad Angelo. Silvia e Angelo si erano ritrovati avvinghiati nel buio totale…

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Sulla breccia sogni e speranze, fatalità ed errori.
Dentro la storia, Silvia e il suo segreto.
Dentro un segreto lo smarrimento e la consapevolezza di amare Angelo. Nell’imprevedibile finale, il senso di un’identità perduta riaffiora nella perdita e negli intrecci del destino che sembrano prendersi gioco degli esseri umani e dei loro sentimenti.


Caterina, Sulla breccia atterri o decolli?
Né l’uno nè l’altro. Sulla breccia è una nicchia, c’è dentro uno dei mondi che ho inventato. Posso entrarci e uscire quando voglio, riposarci. Vorrei fabbricarne altre di anse così…dici che mi sto alienando?


Caterina Falconi è nata ad Atri (Te) nel 1963. Laureata in filosofia, ha lavorato due anni nel reparto pediatrico di un ospedale africano come volontaria. Attualmente è educatrice in un istituto di riabilitazione di Giulianova, dove vive con le due figlie. Ha vinto il premio Teramo nel 1999. Sulla breccia è il suo primo romanzo.

Ripresa l’attività didattica in quasi tutte le scuole sotto osservazione. Al Classico lezioni da lunedì ma solo per le terze classi

Ripresa l’attività didattica in quasi tutte le scuole sotto osservazione. Al Classico lezioni da lunedì ma solo per le terze classi

È ripresa l’attività didattica in quasi tutti gli istituti superiori di Teramo che erano sotto osservazione in seguito agli eventi sismici dei giorni scorsi.

Lunedì scorso sono tornati sui banchi di scuola gli studenti dell’istituto tecnico commerciale “Comi” e del Liceo Scientifico “Einstein”, dove sono state previste turnazioni pomeridiane per consentire di riassorbire le classi ospitate in precedenza nel secondo lotto del “Comi”.

Da mercoledì, invece, sono riprese le lezioni dell’Ipsia, in orario pomeridiano (dalle 14 alle 18), nella sede dell’Itis “Alessandrini”.

Ancora in attesa di essere riavviata, invece, l’attività didattica del Liceo Classico “Dèlfico” che dovrebbe essere temporaneamente ospitato presso la sede dell’istituto magistrale “Milli” di via Carducci e qui svolgere lezioni pomeridiane. Si è in attesa, in seguito agli ulteriori controlli della Protezione Civile sull’agibilità della struttura di piazza Dante, di indicazioni da parte del Comune. Proprio per discutere dell’organizzazione e della pianificazione dell’attività didattica, peraltro, questo pomeriggio, alle 15,30, presso l’istituto “Milli”, si riunirà il collegio dei docenti in seduta straordinaria.

Il preside, Vincenzo Rofi, ha comunicato che le lezioni del Classico riprenderanno comunque lunedì 27 aprile solo per le classi terze (al Milli, con orario pomeridiano dalle 14 alle 18), mentre il 4 maggio è previsto il riavvio di tutta l’attività didattica secondo le modalità che saranno comunicate tramite il sito web del liceo (www.liceodelfico.it).

Al Classico procedono infine i lavori di manutenzione dei tecnici della Provincia che, in questi giorni, stanno procedendo all’installazione delle nuove porte di sicurezza.

Giacinto Auriti e Giano Accame Amici ed esempi straordinari

Giacinto Auriti e Giano Accame
Amici ed esempi straordinari


Queste rare immagini si riferiscono ad una occasione veramente eccezionale: un convegno di studi organizzato dal Corso di Perfezionamento della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo incentrato sui temi della sovranità mone-taria. Tra i relatori il direttore del Corso Giacinto Auriti e Giano Accame scom-parso nei giorni scorsi. Due rari esempi di coraggio ed anticonformismo autentico veramente indimenticabili per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerli ed essere loro amici.
Gli altri relatori, ben riconoscibili nella cornice del palco dello splendido teatro di Atri, sono Beppe Grillo, che aveva prima intuito e poi capito la forza dirompente e la carica di giustizia sociale delle idee di Auriti, Vincenzo Centorame allora direttore della rivista Area (fondata con l’aiuto dell’auritiano Franco Stilo e della quale Accame era una firma di punta) e l’editore poundiano Antonio Pantano, tranne Grillo tutti docenti del Corso sui valori giuridici e monetari.
Beppe Grillo ha poi parlato in quegli anni, in molte occasioni, dei temi della sovranità monetaria nel corso dei suoi spettacoli in occasione dei quali distribuiva anche appunti tratti dalle (quelle si “esplosive”) dispense delle lezioni. Appuntamenti coronati da un grande consenso di pubblico ed ignorati dalla grande informazione. Tutto normale.

La storia, soprattutto finanziaria, di questi ultimi anni ha dato pienamente ragione alle intuizioni ed alle analisi di Giacinto Auriti e alle denunce di Giano Accame che, in più occasioni, aveva avuto modo di proporre, anche in occasione di programmi televisivi importanti, una lettura poundiana ed auritiana in merito al pericolo rappresentato dallo strapotere dell’alta finanza nell’età della globalizzazione.
Quelle lezioni furono occasione di approfon-dimenti e dibattiti indimenticabili i contenuti dei quali non dovrebbero andare dispersi sull’onda della corsa sfrenata al potere nel segno del peggiore anticonformismo. Auriti ed Accame hanno saputo dimostrare cosa volesse dire avere coraggio e navigare controcorrente.

(Nella foto, Grillo con Auriti e Centorame)

TERREMOTO: il Centro di RACCOLTA di Giulianova CONTINUA

TERREMOTO: il Centro di RACCOLTA di Giulianova CONTINUA

Dal giorno 6 Aprile (Pasqua e festivi compresi), presso la sede di Rifondazione Comunista di
Giulianova, un gruppo di studenti delle facoltà aquilane, dopo aver portato i primi aiuti alle persone
rimaste senza abitazione, continua a raccogliere generi alimentari e materiale vario da inviare ai campi di Bazzano, Paganica, Tempera, Navelli, Arischia, Onna, S.Biagio ecc..
Il centro ha provveduto ha dare assistenza ai campi principali dell’aquilano, inoltre e soprattutto si è rivelato essenziale l’aiuto effettuato presso diversi campi autonomi, ad oggi, sono state consegnate decine di carichi.
Come noto a tutti, l'emergenza continua e, parallelamente, continua anche da parte nostra
l'attività di raccolta. Con maggiore urgenza sono necessari, specialmente per coloro che sono
sfollati sulla costa e vengono ospitati in abitazioni private, residence, camping, … prodotti per
l’igiene personale uomo/donna (spazzolini, dentifrici, saponette, assorbenti tipo salva slip, … ) e
della casa (scope e palette), generi alimentari non deperibili (olio,zucchero,caffè,scatolame)
naturalmente non scaduti, piatti, posate e bicchieri di plastica .
Sono già passate due settimane… sembrano mesi. Grazie all’aiuto di tutti si è riuscito in questo
breve lasso di tempo a supplire a molte carenze ed in generale a rendere meno difficile la vita dei
nostri fratelli e sorelle dell’Aquila, e l'aiuto dei volontari sarà ancora più importante e decisivo nel
prossimo futuro, quando l’attenzione dei media inizierà a diminuire. La parte più difficile inizia ora,
ma il nostro impegno non verrà meno.
Vogliamo rivolgere un ringraziamento all’Ente Porto di Giulianova, ed in particolare al dott.
Di Ignazio, che, mettendoci a disposizione un furgone ci ha consentito, e ci consentirà nelle prossime settimane, di rispondere in modo rapido alle richieste di aiuto inoltrateci dai campi di Coppito, Tempera, Onna, S. Biagio, Castelnuovo, Navelli, Paganica, Assergi, etc…

Un sentito ringraziamento anche agli amici e cittadini di Castel Goffredo (Mantova), Brescia,
Ascoli Piceno, Napoli,Bologna S.Vito Chietino,Cesano Maderno, che hanno provveduto a riempire di scorte il nostro centro di raccolta, e, naturalmente, ai cittadini di Giulianova, che ogni giorno aiutano gli sfollati
aquilani con le loro donazioni.

Riportiamo di seguito la lista dei generi necessari con maggiore urgenza aggiornata al 22 aprile, cui
preghiamo tutti coloro che intendono concorrere alla raccolta ad attenersi: in questi giorni sono state ad
esempio raccolte grosse scorte di vestiti usati (che non servono) e pannoloni/ini (altrettanto inutili in enormi
quantità).
BAZZANO e ARISCHIA
-Sapone per panni-Olio-Bacinelle-Stendini/Corda per panni-Stoviglie di plastica-tute
-tende da campo

NAVELLI
-Farina-Scarpe (possibilmente 37-39-42-45) -Detersivo per pavimenti
PAGANICA
-Guanti da lavoro-Scarpe nuove da ginnastica (possibilmente 38-40-43-45-46-47) -Felpe nuove (possibilmente XL e XXL)-Pantaloni nuovi (possibilmente 40-44-48-50-52-54) -Scarpe antinfortunistiche (dal 40 al 47)-Accappatoi/asciugamani-Tute (possibilmente XS-L-XL-XXL)-Mollette per bucato-Cuscini-Guinzagli/Collari-1000m di cavo elettrico
SFOLLATI a GIULIANOVA -Caffè-Detersivo per panni-Lamette/Schiuma da barba-Deodorante-Bagnoschiuma/Shampoo -Carta igienica-Pigiami-Asciugamani-Accappatoi-Tute-Ciabatte/Calzature aperte-Stoviglie di plastica-Assorbenti
-lamette e schiuma da barba.
*per tutto il resto abbiamo PER IL MOMENTO copertura, con quanto a disposizione nostra e della protezione civile.
Il numero nella sede di raccolta: 327 3342655 e 320 7487999 attivi 24 ore su 24
Il centro è attivo dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 16,00 alle 19,30
Sito internet: www.aiutoterremoto.org – e mail: aiutoterremoto@gmail.com

TU CHIAMALE SE VUOI “FATALITA’”

ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA
“IMPRONTE”

TU CHIAMALE SE VUOI “FATALITA’”

Nella nostra amata lingua la parola fatalità ha un significato ben preciso: avvenimento dovuto al caso, sorte avversa.

In qualche commento pubblicato qua e là sulla stampa a proposito della sequenza terremoto-alluvione che ha investito l’Abruzzo abbiamo colto un fatalismo che ci è parso francamente fuori luogo. Così giovedì scorso dalle colonne di pagina 45 di un noto quotidiano: “A questo punto non resta che aspettare la visita del Papa e sperare nella benedizione che darà alla popolazione abruzzese. Dopo il sisma del 6 aprile, l'esondazione del fiume Tordino ieri ha seminato nuovo panico nel teramano, soprattutto lungo la costa, dove la gente ha vissuto e pagato sulla propria pelle in passato il prezzo di diverse alluvioni”.

Parole pesanti che fanno male più del piombo e difficili da mandar giù perché al danno aggiungono ulteriore danno costituto da una rappresentazione delle cause di quei fatti molto lontana dalla realtà.
Fiumi di acqua e fango a Tortoreto nell’ottobre del 2006, con danni ingenti a famiglie ed imprese; rischio alluvione a Pineto già lo scorso novembre a causa dell’ennesima piena del Vomano; mercoledì mattina l’esondazione del fiume Tordino con cedimento di un tratto della nuovissima Teramo-Mare (fatto su cui la Procura della Repubblica di Teramo ha aperto un’inchiesta); infine, il capitolo più sanguinoso, quello del terremoto a L’Aquila dove la Procura della Repubblica ha posto sotto sequestro 100 edifici che sono crollati causando vittime innocenti, in Via XX Settembre, alla Casa dello Studente e nello stabile al civico 79.

Cosa c’entra la fatalità con l’ostinazione con cui si continua a costruire e a scavare a margine dei fiumi ed in aree a rischio idrogeologico? Cosa c’entra la fatalità con le continue deroghe e modifiche al PAI che hanno consentito, ad esempio, a Giulianova di edificare ai piedi della collina e a Notaresco di spianare la strada all’ampliamento della discarica? Cosa c’entra la fatalità con tutto quello che di drammatico è accaduto due anni fa a Tortoreto? Cosa c’entra la fatalità con i possibili effetti della scelta di consentire le perforazioni petrolifere in una regione come l’Abruzzo dimostratasi ad elevata sismicità?
Cosa c’entrano con la sorte avversa i crolli ed i morti di Via XX Settembre, della Casa dello Studente e dello stabile al civico 79 a L’Aquila?

Niente. Non c’entrano assolutamente niente.

C’entra invece e molto la mano devastatrice dell’Uomo che ha partita vinta grazie ad amministrazioni pubbliche poco attente (non tutte) e spesso poco attrezzate, ad un certo ambientalismo di maniera tipico di gran parte dei partiti politici, e, soprattutto, all’indifferenza di chi crede, nonostante tutto, che il rispetto delle regole e della legalità sia cosa che interessi poco la nostra dimensione materiale.

Le vicende degli ultimi giorni provano, purtroppo, l’esatto contrario.

F.to Per IMPRONTE – Enrico Gagliano

Libri. Gottardo Scotton, IL PATRONATO DI SAN GIUSEPPE SULLA CHIESA UNIVERSALE

Gottardo Scotton
IL PATRONATO DI SAN GIUSEPPESULLA CHIESA UNIVERSALE

Pio IX, dopo la breccia di Porta Pia e la drammatica situazione in cui venne a trovarsi la Sede Apostolica, l'8 dicembre 1870 volle mettere la Chiesa sotto la protezione di san Giuseppe. La devozione allo Sposo della Santa Vergine conobbe così un notevole sviluppo: Mons. Giuseppe Marello, fondatore degli Oblati di san Giuseppe di Asti, cogliendo l'aspetto più profondo della decisione di Pio IX, scriveva: "San Giuseppe, insegnaci la via, sorreggici in ogni passo, portaci dove la Provvidenza vuole che arriviamo". Anche mons. Gottardo Scotton (1845-1916), una delle figure più brillanti del movimento cattolico durante il pontificato di Pio IX, Leone XIII e san Pio X, rese omaggio a san Giuseppe con diversi scritti e con alcune delle sue celebri omelie, che lo resero uno degli oratori più richiesti in molte diocesi della Penisola. Il testo pubblicato si riferisce al panegirico che tenne a Genova nel 1876, sei anni dopo la proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa Universale.
Come appendice sono stati inseriti dei testi papali ormai rari a trovarsi: il documento di Pio IX e le encicliche che Leone XIII e di Benedetto XV consacrarono "al provvido custode della Divina Famiglia".

Gottardo Scotton
IL PATRONATO DI SAN GIUSEPPESULLA CHIESA UNIVERSALE
Edizioni Amicizia Cristiana
[ISBN-978-88-89757-27-7]
Pagg. 64 - ? 5,00
http://www.edizioniamiciziacristiana.it/patronatosgiuseppe.htm

GIULIANOVA: SI DISPUTERA’ IL CAMPIONATO DI PESCA D’ALTURA

IL COMITATO ORGANIZZATORE HA SCONGIURATO LA RINUNCIA


IL TERREMOTO HA RISCHIATO DI FAR SALTARE IL MONDIALE


GIULIANOVA: SI DISPUTERA’ IL CAMPIONATO DI PESCA D’ALTURA


Il terremoto del 6 aprile ha rischiato di far saltare il Campionato del Mondo di Pesca d’Altura in calendario dal 24 al 29 agosto 2009 con svolgimento proprio in Abruzzo, nelle acque di Giulianova, come indicato a Parigi dalla Federazione Internazionale Pesca nella riunione dedicata all’evento. Tale pericolo però è stato scongiurato, nonostante le comprensibili e molteplici difficoltà incontrate nel dopo sisma. Di notevole aiuto è stato l’ingresso nel Comitato Organizzatore del cantiere “Ruffini-Ippoliti-Bonaduce” che ha segnato una svolta per ciò che concerne il sostegno anche sotto il profilo tecnico-nautico. Dunque il Comitato Organizzatore composto da ASD NautService, Circolo Nautico “V. Migliori”, Nautica Ruffini-Ippoliti-Bonaduce e FIPSAS Teramo, seppur tra tante difficoltà, ha deciso di andare avanti e la macchina organizzativa, ormai ben oliata, è in pieno movimento, nonostante tutto.
Del resto non disputare il Campionato del Mondo in Abruzzo avrebbe significato abdicare in un momento di grande difficoltà per la regione. Nell’ottica di portare un contributo alla Città di Giulianova, il Comitato Organizzatore, forte del suo orgoglio abruzzese storicamente consolidato, ha individuato nella manifestazione un volano significativo per aiutare la regione ad uscire dalla momentanea depressione delle attività sociali. E tutto ciò ripartendo proprio dallo sport che istituzionalmente rappresenta la sintesi dei positivi rapporti tra le persone.

Le cerimonie del 25 aprile a Teramo

Le cerimonie del 25 aprile a Teramo


Il 64° anniversario della Liberazione d’Italia, sarà celebrato a Teramo, sabato 25 aprile, con le stesse modalità in cui si è svolto negli anni passati, e con l’organizzazione congiunta di Comune, Provincia e ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Alle ore 10.30 il primo atto della giornata, con la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti per la Resistenza di Largo Madonna delle Grazie. Al termine, le autorità partecipanti muoveranno in corteo verso il Monumento ai Caduti di tutte le Guerre di viale Mazzini, attraverso il seguente itinerario: Largo Madonna Delle Grazie, via Savini, via San Berardo, p.zza Martiri della Libertà, via Delfico, v.le Mazzini. All’arrivo, previsto per le ore 11.00, presso lo stesso Monumento verrà deposta una corona d’alloro, e seguirà l’intervento del Commissario Straordinario del Comune di Teramo, Leopoldo Di Mattia.

Alla celebrazione sono state invitate a partecipare le autorità politiche, civili, militari, amministrative e religiose, oltre alle associazioni di ex combattenti.

La Provincia ha riaperto i ponti sul Vomano, sia quello di Castelnuovo sulla sp 23 sia quello di Fontanelle di Atri sulla sp 553.

La Provincia ha riaperto i ponti sul Vomano, sia quello di Castelnuovo sulla sp 23 sia quello di Fontanelle di Atri sulla sp 553. Per il ponte di Castelnuovo la situazione è tornata alla normalità in seguito ad alcuni lavori che i tecnici dell’Ente hanno eseguito sull’argine della sponda destra del fiume oltre che per il fatto che il livello dell’acqua si è abbassato. Circostanza, quest’ultima, che ha consentito di garantire la riapertura anche nelle ore notturne del ponte di Fontanelle.

Alluvione, riaperti i ponti di Castelnuovo e di Fontanelle di Atri

Alluvione, riaperti i ponti di Castelnuovo e di Fontanelle di Atri

La Provincia ha riaperto i ponti sul Vomano, sia quello di Castelnuovo sulla sp 23 sia quello di Fontanelle di Atri sulla sp 553.

Per il ponte di Castelnuovo la situazione è tornata alla normalità in seguito ad alcuni lavori che i tecnici dell’Ente hanno eseguito sull’argine della sponda destra del fiume oltre che per il fatto che il livello dell’acqua si è abbassato. Circostanza, quest’ultima, che ha consentito di garantire la riapertura anche nelle ore notturne del ponte di Fontanelle.

Dalla SEGRETERIA COMUNALE DI TERAMO dell'UDC

SEGRETERIA COMUNALE DI TERAMO

Teramo, lì 23.04.2009.

Caro Rodolfo,
nel ringraziarti per la fiducia in me riposta, consapevole delle difficoltà che il nostro Partito dovrà affrontare nella prossima tornata elettorale, ritengo di accettare la sfida che si prefigura, con il medesimo spirito che da 11 anni contraddistingue il mio impegno politico istituzionale nel partito e per il territorio che mi onoro di rappresentare.
In questi momenti di difficoltà oggettive per l’intero Abruzzo, voglio comunicare a te ed alla cittadinanza teramana che l’UDC è vivo ed è fermamente convinto che la stragrande maggioranza dell’elettorato, sia al Comune che in Provincia, resterà saldamente vicina al suo glorioso simbolo nello sforzo solidale per la ripresa del territorio e degli Abruzzesi tutti.

Il Commissario cittadino UDC
Il Vice Commissario Provinciale UDC
Dott. Alfonso Di Sabatino Martina

Emergenza continua!

Emergenza continua!

La pioggia degli ultimi due giorni ha provocato grandi danni: smottamenti, frane, alluvioni, inondazioni, paesi isolati!
In realtà, ormai, ogni pioggia che dura più di un paio d’ore determina situazioni emergenziali con allagamenti e frane.
I casi emblematici della superstrada Teramo-Mare, franata sotto la spinta del Tordino prima ancora di essere completata, o di intere aree invase dalle acque del Vomano, dimostrano come le sbagliate localizzazioni, oltre a provocare danni ambientali, finiscono per avere ripercussioni economiche molto pesanti.
È certo che se si continua a costruire lungo gli alvei dei fiumi, se qualsiasi corso d’acqua viene deviato, imbrigliato e privato del suo naturale spazio di esondazione, quello che è accaduto è il minimo che ci si possa aspettare.
Ogni spazio libero viene occupato da nuove costruzioni: ettari ed ettari vengono continuamente invasi da capannoni industriali, nonostante tanti rimangono vuoti ed inutilizzati.
Terreni da sempre lasciati liberi, da un giorno all’altro vengono coperti da gettate di cemento che impediscono alla terra di assorbire la pioggia.
La pianificazione urbanistica lascia il posto alla pianificazione “concertata” dei project financing dove a decidere non sono gli amministratori, che dovrebbero avere come unico interesse quello della collettività, ma i privati che hanno come obiettivo assicurarsi il più alto profitto.
Ed è emblematico che tutte le osservazioni presentate dai Comuni abruzzesi al Piano di Assetto Idrogeologico presentato dalla Regione Abruzzo siano andate nella direzione di sottrarre aree alla tutela, chiedendo di allargare le maglie dei controlli per poter costruire sempre di più.

Come al solito già partono le richieste per l’ennesima dichiarazione di emergenza, forse arriveranno i soldi per rimettere a posto le cose e da domani si ripartirà a fare esattamente quello che è stato fatto fino ad ieri, aspettando la prossima pioggia…

La Cna ricorda agli abitanti della Provincia di Teramo il calendario delle Revisioni 2009

La Cna ricorda agli abitanti della Provincia di Teramo il calendario delle Revisioni 2009


Le categorie di veicoli, qui di seguito riportate, possono fare la revisione 2009 presso i centri privati:

CATEGORIA
Autovetture ad uso privato ed autoveicoli ad uso promiscuo, autocarri ed autoveicoli ad uso speciale aventi massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 T., quadricicli a motore
Ciclomotori, motocicli, motocarri, motoveicoli per trasporti specifici, motoveicoli per uso speciale
Autovetture e motocarrozzelle in servizio di piazza (taxi) o di noleggio con conducente, autoambulanze
REVISIONE NEL 2009
Entro il mese di rilascio della carta di circolazione


Entro il mese corrispondente a quello in cui è stata fatta l’ultima revisione
_________________________________

Entro il mese in cui è stato rilasciato il documento di circolazione del veicolo


Entro il mese in cui è stata fatta l’ultima revisione

_________________________________

Entro il mese di rilascio della carta di circolazione

Entro il mese corrispondente a quello in cui è stata fatta l’ultima revisione

ANNO DI PRIMA
IMMATRICOLAZIONE 2005 à
______________________
ULTIMA REVISIONE FATTA
NELL’ANNO 2007 à


ANNO DI PRIMA
IMMATRICOLAZIONE à
__________________
ULTIMA REVISIONE FATTA à
NELL’ANNO 2007


ANNO DI PRIMA
IMMATRICOLAZIONE 2008 à
______________________
ULTIMA REVISIONE FATTA
NELL’ANNO 2008 à
Le categorie di veicoli speciali (autobus, veicoli di massa complessiva sup. a 3,5T., rimorchi di massa complessiva sup. a 3,5T., roulotte) devono fare la revisione solo presso gli uffici della Motorizzazione o presso le aziende autorizzate con la Legge 870:
· se l’anno di prima immatricolazione è il 2008, devono fare la revisione 2009 entro il mese di rilascio della carta di circolazione;
· se è stata fatta la revisione nel 2008, devono rifarla anche quest’anno entro il mese di revisione 2008.
Si ricorda che per chi circola dopo le scadenze indicate, senza aver effettuato la revisione è prevista la sanzione amministrativa ed il ritiro della carta di circolazione.

Ufficio Stampa CNA Teramo
segreteria@cnateramo.com

giovedì 23 aprile 2009

Alluvione, isolata Pietracamela. Chiesto l’intervento dell’esercito

Alluvione, isolata Pietracamela. Chiesto l’intervento dell’esercito

Continua ad essere isolato il comune di Pietracamela in seguito alla caduta di massi che hanno obbligato la Provincia a chiudere un tratto della strada (la sp 43) che conduce alla località montana. Il tratto interessato si trova, per chi sale a Pietracamela, prima del bivio per Intermesoli.

Il problema, sul quale la Provincia ha già chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e della Protezione civile, è costituito da un masso piuttosto grande, che cadendo si è fermato tra due tornanti e costituisce un rischio perché in bilico, e dal fronte di frana, che a monte richiede l’intervento di squadre di tecnici specializzati.

Per i motivi legati alla necessità di rimettere al più presto in sicurezza la strada e la parete da cui si sono staccati pietre e detriti, il Presidente D’Agostino è tornato questo pomeriggio a sollecitare l’intervento della Protezione civile chiedendo al responsabile del Com (Centro operativo misto) di Montorio, Antonio Sorgi, di intervenire con tutte le unità di intelligence ed operative necessarie ad affrontare la particolarità della situazione. Sorgi ha garantito l’intervento dei tecnici e dei mezzi del Genio dell’esercito, che saranno sul posto domani mattina intorno alle 8.

Già informato il sindaco, Antonio Di Giustino, in queste ore impegnato a gestire anche l’emergenza sisma con numerosi cittadini sfollati che attualmente sono alloggiati negli alberghi della località montana.

Scheda dei danni dell'alluvione sulla viabilità provinciale

PROVINCIA DI TERAMO

VI SETTORE

Viabilità – Grande Viabilità – Interventi in materia di Protezione Civile e Difesa del Suolo – Autoparco – Fiumi – Costa – Consolidamento Abitati – Trasporti Eccezionali - trasporti




















ALLUVIONE 21/22 APRILE 2009















N.
STRADA
LOCALITA'
COMUNE
DESCRIZIONE DANNO
NOTE
1
SP491
Corazzano -Bivio per Isola del Gran Sasso
Isola G.S.
cedimento della sede stradale

2
SP 22/B
Morro D'Oro
Morro D'oro
frana 1/2 carreggiata

3
SP 63
Fano a Corno - Cerchiara
Isola G.S.
frana 1/2 carreggiata

4
SP 34
Bisenti - ARSITA

presso ponte stretto frana intera carreggiata

5
SP 491
da Casello A24 - Isola G.S.
Isola G.S.
smottamenti a valle

6
SP 26/A
Canzano - ex frantoio Narcisi
Canzano
frana 1/2 carreggiata

7
SP 491
Villa Ruzzi di Colledoro
Castel Castana
frana

8
SP 491
Tossicia Ponte Alto
Tossicia
frana

9
SP 42
Macchia Vomano Crognaleto
Crognaleto
frana

10
SP 491
Tossicia
Tossicia
frana a valle

11
SP 25
Guzzano - località cimitero
Castellalto
frana

12
SP 50
Colle Caruno - Fonte del Latte
Teramo
frana

13
SP 31
Castilenti - zona Industriale
Castilenti
frana

14
SP 66
Villa Brozzi loc. Marcacci
Montorio V.
frana 1/2 carreggiata

15
SP 491
Villa Alzano

serie di frane in carreggiata

16
SP 75
Poggio Cono
Teramo
frane in carreggiata

17
SP 31
da Abitato di Castilenti a seguire
Castilenti
frana intera carreggiata

18
SP 19
Loc. Bivio Feudo - Ripe
Castellalto
frana 1/2 carreggiata

19
SP 19/F
Sardinara da Villa Vomano
Teramo
frana 1/2 carreggiata

20
SP 491
Villa Petto vicino Campo Sportivo
Colledara
frana 1/2 carreggiata

21
SP 48
km.ca 18+000
Rocca s.Maria
frana 1/2 carreggiata

22
SP 365
Basciano - Bisenti
Basciano
frana 1/2 carreggiata

23
SP 47/C
Faieto
Cortino
frana intera carreggiata

24
SP 25/A
Cordesco loc Casemolino
Castellalto
erosione di parte del corpo stradale

25
SP 13
per Bellante
Bellante
frana

26
SP 48
Torricella - loc Fornace
Torricella S.
frana 1/2 carreggiata

27
SP 50
Ioanella Bivio Castagneto
Teramo
serie di frane in carreggiata

28
SP 42
s.Giorgio - Altavella
Crognaleto
frana intera carreggiata

29
SP 25
Castel Basso/Castelnuovo
Castellalto
serie di frane in carreggiata

30
SP 18
Varano Basso
Teramo
frana

31
SP 60
Castrogno -Villa Viola
Teramo
smottamenti a valle

32
SP 491
località Castel Castagna
Castel Castagna
allagamenti e fango in carreggiata

33
SP 491
Villa Pizzicato

allagamenti e fango in carreggiata

34
SP 26/A
Canzano
Canzano
allagamenti e fango in carreggiata

35
SP 553
zona Draga di Fontanelle
Atri
allagamenti e fango in carreggiata

36
SP 80/A
Piane di Collevecchio
Montorio V.
allagamenti e fango in carreggiata

37
SP 27/A
Zona ind.le Atri
Atri
allagamenti e fango in carreggiata

38
SP 28
Pineto
Pineto
allagamento

39
SP 48
Rocca S.Maria 1 km prima dell'abitato
Rocca S.Maria
caduta massi

40
SP 61/B
Pagannoni bivio Campli
Campli
sassi in carreggiata

41
SP 43
Pietracamela
Pietracamela
caduta massi

42
SP 34
Appignano
Castiglione M.R.
frana da crollo blocchi arenacei

43
SP 23
di Cellino
Castellato/Celllino
Chiusura ponte sul Fiume Vomano
Ordinanza n. 10 del 21.04.2009
44
SP 553
Fontanelle di Atri
Atri
Chiusura ponte sul Fiume Vomano
Ordinanza n 11 del 21.04.2009 -
45
SP 491
Tossicia - Ornano
Tossicia
Chiusura tratto km.ca 9+000 per smottamento
Ordinanza n.12 del 22.04.2009
46
SP 65
Ronzano
Castel Castagna
Istituzione senso unico alternato per frana a valle
Ordinanza n. 13 del 22.04.2009
47
SP 553
Fontanelle di Atri
Atri
Riapertura solo nelle ore diurne del Ponte sul Fiume Vomano
Ordinanza n. 14 del 22.04.2009
48
SP 25/A
Cordesco loc Zona Ind.le Casemolino
Castellalto
Istituzione senso unico alternato per erosione Spondale del Fiume Tordino
Ordinanza n. 15 del 22.04.2009
49
SP 43
Pietracamela
Pietracamela
Chiusura del tratto per caduta massi
Ordinanza n. 16 del 22.04.2009
51
SP 48/G
Acquaratola - Macchia S. Cecilia
Rocca s.Maria
chiusura per frana a valle
Ordinanza n. 17 del 22.04.2009
52
SP 61/C
Campovalano
Campli
chiusura per frana tratto in trincea km.ca 0+500 circa
Ordinanza n. 18 del 22.04.2009

La Provincia “affitta” per un anno l’ex sede teramana di Bankitalia

La Provincia “affitta” per un anno l’ex sede teramana di Bankitalia
Intanto si prevede l’adeguamento strutturale del Palazzo di via Milli lesionato. D’Agostino: “Lavori comunque necessari per mettere in sicurezza l’edificio”

Sarà firmato domani mattina, a Roma, il contratto di comodato con la Banca d’Italia che, per la durata di dodici mesi, consentirà alla Provincia di Teramo di utilizzare i locali dell’ex sede teramana dell’istituto di credito, situata in via Carducci, ed ovviare così ai problemi di temporanea inutilizzabilità del palazzo di via Milli a seguito del sisma.

Lo ha annunciato questa mattina, nel corso dell’incontro con i giornalisti, il Presidente D’Agostino, precisando di essere in attesa di informazioni più puntuali dai tecnici presenti circa il sopralluogo eseguito dalla Protezione civile ieri e finalizzato a verificare i danni subiti dalla sede centrale.

Ricordando che per ora fanno fede la nota e l’ordinanza di sgombero del commissario straordinario del Comune di Teramo, D’Agostino ha sottolineato che “dalla relazione del tecnico incaricato dalla Provincia, che già in precedenza aveva studiato il rischio sismico dell’edificio, si evincono problemi strutturali molto seri che richiedono un intervento di adeguamento strutturale dell’immobile corposo e costoso. I lavori, quindi, sono comunque necessari per migliorare le condizioni di sicurezza del palazzo”. Secondo una prima stima, l’intervento sulla sede di via Milli costerà non meno di due milioni e 500 mila euro.

L’incontro con i giornalisti è stato l’occasione anche per illustrare “Presente Futuro”, la pubblicazione che racconta il quinquennio di amministrazione che si avvia a conclusione. A tal proposito si ricorda che in seguito al terremoto che ha colpito la popolazione aquilana, il Presidente e la Giunta hanno deciso di rinunciare all’invio della pubblicazione a tutte le famiglie teramane, destinando le somme accantonate (circa 30 mila euro) alla Protezione civile. Il prodotto editoriale è stato stampato in sole 2.000 copie e sarà disponibile sul sito dell’ente.

Alluvione, chiusa la Teramo-Mare e interrotte numerose strade. La Provincia torna a chiedere lo stato di emergenza per calamità naturale

Alluvione, chiusa la Teramo-Mare e interrotte numerose strade. La Provincia torna a chiedere lo stato di emergenza per calamità naturale

“Dopo il terremoto siamo di fronte ad un’altra grave emergenza per la quale la Provincia tornerà a chiedere, anche se per motivi diversi, il riconoscimento dello stato di calamità naturale”. Lo ha detto il Presidente, Ernino D’Agostino, nell’incontro avuto con i giornalisti, questa mattina, nella sala audiovisivi della biblioteca Dèlfico. La conferenza stampa, inizialmente convocata per presentare le linee del bilancio di fine mandato dell’ente, è stata incentrata esclusivamente sulle conseguenze dell’alluvione.

I danni provocati al rilevato della superstrada dall’aumentata portata del Tordino hanno indotto questa mattina l’Anas a chiudere alla circolazione, in entrambi i sensi di marcia, la Teramo-Mare. Ad essere colpito risulta essere il secondo lotto della superstrada. Anche se è possibile entrare da Mosciano o da Teramo, è tuttavia possibile percorrere solo brevi tratti. Uscita obbligatoria a Bellante in direzione Teramo e a Canzano in direzione Giulianova.

Parziali interruzioni si registrano anche sulla strada provinciale per Cordesco (parallela alla Teramo-Mare).

Attualmente è interrotta a causa della caduta di massi e detriti anche la strada provinciale 43 per Pietracamela che, dunque, risulta isolata. Protezione civile e vigili del fuoco stanno intervenendo per cercare di liberare la strada. Questa notte è stato chiuso un tratto della statale 80 dopo Montorio in direzione Campotosto ma ora l’Anas, dopo aver sgomberato la carreggiata, lo ha potuto riaprire.

Chiusa invece con ordinanza, questa mattina, la strada provinciale 491 nel tratto compreso fra Tossicia e Ornano. A causa delle eccezionali piogge, infatti, si è verificato un cedimento della scarpata di valle compresa parte della carreggiata stradale. I percorsi alternativi indicati agli automobilisti sono le strade provinciali 41 di Bascianella e 40 di Colledara. Chiusa anche la provinciale di Acquaratola nel comune di Rocca Santa Maria.

Rimane chiuso e sotto osservazione il ponte di Castelnuovo sulla strada provinciale 23, mentre il ponte di Fontanelle di Atri sulla sp 553 non presenta problemi gravi e dunque riaprirà anche se solo nelle ore diurne. Rimarrà chiuso dalle 21 alle 6.

“Ci risultano – ha detto il vice presidente con delega alla Viabilità, Giulio Sottanelli – una cinquantina di situazioni critiche tra frane e smottamenti vari. Il bilancio è ancora provvisorio ma è già drammatico. Stiamo intervenendo con tutti gli uomini e i mezzi a disposizione”.

Il Presidente D’Agostino ha immediatamente convocato una riunione straordinaria della Giunta annunciando, nel contempo, la richiesta di convocazione di un coordinamento con Prefettura, vigili del fuoco, Anas e Protezione civile.

La richiesta di stato di emergenza sarà discussa e ratificata questo pomeriggio nel Consiglio provinciale che tornerà a riunirsi alle ore 19 nella sala polifunzionale di via Comi.

mercoledì 22 aprile 2009

RISERVA NATURALE REGIONALE DEL BORSACCHIO (ROSETO E GIULIANOVA)

RISERVA NATURALE REGIONALE DEL BORSACCHIO (ROSETO E GIULIANOVA)
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TERAMO DECIDE DI DECIDERE


Il Consiglio Provinciale di Teramo, riunitosi nel corso della mattinata di martedì 21 aprile, in sessione straordinaria urgente, presso la Biblioteca Provinciale, in merito alla Riserva Naturale del Borsacchio ha approvato una mozione diretta a:
1) sollecitare il Presidente della Provincia a procedere alla concreta realizzazione della Riserva Naturale del Borsacchio, per la salvaguardia del suo patrimonio ambientale e paesaggistico;
2) richiedere alla Giunta Regionale d’Abruzzo, i necessari chiarimenti in ordine all’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico;
3) assumere iniziative di concertazione coi Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova;
4) attivare, infine, l’immediata nomina dell’Organo di Gestione della Riserva Naturale del Borsacchio.
La mozione è stata adottata col voto favorevole di 14 Consiglieri su 16, con la sola astensione di 2 Consiglieri di maggioranza (Di Girolamo e Frattari).
Il Presidente D’Agostino ha assicurato che procederà tempestivamente alla costituzione dell’Organo di Gestione secondo quanto previsto dalla legge istitutiva della Riserva Naturale.
Nella giornata di domani, ha annunciato che trasmetterà alle Amministrazioni Comunali di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova, alle Associazioni di Protezione Ambientale, all’Università ed al Corpo Forestale dello Stato, la richiesta di designazione dei componenti dell’Organo di Gestione della Riserva.
Lo stesso Presidente ha garantito che, se tali indicazioni non dovessero pervenirgli nel termine di dieci giorni, procederà ugualmente alla nomina dei componenti dell’Organo di Gestione, allo scopo di avviare concretamente le attività della Riserva Naturale, anche in considerazione dei gravi ritardi finora accumulatisi.


AMENA - Associazione Micologia e Natura Abruzzese; C.E.A. - Centro Educazione Ambientale Torresi - Giulianova; COMITATO RISERVA NATURALE REGIONALE GUIDATA BORSACCHIO; ITALIA NOSTRA - Atri; ITALIA NOSTRA - Giulanova; ITALIA NOSTRA - Teramo; LEGAMBIENTE - Giulianova; LIPU - Abruzzo; MAREVIVO - Abruzzo; SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA - Abruzzo e Molise; WWF - Teramo; WWF - Abruzzo.

Nuovo comunicato ufficiale Red Blue Eagles L'Aquila 1978 Curva Sud L'Aquila

I Red Blue Eagles L'Aquila 1978 Curva Sud, l'unico gruppo Ultras della città dell'Aquila, comunicano che il conto corrente bancario aperto in seguito al terremoto del 06 Aprile 2009 è il solo ad essere riconosciuto da tutta la curva aquilana (vedi precedente comunicato).
L'attivazione del conto corrente è avvenuta il giorno 16/04/2009 in quanto non è stato possibile prima, per gli ovvi motivi causati dal terremoto.
Pertanto invitiamo tutti i gruppi Ultras d'Italia a diffidare di tutti gli altri comunicati, messaggi e numeri di telefono sui vari siti internet o testate giornalistiche, da parte di pseudo tifosi dell'Aquila in quanto non rappresentanti di nessun gruppo ufficiale, i cosiddetti cani sciolti.
Precisiamo che chiunque possa avere dei dubbi in merito, e per maggiori informazioni, deve fare riferimento ai seguenti numeri telefonici: Pasquale Caruso 349/5877022 (Red Blue Eagles L'Aquila 1978) Paolo Tinari 339/5363332 (Red Blue Eagles L'Aquila 1978) E-Mail: d_squadrito@yahoo.it

Libro. Presentazione libro: ANTONIO FOGAZZARO (Pescara, venerdì 24 aprile, ore 18,00)

Venerdì 24 Aprile alle ore 18:00
presso la Libreria LIBERNAUTA di Pescara (Via Teramo n. 27)
don Ugo Carandino e Marco Solfanelli

presenteranno il libro di Alessandro Cavallanti
ANTONIO FOGAZZARO
Nei suoi scritti e nella sua propaganda
Un po' di vera luce
Edizioni Amicizia Cristiana

Antonio Fogazzaro (1842-1911) rappresentò una delle figure più insidiose del modernismo religioso in Italia. Nel 1905 pubblicò il romanzo Il Santo, avente come protagonista un religioso, venerato come un santo dai suoi fedeli, che intendeva convincere lo stesso Papa della necessità di una radicale riforma della Chiesa Romana. Don Alessandro Cavallanti (1879-1917), direttore della rivista antimodernista "L'Unità Cattolica" - a più riprese lodata da san Pio X - pubblicò questo breve saggio su Fogazzaro, per smascherare il «tenace propagandista del modernismo». L'intervento di don Cavallanti fu determinato dall'influenza che il pensiero di Fogazzaro esercitava nel clero e in alcuni circoli cattolici, anche grazie alla copertura ricevuta dai vescovi insofferenti al magistero (e ai provvedimenti disciplinari) di san Pio X contro l'eresia modernista. Fu significativo il caso mons. Geremia Bonomelli (1831-1914), vescovo di Cremona, che lodò Fogazzaro nell'opera "Profili di personaggi italiani" (1911): Papa Sarto indirizzò al prelato un severo monito. Il modernismo stava devastando la Chiesa, e le speranze contenute ne Il Santo si sarebbero realizzate negli anni Sessanta, facendo del Fogazzaro un autentico precursore del concilio Vaticano II.

http://www.edizioniamiciziacristiana.it/antoniofogazzaro.htm

martedì 21 aprile 2009

Provincia. Visto il rischio di allagamenti e frane sulle strade, la Provincia raccomanda agli automobilisti di evitare di mettersi in viaggio nelle or

Ai problemi già segnalati si aggiungono i rallentamenti sulla Teramo-Mare per l'allagamento del sottopasso tra il terzo lotto e l'ingresso dell'autostrada. Visto il rischio di allagamenti e frane sulle strade, la Provincia raccomanda agli automobilisti di evitare di mettersi in viaggio nelle ore notturne.

Venerdì 24 aprile 2009, ore 16.00 - Auditorium Sant’Agostino – Atri (TE)

Venerdì 24 aprile 2009, ore 16.00 - Auditorium Sant’Agostino – Atri (TE)
“I Colori del buio”, Convegno dei diritti dei diversamente abili

ATRI (TE), 21 Aprile ’09 – Un convegno dal titolo “I Colori del buio”, organizzato dall’Associazione AiutAbile di Atri (Te), per la tutela dei diritti dei diversamente abili, si svolgerà alle ore 16.00 di venerdì 24 aprile, presso l’Auditorium Sant’Agostino di Atri (Te), in occasione del 200°anniversario della nascita di Louis Braille
All’incontro parteciperanno, tra gli altri, Concezio Del Principio, Presidente dell’Associa-zione Aiutabile; Gabriele Astolfi, sindaco di Atri; Vitantonio Zito della Direzione nazionale U.I.C (Unione Italiana Ciechi); Italo Del Giovine, Presidente provinciale U.I.C; Armanda Sivitilli dell’Unione Italiana Ciechi - sezione di Teramo; Paola Caldiroli della Fondazione Hollmann di Padova; l’avvocato Fabrizio Lazzaro; la dott.ssa Tiziana Pasetti; Lorenzo Gatto, direttore del settore adulti la Lega del filo d’Oro di Osimo. Non mancherà inoltre la testimonianza di atleti di Torball maschile di Teramo.
Testimonial del convegno la cantante milanese Annalisa Minetti.
«Una giornata dedicata ai diritti dei non vedenti, alle loro famiglie e agli operatori che ogni giorno si confrontano con la disabilità,» spiega Concezio Del Principio, presidente dell’as-sociazione Aiutabile. «Durante il convegno si cercherà di approfondire quali sono le buone prassi affinché le persone con disabilità possano condividere diritti e opportunità con tutti gli altri. Il nostro obiettivo è tenere continuamente acceso un faro sulle problematiche dei diversamente abili.»
Ma non finisce qui. L’incontro infatti vedrà l’intervento del dott. Renato Cerbo, direttore del Centro regionale Autismo di L’Aquila, totalmente distrutto durante il terribile terremoto dello scorso 6 aprile. Cerbo illustrerà l’iniziativa di raccolta fondi per sostenere le attività del centro e per aiutare concretamente le famiglie dei ragazzi diversamente abili.
Il convegno sarà moderato dal giornalista Rai Umberto Braccili.
Marzia Aquilio
Ufficio Stampa Associazione AiutAbile
Tel. 338.3052224 - aquilio@virgolacom.it


Per Informazioni: Associazione AIUTaBILE –
piazza Duomo, 19 Atri (Te) Tel. 085 87.10.218 - fax 085 87.05.30
sito web: www.aiutabile.it
e-mail: info@aiutabile.it presidente@aiutabile.it

alle ore 18.00 sarà presentato da Rutilio Sermonti il libro "Noi e Loro. storie di uomini e bestie" all'interno della cornice dell'Esposizione Librari


alle ore 18.00 sarà presentato da Rutilio Sermonti il libro "Noi e Loro. storie di uomini e bestie" all'interno della cornice dell'Esposizione Libraria Non Conforme ...

Teramo. In seguito alle piogge chiusi i ponti sul fiume Vomano

In seguito alle piogge chiusi i ponti sul fiume Vomano
lungo la sp 23 di Castelnuovo e la ex statale 553 di Atri
Disagi al traffico in diverse strade provinciali a causa delle precipitazioni

In seguito alle abbondanti e ininterrotte piogge, il settore viabilità dell’Ente sta rilevando numerose e significative criticità sulla rete viaria provinciale.

A causa dell’aumento della portata del fiume Vomano, sono stati chiusi con ordinanza, per motivi prudenziali, il ponte sulla strada provinciale 23 di Castelnuovo e il ponte lungo la ex statale 553 di Atri all’altezza di Fontanelle. Il traffico, in tutti e due casi, viene deviato lungo la sp 23/A dello Stampalone e la statale 150 in entrambe le direzioni.

Disagi e parziali limitazioni al traffico, a causa delle frane, si rilevano inoltre in diversi punti delle sp di Castilenti (zona industriale), San Giorgio di Crognaleto, Magnanella (sulla strada per Fonte del Latte e Colle Caruno), Canzano (vicino all’ex frantoio Narcisi), Castel Castagna (in prossimità del bivio vicino a Villa Ruzzi), Altavilla e Macchia Vomano nel comune di Montorio, Corazzano di Isola.

Movimenti franosi hanno avuto riflessi sulla viabilità anche tra Fano a Corno e Cerchiara, tra Atri e Bisenti, tra Bisenti ed Arsita, a Rocca Santa Maria e a Castelli.

Nessuna segnalazione, al momento, dalla Val Vibrata.

Il settore viabilità dell’Ente sta intervenendo con tutte le squadre a disposizione per porre riparo ai problemi. Il numero verde messo a disposizione della Provincia per la segnalazione di eventuali emergenze è lo 800017069.

“Stiamo monitorando la situazione – spiega il Presidente D’Agostino – ed abbiamo allertato l’unità di crisi operante all’interno della Provincia. Siamo inoltre in contatto con il prefetto di Teramo per qualsiasi emergenza”.

Teramo. Asili: domani e giovedi, i genitori potranno sottoscrivere l’accettazione delle nuove sedi

Asili: domani e giovedi, i genitori potranno sottoscrivere l’accettazione delle nuove sedi
I bambini degli asili chiusi per inagibilità conseguente alle lesioni causate dal terremoto, troveranno ospitalità presso altre strutture in base ad una assegnazione che è stata determinata dall’Ufficio Scuola del Comune di Teramo. Gli Asili presso i quali saranno dislocati i bambini sono:
Piano Solare, Gammarana, Colleatterato e San Nicolò.
Pertanto i genitori dei bambini degli Asili Nido di Via Diaz e Via De Albentiis - quelli appunto chiusi - possono recarsi presso l'Asilo Nido Gammarana sito in Via Tripoti, domani mercoledì 22 aprile dalle ore 7.30 alle ore 16.30 e giovedì 23 aprile dalle ore 7.30 alle ore 18.30 per l'accettazione delle nuove sedi di assegnazione.

In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere provinciale Carlo Taraschi a margine del Consiglio provinciale di questa mattina, trasmettiamo

In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere provinciale Carlo Taraschi a margine del Consiglio provinciale di questa mattina, trasmettiamo una nota del Presidente, Ernino D’Agostino:


“Il capogruppo provinciale del Pdl, l’ingegner Carlo Taraschi, si è reso protagonista in queste ore di un’azione comunicativa inopportuna, grave ed irresponsabile – dichiara il Presidente D’Agostino - che non esito a definire un’autentica pagliacciata. Forse allo scopo di coprire la totale assenza di iniziative dello schieramento che rappresenta per affrontare la grave emergenza che ha colpito anche il territorio della provincia di Teramo, ha pensato di poter lanciare una sorta di scoop sulla presunta agibilità della sede centrale della Provincia di via Milli.
Gli unici atti amministrativi che contano sono la nota del 13 aprile e la successiva ordinanza del commissario straordinario del Comune di Teramo, che attestano l’inagibilità della sede, sulla base delle relazioni tecniche rimesse dai tecnici dell’Ente.
C’è chi non ha nulla da dire e pensa in un momento di grave emergenza come questo di potersi divertire con iniziative estemporanee. A differenza del consigliere Taraschi e dello schieramento che rappresenta, che nulla hanno finora fatto a sostegno della richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per il nostro territorio, noi proseguiremo con iniziative concrete, a partire dalla seduta straordinaria del 28 aprile sul sisma, la nostra azione per ottenere dal Governo nazionale e dal Governo regionale le risposte necessarie per la gestione dell’emergenza e per la ricostruzione.
Le nostre preoccupazioni riguardano le scuole da sistemare e riaprire, i cittadini privi di abitazione, le certezze da dare agli operatori turistici sulla costa teramana, gli interventi urgenti per sostenere l’economia e l’occupazione”.

Dario Franchitti, si riconferma nel G. P. di Long Beach di Lino Manocchia

Dario Franchitti
si riconferma nel G. P.
di Long Beach

di Lino Manocchia

LONG BEACH. La “Montecarlo del West”, col suo sole, le palme, la Queen Mary, perennemente ancorata, la miriade di yack miliardari, si è lasciata “invadere” da una folla calcolata sulle 165 mila unità.

Negli impianti del colossale Acquarium la stampa, risvegliatasi dal torpore invernale e dalle notizie affiorate sin dalla vigilia, ha seguito un rosario di conferenze stampa a volontà. La più interessante quella della conferma, da parte di Keven Kalkhoven, ex socio di Jerry Forsythe, fondatori della Champcar.
«Paul Tracy,» ha detto Kalhoven, «rappresenterà i nostri colori nella 500 miglia di Indianapolis del 24 maggio prossimo – e forse a Toronto ed Edmonton (Canada) se giungeranno gli aiuti finanziari – sponsorizzata dalla GEICO, compagnia di assicurazioni, con la popolarissima mascotte, questa volta mimicizzata dall’italiano Max Papis, amico di Tracy, il quale non ha tardato a dire: «Questa volta non mi ruberanno, la vittoria, come nel 2002, regalandola al brasiliano Helio Castroneves,» che questo weekend, ha salvato la pelle (ma non gli svariati milioni per i due top legali), battendo il Dipartimento federale delle tasse, che lo accusava di evasione fiscale.
Il figliol prodigo brasiliano della Penske ha offerto una conferenza stampa tragicomica, ricca di sorrisi, parole profferite a fil di voce e qualche furtiva lacrimuccia, per poi tentare la pole position che però è andata all’australiano Will Power, il quale, dopo la 500 miglia di Indy verrà... “licenziato” per il ritorno nel team del brasiliano Penske, finito contro le protezioni a 10 minuti dalla conclusione della qualifica ed un noioso mal di capo. Il “botto” della bella Danica Patrick non ha sorpreso nessuno, poiché l’arizoniana sembra sia abbonata a simili frangenti corsaioli.
Presente a Long Beach, anche il mitico Mo Nunn, l’ingegnere che aiutò, col team di Chip Ganassi, il bolognese Alessandro Zanardi alla conquista del titolo di Indianapolis. Nunn ha lasciato la Florida ritirandosi con la consorte nei paraggi di San Diego California.

Marco Andretti
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LA CORSA - Una temperatura record, che ha creato una lotteria di gomme “veloci” e regolari, ha fatto da cornice alla 35.ma edizione del G.P. di Long Beach. E’ stata la grande giornata californiana dell’italo scozzese Dario Franchitti. Grinta, scatto, potenza della macchina preparata dall’imbattibile Chip Ganassi, hanno costruito la quinta vittoria, meritata, del G.P californiano, di Dario che ha dedicato la vittoria alla consorte, l’attrice Ashley Judd che oggi compie gli anni (quanti?...) ed ha fatto un tifo indescrivibile nei pit. Long Beach ha sorriso, come sempre, da quando vide trionfare nel 1984-85-86 Mario Piedone, in veste Formula uno, che oggi ha gioito per la meritata sesta piazza del nipote Marco.
Al ruggito di Will Power, autore di un avvio strepitoso, Franchitti ha risposto con spunti mozzafiato a lui familiari, capaci di reggere in testa, sino alla fine, tallonato da Power, il veterano Tony Kanaan, il solitario Wheldon, quindi dal baronetto di casa Andretti ed il redivivo Helio Castroneves che ha tentato, senza esito, di far sorridere il burbero benefico patron Roger Penske.

Discutibile il contatto di Ryan Briscol (foto), pilota di Penske, alla 76ma passata ai danni dell’australiano Scott Dixon, mentre surriscaldava le gomme, relegandolo al15mo posto d’arrivo. Delusione per Briscoe, che sin dalla prima tappa floridiana aveva dato ad intendere di aver posto l’ipoteca al campionato Indy car. Ma il 13.mo posto d’arrivo ha contribuito a rendere ancora più pesante la battuta d’arresto della gagliarda squadra del Michigan.
La Patrick ritrovatasi tra i primi cinque, grazie ad un rifornimento “sfasato”, festeggia anche l’anniver-sario della sua prima vittoria, dello scorso anno, sul
circuito giapponese di Motegj. Il team di Carl Haas ha attraversato un attimo di suspense quando, effettuato il pieno, un ordine errato di scuderia provocava la caduta di un meccanico al pit che veniva ricoverato, senza serie conseguenze fisiche. Il pilota Graham Rahal, figlio del grande Bobby, ha concluso 12.mo ma forse Paul Newman, creatore del team non avrà certo sorriso.
La dea bendata ha sbattuto la porta in faccia all’inglese Justin Wilson, che quest’anno è riuscito a trovare la guida presso la non florida squadra del bravo Dale Coyne, capace, però, di allestire un team tecnico valido, ed i primi risultati fanno sperare. Oggi Wilson al 53mo degli 86 giri in programma si è ritrovato in mezzo ad un gruppo di “sbandati” ed ha dovuto abbandonare con la macchina zoppicante. Senza dubbio Justin meriterebbe l’Oscar della sfortuna.
LINO MANOCCHIA