venerdì 24 aprile 2009

Lettera Napolitano

Al Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
ROMA


Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi
Palazzo Chigi
ROMA


OGGETTO: Emergenza terremoto del 6 aprile e emergenza alluvione del 21 e 22 aprile. Riconoscimento dello Stato di Emergenza per la Provincia di Teramo.


Questa Provincia, dopo i tristi eventi sismici che recentemente hanno scosso l’intero territorio della Regione Abruzzo, con gravissimi danni anche al territorio e alle popolazioni teramane, è costretta a fare fronte ad una nuova emergenza di enormi dimensioni per danni alla viabilità.
A seguito degli eventi alluvionali del 21 e 22 aprile, con allagamenti anche di abitazioni private, esondazioni, smottamenti e frane, precipitazioni di massi, il sistema viario nazionale e locale di questa Provincia è stato messo a dura prova, collassando su numerose arterie di fondamentale importanza per l’economia del territorio e l’ordinaria mobilità.
I danni subiti, già ad una prima indagine, sono per dimensione e valore gravissimi, non sopportabili con gli strumenti normativi e le risorse disponibili per l’ordinaria amministrazione.
Allo stato, costretti a vivere e fare fronte ad una emergenza dietro l’altra, le Amministrazioni locali sono spesso impotenti, in assenza di adeguate risorse finanziarie e in presenza dei vincoli di spesa imposti dalle leggi di finanza pubblica, verso le legittime richieste di aiuto e soccorso provenienti da ogni parte del territorio.
Com’è noto, inoltre, dal 23 aprile i Consigli sono stati sciolti per le imminenti elezioni amministrative.
Il momento più alto e di maggior rilievo del percorso democratico di una Repubblica e della sua gente, oggi pesa come un macigno sia sulle spalle di chi è candidato sia su quella dei cittadini che avvertono il disagio e la difficoltà degli Enti e degli Amministratori nel recepimento di istanze, tutte con il carattere dell’emergenza e dell’ineludibilità.
La presente, pertanto, non vuole essere una richiesta, ma un accorato appello alle Istituzioni che hanno responsabilità di garanzia e di governo, necessitati ad intervenire in presenza di eventi calamitosi quando pregiudicano e squilibrano il normale sviluppo economico e la sicurezza sociale.
Con questo spirito di attaccamento e di rispetto verso le Istituzioni Repubblicane e la propria Terra, si resta in attesa del RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI EMERGENZA per le ragioni esposte negli allegati documenti, nonché, dell’assegnazione di fondi straordinari essenziali per fronteggiare le emergenze e il successivo ritorno alla normalità.
Certi di ricevere le giuste attenzioni, in fiduciosa attesa, si porgono cordiali saluti.

IL PRESIDENTE
Ernino D’Agostino

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