domenica 19 aprile 2009

Terremoto: riceviamo dall'On. Pio Rapagnà

Città per Vivere – Mia Casa d'Abruzzo
Coordinamento regionale
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)
Tel. 085-8944934 - Fax. 085-9150464
COMUNICATO STAMPA
“Pietà l'è morta!”
LA REGIONE Abruzzo, le PROVINCIE ed i COMUNI che hanno consentito nel corso del tempo la costruzione, SENZA CONTROLLO, di edifici residenziali pubblici in ZONE SISMICHE classificate, tra l'altro, a volta di PRIMA e a volta di SECONDA CATEGORIA, HANNO MESSO IN SERIO PERICOLO LA VITA, LA SICUREZZA E LA INCOLUMITA' DI MIGLIAIA E MIGLIAIA DI FAMIGLIE tra le più deboli ed a rischio della intera Comunità regionale.
QUESTE FAMIGLIE, assegnatarie di alloggi ex-GESCAL, ex-IACP, ATER, Cooperative e Consorzi vari di abitazione, di fronte ad un prevedibile ed acclarato rischio sismico, SONO STATE DI FATTO ABBANDONATE AL LORO DESTINO, sia dalla mano pubblica e sia da coloro che avrebbero dovuto controllare “gli atti, i fatti, le opere e le omissioni”, e proteggerle, queste famiglie, METTENDO IN SICUREZZA LA LORO VITA, I LORO BENI E LA LORO CASA .
ADESSO, essendo venuta a mancare ogni forma di prevenzione e di riduzione del danno da parte delle autorità politiche ed amministrative preposte, E' LA PROTEZIONE CIVILE CHE DEVE PRENDERE DI PETTO LA SITUAZIONE DELLE CASE POPOLARI E DELLE COOPERATIVE DI ABITAZIONE, assumendosi la responsabilità di intervenire “IN VIA SOSTITUTIVA” per mettere a norma ed in sicurezza l'intero patrimonio residenziale pubblico della Regione Abruzzo, delle ATER, delle Cooperative e dei Comuni, i quali, PER QUANTO HANNO DIMOSTRATO DI NON SAPER FARE E PREVENIRE, non possono essere in grado, e certemente da soli non lo sono, di procedere alla RICOSTRUZIONE, AL RECUPERO ED ALLA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI, DELLE ABITAZIONI E DEI QUARTIERI POPOLARI da essi stessi in tanti anni trascurati ed abbandonati.
In questi giorni drammatici e di grande dispersione territoriale, è la Protezione Civile che deve lanciare un messaggio di solidarietà, di incoraggiamento e di speranza, prendendo e annunciando “solennemente” l'impegno affinchè nessuna famiglia assegnataria di un alloggio di edilizia residenziale pubblica rimanga abbandonata e privata della abitazione che essa stessa, con fiducia e dignità civica, ha contribuito a realizzare “in un patto di solidarietà con lo Stato”, attraverso anni ed anni di versamenti “collettivi” dei fondi GESCAL prelevati direttamente dalla busta paga di ogni lavoratore, con il pagamento del canone di locazione e dei ratei del mutuo-casa, per l'accesso, attraverso l'uso del risparmio popolare, al riscatto ed alla proprietà della abitazione.
Gli inquilini ed assegnatari abruzzesi, profondamente indignati nell'assistere ad una tale “sconfitta del bene e dell'interesse pubblico”, quasi una “Caporetto annunciata” delle pubbliche istituzioni, “vigileranno” notte e giorno sull'operato del Governo, della Regione, delle ATER e della Protezione Civile e si impegneranno, a fianco ed insieme alle altre famiglie rimaste senza casa e duramente colpite, in una azione di contrasto del malcostume e della corruzione politica ed amministrativa, con una dignitosa opera di denuncia, di verifica e di informazione, per evitare che, dopo quello che è successo in questi anni, oltre al danno si materializzi anche la beffa, di restare cioè senza un bene primario e fondamentale come la casa.
Pio Rapagnà – Coordinatore regionale
Roseto degli Abruzzi, 18.4.2009

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