sabato 14 giugno 2008

Storia. Lettera aperta al Prefetto di Teramo, Sua Eccellenza dot. Francesco Camerino




A sua Eccellenza Prefetto di Teramo
Dott. Francesco Camerino

e.p.c. al Sindaco della Città Giulianova, Claudio Ruffini

e.p.c al Presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Filipponi

e.p.c. ai gruppi consiliari della Città di Giulianova
DS-Pd, Margherita-Pd, PRC, IdV, SDI, PdCI, FI-Pdl, UDC, AN-Pdl

e.p.c. ai Parlamentari eletti nel collegio di Teramo
Sen. Paolo Tancredi
On. Carla Castellani
On. Tommaso Ginoble

e.p.c. alle testate giornalistiche teramane

e.p.c. al sito Web http://www.resistenzateramana.it/

Giulianova alta lì, 14 giugno 2008.


Oggetto: lettera aperta – mancata concessione riconoscimento onorifico per la Città di Giulianova.


In riferimento alla Sua del 3 giugno 2008, prot. N. 20439 Gab. (ricevuta il 7 giugno, in allegato per chi ci legge per conoscenza), dove viene confermata la mancata concessione di un riconoscimento onorifico alla nostra Città, con parere negativo della Commissione al Valore e Merito Civile del Ministero dell’Interno, mi vedo costretto a replicare con dati circostanziati e suffragati dai fatti. Tanto per confermare la fondatezza dei dati trasmessi alla Presidenza della Repubblica Italiana in data 25-02-2005 (onorificenza militare) e successivamente, visto il precedente diniego, il 30 marzo 2007 (onorificenza civile).

Premesso che da sempre mi sono occupato di ricerche e della valorizzazione del nostro territorio, avevo l’intenzione, come semplice cittadino, di richiedere per la nostra Città un titolo onorifico per le note vicende degli ultimi anni della 2° Guerra Mondiale. In particolar modo le vicende accadute nella Città di Giulianova:
· Attività antifascista nel territorio giuliese e limitrofo, con formazione di bande partigiane (Giuliese Garibaldi e l’Alfredo Parere) e attività di sabotaggio nelle retrovie contro le forze di occupazione tedesche.
· Contributo di vite umane durante i pesanti bombardamenti avvenuti tra agosto del ’43 e aprile del ’44. Soprattutto nel cuore del centro storico giuliese (23 morti e 46 feriti).
· Fucilazione diretta da parte dei tedeschi di Flaviano Poltrone, per essersi rifiutato di dare il proprio cavallo e di Vincenzo Alleva, per aver sottratto dei fili telefonici.
· Giuliesi condannati, denunciati e mandati al confino dai Tribunali speciali: Nando Giuliucci, Luigi Cappelletti, Pasquale De Ascentiis e Nicola Lattanzi.

Tale documentazione era già stata inviata in forma cartacea alla Presidenza della Repubblica, con l’auspicio di ulteriori approfondimenti, ed infatti, anche la locale Compagnia Carabinieri di Giulianova mi aveva contattavano per ulteriori notizie. Il Documento (in copia) più importante in mio possesso è il riconoscimento al Partigiano all’Avv. Riccardo Cerulli e alla sua banda (la Giuliese Garibaldi), concessa dalla Commissione Regionale Abruzzese per il riconoscimento della qualifica di partigiano (Prefettura dell’Aquila).

Inoltre, per essere più precisi, cito le seguenti fonti:
Dizionario della Resistenza, Luoghi, formazioni, protagonisti, II tomo - pag. 881, Einaudi 2001 (da pag. 153 a pag. 154 a cura del Prof. Luigi Ponziani).
La resistenza nel teramano, Casa della Cultura “Carlo Levi” Teramo
Il Fascismo, la resistenza, i campi di concentramento di Italia Iacoponi.
Giulianova 1860, di Riccardo Cerulli.
Anni di Guerra della Biblioteca Provinciale, mostra.
25 aprile 2007 e 25 aprile 2008, volumi a cura della Città di Giulianova e curati dal Prof. Andrea Palandrani.
Caduti sotto i bombardamenti degli angloamericani, manifestazione a cura del Cocivis di Giulianova.

Per i motivi e le citazioni sopra riportati, ritengo che le decisioni della Presidenza della Repubblica prima e del Ministero dell’Interno poi, nuoce all’onore e alla reputazione dei tanti giuliesi che rischiarono la propria vita per difendere Giulianova e portare la nostra nazione tra le democrazie europee. Se lo stesso ex Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione del 58° anniversario della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema (in Toscana) dichiarò: “..C’è il dovere morale della memoria storica”, non mi stupisco più se oggi tra i giovani vengono dimenticate le date storiche della nascita della Repubblica Italiana.

Quindi, visto il diniego da parte della Presidenza della Repubblica Italiana, per un titolo onorifico militare (decorsi i termini) e del Ministero dell’Interno (mancanza elementi utili per una analitica ricostruzione dei fatti).

Chiedo al Sindaco di Giulianova, Claudio Ruffini, che ci legge per conoscenza:
La costruzione di un monumento/scultura alla resistenza giuliese contro l’occupazione nazista (anche coinvolgendo un concorso di idee con le scuole superiori) e affidare i lavori ai giovani artisti locali. Visto che ogni 25 aprile vengono messe le corone d’alloro sotto “anonime” insegne di Vie (Capuani, Alleva, ecc.).
Intitolare la “nuova” Piazza o Anfiteatro (in costruzione) dietro la sede Municipale, anche con una targa marmorea che ricordi i morti dei bombardamenti degli angloamericani.
Redigere una stele (in un luogo centrale della città) con i nomi degli antifascisti giuliesi che parteciparono alle formazioni partigiane comandate dall’Avv. Cerulli.

In attesa di un riscontro, da parte delle persone interessate alla valorizzazione della nostra Città, resto in attesa di ulteriori chiarimenti e approfondimenti, anche fornendo ulteriori documenti.


In fede
Walter De Berardinis

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