giovedì 28 febbraio 2008

Politica, riceviamo dall'Associazione Culturale IMPRONTE di Giulianova

Associazione
IMPRONTE
Giulianova
AFFARE RIFIUTI: ZITTI ZITTI CI HANNO FREGATO Sulla tragedia dei rifiuti da giorni era calato uno strano silenzio. Quando tutto tace vuol dire che qualcosa bolle in pentola. E infatti … Ma andiamo per ordine. La scorsa settimana in un servizio della Rai Regionale il Presidente del Cirsu ha ripetuto che la discarica di Notaresco è quasi satura, profetizzando che i rifiuti di Giulianova avrebbero preso a breve la via di Cerratina. Nel frattempo si erano fatte più insistenti le voci sulla grave perdita di un maxi-finanziamento regionale che avrebbe dovuto garantire l’avvio in tempi brevi dei lavori per la messa in sicurezza della discarica di Grasciano. Tutto questo mentre la magistratura procedeva in una terza inchiesta sulla gestione della discarica del Cirsu e mentre la Federazione di Teramo dei Verdi scriveva nero su bianco che in discarica tutto viene rimescolato, con buona pace per chi, come noi, crede nella raccolta differenziata. Di fronte a fatti così grave il "Partito del silenzio" è rimasto muto e compatto. Della reale situazione finanziaria della Sogesa il "Comitato di pietra" ci ha fatto sapere ancor meno. Le verifiche dello stato economico-patrimoniale e della regolarità dei conti della società che il Consiglio di Amministrazione ha affidato da tempo ad una società di revisione restano ancora ammantate dal mistero e nulla è dato sapere sul piano economico-industriale di rilancio della Sogesa che avrebbe dovuto essere presentato entro il 15 novembre dello scorso anno. Sulla pesante situazione finanziaria di Cirsu/Sogesa sono fioccate interrogazioni nei Consigli Comunali di Mosciano, Morro d’Oro, Roseto e, infine, Giulianova, non tutte sono targate Centrodestra e questo ha dato e dà molto fastidio. La consegna del silenzio è stata rispettata in pieno: silenzio sul deficit di tutto il sistema “Cirsu/Sogesa”; silenzio sulle responsabilità di chi ha amministrato male Consorzi e Sogesa in 15 anni di gestione; silenzio sulle responsabilità politiche di chi, nei Consorzi e nei Comuni Soci, ha trasformato il Cirsu da utile strumento per la gestione dei rifiuti a costosissimo “carrozzone” lottizzato (220 posti di lavoro non sono uno scherzo), da tenere in piedi a tutti i costi, anche strapagando servizi pasticciati come il “porta a porta” avviato a Giulianova. I Sindaci, tra cui il nostro Ruffini, hanno preferito tenere la bocca cucita e non spiegare ai Cittadini come stanno veramente le cose. Nel frattempo, però, nel chiuso delle segrete stanze del Cirsu, il 13 febbraio scorso hanno deliberato decisioni gravi e pesanti, anche per le nostre tasche. Tanto per cominciare hanno deciso di mettere 400.000 € a testa per rianimare il malato agonizzante, senza avere in tasca uno straccio di ricetta su come curarlo. Non contenti, hanno deciso di innalzare il costo di smaltimento dei rifiuti (trasporto, conferimento ed ammannicoli vari, escluso il costo per la raccolta) portandolo a 155,61 € a tonnellata, facendoci rientrare un +27 € a tonnellata in considerazione del fatto che a partire dal 1 marzo i rifiuti del comprensorio potrebbero viaggiare verso le discariche di Civeta e Lanciano. Gli effetti li sentiremo il prossimo sulle bollette della Tarsu. Inoltre hanno deciso a maggioranza che chiederanno alla Regione di autorizzare l’ampliamento della discarica per 70.000 mc., olre a 13.000 mc. recuperati qua e là all'interno del sito, quanto basta per fare un tiro di sigaretta prima di stendere le cuoia tra tre/quattro mesi al massimo. E del nuovo socio emiliano UNIECO presentatoci come il salvatore della Patria, non hanno discusso? Macchè, tutto è stato rinviato a nuova data! Forse il nuovo socio, che non è scemo, vuol vederci più chiaro. Per quanto ancora potrà andare avanti questa situazione? Non per molto anche se, quando sarà fatta finalmente chiarezza, saranno lacrime e sangue per tutti tranne che per quelli che hanno gestito male il Cirsu, da dentro e da fuori il Cirsu. Nell’Italia governata della “Casta” -si sa- per Lor Signori l’immunità è di serie.

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