martedì 25 marzo 2008

Politica. Comitato Promotore Referendum Regionali

Comitato promotore Referendum Regionali
Responsabili: Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Tel. Segreteria: 085-8944932 - 330.431480
COMUNICATO STAMPA
PERCHE' IN ABRUZZO NON C'E' UNA “OPINIONE PUBBLICA” ED UNA “SOCIETA' CIVILE” CHE SI FACCIA SENTIRE E RISPETTARE DALLA CASTA POLITICA?
La politica in Abruzzo è monopolio di una casta di funzionari di partito che occupano i posti di potere, controllano clientele, carriere, clonano Enti strumentali, Società partecipate, Consorzi, Aziende, Comitati e Consigli di Amministrazione. Tutti poi si fanno pagare profumatamente, dando man forte all'aumento di spese, sprechi, debiti, tariffe e tasse.
Costoro addirittura hanno assunto il controllo e la “gestione diretta” di beni e servizi primari come Acqua, Sanità, Rifiuti, Trasporti pubblici, Edilizia Popolare e residenziale attraverso gli “Enti strumentali” della Regione, delle quattro Province e dei 305 Comuni, mentre la cronaca registra una litania di annunci e iniziative fumose, senza programmazione, serietà e razionalità strategica.
Nessuna rigorosa verifica circa i risultati eventualmente raggiunti: Vengono sottovalutati i controlli richiesti da Cittadini e Comitati inerenti, ad esempio, inquinamento, traffico, incidenti stradali e sul lavoro, discariche, abusivismo edilizio ed ambientale. Nessuno dei politici ed amministratori che non siano stati all'altezza della situazione, fallendo sul piano strategico e della efficienza, viene mai messo da parte o sostituito, e quasi nessuno dei tanti di questi si assume la responsabilità del proprio cattivo operato.
Ecco perché, sulla base di questa “verità effettuale della cosa”, è necessario rilanciare i Referendum Regionali sui costi impropri della politica e per la riforma degli Enti strumentali, augurando ai Cittadini abruzzesi di potere celebrare i referendum nella primavera del prossimo anno, a costo zero, se abbinati al Referendum elettorale nazionale o alle elezioni europee, già previste, e se il Consiglio regionale cancellerà l'assurda norma, recentemente inserita nella nuova legge sul procedimento referendario, che sospende il referendum regionale già indetto la cui data di svolgimento sia compresa, addirittura, nei tre mesi prima e nei tre mesi dopo le elezioni provinciali e comunali almeno nella metà delle Province e dei Comuni abruzzesi.
E' chiaro che, a questo punto, il Comitato, ma anche quella parte più sensibile, aperta ed indipendente della società civile e della opinione pubblica abruzzese, se esiste, non possono accettare questa ulteriore e pesantissima forma di “prevaricazione istituzionale”, proveniente da un Consiglio e da Consiglieri Regionali i quali, invece di favorire ed allargare la partecipazione e gli strumenti della democrazia diretta previsti dallo Statuto della Regione Abruzzo e dalla Costituzione, si “ergono” indefessamente, e con mezzi anche illegittimi e ridicoli, a difesa e baluardo dei loro stessi e personali privilegi.
per il Comitato promotore dei Referendum regionali
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
del Movimento Città per Vivere d'Abruzzo
Roseto degli Abruzzi, 24.3.2008

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