giovedì 27 marzo 2008

Rifiuti. Comunicato del Comitato oltre il Porta a Porta di Giulianova

COMITATO SI' ALLA DIFFERENZIATA OLTRE IL PORTA A PORTA GIULIANOVA Un tempo si guardava al Municipio come al luogo delle Autorità, quelle che, tanto per capirci, quando mettevano una cosa nero su bianco il più delle volte la rispettavano. L’equivalenza Autorità = Autorevolezza valeva ancora. Un tempo. Cosa dire oggi invece di un’Amministrazione che sul “porta a porta” ha detto e scritto di tutto ed il contrario di tutto? Quando a fine marzo 2007 il Consiglio Comunale approvò l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti a Cirsu/Sogesa con la formula del “porta a porta” furono in molti ad asserire che era necessario far partire la fase sperimentale in piena estate e proprio nella parte a est della S.S. 16 –quella più popolata nel corso della stagione turistica- perché solo così, dopo aver superato la prova più difficile ed impegnativa, la “flotta” di mezzi e uomini del Cirsu/Sogesa sarebbe stata capace di gestire il servizio anche nel resto della Città. Si era anche detto che il periodo di sperimentazione sarebbe stato breve, che il sacrificio richiesto inizialmente soltanto ai residenti nella zona a est della SS 16 sarebbe stato di breve durata e che tutto era stato progettato dal Cirsu per avviare in breve tempo il servizio anche nel resto del territorio comunale. Nel corso del dibattito in Consiglio Comunale, infine, delibera alla mano, era stato dimostrato che, superata una fase iniziale di incremento dei costi della raccolta, dalla nuova gestione per i cittadini sarebbero derivati importanti benefici in termini di TARSU più leggera. Come sta andando a finire, invece? Innanzitutto, il Sindaco Ruffini, nel dare qualche anticipazione sul bilancio di previsione per il 2008, ha parlato di tariffe e tassazione che non aumentano rispetto al 2007. Che fine ha fatto la TARSU più leggera? Quali sono stati, ad oggi, i benefici economici che erano stati fatti intravedere ai cittadini più diligenti? Non solo: per i Cittadini al danno si aggiunge anche la beffa di vedere, come è accaduto a qualcuno che risiede in Via Longo (Annunziata), che i rifiuti conferiti in modo differenziato, alla fine finiscono per essere mischiati tutti nello stesso calderone. Inoltre, dopo avere detto, fino a Natale, che il "porta a porta" sarebbe stato esteso a tutta la Città a partire da aprile, lo scorso 15 marzo sia l’Assessore Caruso sia il Sindaco hanno annunciato uno “slittamento” causato dalle difficoltà economiche ed organizzative in cui versa Sogesa. Qualche giorno fa, infine, l’Assessore Caruso ha rinviato ogni decisione ad un incontro che si terrà molto probabilmente venerdì 28 marzo, ma dal quale è probabile scaturisca l’avvio del porta a porta sul lato ovest del Lido a partire dal mese di aprile ed il rinvio sine die per Giulianova Paese. Secondo l’Assessore mancano 350mila euro per acquistare un nuovo compattatore e 4 piccoli mezzi per attraversare le viuzze del Centro Storico per ritirare i rifiuti. Si tratta di affermazioni gravi, incomprensibili e un po’ sospette, soprattutto se rilette alla luce della delibera di affidamento diretto del servizio, a cui risulta allegata la proposta progettuale di Cirsu/Sogesa, proposta che nel corso degli incontri del Tavolo Tecnico tutti hanno difeso a spada tratta. Quando si procede all’affidamento di un qualsiasi servizio, a maggior ragione se si tratta di quello per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e soprattutto se ciò avviene in modo diretto (cioè senza gara), le prime cose che l’Ente va ad esaminare sono la validità del progetto e le garanzie che la Ditta può fornire in termini di organizzazione (mezzi+uomini+procedure) e di solidità economico-finanziaria. A giudicare dalla piega che ha preso tutta la vicenda del “porta a porta”, la documentazione allegata alla delibera di fine marzo 2007 e che costituisce il presupposto su cui si basa l’affidamento diretto del servizio non è stata esaminata con la dovuta attenzione. E non può essere diversamente se a quasi un anno di distanza un’Amministrazione, evidentemente “distratta”, si accorge che Cirsu/Sogesa ha sempre avuto dei conti un po’ in disordine e che, rispetto al progetto, c’è bisogno di altri 350mila euro con cui acquistare un nuovo compattatore e 4 nuovi mezzi per entrare nel Centro Storico, come se poi tutta Giulianova Alta fosse soltanto la Rocca. La tesi di Caruso non ci convince affatto così come non convince molti tra i più accaniti sostenitori del “porta a porta”. Siamo diventati forse tutti stupidi?

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