giovedì 27 marzo 2008

Provincia. Firmato questa mattina a Roma, al Ministero per lo sviluppo economico, il protocollo d'intesa per la Valli Tronto e Vibrata


Firmato questa mattina a Roma, al Ministero per lo Sviluppo economico, il protocollo d’intesa per la reindustrializzazione delle aree Vibrata e Tronto. D’Agostino: “Gli interventi saranno valutati da un gruppo di coordinamento istituzionale sentite le parti sociali”

Incentivi, finanziamenti e agevolazioni per chi investirà in queste aree

Un canale privilegiato per chi vorrà investire; un gruppo di coordinamento dall’alto profilo istituzionale che individuerà le proposte concretamente finanziabili sulla base di un accordo quadro; il supporto dell’Agenzia per gli investimenti (ex Sviluppo Italia) per la promozione dell’accordo e dei suoi vantaggi nel mondo dell’impresa. Questi gli aspetti più significativi del Protocollo d’intesa per la reindustrializzazione delle aree Tronto e Vibrata, sottoscritto questa mattina, a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, dal sottosegretario Alfonso Gianni; dai Presidenti delle Province di Ascoli Piceno e Teramo; dai rappresentanti delle Regioni Marche e Abruzzo.

Punto di partenza del documento sottoscritto questa mattina, la presa d’atto di una situazione di crisi con gravi riflessi occupazionali, nell’area di confine fra l’Abruzzo e le Marche. Al tempo stesso, però, il Ministero ritiene che in questa stessa area “sussistono specifiche vocazioni produttive che, se opportunamente stimolate, possono generare sviluppo e nuova occupazione”.

Ministero, Province e Regioni, quindi, hanno individuato una “manovra di intervento coordinato, sotto gli aspetti delle iniziative produttive, della confluenza dei finanziamenti pubblici da fonti e da bilanci diversi, dell’organizzazione delle modalità di coordinamento funzionale e di monitoraggio dell’attuazione, nonché la definizione dell’Accordo di programma con cui si procederà all’attuazione degli interventi pubblici e privati”.
I settori sui quali si interverrà in maniera prioritaria sono il tessile-abbigliamento; il calzaturiero; il pellettiero; l’elettronico; il metalmeccanico; il polo del carbonio; l’agroalimentare; il legno; i settori di innovazione legati alle energie rinnovabili; il farmaceutico; il settore della carta. Non vengono esclusi, però, interventi in settori nuovi se questi saranno valutati strategici dal Gruppo di coordinamento; quest’ultimo sarà istituito a cura del Ministero nel giro di una quindicina di giorni. Oltre ai rappresentanti del Governo sarà composto da un rappresentante per ogni ente locale interessato e si avvarrà del supporto dell’Agenzia nazionale per gli investimenti (ex Sviluppo Italia) e delle parti sociali: associazioni datoriali e sindacati.
Il coordinamento individuerà le iniziative produttive e gli investimenti che potranno essere proposte per la reindustrializzazione; definirà le modalità di accesso alle agevolazioni (da quelle previste nella Finanziaria a quelle dei fondi inn dotazione alle Regioni: Fas, Fers e FSE) e, anche, gli interventi di tipo infrastrutturale “a supporto degli insediamenti produttivi”.

Per dare concreta attuazione alle iniziative verrà stipulato un accordo di programma.

“Il protocollo sottoscritto quest’oggi – commenta il presidente Ernino D’Agostino – riveste un duplice significato. Da una parte pone basi molto concrete per una decisiva svolta nel processo di crescita e di sviluppo di un’area vasta che ha dimostrato una forte vocazione all’industrializzazione e all’innovazione; dall’altra rappresenta il suggello di una collaborazione, a vari livelli, fra i territori teramani e quelli ascolani, da tempo idealmente collegati da dinamiche e processi con caratteristiche comuni”.
Per la Regione Abruzzo, il protocollo è stato sottoscritto dall’assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani; per la Regione Marche dall’assessore Ugo Ascoli; per la Provincia di Ascoli Piceno dal presidente Massimo Rossi e dall’assessore Emidio Mandozzi. Per la Provincia di Teramo, oltre che dal presidente D’Agostino, il documento è stato firmato anche dall’assessore al lavoro, Francesco Zoila.

Teramo 27 marzo 2008

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