sabato 29 marzo 2008

Rifiuti. L'Associazione Impronte sul caso Cirsu-Sogesa


ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA IMPRONTE GIULIANOVA


Cirsu e Sogesa scoppiano di salute: così sembrerebbe, almeno, anche dati toni usati dal Sindaco Ruffini nel corso del Consiglio Comunale di venerdì sera. In apparenza, quindi, tutto fila che una meraviglia. Eppure, soltanto due settimane prima del Consiglio Comunale, lo stesso Ruffini, nel loggiato del Belvedere, a proposito dell’impossibilità di intensificare il servizio “porta a porta”, aveva parlato senza mezzi termini di gravi difficoltà economiche ed organizzative proprio di Sogesa. Le nuove rassicuranti dichiarazioni del Sindaco Ruffini, che si basano su dati di bilancio 2006, nei fatti sono inoltre smentite dalla decisione di rinviare a data da destinarsi l’avvio del “porta a porta” nella parte alta della Città, visto che Sogesa, secondo l’Amministrazione, non è in grado di acquistare un nuovo compattatore ed altri mezzi per la cifra di 350mila euro. Le modeste passività che risultano nei bilanci, secondo il Sindaco, sarebbero conseguenza del sequestro dell'impianto di Grasciano, disposto dalla magistratura proprio nel 2006. Nell'intervento del Sindaco delle "cattive gestioni" del passato e sulle responsabilità di chi stava nei Consigli di Amministrazione e nei vari organi di gestione non v'è traccia. Tutta colpa del sequestro! Per sapere veramente come stanno veramente le cose dovremo attendere il bilancio 2007 che, purtroppo, non potrà essere visionato prima del luglio 2008. In quel momento capiremo molte cose. L’intervento in Consiglio Comunale del Primo Cittadino ha comunque riservato anche due altre “sorprese”. La prima riguarda l’approvazione del regolamento comunale sul controllo delle società partecipate e l'attiavazione dei relativi controlli da parte degli Uffici Finanziari, che darebbe modo al Comune di capire cosa accade nella società di sua proprietà: intanto, però, questo non potrà cancellare quello che è accaduto con Julia Reti e con i suoi “ex” circa 900mila euro di cui si è persa ogni traccia e che sono finiti nel grande calderone dei debiti comunali (a proposito: il processo è slittato nuovamente a data da destinarsi). La seconda “sorpresa” viene dall’Assessore Caruso che, su invito del Sindaco, ha tranquillizzato tutti sul fatto che i diversi tipi di rifiuto, conferiti in modo differenziato, vengono sempre trattati separatamente. La questione, tuttavia, è ben lungi dall’essere stata liquidata. Anche a Roseto, dove la raccolta dei rifiuti è curata dal Cirsu, molti cittadini protestano perchè ogni sforzo compiuto per aumentare la raccolta differenziata viene vanificato dal fatto che i mezzi di raccolta mettono nello stesso mezzo sia i rifiuti riciclabili sia quelli non riciclabili. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Roseto, Ferdinando Perletta, al contrario del "nostro" Caruso, non si è limitato a fare qualche smentita di circostanza ma ha disposto accurati controlli. Restano inoltre sul tappeto, come pietre tombali, le gravissime accuse su come i rifiuti vengono mischiati in discarica, mosse proprio al Cirsu dal Capo Gruppo Consiliare dell'Unione per Roseto (Verdi) e a tutti i Consorzi dalla Federazione dei Verdi di Teramo.
Impronte Giulianova

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