lunedì 10 dicembre 2007

Il 14 dicembre 2007 al Circolo Il nome della Rosa

Circolo culturale "Il nome della Rosa"Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a Venerdì 14 ORE 21,30All'interno de PRIME TIME LIVEMarco Di Battista & Carmine Ianieri

Poco più di un anno fa, insieme a Roberto del circolo avemmo l'idea di organizzare una serata di San Martino al circolo Il nome della rosa a con incassi da vino e castagne a favore di Emergency, l'organizzazione umanitaria che, con centri di pronto soccorso, di centri di riabilitazione e di programmi sociali, dal 1994 si batte giorno dopo giorno per fornire cure gratuite alle persone che soffrono le conseguenze dei conflitti moderni. Conflitti che vengono sempre decisi da militari ma i cui effetti vengono sperimentati sempre più spesso da civiliInsomma, detto fatto, la serata di San Martino dello scorso hanno fu organizzata a favore del Centro Cardiochirurgico Salama di Khartoum che in quei giorni era in costruzione.Un centro che ha l'ambizioso obiettivo di dare assistenza e cura per le malattie cardiache in una zona del mondo dove a causa di malnutrizione e malattie anche semplicissime patologie che da noi vengono curate in Day Hospital possono risultare letali. Ora la serata dello scorso anno fu veramente memorabile. Sicuramente per il maestro Tavani che ci deliziava con i suoi Ddu Botte, sicuramente per le castagne ed il vino in quantità.Ma soprattutto per aver potuto rendere partecipi i presenti (molti dei quali possono annoverare oggi tra miei amici) di questo progetto, di questa speranza che si stava cercando di gettare, di questo gesto inimmaginabile.Perché andare a curare le malattie di cuore in Africa è un pugno deciso e ben assestato nello stomaco. Perché prima di curare stabilisce un principio pesante come il piombo. Che se un bambino con un malformazione cardiaca può essere operato e sopravvivere in Italia, Svizzera, Stati Uniti o Giappone, non esiste nessun motivo a questo mondo per il quale ciò non debba poter accadere anche in Africa.Il centro Cardiochirurgico Salam, dopo anni di lavori è stato inaugurato ed è operativo dall'inizio di questo anno.Ero indicibilmente commosso quando dalla sede di Milano mi hanno postato la foto di Sunia, la prima ragazza africana ad essere operata nel centro. Il suo sorriso mi ha rimandato a quelli degli amici che quella sera decisero di essere parte, percentualmente piccola, ma simbolicamente pesante di questo progetto.La serata di venerdi sera sarà un'occasione per me per dirvi grazie per la serata dello scorso anno e per mostrarvi con foto e notizie quello che il centro ha fatto sino ad oggi.E per rendervi coscienti che un bicchiere di vino due castagne a volte possono essere pesanti non solo nello stomaco.A venerdi, Vi aspetto.MARCO MONACHESE

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