sabato 7 febbraio 2009

Nota della CNA di Teramo

Da anni la CNA di Teramo denuncia il disagio organizzativo che le aziende del nucleo artigianale di Villa Pavone sono costrette a subire. E’ ora che gli organi preposti prendano provvedimenti, prima che qualcuno ci rimetta le penne. Non è concepibile che la zona artigianale di Villa Pavone, priva di infrastrutture adeguate, costringa gli imprenditori della zona a delle vere e proprie carambole per raggiungere i loro capannoni. Non vi è sufficiente illuminazione, non tutte le strade sono asfaltate e mancano le bocchette per la raccolta dell’acqua. Come se non bastasse, non avendo mai previsto un potenziamento di una rete di comunicazione alternativa al passaggio a livello, Villa Pavone rimane totalmente isolata, com’è accaduto con l’incidente di mercoledì scorso. Nella definizione delle vie d’accesso della Teramo-Mare, la zona artigianale di Villa Pavone è stata totalmente ignorata, al contrario di quanto accaduto per il nucleo abitativo di S.Nicolo’ a Tordino ed il nucleo industriale di S.Atto.
Persiste la non volontà a sviluppare questa zona nonostante la presenza di oltre 50 imprese insediate, che tra addetti ed indotto, impiegano migliaia di persone. Teramo ha una zona artigianale che non viene valorizzata ed è carente di servizi rispetto al numero di aziende che la abitano.
Come CNA ed in rappresentanza di tutte le imprese associate, chiediamo l’intervento delle Amministrazioni locali per attivare i collegamenti stradali tra la città e la zona artigianale.
Ci appelliamo al Presidente della Provincia di Teramo Ernino D’Agostino, e soprattutto al neo Assessore Regionale ai Trasporti Giandonato Morra affinché rispondano all’appello e forniscano alle aziende una risposta ed un concreto e dovuto appoggio, perché isolando un’area importante per l’economia teramana si isola soprattutto lo sviluppo del capoluogo stesso.

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