mercoledì 6 agosto 2008

Sindacati. Dalla CISL di Teramo, sulla Casa di riposo di Teramo

Ha trovato epilogo la vertenza in atto presso la Casa di Riposo De Benedictis di Teramo ove l’Amministratore Unico non aveva firmato i mandati per il pagamento degli stipendi ai lavoratori dell’Ente. In un incontro tenutosi ieri, lo stesso Amministratore ha convenuto insieme alla FP CISL, unica organizzazione sindacale presente alla riunione, di dare il via alla firma dei mandati e quindi alla liquidazione degli stipendi del mese luglio a tutto il personale. Per quanto riguarda la situazione in essere le posizioni tra vertice dell’Ente ed Organizzazione Sindacale sono rimaste, invece, abbastanza distanti. Infatti, la FP CISL ritiene che il parere ARAN del 14 dicembre 2007, che ha scatenato il putiferio a circa otto mesi di distanza dall’invio, oltre che essere un parere di parte datoriale e quindi privo di qualsiasi efficacia, non evidenzia alcun riferimento normativo ove fondare l’indirizzo operativo fornito. A differenza, invece, la FP CISL evidenzia la puntualità e la particolare chiarezza della normativa contrattuale, peraltro firmata dall’ARAN, dalle OO.SS. allorquando fa precisa ed espressa facoltà per gli Enti di rimpinguare, con ulteriori somme di bilancio, il capitolo del Fondo di produttività mentre nulla riferisce sulla possibilità di stornare somme dal predetto fondo in presenza di taluni eventi. In aggiunta si evidenzia che il parere su cui si fa riferimento è ormai datato e superato anche dalla stessa ARAN, con accordi e nuove interpretazioni contrattuali del tutto differenti a quanto riportato. Nella riunione sono emerse, inoltre, ulteriori differenze di vedute e valutazioni in esito alla natura giuridica dell’Ente. A parere della FP CISL l’errata interpretazione da parte dell’Amministratore di considerare la struttura come un Ente privato non trova fondamento né nell’Ente Regione, che ha più volte ribadito a chiare lettere la natura pubblica della De Benedictis di Teramo e, quindi la relativa applicazione delle normative di tale settore, né nella costante ed univoca giurisprudenza, tutta indirizzata verso il pubblico, né nell’operato dello stesso Amministratore che si affanna a richiede pareri ad organismi pubblici che nulla potrebbero riferire su strutture privatistiche. Nel contempo, onde evitare il ripetersi di taluni gravi episodi che creano nocumento ai lavoratori interessati, la FP CISL ha chiesto all’Amministratore della Casa di Riposo di convocare, prima di ogni decisione da assumere in materia, l’apposito tavolo di delegazione trattante in presenza di eventuali ulteriori pareri di organismi sovraordinati che, comunque, si ribadisce con forza, non sono assolutamente deputati ad emettere proprie interpretazioni in materia contrattuale. La FP CISL, inoltre, ha ribadito la assoluta bontà di tutti gli accordi sindacali sottoscritti nell’Ente e quindi, non crede assolutamente alla presenza di un buco di bilancio. Espresse doglianze sindacali sono state, inoltre, riferite nel corso della riunione sul fatto che siano sempre i lavoratori a dover pagare il prezzo più salato per delle divergenze di vedute su una legislazione nazionale in materia spesso carente e, come accade in Abruzzo, anche del tutto inesistente a livello regionale. Tale situazione ben si presta a creare difficoltà, malumori ed incomprensioni che vanno a totale discapito degli Enti sottoposti e soprattutto, dei lavoratori ivi impegnati. Corrette relazioni sindacali potrebbero, invece, permettere di gestire al meglio le criticità ed evitare soluzioni pasticciate e personalistiche di grandi questioni che incidono sulla vita di lavoratori, anziani, famiglie e soggetti bisognosi.
Il tutto con preghiera di pubblicazione.

Teramo, lì 6 agosto 2008
Il Segretario Generale
Piero Angelozzi

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