martedì 2 settembre 2008

LA DELIBERA SULLA TARSU 2009 E’ ARIA FRITTA

LA DELIBERA SULLA TARSU 2009 E’ ARIA FRITTA

Abbiamo appreso dalla stampa che a partire dal 2009 la Tarsu potrebbe pesare di meno sui bilanci delle famiglie. Questo per effetto di un provvedimento di Giunta (Delibera n. 316 del 14 agosto 2008) che stabilisce che, una volta assicurata la copertura dei costi per l'espletamento dei servizio di raccolta dei rifiuti, le maggiori somme derivanti dal recupero dell'evasione del tributo dovranno essere prese in considerazione in sede di definizione delle aliquote per l'anno 2009 e successivi, per valutare la possibilità di alleggerire la Tarsu.

Ce n'è abbastanza per affermare che con questa delibera di indirizzo la ex Giunta Mastromauro-Ruffini abbia voluto vendere “aria fritta” confezionando un atto degno forse più della penna di un pessimo poeta che di un funzionario amministrativo. Ecco perché:

1. il provvedimento è in sé è perfettamente inutile. E' infatti la legge a stabilire che gli introiti della Tarsu non possono superare il costo di esercizio del servizio di smaltimento dei rifiuti (art. 61 del D. Lgs. n. 507/93). Raggiunta la copertura dei costi del servizio, se si prevedono introiti Tarsu eccedenti il costo, è obbligatorio far scendere la Tarsu. Non c’è alternativa: è un fatto previsto dalla legge e non una nobile concessione della ex Giunta;

2. il battage mediatico ricercato dalla Giunta con questo provvedimento tende a nascondere quanto già segnalato nero su bianco dalla Corte dei Conti e cioè che nel corso dell'Era Ruffini il peso della Tarsu è cresciuto notevolmente e -aggiungiamo noi- senza che la qualità del servizio di raccolta dei rifiuti sia migliorata e senza che la percentuale di raccolta differenziata abbia raggiunto livelli accettabili e comunque tali da risparmiarci il versamento di pesanti penalità (v. ecotassa regionale);

3. la delibera n. 316 rischia di essere addirittura controproducente perché nessuno ci assicura che nel 2009 e negli anni a seguire il costo del servizio rimarrà uguale a quello del 2008. Seguendo la tendenza al rialzo registrata sotto Ruffini, potrebbe il costo di esercizio del servizio potrebbe anche continuare ad aumentare e, quindi, l'iscrizione a ruolo di evasori totali e/o parziali e delle relative maggiori somme potrebbe non essere sufficiente a compensare l'aumento del costo del servizio. A quel punto il Commissario e la prossima Giunta sarebbero in qualche modo costretti ad aumentare il tributo. Altro che delibera di indirizzo!

E che nessuno provi a tirar fuori questa delibera in campagna elettorale: per chiunque sarebbe il più clamoroso degli autogol.

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