mercoledì 17 settembre 2008

SULLA PROPOSTA DI FORZA ITALIA-PdL E DEL CIRCOLO




ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA
IMPRONTE

SULLA PROPOSTA DI FORZA ITALIA-PdL E DEL CIRCOLO “GIULIANOVA GENTIS”

Il Coordinatore di Forza Italia ed il Presidente del Circolo delle Libertà “Giulianova Gentis” hanno presentato alla stampa una proposta che verrà inserita anche nel programma elettorale del PdL. Come riportato dalla stampa, la proposta consiste nel “dotare il nostro litorale di un sistema scientificamente avanzato di controllo e monitoraggio marino ambientale, posizionando in mare delle apposite boe in grado di rilevare e trasmettere a terra ogni piccolo cambiamento chimico e biologico dell'acqua del mare”. Costo dell’intervento 200.000 euro da coprire con un cofinanziamento comunitario e con risorse di Comune, Provincia e Regione.
Tralasciando ogni doveroso approfondimento sugli aspetti tecnici e finanziari della proposta, riteniamo che si debba osare di più rimodulando l’intervento su tutte le acque territoriali prospicienti l’Abruzzo, in cui transitano troppe petroliere e su cui insistono troppe piattaforme per la ricerca e l’estrazione di gas e petrolio. La proposta, comunque, apre una strada.
Ciò premesso, rimane da sciogliere il vero nodo di fondo che sta tutto nella crescita incontrollata di tutti i fenomeni che contribuiscono ad inquinare il nostro mare: depuratori inadeguati e non funzionanti, forte antropizzazione della costa, sfruttamento intensivo delle risorse marine, ecc.
Il 10% di inquinamento del mare da idrocarburi è dovuto alle piattaforme offshore sia nella fase esplorativa che in quella estrattiva; il 3% alle petroliere.
Se si continua a perforare in fondo al mare per cercare il metano o il petrolio ciò è dovuto soprattutto alle miopi politiche energetiche fin qui adottate a livello nazionale dai vari governi che si sono avvicendati alla guida del Paese, e che non hanno puntato con decisione sul risparmio energetico e sullo sviluppo delle energie pulite e rinnovabili, preferendo invece continuare a puntare su quelle fossili non rinnovabili ed altamente inquinanti. Da questo punto di vista avremmo apprezzato maggiormente l’intervento del Coordinatore di Forza Italia-PdL se lo stesso avesse ricordato che è stato proprio il Ministero per lo Sviluppo Economico del Governo Berlusconi ad accordare alla compagnia Petrolceltic, il 25 giugno scorso, 9 nuove concessioni per la ricerca e l’estrazione del petrolio, di cui una a pochi chilometri da Giulianova.
Per carità, non vogliamo mica affermare che il Governo Prodi abbia fatto meglio. Come non ricordare, ad esempio, la soddisfazione espressa dall’ex Ministro Bersani durante i lavori dell’Offshore Mediterranean Conference svoltasi lo scorso anno a Ravenna, a proposito degli oltre 1.500 pozzi perforati e del centinaio di piattaforme fisse di produzione di idrocarburi esistenti in Italia?
Ed anche a livello regionale non è che le cose siano andate meglio. Basti pensare alla vergognosa Legge Fogna votata dal Consiglio Regionale, così chiamata a causa di un emendamento proposto dall’ex Capogruppo del Pd, troppo tollerante verso quei depuratori che non depurano gli scarichi che finiscono così per inquinare i fiumi e il mare.
Morale della favola: ogni proposta che va nella direzione del rispetto dell’ambiente è ben accetta da qualunque “parte” venga purché questa “parte” racconti i fatti senza reticenze e per intero.

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