mercoledì 27 agosto 2008

Prati di Tivo: consegnati questa mattina i lavori della cabinovia











Prati di Tivo: consegnati questa mattina i lavori della cabinovia
L’impianto della Provincia è il secondo del suo genere in Italia, il quarto in Europa. Costerà oltre 12 milioni di euro; sarà gestito dalla Gran Sasso Teramano spa

Sono stati consegnati ufficialmente questa mattina dal Presidente Ernino D’Agostino al legale rappresentante dell’azienda austriaca Doppelmayer, i lavori della cabinovia di Prati di Tivo, stazione turistica di Pietracamela. Un’opera da 12 milioni e 500 mila euro per un impianto che per tipologia e lunghezza è il secondo in Italia, il quarto in Europa; l'impianto sarà pronto per la prossima stagione estiva, potrà trasportare fino a 1800 persone ogni ora ed è lungo circa 1600 metri. Il progetto prevede anche la realizzazione di opere antivalanghe (vedi scheda tecnica allegata ndr).

“Una vera svolta per tutto il territorio montano, un volano di attrazione non solo per la nostra Provincia ma per l’intero Abruzzo – ha affermato Ernino D’Agostino – con questa infrastruttura la nostra montagna entra di diritto fra i comprensori turistici italiani più attrezzati; alla grande bellezza della natura ora si affianca il valore aggiunto di un servizio al passo con l’Europa e con una logica di turismo integrato e moderno”. Il Presidente, poi, ha ricordato che il risultato di oggi è stato reso possibile dalla collaborazione e dall’impegno di tanti soggetti istituzionali e fra la Camera Di Commercio, la Regione le amministrazioni locali, i Consiglieri provinciali, e dalle persone ,“tecnici, dirigenti e professionisti che ci hanno assistitito in questa delicata e complessa operazione”.

L’investimento complessivo per la realizzazione dell’opera, un sistema misto cabinovia-seggiovia (cosiddetto “telemix”) che collegherà il piazzale dai Prati di Tivo alla Madonnina, è di 12 milioni e 500 mila euro. Il telemix dei Prati di Tivo sarà il secondo impianto del genere in Italia dopo quello della Val Passiria, in Alto Adige. In Europa se ne contano soltanto altri quattro.

Un’opera fortemente voluta dalla Provincia che sin dalla scorsa consigliatura ha promosso la costituzione di una società ad hoc, la Gran Sasso Teramano spa, per gestire l’ammodernamento delle stazioni turistiche invernali di Prati Di Tivo e Prato Selva.

Nell’ultima seduta di Consiglio, l’ultimo, sostanzioso, impegno: la Provincia ha vincolato 10 milioni di fondi Fas alla parziale copertura dei costi dell’opera consentendo così alla Gran Sasso Teramano Spa, società concesionaria dell’opera, di accedere ad un prestito-ponte concesso dalla Unicredit Corporate Banking in attesa che maturi l’iter del contributo pubblico (Regione- Unione Europea). Gli altri 2 milioni e mezzo saranno coperti con un finanziamento della legge regionale 140. La proprietà dell’impianto rimarrà alla Provincia e sarà gestita dalla “Gran Sasso” sulla base di una convenzione già approvata dal Consiglio Provinciale.

A realizzare i lavori sarà la Doppelmayer, che ha vinto la gara bandita dalla “Gran Sasso” come capofila di un’Ati composta anche da Htb Italia Srl, azienda altoatesina. La Doppelmyer è un’azienda austriaca leader nel settore della realizzazione di impianti a fune. Il gruppo è presente in oltre 33 Paesi nel mondo e finora ha realizzato più di 13.700 impianti.

Per realizzare la cabinovia, secondo quanto stabilito dalla gara, l’impresa avrà 169 giorni di tempo.

A consegnare i lavori, insieme a Ernino D’Agostino, il presidente del Consiglio d’Amministrazione della Gran Sasso Teramano spa, Fernando Marsilii, e il suo amministratore delegato Doriano Di Benedetto. Per la Doppelmayer c’era il legale rappresentante, Thomas Pichler. Numerose le autorità e gli amministratori pubblici che hanno partecipato alla presentazione dell’iniziativa, prima nel Municipio di Pietracamela e poi a Prati Di Tivo: l’onorevole Tommaso Ginoble, che da assessore regionale ai trasporti, ruolo ricoperto fino a qualche mese fa, ha lavorato a fianco degli enti locali per garantire la copertura finanziaria; l’ assessore provinciale ai Lavori pubblici Giulio Sottanelli insieme alla giunta e ai consiglieri, il presidente della Camera di Commercio, Giustino Di Carlantonio, che sin dall’inizio ha sostenuto il progetto della Gran Sasso Teramano. Il primo cittadino di Pietracamela, Antonio Di Giustino, nel suo intervento, dopo aver definito “storica” la giornata odierna ha affermato:” Ci aspettiamo molto dalla realizzazione di questa opera che, almeno è questo il nostro auspicio, potrà contribuire a far tornare il turismo locale ai fasti degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per lo sviluppo della nostra montagna, uno sviluppo che faccia da traino anche per tutti i comuni del comprensorio. Spero davvero che oggi sia l’inizio di una nuova era turistica per il territorio”.

Ferdinando Marsilii ha ricordato i passaggi, amministrativi e tecnici, che hanno contrassegnato il progetto: “La consegna dei lavori della cabinovia potrebbe sembrare un semplice atto formale, in realtà è il frutto di un lavoro lungo, estenuante e pieno di insidie e contrattempi. Siamo riusciti a sistemare un ulteriore tassello di quel programma di ammodernamento degli impianti che portiamo avanti da tempo. Consideriamo questo progetto, che prevede la realizzazione di un impianto innovativo ma anche opere accessorie contro il rischio valanghe, non solo un punto di arrivo ma anche una base di partenza per il nostro turismo” .

“La politica, le amministrazioni pubbliche – ha chiosato l’onorevole Tommaso Ginoble – si sono davvero spese tanto per colmare un gap storico. Adesso mi aspetto che operatori e imprenditori locali facciamo altrettanto superando divergenze e ataviche divisioni, utilizzando così al meglio questa opportunità di sviluppo”.




















Scheda tecnica Cabinovia Pietracamela/Prati Di Tivo


Società appaltatrice
Gran Sasso Teramano s.p.a; la società è compartecipata dalla Provincia – che ne ha promosso la costituzione - e da altri 20 enti pubblici fra i quali la Camera di Commercio e il Comune di Pietracamela.

Ditta esecutrice
ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE:
Doppelmayr Italia s.r.l. (Lana – BZ) capogruppo
H.T.B. Italia s.r.l. (Nalles – BZ) mandante

Costo globale intervento. Tempi di realizzazione
euro 12.500.000
169 giorni a partire dal 27 agosto 2008

Caratteristiche tecniche dell’impianto a fune:
veicoli misti seggiole quadriposto + cabine ad otto posti
portata oraria massima 1800 persone/ora
portata estiva 580 persone/ora
lunghezza sviluppata 1610 m
dislivello 557 m
velocità in linea 5,0 m/s
tempo di percorrenza 6,1 min
potenza installata ~ 1000 kW

Iter progettuale
La sostituzione dell’impianto esistente si è resa necessaria per la scadenza della vita tecnica di quello esistente (fissata in 40 anni dal DM 23/85). Nel 2004 è stato redatto il primo progetto preliminare. La scelta tipologica del nuovo impianto doveva necessariamente ricadere su funivie ad “ammorsamento automatico” che garantisce: condizioni di sicurezza per il trasporto estivo ed invernale; standards di trasporto efficienti per l’intera vita tecnica del nuovo impianto (40 anni); funzionalità ed efficacia al trasporto pubblico nelle ore di punta dei periodi di maggiore affluenza; consente l’accesso agevolato ad ogni categoria di viaggiatori compresi i diversamente abili; riduce l’esposizione alØ vento delle strutture di linea e ridurre il numero di sostegni.


Informazioni generali sulle opere in progetto
L’impianto è una funivia monofune a movimento unidirezionale continuo e collegamento temporaneo (ammorsamento automatico) dei veicoli (seggiole a quattro posti e cabine ad otto posti) alla fune. Il primo impianto simile realizzato in Italia è in esercizio dal dicembre 2007 in Val Passiria (BZ)a Grunboden. Altri sono stati realizzati in Europa negli anni precedenti, mentre, a livello mondiale, la produzione annua di tale tipologia di impianto si attesta, per ora, sulle 5 o 6 unità. Le due ditte produttrici a livello mondiale in possesso delle certificazioni di cui al D.Lgl.210/2003 sono: Leitner s.p.a. di Vipiteno (BZ) e Doppelmayr Italia s.r.l. di Lana (BZ) (filiale italiana del gruppo Doppelmayr Garaventa).
Le opere destinate alla difesa dal pericolo valanghe sono costituite da tipologie diverse. In primo luogo vengono proposte reti fisse, per la protezione della parte alta della linea del tracciato funiviario e della relativa stazione di sbarco intermedio; ad esse sono complementari alcuni deflettori del vento posti sulla Cresta dell’Arapietra in prossimità della stazione di monte. Poi vengono individuate le localizzazioni ove porre in opera i GasEx, strumenti progettati per provocare artificialmente il distacco delle masse di neve presenti sui pendii sottostanti evitando pericolosi accumuli e consentendo la disponibilità di masse di neve in prossimità delle piste a quote inferiori. Infine, presso la stazione dei Prati di Tivo, a protezione ulteriore del magazzino dei veicoli e della zona pubblica del parcheggio, viene realizzato un rilevato a protezione delle zone in scavo, utilizzando in parte i volumi di movimento terra, sistemato a verde con essenze autoctone e naturalizzato con la posa in opera di trovanti rocciosi residui dalle operazioni di movimentazione del terreno. Alcuni interventi complementari di “spietramento” manuale delle piste esistenti consentiranno la fruibilità di circa 10 chilometri di piste disponibili in aggiunta a quelle già servite dagli impianti realizzati nel 2003.

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