giovedì 11 dicembre 2008

Lavori nell’area collinare ex Migliori Longari: E I DIRITTI DEI CITTADINI ?


Lavori nell’area collinare ex Migliori Longari:
E I DIRITTI DEI CITTADINI ?

1) PAI non rispettato:
Le norme del PAI (Piano Assetto Idrogeologico) in vigore al momento dell’approvazione consiliare del progetto edilizio (settembre 2007) non consentivano l’edificazione in buona parte dell’area.
2) Inosservanza Prescrizioni urbanistiche:
Regione e Provincia, per il rispetto del paesaggio, hanno prescritto:“l’edificazione deve essere limitata alla parte di lotto posta ad est del prolungamento della viabilità esistente alle spalle del Mercato Coperto”. Il Consiglio Comunale ha recepito dette prescrizioni ma non sembra siano state rispettate nel Permesso di costruire. Volumi pari più o meno ad un edificio (dei quattro previsti) si trovano nella porzione inedificabile?
3) Deturpazione del paesaggio:
Il D.M. 21/6/85 (integrando il D.M. 29/7/69) dichiara “di notevole interesse pubblico la zona costiera e collinare sita nel territorio di Giulianova, perché costituisce, per la sua conformazione, un complesso di punti di vista pubblici e di quadri naturali di particolare bellezza dal lido verso la collina e viceversa”. L’art. 146 del D. Lgs. 42/2004 afferma che “non si può distruggere o arrecare pregiudizio alle aree di interesse paesaggistico tutelate dalla legge,”. Come è stato possibile, in un’area di così alto pregio paesaggistico, arrivare al rilascio del permesso di costruire? E se esiste il nulla osta della Soprintendenza dei Beni Ambientali, come è stato possibile senza contravvenire alle leggi esistenti?
4) Deviazione dei canali di scolo collinari:
E’ stato deviato (e sta per sparire) il canale di scolo collinare (per le acque di falda e pluviali provenienti dal Paese) che costeggia la strada delle Fontanelle e sbocca in un canale a mare del lungomare monumentale. Oltre agli allagamenti del Lido ora dobbiamo rischiare problemi idrogeologici anche a monte?
Come è stato possibile se il Test Unico sulle opere idrauliche n. 503 del 1904, alla lettera f dell’art. 96 non consente l’edificazione entro i 10 m.dai dai canali di scolo, concetto confermato anche da leggi successive?
In ogni caso, il progetto è stato redatto dal Comune e approvato dal Genio Civile ai sensi della L.R. 81/98 art. 19 comma 11?
Esiste uno studio geologico, previsto dal D.M.11/3/98 lettera L, sulle conseguenze della ridislocazione delle acque sotterranee che verrà causata dall’enorme sbancamento per l’interrato dei quattro edifici previsti? E poi, verrà estratta solo acqua o anche terreno, cosa vietata dalla sopracitata legge? Quali saranno le possibili conseguenze per la stabilità nelle aree circostanti e soprastanti? Ricordiamo ancora le terribili immagini dell’alluvione di Tortoreto!
5) Deviazione delle condotte principali del Ruzzo:
Per la costruzione anche della porzione dichiarata inedificabile il Ruzzo ha consentito la deviazione di due importanti linee pedecollinari dell’acqua potabile.
6) Eternit e acqua potabile:
Una delle due tubature deviate per far posto agli edifici è in eternit. Chi garantisce che dalle superfici sezionate per il by-pass le fibre di amianto, presenti nell’eternit, non finiscano nell’acqua potabile?
Che fine ha fatto la tubatura disattivata? E’ restata nel sottosuolo col rischio di essere frammentata dalle ruspe nei lavori di sbancamento e smaltita impropriamente insieme al terreno? Esistono documenti che comprovano rimozione e smaltimento secondo le norme?
7) Danni al campo di atletica leggera:
Durante i lavori di deviazione, stranamente fatti effettuare (eccetto le connessioni finali) direttamente ai costruttori, è stata rotta la condotta che dal serbatoio di Via Montello fornisce l’acqua al Lido. Per ripararla si è dovuto fare un grande sbancamento della collina che si trova all’interno del campo di atletica di proprietà comunale. Quelli che erano gli spalti naturali dell’impianto sportivo sono stati asportati nella parte più a sud ed ora non basterà certo la terra di riporto ad assicurare la stabilità precedente. Inoltre, l’impianto sportivo ha perso, a sud, l’ingresso ed il passaggio per il pubblico - oltre 600 mq. ceduti per far realizzare la strada privata di accesso ai costruendi palazzi - con la conseguente perdita dell’agibilità riguardo alla presenza di spettatori nei meeting sportivi.
8) Rottura e chiusura delle Fontanelle:
La caratteristica stradina panoramica che conduce al Centro Storico è stata ampiamente rotta e sul versante sud è stata fatta una colata di cemento ora ricoperta di terra. Inoltre è stato chiuso e vietato l’accesso: per quanto tempo i Giuliesi e i turisti saranno defraudati del diritto di passare?
9) Cartellone pubblicitario sul sito:
“Nell’ambito e in prossimità dei beni paesaggistici è vietata la posa di cartelli pubblicitari”. Lo dice l’art. 153 del D.Lgs. 42/2004.

Sembrano pochi i diritti lesi dei cittadini giuliesi in questa storia avvolta da un rumoroso silenzio?

Giulianova, 9 dicembre 2008

IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica
www.ilcittadinogovernante.it

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