venerdì 2 gennaio 2009

DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA'

Comitato promotore dei 5 Referendum regionali
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)
Tel. 085-8944932 - Fax. 085-9150464
Roseto degli Abruzzi, 1.1.2009
DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA'
Come Cittadino ed ex Parlamentare avevo chiesto al Consiglio regionale, a nome e per conto del Comitato promotore dei 5 referendum regionali abrogativi di alcuni aspetti dei costi e degli sprechi della politica e degli enti strumentali, di mantenere fede agli impegni legislativi e statutari che tutti i Consiglieri hanno assunto nell'atto della discussione e approvazione del nuovo Statuto della Regione Abruzzo e delle Leggi attuative in materia di procedimento referendario e del Collegio per le garanzie statutarie.
Il Consiglio, purtroppo, non solo non ha onorato i propri doveri statutari ed istituzionali in materia referendaria e degli strumenti della democrazia diretta e della partecipazione popolare, ma non ha tagliato neppure alcuni dei tantissimi e ingiustificabili costi della politica e non ha ridotto, neanche minimamente, gli sprechi degli enti strumentali e delle strutture della Regione.
Le due omissioni più gravi però sono state quelle di non avere messo a disposizione dei Cittadini promotori di referendum di un organo indispensabile quale il Collegio per le garanzie statutarie e di non avere risposto alle domande del Comitato promotore, nemmeno fornendo una semplice “interpretazione autentica” delle norme referendarie e statutarie in occasione della imprevista circostanza verificatasi con le dimissioni del Presidente della Giunta, lo scioglimento del Consiglio e le conseguenti elezioni anticipate.
Alla luce della situazione di fatto e nella impossibilità immediata di recuperare quanto meno la speranza di salvare la iniziativa referendaria già avviata e dichiarata decaduta dal responsabile del procedimento dell'Ufficio di Presidenza dello stesso Consiglio regionale, non posso fare altro che “prendere atto” di questa volontà politica riconfermata anche nell'ultima seduta del 30 dicembre scorso e, nel mentre decido unilateralmente la sospensione del digiuno, annuncio l'impegno a riproporre la stessa iniziativa referendaria sui costi della politica, e, per questo, utilizzerò i risparmi economici realizzati con il digiuno per sostenere le spese di ristampa tipografica dei moduli per la raccolta delle firme e per la riaffissione dei manifesti informativi.
Auguro a tutti gli abruzzesi e agli organi di informazione che hanno sostenuto queste coraggiose iniziative referendarie, un felice e fortunato anno nuovo, nonostante la crisi “terribile” che investirà anche la nostra Regione e tantissime famiglie già in gravi difficoltà.
Pio Rapagnà – ex Parlamentare

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