martedì 27 gennaio 2009

La collina tra Piazza Buozzi e l’area ex Migliori Longari

Il Cittadino Governante
associazione di cultura politica
La collina tra Piazza Buozzi e l’area ex Migliori Longari
Il cantiere di Piazza Buozzi, purtroppo, è stato aperto. Oltre un milione di euro per un’opera concepita male e che, temiamo, si rivelerà uno sperpero ed un’offesa al Centro Storico.
Ciò nonostante cerchiamo, con spirito costruttivo, di contribuire a limitare i danni e a trarre il meglio da questa illogica vicenda.
Nel precedente documento abbiamo parlato della probabile rilevanza archeologica del sottosuolo della piazza. Abbiamo, per questo, preso contatto con la Soprintendenza ai Beni Culturali e con quella ai Beni Archeologici. Risultato: grazie al Soprintendente ai Beni Archeologici di Chieti,
dott. Angeletti, è arrivata un’archeologa che ogni giorno assiste a quanto avviene nel cantiere, tra l’altro – e questo ci fa molto piacere – con grande disponibilità dell’impresa e delle maestranze incaricate. Pare, inoltre, che ci saranno, contestualmente, scavi di studio nei pressi del Duomo da parte degli esperti della Soprintendenza. Ci sembra una buona notizia. Da essi possono venire conoscenze sulla Giulianova rinascimentale (riguardanti ad esempio l’acquedotto fatto realizzare dagli Acquaviva), reperti significativi e informazioni sui materiali della vecchia pavimentazione.
Collateralmente -e grazie anche al suggerimento pratico dell’ing. Domenico Trifoni -con la nostra presa di posizione abbiamo fatto riaprire, dopo ben cinque anni, Via Bindi.
Vogliamo, ora, tornare su un punto che ci pare, invece, trascurato: quello della sicurezza statica del cuore del Centro Storico e della collina sottostante.
Recentemente, in relazione alle problematiche della sicurezza idrogeologica da noi sollevate a proposito dei lavori nel cantiere ex Migliori Longari, l’associazione Impronte ha segnalato un importante vecchio studio geologico sul versante collinare sotto il Centro Storico. Lo abbiamo letto e in questo studio geologico (basato sull’effettuazione di numerosi sondaggi nelle profondità collinari) del compianto geologo dott. Luigi Cavaglià, effettuato su committenza privata nel 1977, abbiamo trovato cose molto importanti riguardanti la sicurezza idrogeologica sia a monte che a valle del tratto di collina in questione.
Testualmente riportiamo alcuni stralci:“Le caratteristiche del terreno collinare (costituito da un’ alternanza di sabbie limose, limo sabbioso, limo argilloso, falde di acqua e ghiaia) fanno prevedere l’esistenza, nella parte più alta del Paese, di una conca alluvionale che rappresenta il bacino di alimentazione delle acque che minacciano la stabilità del versante”.
Lo studio dice ancora: “ C’è da ritenere che il regime idrogeologico dei terreni posti sul lato nord del Centro Storico stia subendo un’evoluzione negativa ai fini della loro stabilità”.
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Via Galvani 53 64021 Giulianova (TE) tel. 3461035861 www.ilcittadinogovernante.it info@ilcittadinogovernante.it
Ora, alla luce di queste rilevanti notizie e del fatto che si sia dovuto procedere, nel recente passato, a importanti lavori per garantire la sicurezza statica del Belvedere (per anni chiuso al pubblico perché pericolante), non è il caso di coinvolgere nei lavori in corso in Piazza Buozzi anche il Genio Civile e la competenza dei geologi per poter fare sondaggi di studio negli strati sottostanti la piazza che si trova proprio alle spalle del versante collinare ritenuto a rischio? Oltretutto, potrebbero anche essere rinvenuti tratti dell’acquedotto acquaviviano. Approfittare della decorticazione appena fatta del vecchio manto della piazza per procedere a studi finalizzati alla conoscenza del nostro passato e alla sicurezza statica non è una cosa logica e responsabile?
D’altra parte, per tornare ai lavori in corso nell’area ex Migliori Longari, non aver dato peso ai nostri timori sull’estrazione di acqua dal sottosuolo dell’area ha comportato l’ostruzione con terreno e ghiaia di alcune tubature della rete delle acque bianche. Ciò ha poi prodotto danni alla sottostante condotta in ghisa del Ruzzo causando l’allagamento di via Nievo e i conseguenti lavori d’emergenza nel tratto a sud della Scuola Media.
Noi siamo del parere che sia meglio prevenire che strapparsi le vesti a disastri avvenuti.
E giacchè ci siamo, chiediamo anche:
1. Il corposo sbancamento in corso ai piedi della collina del Centro Storico non sta indebolendo il fronte collinare aggiungendo, quindi, problemi anche a valle a quelli già esistenti a monte? 2. L’enorme quantità di acqua che da oltre un mese si sta estraendo dalle profondità dell’area di cantiere è la prova di quanta acqua ci sia nel delicato sito pedecollinare e intracollinare: con la realizzazione degli enormi interrati impermeabili avverrà certamente una ridislocazione delle acque profonde. Quali saranno le ripercussioni, in termini di stabilità, sulla soprastante collina e sulle aree e sugli edifici circostanti? 3. Com’è possibile che lo storico canale di scolo che, provenendo dal canneto collinare, passa accanto alla strada delle Fontanelle per poi immettersi nella rete che sbocca nei canali a mare, possa avere costruzioni a ridosso quando ciò è vietato dalle leggi? Giulianova 27 gennaio 2009
IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica
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