lunedì 26 gennaio 2009

Movimento Regionale Città per Vivere

Movimento Regionale Città per Vivere
Comitato promotore Proposta di Legge di Iniziativa Popolare
SEDE REGIONALE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
Via Lombardia, 10 – Tel. 085.8944932 – Fax. 085.9150464
COMUNICATO STAMPA
RIPARTE LA RACCOLTA DELLE FIRME SULLA “PROPOSTA DI LEGGE” DI INIZIATIVA POPOLARE PER CHIEDERE LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA E LO SCIOGLIMENTO DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE ABRUZZO
Dopo la costituzione della nuova Giunta Regionale e della Commissione consiliare preposta, riprende la raccolta delle firme per la presentazione di una “Proposta di Legge di iniziativa popolare” per il CONTENIMENTO DEI COSTI DEGLI ORGANI POLITICI.
L'iter riprende dopo la automatica sospensione verificatasi in data 17 LUGLIO 2008 a seguito dello scioglimento anticipato del Consiglio regionale: LE FIRME SI RACCOLGONO PRESSO TUTTI I 305 COMUNI DELLA REGIONE ABRUZZO.
I Cittadini residenti in ciascuno di essi possono firmare recandosi nei prossimi giorni presso gli Uffici Comunali preposti, muniti di un documento di riconoscimento.
Con la Proposta di Legge di iniziativa popolare si chiede al Consiglio Regionale l'approvazione di nuove norme per il contenimento e la riduzione dei principali costi degli organi politici della Regione, la riduzione del 50% di compensi, rimborsi e indennità di carica e di funzione per Consiglieri e Assessori regionali, diaria mensile, indennità di missione, indennità di fine attività e assegno vitalizio per i Consiglieri regionali cessati dal mandato, la riforma degli enti strumentali della Regione Abruzzo ed il taglio sostanziale dei relativi costi, l'abolizione di nomine, incarichi, consulenze e collaborazioni da parte dei Presidenti del Consiglio e della Giunta, dell'Ufficio di Presidenza, dei Gruppi Consiliari e degli Oragni di vertice della Regione e degli enti strumentali.
Pio Rapagnà e Giovanna Forti – promotori
Roseto degli Abruzzi, 19.1.2009
In allegato: breve illustrazione degli articoli
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE: “Norme per il contenimento dei costi degli organi politici ed elettivi del Consiglio e della Giunta regionale e per la riforma degli enti strumentali della Regione Abruzzo.
Con l'Art. 1 si propone che le indennità dei Consiglieri ed Assessori regionali, siano pari al cinquanta per cento (invece del 65% attualmente vigente) del trattamento complessivo annuo lordo previsto dal secondo comma dell’art. 1 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261 e successive modificazioni, per i membri del Parlamento della Repubblica Italiana, mentre ai componenti la Giunta regionale, sarà corrisposto il trattamento pari a quello dei Consigliere regionali. Gli incrementi della indennità mensile per gli effetti degli adeguamenti previsti dall’art. 1, comma 2, della Legge 31.10.1965, n. 1261, siano ridotti del cinquanta per cento.
Con l'Art. 2 si propone che ai Consiglieri regionali e ai componenti la Giunta Regionale venga corrisposta una diaria mensile determinata nella misura massima del 50% della diaria parlamentare.
Con l'Art. 3 si intende chiedere il superamento dell'assegno vitalizio a favore dei Consiglieri regionali cessati dal mandato, fatti salvi i diritti acquisiti.
Con l'Art. 4 si chiede che i contributi assegnati per ciascun Gruppo consiliare siano ridotti nella misura del 50%, e che i contributi sostitutivi non possano più essere impiegati per il rimborso delle spese spese sostenute dagli stessi singoli Consiglieri regionali, per l'acquisto, il noleggio e la manutenzione di automezzi di proprietà dei Gruppi consiliari e per il conferimento di collaborazioni e consulenze professionali esterne.
Con l'Art. 5 si stabilisce che il Consiglio Regionale, la Giunta Regionale, gli Enti strumentali e le Società controllate e partecipate della Regione Abruzzo, di norma, non possano far ricorso alla collaborazione di esperti esterni all’Amministrazione regionale e sia ridotto il numero, la entità economica e la frequenza dei conferimenti di cariche e incarichi di consulenza, anche professionale, a soggetti, persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati esterni alle strutture operative, al personale dipendente della Regione e agli Istituti di ricerca e di studio di competenza pubblica e regionale.
Con l'Art. 6 si chiede che i Fondi di rappresentanza a disposizione del Presidente del Consiglio regionale, del Presidente e della Giunta Regionale siano ridotti del 50% rispetto agli impegni di spesa iscritti a bilancio per il 2009. Si propone che, ai sensi della L.R. 30 novembre 1973, n. 43, l'organizzazione, l'adesione e la partecipazione a convegni, congressi ed altre manifestazioni”, nel caso in cui l’organizzazione delle menzionate iniziative avvenga in collaborazione con enti e soggetti privati, la Regione non possa più erogare a tali enti e soggetti privati alcun contributo finanziario e assumere direttamente i relativi oneri.
Con l'Art. 7 si propone che le nomine degli organi di vertice conferite dagli organi di direzione politica, decadano all'atto di entrata in vigore della presente legge e si chiede alla Giunta regionale di provvedere con propria deliberazione a ridurre del 50% le indennità di carica e ad omogeneizzare i compensi economici degli organi rimasti in carica. Si stabilisce infine che il Consiglio Regionale, entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, proceda allo scioglimento di quegli enti strumentali a cui siano stati trasferiti o assegnati compiti, funzioni e attività operative di competenza prioritaria delle rispettive strutture di riferimento della Regione, del Consiglio e della Giunta regionale.

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