martedì 27 gennaio 2009

Presentata la stagione di Prosa 2008/09 del Teatro Marrucino.

Presentata la stagione di Prosa 2008/09 del Teatro Marrucino.
In cartellone Tomasi di Lampedusa, Pirandello, Sciascia, Pasolini, Fassbinder,
attori del calibro di Alessandro Gassman, Umberto Orsini, Luca Zingaretti e tanto teatro per i più piccoli

di Rosaria Maresca

CHIETI, 25 Gennaio ’09 - Prosa a trecentosessanta gradi, per tutti i gusti e tutte le età, è la fiera espressione della Stagione teatrale 2008/09 del Marrucino di Chieti, presentata, ufficialmente, venerdì scorso, in un foyer gremito di giornalisti e di pubblico affezionato, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune - Carmelina Di Cosmo - e la Responsabile della Stagione di Prosa del Teatro - Natalia Di Iorio -. Le polemiche, gli odi, le guerriglie esacerbate nei mesi precedenti e, neanche troppo celate fra i presenti, hanno indotto, fin dal primo momento, l’Amministratore Di Cosmo ad una ammenda sintetizzabile in poche battute: «…alla luce di quello che è successo in passato, per il futuro di questo importante Teatro, per i ragazzi, linfa vitale e futuri spettatori, noi tutti dell’Amministrazione Comunale lavoreremo affinché questa Istituzione Culturale non venga ricordata per incidenti di percorso, impe-gnandoci nel segno della correttezza amministrativa…».
Excusatio debita e doverosa, dunque, nei confronti della cittadinanza locale; autocritica fugace e apprezzabile per coloro che additano l’indice contro i debiti contratti dall’attuale Giunta comunale. Stemperati gli animi, la serata è proseguita nel segno della descrizione minuziosa del cartellone teatrale che vede, oltre al Comune, per un ennesimo anno, la preziosa e pressoché insostituibile collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, di fatto garante, grazie all’appoggio finanziario, dell’intera realizzazione del programma.


Diciotto titoli per quaranta repliche divisi in tre sezioni: prosa “classica”, prosa “nuove scritture”, prosa “ragazzi”, con una maggiore e particolare attenzione, rispetto alle passate edizioni, proprio all’ultima sezione. «…L’importanza di educare i nostri ragazzi al gusto teatrale affinché la cultura di questo genere non muoia,» ha affermato la Di Iorio, «ci ha indotti a produrre per loro dei progetti interessanti con protagonisti di primo piano delle scene internazionali. Una collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano su un testo di Giorgio Strehler – La Storia della Bambola abbandonata – porterà, sulle scene del Marrucino, quarantadue bambini delle scuole elementari di Chieti affiancati da attori professionisti e, un lavoro di Andrea Cosentino – drammaturgo teatino, romano di adozione,
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ABRUZZOpress – N. 037 del 27 gennaio ’09 Pag 2

formatosi alla scuola di Dario Fo – nell’ opera La Festa del paparacchio consentirà il coinvolgimento di ragazzi e anziani della città. Un concorso pittorico per scegliere le locandine teatrali è, di fatto, già in atto fra le scuole della città e altri bei titoli quali Paladini di Francia, La fattoria degli Animali, Anima Blu dedicato a Marc Chagall – premio Eolo Awards 2008 per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi Italiano – chiudono una vetrina già di per sé interessante.»
Il compito di inaugurare il cartellone spetterà, però, alla sezione “classica” il 17 febbraio prossimo. In scena Luca Zingaretti, il fortunato Montalbano televisivo all’attivo una solida carriera teatrale alle spalle. Sua sarà la drammaturgia e la regìa de La Sirena di Tomasi di Lampedusa con le musiche originali di Germano Mazzocchetti. Nel mese di marzo tre rappresentazioni, ognuno a suo modo, di grosso spessore. Il 6 marzo, I Giganti della montagna di Luigi Pirandello, pièce teatrale fra le più complesse e ostiche dello scrittore siciliano, affidata all’allestimento di due importanti Teatri Stabili italiani – Teatro di Roma e Teatro Metastasio della Toscana – e con la collaborazione della Compagnia Sandro Lombar-di. Lo stesso Lombardi, insieme a bei nomi del panorama nazionale, Iaia Forte, Marion D’Amburgo, Silvio Castiglioni saranno i protagonisti della rappresentazione. Regia del geniale Federico Tiezzi.
Il 13 marzo un prezioso gioiello poc’anzi citato: La Storia della Bambola abbandonata, lavoro del Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con l’ETI (Ente Teatrale Italiano) e l’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro Alla Scala. Il testo di Brecht/Sastre sarà riproposto nello storico allestimento di Giorgio Strehler. Ben cinque le repliche, di cui due riservate alle scuole e tre in abbonamento. A chiudere il cartellone di marzo sarà Copenaghen, con in scena tre attori d’eccezione: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice che proprio quest’anno festeggia i suoi cinquanta anni di carriera. Dramma-riflessione denso di angoscianti interrogativi alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica.
Ultimo appuntamento della Prosa “classica”: 8 aprile con La parola ai giurati. Spettacolo diretto e interpretato da Alessandro Gassman e reduce da successi tanto strepitosi da aver ottenuto il Biglietto d’oro per il più alto numero di spettatori oltre il Premio Nazionale della Critica teatrale 2008. La trama, quanto mai attuale e conosciuta – tratta dal bestseller di Reginal Rose - è incentrata sulla delicata storia di un giovanissimo uomo condannato alla pena di morte.
La sezione prosa “nuove scritture”, che si propone di approfondire la conoscenza delle “novità” teatrali del panorama italiano, sarà presente con cinque titoli contemporanei: La notte delle lucciole, testi di Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini, interpretazione di Marco Baliani (Supercinema di via Spaventa, 1 febbraio); Un anno con 13 lune di Rainer Werner Fassbinder firmato dai talentuosi Annalisa Bianco e Virginio Liberti e sulla scena Michele di Mauro. La scelta di rappresentare uno dei film più celebri del drammaturgo tedesco va a ricreare l’ emozione angosciosa e crudele della tragedia del protagonista sul palco teatrale. Orson Welles’ roast interpretato dal volto popolare del cinema italiano Giuseppe Battiston che renderà omaggio al regista americano in una sorta di monologo e, per finire, il 16 maggio, la già citata La festa del paparacchio con Andrea Cosentino. Riflessione sulla cultura popolare e sulle tradizioni rurali, un dialogo fra passato e presente reale.
«L’interesse che riverso in modo particolare per il teatro contemporaneo e per la città di Pescara, la quale, credo, rappresenti un ponte ideale con Chieti» spiega nuovamente la Di Iorio «hanno mosso il forte desiderio di poter collaborare con due realtà teatrali pescaresi: il Florian Teatro Stabile di Innovazione e il Teatro Immediato. Spero che da questo primo approccio ci possano essere degli sviluppi futuri e soprattutto incoraggiare un vivo interesse per la nuova drammaturgia. Per il momento una cosa è certa: permettere agli abbonati di un teatro di usufruire di riduzioni sul costo del biglietto negli altri due ». E in un momento difficile per le economie mondiali lo stesso costo degli abbonamenti e dei biglietti è stato ridotto rispetto al passato, permettendo, inoltre, agli abitanti della vicina area metropolitana di prenotare o ricevere informazioni sugli spettacoli presso la Libreria Edison Book Store di Pescara. Se, come afferma la Di Iorio, questa del 2009 è una Stagione di Prosa contrassegnata dal “Tema del Dubbio”, non esitiamo a togliere ogni dubbio sull’ approvazione della scelta di voler crescere e costruire insieme ad altri partner il futuro culturale di una Regione. (R.M.)

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