sabato 21 febbraio 2009

All’Ecoteca di Pescara, atmosfere,

All’Ecoteca di Pescara, atmosfere,
musiche e performance sahariane
contaminate dalla musica jazz e rock
Progetti di cooperazione
per aiutare gli artisti africani

di Rosaria Maresca

PESCARA, 20 febbraio ’09 – Gli appassionati di cultura afro e gli amanti della musica etnica contaminata dal jazz e dal rock, questa sera, all’Ecoteca di via Caboto, hanno avuto la possibilità di immergersi in atmosfere, musiche e performance sahariane e subsahariane interpretate dal vivo da Geoff Warren, Jimmi Fascina, Antonio Franciosa e i percussionisti Djambadon. Una serata organizzata dall’associazione pescarese Baobab – realtà formativa che, grazie alle sue attività di studio, promozione e divulgazione delle culture africane occidentali, sta emergendo oltre gli stessi confini regionali con il suo fiore all’occhiello: la Baobab International Orchestra (B.I.O.) – e il partner Intercity.
Il citato ensemble strumentale (nato circa tre anni fa) è fra le più interessanti orchestre moderne, capace di coniugare la musica contemporanea d’arte con la musica etnica di derivazione mediterranea, sahariana e indiana. Fondatori, ideatori e sostenitori del progetto: Pino Petraccia (foto in alto) e Stefano Taglietti. L’uno presidente dell’Associazione, musicista e ricercatore di tradizioni africane, l’altro compositore fra i più vivaci dell’avanguardia italiana, eclettico ed esploratore di tecniche innovative (durante la sua carriera ha avuto commissioni dalla 51ª Biennale di Venezia, dall’Accademia di Santa Cecilia, dalla Berlin Philharmonie, dall’Opera di Norimberga, dal Teatro Lirico Sperimentale “Belli” di Spoleto, dal Goethe Institut di Roma, dalla Stagione RAI di Torino).


L’autorità politica Melilla alla consegna di una targa
Nel corso della serata, oltre a quanto detto, sono stati ripercorsi (dalla Baobab) alcuni dei momenti più significativi dello scorso 2008 (la partecipazione alla Bien-nale di Venea e il concerto del Primo Maggio di Pescara) e presentati – fra degustazioni di cibo, foto, video e inter-venti di esperti di cooperazione interna- zionale – le multiformi attività del 2009. Svettanti su tutti: la scuola di percussioni africane, i progetti interculturali per le scuole primarie di Pescara e la parteci-pazione al progetto di Cooperazione Internazionale in Senegal “Maison de la Culture”.

Un Centro di Formazione artistica (musica, danza, canto, teatro) e artigianale (lavorazione di stoffe, costruzione di strumenti) a favore dei giovani senegalesi, in una terra dove è sempre più difficile emergere dalla povertà. Un progetto avviato nel 2005 e ormai vicino alla

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ABRUZZOpress – n. 071 del 20 Febbraio ’09 Pag 2

sua definitiva realizzazione, che vede, fra i sostenitori, anche il Comune di Pescara e il Balletto Nazionale del Senegal.
Piacevole novità extra evento, è stato predisposto uno spazio informativo per un’importante realtà etica presente a Pescara dal 2008 (in via Nazionale Adriatica Nord 373/A): la PerMicro, una società specializzata in microcredito, nata a Torino e operante su tutto il territorio nazionale. Un aiuto concreto per l’avvio di piccole attività imprenditoriali a sostegno di soggetti con difficoltà di accesso al sistema bancario tradizionale, una realtà che coincide spesso e volentieri con quella degli immigrati. Il servizio, nato come strumento finanziario innovativo nei Paesi in via di sviluppo, si è affermato con la nascita della Grameen Bank, il cui fondatore, il “banchiere dei poveri” Muhammad Yunus, nel 2006 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
R. M.

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