sabato 21 febbraio 2009

L’unica area artigianale del comune di Teramo abbandonata a se stessa, nota della CNA di Teramo

L’unica area artigianale del comune di Teramo abbandonata a se stessa
Mercoledì 18 febbraio si è svolto, presso la sede CNA di Teramo, un incontro tra il Presidente della Provincia Ernino D’Agostino e le aziende operanti nel nucleo artigianale di Villa Pavone per discutere ed affrontare, insieme all’unica Amministrazione locale presente, le problematiche emerse in seguito agli sconcertanti episodi che hanno paralizzato a più riprese nelle scorse settimane, le normali attività di tutta l’area artigianale.
Ha attivamente partecipato all’incontro la maggior parte degli imprenditori dell’area produttiva, manifestando al Presidente della Provincia, quelle che sono le incertezze giornaliere che sono costretti ad affrontare, indipendentemente dagli incidenti ben noti alla cronaca locale, sottolineando infatti che la maggior parte delle opere di urbanizzazione sono state realizzate, negli anni, a spese degli stessi imprenditori e lamentando l’intollerabile modalità di gestione degli stessi passaggi a livello da parte degli addetti di Trenitalia. “La soluzione definitiva va individuata nell’immediato – Afferma il Presidente D’Agostino – e nonostante la Provincia non abbia diretta competenza sull’area artigianale è fuori di dubbio che non possa almeno assumersi un impegno preciso di risoluzione. Le soluzioni individuabili sono essenzialmente due: il collegamento viario con la Teramo-Mare per il quale a breve sarà intavolato uno studio di fattibilità tecnica con Anas Abruzzo, e l’altra relativa all’inserimento, nella convenzione con R.F.I. società proprietaria della rete ferroviaria, di un progetto di soppressione dei passaggi a livello realizzando sottopassi o sovrappassi. Sono provvedimenti che implicano costi notevoli – continua il Presidente D’Agostino – ma che è possibile inserire nelle linee d’intervento dei fondi F.A.S.”
“Stiamo parlando di un indotto che coinvolge circa 60 aziende – dichiara il Direttore CNA Lanciotti - che impiegano a loro volta un migliaio di addetti, nonché l’unica area artigianale del Comune di Teramo, che rischia di tramutarsi in un lontano ricordo del ’78, anno d’insediamento delle prime attività, se il Comune di Teramo, che ha tutte le competenze per intervenire, non pone rimedio con azioni risolutive”.

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