sabato 21 febbraio 2009

Edilizia Popolare, nota del PRC di Giulianova

Più volte, anche nel recente passato, il Partito della Rifondazione Comunista ha posto l’accento sulla drammatiche condizioni di vita in cui versano decine di nuclei familiari, per i quali diventa ogni giorno più urgente, drammaticamente urgente, trovare soluzioni definitive all’opprimente problema abitativo.
Ai motivi che, da sempre, sono alla base di queste decine e decine di situazioni che, nella sola Giulianova, evidenziano una vera e propria situazione di emergenza (livello degli affitti spropositato rispetto ai salari, assenza totale sul mercato di abitazioni a prezzi calmierati, precarietà nel lavoro e conseguenti difficoltà di accesso al credito, eccessiva onerosità dei mutui) vanno ora a sommarsi le conseguenze di una crisi economica che, senza gli opportuni interventi e correttivi, rischia di ricadere ancora una volta sulle categorie economicamente e socialmente più deboli.
La continua crescita del numero dei lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o, peggio ancora, in procinto di perdere definitivamente il lavoro rischia concretamente di aggiungere un numero crescente di famiglie alla schiera di coloro che vivono quotidianamente, sulla loro pelle, il dramma della mancanza di un alloggio stabile e duraturo.
Il Partito della Rifondazione Comunista considera ormai irrimandabile assumere iniziative nel settore edilizio che vadano finalmente nella direzione di risolvere definitivamente un problema che rischia di trasformarsi in tempi brevi, in una vera e propria piaga sociale.
Le possibilità ci sono: cedere terreni o lotti di terreno già assegnati di proprietà comunale alla società pubblica “Giulianova Patrimoni”, attraverso la quale accendere successivamente appositi mutui, da utilizzare per la realizzazione di unità abitative destinate alle giovani coppie, alle/ai lavoratrici/tori in cassa integrazione, ai nuclei familiari monoreddito. Non solo. Una quota degli alloggi così realizzati potrà essere destinata al comparto sociale, aumentando quell’offerta di servizi destinati alla riduzione del disagio sociale che da troppo tempo subisce, al contrario, continui tagli e riduzioni.
Dopo anni e anni di assenza completa di una qualsivoglia iniziativa pubblica nel settore edilizio, una simile ipotesi, che il Partito della Rifondazione Comunista intende porre come prioritaria per il prossimo quinquennio, può costituire una prima, importante, inversione di tendenza, e la spina dorsale degli interventi da prevedere per ammortizzare gli effetti della crisi sulle categorie più deboli.

Partito delle Rifondazione Comunista
Circolo P. Di Massimantonio

Nessun commento: