martedì 31 marzo 2009

Società Civile organizza per VENERDI 3 APRILE alle ore 21 presso il Teatro Comunale di Mosciano Sant’Angelo un incontro


Società Civile organizza per

VENERDI 3 APRILE alle ore 21 presso il Teatro Comunale di Mosciano Sant’Angelo

un incontro con

SONIA ALFANO

CARLO VULPIO

CLEMENTINA FORLEO

LUIGI DE MAGISTRIS

sul tema: “Legalità, moralità e partecipazione”Ovunque, ma soprattutto nell’Abruzzo squassato dalla questione morale, dalla negazione della legalità nella cosa pubblica, dall’allontanamento dei cittadini dalla politica, tutti gli incontri sui teme della “legalità” assumono una particolare importanza.

Questa di MOSCIANO è una occasione imperdibile per ascoltare, finalmente, delle parole chiare di verità e di coraggio di tre testimoni del nostro tempo, a loro modo vittime diverse del diverso modo di manifestarsi del rapporto tra malaffare, criminalità e politica.


SONIA ALFANO: presidente della ass.ne naz.le familiari vittime della mafia, leader del movimento antimafia, figlia del cronista de “La Sicilia” Beppe Alfano che indagava sulle stragi di Falcone e Borsellino.


CARLO VULPIO: giornalista giudiziario del “Corriere della Sera” che dopo aver seguito per 2 anni le inchieste “Why Not” e “Poseidone” è stato sollevato dall’incarico il 3 dicembre 2008 dopo un suo articolo nel quale si dichiarava a favore di De Magistris


CLEMENTINA FORLEO: già gip del tribunale di Milano protagonista dell'inchiesta Unipol sui "furbetti del quartierino", oggi trasferita al Tribunale di Cremona.


LUIGI DE MAGISTRIS: già sostituto procuratore a Catanzaro, protagonista delle inchieste “Toghe lucane” “Why Not” e “Poseidone”, trasferito al Tribunale del riesame di Napoli, si è dimesso dalla magistratura.


Un incontro per affermare il bisogno di legalità nella politica e per l'affermazione della giustizia e della verità nel nostro Paese in crisi morale masoprattutto culturale, e solo dopo politica: non il contrario. Quindici anni di derby “Berlusconi sì Berlusconi no” hanno prostrato l'Italia. Bisogna non solo resistere e reagire, ma rendere nota questa resistenza di chi promuove riflessioni sullo stato del Paese senza schierarsi in partenza per nessuno che non sia appunto la moralità, la legalità, la giustizia, la resistenza e la ricostruzione dalle macerie. E' un tentativo di tenere insieme "partigiani" di valori scomparsi, purtroppo imprescindibili per dare una svolta alla peggiore Italia del dopoguerra, l'Italia berlusconizzata nell'idea di società anche in larghissimi settori della sinistra.

Il voto ne è poi solo una conseguenza.

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