sabato 2 maggio 2009

Sport. Università degli Studi di Teramo, Seminario di Studi: I Luoghi dello Sport. Presentazione libro, Stadi D'Italia, Atri - 4 maggio 2009, ore 15:3







COMUNICATO STAMPA


Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Scienze Politiche; Dipartimento di Storia e Critica della Politica; Dottorato di Ricerca in critica storica, giuridica ed economica dello Sport; Corso di Laurea Magistrale in Management dello Sport e delle Imprese Sportive.

Seminario di Studi: I luoghi dello Sport.

Presentazione del Volume: Stadi D’Italia

Atri, Palazzo Duchi D’Acquaviva, Lunedì 4 maggio 2009, ore 15:30

Saluti Istituzionali:

Ermanno Morelli, Coni Abruzzo
Barbara Mazza, Università di Teramo

Interverranno:

Sandro Solinas, autore del volume “Stadi D’Italia”
Paolo Smoglica, Giornalista de “Il Centro”
Walter De Berardis, Direttore de “Giulianova Calcio Newsletter”

Segreteria Organizzativa: Martina Di Musciano E.mail: mdimusciano@unite.it Tel. 08587924801


La casa editrice Bonanno presenta il nuovo libro “Stadi d’Italia”.

La storia del calcio italiano attraverso i suoi templi

di Sandro Solinas

Prefazione di Fino Fini, Direttore del Museo del Calcio di Firenze

Un lungo viaggio attraverso gli stadi di calcio in Italia per scoprire il fascino della loro storia e delle loro vicende sportive. Notizie, immagini e curiosità sul mondo delle nuove arene che, come i circhi e gli anfiteatri nell’antichità classica, sono ancora oggi i luoghi urbani deputati ad ospitare gli spettacoli sportivi e le manifestazioni di massa. Oltre centocinquanta stadi, alcuni celebri alcuni poco conosciuti, alcuni nuovi alcuni scomparsi, per riscoprire la storia del calcio italiano attraverso i
suoi templi.

L’autore
Sandro Solinas nato a Pisa nel 1968, si è laureato a Roma in Economia e Commercio con una tesi sul celebre caso del calciatore Jean-Marc Bosman. Appassionato di Storia Medievale e Letteratura del Fantastico, dal 1997 è responsabile di Into The West, il più longevo sito web sul calcio irlandese. Collabora regolarmente con La Grande Storia del Calcio ed ha pubblicato vari articoli su
numerose testate sportive in rete.

Il libro
Titolo: Stadi d’Italia
Autore: Sandro Solinas
Prefazione: Fino Fini, Direttore del Museo del Calcio di Firenze
Caratteristiche: formato cm 24x33, cartonato
Pagine: 420
Prezzo: € 38,00
Collana: Immagine
ISBN-13: 978-88-7796-420

Anche gli stadi abruzzesi citati su Stadi D’Italia
Opera prima dello sportivo toscano, Sandro Solinas.
In uscita il prossimo autunno

Di Walter De Berardinis

Anche i nostri stadi sono stati recensiti e schedati nel libro dal titolo: Stadi D’Italia, opera prima dello sportivo toscano, Sandro Solinas. Da molti anni ha censito, fotografato ed intervistato gli addetti ai lavori, per carpire segreti e storie dei luoghi del calcio italiano. L’autore, in realtà, da sempre ha cullato il sogno di scrivere la storia di queste moderne “arene” mai studiate, tranne a livello locale e mai su scala nazionale. Il libro è in dirittura d’arrivo, uscirà alla fine di settembre per la Bonanno Editore, ma già le principali testate nazionali sportive sono pronte per ospitare o recensire il libro di Solinas. L’autore, stranamente, è già molto conosciuto all’estero, soprattutto in Irlanda, per aver realizzato un sito web sulla tifoseria del Galway United Football Club (società professionistica irlandese, con sede proprio a Galway). Nel 1998, fu anche intervistato in diretta dalla radio nazionale, prima della semifinale di coppa. L’autore è nato a Pisa nel 1968, si è laureato a Roma in Economia e Commercio con una tesi sul celebre caso del calciatore Jean-Marc Bosman (famosa sentenza Bosman). Appassionato di Storia Medievale e Letteratura del Fantastico, dal 1997 è responsabile di Into The West, il più longevo sito web sul calcio irlandese. Collabora regolarmente con La Grande Storia del Calcio ed ha pubblicato vari articoli su numerose testate sportive in rete. Il libro dell’autore toscano è un autentico viaggio tra gli stadi d’Italia, oltre centocinquanta gli stadi da lui trattati, tra celebri e poco conosciuti, per riscoprire la storia del calcio italiano attraverso i suoi imponenti monumenti sportivi. Non poteva mancare di certo la nostra terra, l’Abruzzo, che con il Pescara ha raggiunto la presenza nella massima serie. Senza però escludere le altre realtà calcistiche come: Castel di Sangro, Chieti, Giulianova, Lanciano, L’Aquila, il già citato Pescara, Teramo e Vasto. L’abbiamo incontrato per farci raccontare il suo libro e naturalmente carpire i segreti del suo autore.

Come è nato questo lavoro?
Sembra strana la vita, la prima volta che mi sono occupato di calcio è stata la laurea a Roma in Economia e Commercio, con una “vergognosa” tesi sul celebre caso del calciatore Bosman, poi negli anni novanta mi sono trasferito per lavoro in Irlanda, avvicinandosi pericolosamente al modesto campionato locale di calcio, realizzai il sito web Into The West, vero oggetto di culto della sparuta ma agguerrita tifoseria del Galway United, ed una bandiera italiana donata alla squadra e tuttora religiosamente conservata nella club house di Terryland Park. Avevo intuito che gli anglosassoni e forse meglio dire gli europei, all’infuori di noi, tengono molto al proprio stadio, come in una sorta di venerazione. Anche se alcuni miei amici dicono che la passione per la storia degli stadi di calcio l’avevo già da bambino, quando fissavo la tribuna e gradinate dell’Arena Garibaldi, mentre Pisa e Livorno se le davano di santa ragione sul campo.

Come ti sei mosso per reperire dati, foto e testimonianze?
Più che fare una descrizione minuziosa di tutte le segnalazioni e dati raccolti, con il rischio di annoiare i vostri lettori, vorrei ricordare e ringraziare Vincenzo Paliotto che, oltre ad aver contribuito alla stesura, mi ha sostenuto nel progetto. Poi gli amici, Giancarlo Filiani, Fabrizio Pugi e Luigi Venturi, che con le loro collezioni fotografiche e archivi importantissimi mi hanno permesso di curare la parte iconografica del libro. Poi ci sono stati tre calciatori a cui sono molto legato: Marco Van Basten, Roberto Baggio e Paolo Di Canio, forse per quest’ultimi guardo ancora il rettangolo di gioco e non più le gradinate o le tribune.

Con questo libro si apre un “filone” editoriale del tutto nuovo nel mondo del calcio. La stampa sportiva come ha reagito all’evento editoriale?
Esiste già una vasta lettura sulle strutture architettoniche degli stadi italiani, sia dal punto di vista locale che nazionale, infatti nel mio libro non tratterò questo. Credo che sulla scia del mio lavoro, altri appassionati si potranno cimentare su questo genere. Mentre la stampa e i direttori delle testate nazionali sportive sono stati gentilissimi e già si preannuncia all’uscita del libro diverse interviste e recensioni con la speranza che il libro vada a ruba.

Dopo questo lavoro pensi di continuare con altre storie o ritieni di essere “arrivato” al tuo sogno? Come lo vivi tu il calcio?
Realizzare questo sogno non è stato facile. Sono un tifoso distratto, reo confesso di aver cambiato più volte squadra, oggi mi appassionano anche di storie e personaggi minori del gioco del calcio. Va detto, peraltro, che nonostante le mie trentanove primavere continuo onorevolmente la mia “carriera” calcistica sui campi dell’oratorio. Anche qui, tuttavia, mi sono trovato spesso fuori dagli schemi, troppo tecnico per fare il mediano e troppo ruvido per giocare da regista. Sono sposato con Monika e da qualche anno vivo a Vicenza, collaborando saltuariamente con varie testate sportive in rete, tenendomi a debita distanza da snervanti blog e chat.

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