giovedì 20 marzo 2008

Politica. Proposta di Legge di Pio Rapagnà e Giovanna Forti

Comitato promotore Referendum Regionale abrogativo
e Proposta di Legge di iniziativa popolare
Responsabili: Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Tel. Segreteria: 085-8944932 - 330.431480
Cari amici e amiche,è chiaro che non finiremo mai di ringraziare e lodare quelli di voi che, in maniera disinteressata e volontaria, avete dato il sostegno, e siamo certi continuerete a dare, alla iniziativa intrapresa dal Comitato promotore dei Referendum regionali e proposte di legge per la riduzione dei costi e degli sprechi della politica e per la riforma degli enti strumentali della Regione Abruzzo: tutti sanno ormai, grazie a voi, che è dall'anno scorso che si cerca, qui in Abruzzo, e tranne l'Umbria e la Sardegna, soltanto qui nella nostra Regione, con le unghie e con i denti, di incardinare una serie di referendum abrogativi delle leggi regionali che hanno favorito, permesso ed incentivato negli anni, non soltanto i privilegi economici ai Consiglieri Regionali, Assessori, Dirigenti, Personale delle strutture istituzionali del Consiglio Regionale e della Giunta, dei Gruppi Consiliari (anche composto da un solo consigliere-capo-Gruppo-Presidente e membro di Commissioni varie, ma hanno anche "coperto e giustificato" la cosiddetta "gigantesca cuccagna" da anni ed anni in atto in Abruzzo attorno agli Enti strumentali e società partecipate e controllate, Consorzi, Agenzie, Comitati di gestione, e tutta una "immensa" pletora di soggetti in cui viene "rifugiata e sistemata", e pagati profumatamente, tutta quella classe di portatori di voti e di acqua di cui anche in Abruzzo, oggi, insieme a tanti altri che "cascano dalle nuvole" dall'alto e dal basso, ci si meraviglia, e tanti "responsabili" pure fanno finta di indignarsi. Però, dopo i complimenti ed i ringraziamenti dovuti, vista la difficoltà di raggiungere capillarmente i Cittadini e la opinione pubblica, anche per qualche censura di troppo e certamente dannosa ed ingiustificata messa in atto per un anno intero su queste iniziative referendarie da parte di alcuni organi di stampa ed alcune emittenti televisive, Vi chiedo, se è possibile, un passo ulteriore ed un incoraggiamento, necessario e sine qua non, ai fini del proseguimento della stessa iniziativa referendaria che stiamo cercando di rilanciare: voi sapete che gli articoli più letti ed i "pezzi" più ascoltati e attesi, sono quelli "di fondo" e di "commento" che portano le vostre firme e le vostre voci autorevoli.Per questo vi chiedo: è possibile, in qualche vostro prossimo "intervento o redazionale", citare con nome e cognome chi sta facendo in Abruzzo la battaglia "vera e concreta" sui costi della politica e sugli enti strumentali, per esempio, dall'esperienza vissuta in questo anno trascorso di campagna referendaria in tutto l'Abruzzo, aprendo un dibattito, uno "speciale", una pagina apposita, riportando e diffondendo tutte le cifre e le conseguenze economiche dei quesiti e dei referendum da noi promossi? Crediamo, purtroppo, che la opinione pubblica non sia stata ancora sufficientemente informata sui "contenuti" specifici e dettagliati dei referendum, per cui è possibile, e ne abbiamo seriamente paura e timore, che, ancora per questa volta che ci riproviamo nei prossimi 4 mesi dopo le elezioni politiche, non solo non riusciremo a raccogliere le 25.000 firme necessarie, ma potrebbe anche verificarsi che lo stesso referendum, eventualmente ottenuto e convocato per la prossima primavera 2009, addirittura non raggiunga il quorun del 51% degli elettori abruzzesi ed esteri aventi diritto e non sia vinto, con tutte le conseguenze del caso.Aprire il dibattito, fornire dati semplici e schematici, tabelle esplicative, senza i quali non è possibile, allo stato della informazione regionale, richiedere, svolgere e vincere ogni e qualsiasi referendum sui costi della politica: stranamente e irresponsabilmente la società civile, i Comitati, le Associazioni di tutti i tipi, sono stati completamente assenti, e lo sono ancora, mentre i nostri bravi politici e candidati parlano di questi argomenti solo per farsi belli sotto elezioni, ma poi, nei fatti, nessuno ha firmato i referendum e nessuno ha fatto niente a Roma , in Parlamento ed in Consiglio Regionale, questa è la verità!Grazie, buon lavoro, e buona Pasqua.Pio Rapagnà e Giovanna Forti.
Roseto degli Abruzzi, 20.3.2008

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