venerdì 10 ottobre 2008

AIUTI DI STATO 2007-20013 PER GIULIANOVA: CHI HA SBAGLIATO PAGHI.

ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA
IMPRONTE

AIUTI DI STATO 2007-20013 PER GIULIANOVA: CHI HA SBAGLIATO PAGHI.

La vicenda dell’esclusione di gran parte del territorio di Giulianova dalle aree interessate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionali 2007-2013 si fa sempre meno chiara.
Cerchiamo di riepilogare come si sono svolti i fatti.

Il 28 novembre 2007 la Commissione Europea approva la nuova Carta italiana dopo che la precedente era scaduta il 31 dicembre 2006.

Il 7 dicembre 2007 l’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Valentina Bianchi, ed il Dirigente del Servizio Programmazione, Tiziana Arista, tengono una conferenza stampa ed annunciano l’avvenuta approvazione della Carta. Tra le altre cose la Dirigente Regionale dichiara: ”E’ stata coperta un’estensione di territorio maggiore di quella interessata dalla Carta degli Aiuti risalente al precedente periodo e soprattutto sono state inserite aree particolarmente bisognose di sostegno. In particolare la provincia dell’Aquila è passata da 4 a ben 49 Comuni coperti da benefici mentre in relazione alle altre tre province si è riusciti comunque a coprire le are maggiormente votate agli insediamenti industriali”.

Nella stessa conferenza stampa l’Assessore Bianchi così conclude: “Con le Province è stato fatto un ottimo lavoro. Ora ci attende un nuovo importante compito che sarà quello di far combaciare le strade ed i numeri civici ricadenti nella mappa degli aiuti con le sezioni censuarie che rappresentano le unità di riferimento della mappa. In questo ambito saranno i Comuni i soggetti deputati a fornire chiarimenti e specificazioni”.

Il 21 dicembre 2007 l’elenco dei Comuni e delle relative aree interessate dagli aiuti viene pubblicato con apposito decreto in Gazzetta Ufficiale.

Tutto il resto appartiene alla cronaca dell’ultima settimana.

L’ex Sindaco Ruffini ha addossato ogni responsabilità alla Regione.
Il Presidente della Provincia, D’Agostino, ha parlato di “grave errore tecnico” senza specificare “di chi”.

Nell’incontro svoltosi ieri in Provincia sembrerebbe che il dito sia stato puntato contro la Regione. Il Presidente D’Agostino ha rivendicato il merito di essere riuscito a far rientrare nelle aree interessate dalla Carta anche molte zone della costa teramana che la Regione in un primo momento aveva tagliato fuori.

In tutta questa storia ci sono diversi passaggi che devono essere chiariti:

1) ammesso e non concesso che sia intervenuto un grave “errore tecnico”, vorremmo sapere chi ha sbagliato e dove si è verificato l’inghippo: in Regione, come dicono Ruffini e D’Agostino che parla di errori nella formazione della cartografia, o anche in Comune quando, come detto dall’Assessore Bianchi, sono stati fatti combaciare le strade ed i numeri civici ricadenti nella mappa degli aiuti con le sezioni censuarie che rappresentano le unità di riferimento della mappa? E’ chiaro che se qualcuno ha sbagliato, quel qualcuno deve risponderne. Si può sbagliare e rischiare con i soldi propri ma non con quelli dei contribuenti giacché gli sgravi e gli incentivi alle imprese previsti dalla Carta sono finanziati con le nostre tasse. Inoltre con i venti di crisi che soffiano forte anche in Europa, su un tema come quello degli incentivi alle imprese e degli aiuti per il mantenimento dell’occupazione c’è poco da scherzare;

2) ammesso che si tratti, invece, di “fatto politico”, vorremmo sapere se e cosa non è andato per il verso giusto in Regione. Le dichiarazioni di Ruffini e, soprattutto, quelle di D’Agostino sono chiare e dirette ma svelano al contempo la loro incapacità di farsi ascoltare in Regione, che si è rivelata tale da non consentire di allargare le aree di intervento della Carta a zone più estese del territorio della Provincia. Vero è, infatti, che le zone interne soffrono di ritardi nello sviluppo economico maggiori rispetto a quelli delle zone costiere ma il dato della provincia dell’Aquila, con 49 Comuni beneficiati dalla nuova Carta rispetto ai precedenti 4 della “vecchia” Carta scaduta nel 2006, deve comunque far riflettere;

3) l’elenco dei Comuni e delle zone interessate dagli aiuti non era un fatto per pochi intimi da molto tempo ed era noto a tutti, come ha confermato il Presidente D’Agostino, che dei problemi seri in Regione c’erano già stati ancor prima. Come mai nessuno, per circa un anno, ha posto il problema? Dove sono stati per circa un anno tutti i protagonisti di questa vicenda? Chi di loro, sapendo benissimo come stavano effettivamente le cose, si è stracciato le vesti di dosso per Giulianova e per la Provincia di Teramo? Perché non ne hanno fatto un caso politico da porre all’attenzione dei cittadini e delle associazioni di categoria? Ammesso che ci siano stati problemi “a monte”, dettati dalla normativa comunitaria che regolamenta gli Aiuti, chi si sarebbe preoccupato di esercitare pressioni sul Governo nazionale e sulla Commissione Europea? Dov’erano allora tutti i nostri vari Europarlamentari, Parlamentari, Consiglieri Regionali, Provinciali (e chi più ne ha più ne metta) senza distinzione di colore ed appartenenza?

f.to IMPRONTE

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