lunedì 6 ottobre 2008

Comitato promotore dei 5 Referendum Regionali


Comitato promotore dei 5 Referendum Regionali
Proposta di Legge di iniziativa popolare
Sede Regionale: Roseto degli Abruzzi – Via Lombardia, 10
Tel. 085-8944932 - 330-431480 - Fax: 085-9150464
Roseto degli Abruzzi, 6 ottobre 2008
COMUNICATO STAMPA
“SCIOPERO DELLA FAME” DI PIO RAPAGNA' A SOSTEGNO DELLA RICHIESTA DI INCONTRO CON L'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE E PER LA IMMEDIATA ELEZIONE DEI 5 ESPERTI DEL COLLEGIO PER LE GARANZIE STATUTARIE
I promotori dei 5 Referendum regionali abrogativi e della Proposta di Legge di iniziativa popolare per la riduzione dei costi della politica hanno chiesto un incontro urgente all'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale per ottenere una risposta ufficiale in merito alle modalità di svolgimento della raccolta delle firme avviata in data 9 luglio dal medesimo Ufficio.
Il Comitato, A SEGUITO DELL'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA, ha chiesto di sapere dall'Ufficio di Presidenza se, in caso di anticipato scioglimento del Consiglio regionale, nel periodo intercorrente tra la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali e i sei mesi successivi all'elezione del nuovo Consiglio regionale, si doveva procedere per via istituzionale e statutaria, in accordo con il Comitato e con le Autonomie locali preposte alla autentica delle firme, alla sospensione della iniziativa referendaria e, conseguenzialmente anche della raccolta delle firme già avviata.
E' dal 13 agosto scorso che l'Ufficio di Presidenza non ha fornito alcuna indicazione ufficiale ai promotori, pur in presenza delle dimissioni volontarie del Presidente della Giunta e della pubblicazione del Decreto di indizione dei comizi elettorali. In tale circostanza, imprevedibile da parte del Comitato, nemmeno il Presidente del Consiglio regionale Marino Roselli ed il Vice-Presidente vicario Enrico Paolini, hanno sentito il dovere “istituzionale” di comunicare al Comitato promotore se, di fronte a questi eventi straordinari, fossero o no da considerarsi sospese LE ATTIVITA' DI RACCOLTA DELLE FIRME ed eventualmente a partire da quale data sarebbe stato possibile riprenderle.
I promotori, tra l'altro, dopo essersi rivolti al Difensore Civico regionale, non hanno potuto rivolgersi per un parere giuridico “super partes”, al Collegio per le Garanzie Statutarie il quale, sebbene istituito, non è stato ancora “costituito e insediato” per la mancata nomina dei 5 esperti di competenza del Consiglio Regionale, Nel frattempo però, la Legge Regionale n. 44 del 19 dicembre 2007 che disciplina il referendum abrogativo ha stabilito che sino alla costituzione e all'insediamento del Collegio di garanzia, le funzioni attribuite al medesimo Collegio sono esercitate dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale: perché allora l'Ufficio di Presidenza non ha esercitato e non esercita quelle funzioni?
Il Collegio regionale per le garanzie statutarie, composto da cinque esperti, di cui uno indicato dal Consiglio delle Autonomie locali, eletti a maggioranza dei tre quarti dal Consiglio regionale, tra le altre funzioni previste dallo Statuto, esprime pareri “sull'interpretazione dello Statuto nei conflitti tra gli organi della Regione e sull'ammissibilità dei referendum e delle iniziative popolari”.
A sostegno della richiesta di incontro con l'Ufficio di Presidenza e per la immediata elezione da parte dell'attuale Consiglio regionale dei 5 esperti che compongono il Collegio per le garanzie statutarie, Pio Rapagnà, uno dei promotori dei referendum, ha dato inizio ad uno “sciopero della fame”.

Nessun commento: