giovedì 9 ottobre 2008

Il vicepresidente Sottanelli incontra l’Associazione dei Cavatori: la categoria racconta la crisi del settore e chede il sostegno della Provincia

Il vicepresidente Sottanelli incontra l’Associazione dei Cavatori: la categoria racconta la crisi del settore e chede il sostegno della Provincia


Una disparità di trattamento per le attività estrattive fra la Provincia di Teramo e quella dell’Aquila; il costo del gasolio; la “sovrapposizione di norme e competenze” e l’assenza di un quadro normativo regionale certo; la diminuzione degli appalti pubblici: sarebbero queste le cause della “grave crisi economica” che sta investendo il settore estrattivo teramano.

Le ragioni delle imprese sono state rappresentate questa mattina al vicepresidente Giulio Sottanelli dall’Associazione Cavatori che, in queste settimane, ha avviato un’azione di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni e dell’opinione pubblica per spiegare le motivazioni e i numeri della crisi. “Nell’ultimo anno – ha affermato Aldo Di Carlo dell’ACT – abbiamo registrato un calo del fatturato fra il 50 e il 70%, solo nel 2008 sono state avviate 30 procedure di cassa integrazione. Una parte dei problemi deriva da aspetti congiunturali generali, come l’aumento del gasolio, altri sono il frutto di una normativa contraddittoria e penalizzante che può essere modificata”.

Il vicepresidente Sottanelli ha già convocato un tavolo tecnico per il prossimo 17 ottobre (ore 10) per eaminare alcune delle questioni poste dall’Act e fra queste quella riguardante lo smaltimento dei fanghi di lavorazione; l’impatto ambientale del trasporto del materiale inerte; l’apertura di un canale di dialogo con la Regione Abruzzo. “Nella provincia dell’Aquila è consentita l’estrazione su terreni demaniali mentre a Teramo questo non è possibile e ciò determina una disparità delle condizioni di accesso al mercato”, sostengono i cavatori.

“I cavatori – dichiara Giulio Sottanelli – chiedono anche alcune modifiche al Piano Territoriale Provinciale e per questo sarà necessario investire la Giunta e il Consiglio, quest’ultimo organo deliberante sul Piano. In senso lato le questioni poste dall’Associazione meritano attenzione in quanto investono direttamente e indirettamente tutto il settore edile, un comparto che sia da un punto di vista occupazionale sia da quello produttivo è decisamente significativo”.

All’incontro, avendolo chiesto esplicitamente, ha partecipato anche Giancarlo De Sanctis della Filca – Cisl, il quale ha sottolineato la necessità di inserire i settori “cave e autotrasporti” fra quelli beneficiari degli “ammortizzatori in deroga”. La richiesta dovrà essere esaminata dal Comitato d’intervento sulle crisi aziendali istituita presso la Regione Abruzzo.

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