giovedì 9 ottobre 2008

Sgravi contributivi: la Provincia chiederà la revisione parziale della zonizzazione delle “aree 87.3C”

Sgravi contributivi: la Provincia chiederà la revisione parziale della zonizzazione delle “aree 87.3C”


Evidenti incongruenze nell’individuazione cartografica delle zone. Sono quelle rilevate nella documentazione che la Regione Abruzzo ha trasmesso al Governo insieme all’atto deliberativo con il quale si licenzia la nuova “zonizzazione” delle aree 87.3C; aree che, secondo il Trattato dell’Unione Europea, possono usufruire di alcuni sgravi contributivi. Un errore, quello verificatosi, che ha comportato l’esclusione di un’intera area industriale, quella di Colleranesco a Giulianova, e la non corretta delimitazione delle aree produttive nei comuni di Castellalto e Morro d’Oro. “Errori che comportano danni gravi alle nostre imprese e che vanno rimediati” ha affermato il presidente, Ernino D’Agostino, questa mattina, nel corso della riunione con l’Osservatorio dell’Economia e dello Sviluppo, organismo con il quale ha concertato una serie di iniziative. “E’ possibile chiedere una parziale revisione e questo per non perdere i benefici nel 2008 e nel 2009 – ha dichiarato – poi, naturalmente, per il 2010 procederemo ad una revisione complessiva. Non è una procedura semplice e deve essere lo stesso Governo ad attivarla ma c’è l’impegno della Regione a sostenerla”.

D’Agostino ha avuto assicurazioni in questo senso dall’assessore regionale Marco Verticelli che ieri, a Bruxelles, si è già incontrato con la delegazione italiana preannunciando una richiesta di revisione da parte della Regione Abruzzo. Questa mattina è stato costituito un tavolo tecnico che dovrà formulare in tempi “brevissimi” le proposte di modifica. Il gruppo di lavoro è composto da un rappresentante per ogni associazione di categoria e da un delegato della Camera di Commercio.

D’Agostino ha ricordato che è stata proprio la Provincia, nel tavolo di concertazione con la Regione, a far includere nelle “aree 87.3C” i distretti industriali dei Comuni di Tortoreto, Pineto, Roseto e Giulianova, assolutamente non previsti nella prima formulazione che vedeva la totale esclusione di tutta la costa abruzzese e, quindi, anche di quella teramana.

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