giovedì 27 novembre 2008

Pedaggi autostradali: la Provincia ricorre contro Strada dei Parchi e Anas per gli ulteriori aumenti e chiede “un ristoro economico” per la popolazion

Pedaggi autostradali: la Provincia ricorre contro Strada dei Parchi e Anas per gli ulteriori aumenti e chiede “un ristoro economico” per la popolazioni locali


Pedaggi autostradali: la Provincia ricorre nuovamente contro la società “Strada dei Parchi” considerando “totalmente ingiustificato” l’ulteriore aumento del pedaggio – fra i 10 e i 20 centesimi - scattato dall’agosto scorso. Il ricorso si aggiunge agli altri ancora pendenti al Tar del Lazio per gli aumenti scattati dal 2003 al 2006.

I motivi del ricorso sono stati illustrati dal presidente D’Agostino, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala Giunta dell’ente e alla quale hanno partecipato anche il legale dell’ente, Antonio Zecchino e il consigliere provinciale Raimondo Sfrattoni.
La Provincia, in particolare, contesta “gli atti e provvedimenti (già richiesti con istanza di accesso del 20/10/2008 prot. n° 290673 e tuttora non conosciuti né comunicati a questa Provincia ricorrente), con cui la Strada dei Parchi S.p.A., in qualità di concessionaria per la gestione della rete autostradale costituita dalle autostrade A24 ed A25, ha proceduto a far data dal 06/08/2008 all’aumento dei pedaggi su tutte le percorrenze con origine e destinazione nella barriera di Teramo”.

La tesi dell’ente – elaborata nel ricorso dall’avvocato dell’ente, Antonio Zecchino e dall’avvocato Paolo Grassi - è che poiché fra il 2003 e il 2006 sono già scattati aumenti pur non essendo stati effettuati gli investimenti programmati (così come previsto dalla convenzione fra Anas e Strada dei Parchi) gli ulteriori aumenti applicati da agosto non possono trovare alcuna giustificazione nei lavori del raddoppio dell’A24 nel tratto Villa Vomano – Teramo. Infatti, questi lavori, sono iniziati solo nel 2006 e sono ancora in corso. Peraltro la Provincia è stata costretta a impugnare tali atti sebbene non ancora conosciuti poichè la Società Strada dei Parchi, non ha mai aderito alla richiesta di accesso agli atti, formalmente avanzata nello scorso mese di ottobre.

“Vogliamo accertare se vi siano inadempimenti da parte della società in quanto gestore di servizi pubblici e da parte dell’Anas nei suoi doveri di vigilanza – ha affermato il presidente, Ernino D’Agostino – con specifico riferimento ai criteri e alle procedure per l’aggiornamento del pedaggio. A nostro avviso la società concessionaria non ha applicato in maniera adeguata il principio del cosiddetto , previsto dalla normativa, con il quale si impone che gli aumenti siano strettamente ancorati all’attuazione del programma di investimento previsto nel piano finanziario”.

Al di là degli aspetti squisitamente giudiziari il Presidente ritiene che vi siano tutte le condizioni per “concertare delle politiche di vantaggio per le popolazioni locali, vessate dagli oneri dei pedaggi”.

Dal 2003 al 2006 la società autostradale ha aumentato le tariffe ogni anno senza avviare i lavori previsti dal Piano di investimenti contemplato nella convenzione con l’Anas; lavori iniziati solo nel 2006. Le tariffe, in questi tre anni sono aumentate del 63% circa. Proprio per questo motivo, nel 2007 e nel 2008, la stessa Anas, considerando “inadempiente” la Società dei Parchi, non concede “aggiornamenti tariffari”.

Ad agosto di quest’anno la concessionaria procede ad un aumento che varia da 10 a 20 centesimi giustificandolo con i lavori, in corso di esecuzione, del raddoppio della carreggiata nel tratto Villa Vomano- Teramo, sostenendo che tale aumento è stato “preventivamente sottoposto all’approvazione dell’Anas”.

A settembre il Consiglio Provinciale, su iniziativa del consigliere Raimondo Sfrattoni (Rifondazione Comunista) vota all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Presidente a: “chiedere l’accesso agli atti, valutare i termini di un ricorso e incontrare la dirigente della società concessionaria al fine di concertare politiche di vantaggio per le popolazioni locali vessate dagli oneri dei pedaggi”.

Il caso della società “Strada dei Parchi” è stato preso in considerazione anche da Giorgio Ragazzi nel suo libro “I signori delle autostrade”. Ragazzi, professore di Economia Politica all’Università di Bergamo, ricostruisce la storia delle concessionarie autostradali dali anni ’20 ad oggi e, a proposito del tratto autostradale A24 e A25 fa rilevare che gli aumenti hanno coperto con “largo anticipo” gli investimenti previsti dalla convenzione fra concessionaria e Anas.

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