giovedì 27 novembre 2008

Riceviamo da Lino Manocchia, La “Skycar M400”

Chieti, 25 Novembre ’08 – Martedì, S. Caterina - Anno XXIX n. 369 - www.abruzzopress.info - abruzzopress@yahoo.it - Tr.Ch 1/81
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Ap – Invenzioni

La “Skycar M400”
auto volante
del domani

di Lino Manocchia

NEW YORK, 25 Novembre ’08 - Per il 31 dicembre è prevista la certificazio-ne FAA di una auto volante del prof. Emeritus Paul Moller, milionario americano, capo della Moller International. Il prototipo inventato dal magnate si chiama Skycar M400. E’ lungo come una fuoriserie, fa 8 chilometri con un litro di etanolo ed è in grado di volare. Ecco dunque l’auto che anticipa il futuro. Fornita di 4 turboventole, prodotte dalla Moller International, la Skycar in città si comporta come una vettura normale e, dunque, non superare i 50 chilometri all’ora, ma fuori dai contesti urbani diventa un’altra cosa. Può sollevarsi in verticale e lanciarsi oltre la barriera del suono. Grazie ad una cabina pressurizzata può toccare i nove mila metri di quota ed è dotata di un paracadute (in caso di problemi di funzionamento ai motori).
Con questa auto volante Moller, realizzatore anche di un velivolo sperimentale simile ad un disco volante, con otto pale rotanti presume la possibilità di modificare le abitudini utilizzando una auto in grado di raggiungere qualunque località senza i limiti delle auto.
Gli appassionati dell’industria aerospaziale, settore aerodinamico, sono sorpresi del suc-cesso Moller, che in un certo senso, il vecchio Henry Ford, fondatore della nota Casa, predisse tanti anni fa: «Siate seri, non ridete, poiché una combinazione aeroplano e auto presto apparirà sul cielo e sulle strade di questo mondo.»
La Skycar M400 può uscire dal garage e volare confortevolmente alla media di 275-375 miglia, consumando un gallone (circa 4 litri per coprire 20 miglia, senza disturbare l’atmosfera. Poiché il computer controlla il volo, l’unica cosa che resta da fare al pilota è muovere il controllo nella direzione che intende prendere. Costruita in fibra di plastica rinforzata (FRP), che consente stabilità e sicurezza all’aeroveicolo, la FRP permette al veicolo di ottenere una forza favorevole in rapporto al peso. L’abita-colo può ospitare da uno a sei passeggeri, ha una autonomia di 750 miglia a 11 mila m. di altezza.


Decollo

Atterraggio




Via il traffico, non luci rosse, niente contravvenzioni di parcheggio. Tutto con un trasporto silenzioso, diretto dal punto A al punto B in una frazione di tempo, o meglio tre mobilità dimensionali al posto di due immobilità dimensionali.
A prescindere dal punto di vista personale su questo prototipo, si tratta solo di un passo provvisorio della nostra evoluzione per l’indipendenza dalla gravità,e la Sky “volantor” M400 potrebbe essere il prossimo passo.

Il “Takeoff and landing” o meglio non è unico. Gli elicotteri, per esempio, occupano la cronaca sin dagli anni ’50 sino al 1980, gli anni del jet, con lo sviluppo dell Harrier Jump jet, usato dalle forze armate anglo americane. Ma oggi la sfida efficiente, sicura abbordabile che il veicolo VTOL presenta, mandando qualsiasi pendo-lare nello spazio, al di sopra del strade soffocate dal traffico, rimane.
Il dott. Moller (foto) si dice certo che nei prossimi anni verranno realizzati circa 500 esemplari ad un prezzo molto vicino ai luxury car, intorno cioè ai 100 mila dollari, sempre che si usino i motori Wankel rotary, meno costosi dei jet commerciali, capaci di emanare un rumore simile al traffico, al momento del decollo, di breve durata considerata la velocità.
Un precedente esemplare fece uso di benzina, per poi passare al 70% di Bio ethanol e 30% acqua non infiammabile all’esterno del motore, e quindi drammaticamente di basso livello di rischio di fuoco.
La Skycar può ascendere a 10.8 Km alla velocità di 1.4 km al minuto e sollevare 1088 kg di peso.
LINO MANOCCHIA

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