mercoledì 11 febbraio 2009

A seguito delle mareggiate dell’ 11,12 e 13 dicembre 2008, ampia parte del litorale sud di Giulianova,

Circolo di GIULIANOVA
“ Pasquale Di Massimantonio “
del Partito della Rifondazione Comunista
Corso Garibaldi, 43/45 – 64021 GIULIANOVA
www.rifondazionegiulianova.too.it


Agli organi di stampa e informazione
(Con preghiera di pubblicazione integrale)

COMUNICATO STAMPA

A seguito delle mareggiate dell’ 11,12 e 13 dicembre 2008, ampia parte del litorale sud di Giulianova, ed in particolare il tratto di costa compreso fra via Lepanto e la foce del Tordino (parzialmente incluso nella riserva naturale del Borsacchio) ha subito drammatiche conseguenze a causa della violenta azione erosiva del mare.

L’eccezionalità delle mareggiate unita alla sensibile crescita del fenomeno dell’erosione provocata dalla realizzazione di barriere frangiflutto (pennelli perpendicolari alla linea di costa) al largo del litorale rosetano, di fronte alla frazione di Cologna, ha provocato vistosi danni alla fascia litoranea per un tratto di oltre 700 metri: sabbia asportata dal moto ondoso che, al contrario, ha riversato breccia di granulometria medio-grande sull’arenile, tratti di spiaggia completamente “mangiati“ dal mare, argine nord del fiume Tordino pesantemente danneggiato (le strutture della vecchia condotta a mare sono venute allo scoperto!).
L’arenile ha perso metri e metri di profondità, mentre la massiccia presenza di pietre , buche e avallamenti impedisce di fatto l’utilizzo a scopi turistici di ampi tratti di spiaggia: il lavoro di ripascimento compiuto negli anni dagli operatori turistici in collaborazione con la Provincia è stato completamente vanificato dalla violenza dei fenomeni.

Il quadro è allarmante. Nei tratti di litorale ceduti in concessione, pressoché deturpati, diventa impossibile installare il materiale per i servizi a mare (ombrelloni, gazebo, sdraio, lettini, ma anche docce, giochi per i bambini…) e le conseguenze per gli operatori del settore rischiano di essere catastrofiche, investendo, in un drammatico effetto domino, non solo i balneatori, ma anche tutte le attività dell’indotto che grazie all’industria turistica sopravvivono.

Di fronte a tali, drammatiche condizioni, il Partito della Rifondazione Comunista richiede l’intervento urgente delle autorità competenti, Regione, Provincia e Servizio opere marittime (quest’ultimo dotato di una provvista finanziaria da destinare proprio ad interventi straordinari e eccezionali) articolato in base alle priorità, che veda al primo posto la tutela e la salvaguardia del tratto di arenile sud.

I tempi di intervento appaiono particolarmente ristretti: occorre ridare alla spiaggia un assetto adeguato prima dell’inizio della stagione estiva, fissato secondo consuetudine al primo maggio, con l’avvio dei lavori di predisposizione delle attrezzature balneari.

L’invito agli enti preposti è dunque quello di attivarsi con urgenza per garantire un rapido ripascimento dell’arenile nei tratti che maggiormente hanno subito il fenomeno erosivo, promuovendo anche la semplificazione delle procedure burocratiche esistenti: attendere ulteriormente significherebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa di tutte quelle attività che si mantengono solo ed esclusivamente grazie all’attività turistica.

Partito della Rifondazione ComunistaCircolo P. Di Massimanto

Nessun commento: