venerdì 13 febbraio 2009

Un lupo in difficoltà salvato da un anziano agricoltore

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga

Un lupo in difficoltà salvato
da un anziano agricoltore


ASSERGI (AQ), 13 Febbraio ’09 - Una bella storia a lieto fine, esemplare della possibile amicizia tra l’uomo e il lupo, è stata scritta nel territorio innevato di Assergi (AQ), in località Fosso Raiale, prossimo alla sede amministrativa del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

E’ qui che mercoledì scorso un anziano agricoltore di Paganica, salendo al suo orto, ha trovato un giovane lupo denutrito e sofferente. Senza indugio si è rivolto agli agenti del Corpo Forestale dello Stato, che si sono recati sul posto con la Vice comandante del Comando Territoriale per l’Ambiente, Sonia Placidi. Si è così messa in modo la macchina operativa dell’Ente Parco che, tramite il responsabile del proprio Servizio Scientifico, ha avviato le procedure di primo soccorso. Il lupo, risultato essere una giovane femmina di circa due anni di età, è stato dapprima visitato dal veterinario dell’Ente Parco e poi trasportato al Centro di Recupero Fauna Selvatica di Popoli, gestito dall'Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo forestale dello Stato. Dopo aver ricevuto le cure necessarie ed avervi trascorso un periodo di riabilitazione, l’animale potrà presto riunirsi al suo branco, quello del Monte Stabbiata.
Il Direttore del Parco, Marcello Maranella, ha ringraziato l’agricoltore ed ha elogiato il suo comportamento, che ha definito «un esempio non comune di sensibilità. Un comportamento che premia allo stesso tempo il lavoro del Parco e il suo impegno a diffondere una cultura della convivenza tra l’uomo ed i grandi carnivori come il lupo, in territori caratterizzati da forte antropizzazione».
L’uomo e il lupo, infatti, si fronteggiano da millenni e nel lupo l’uomo ha visto figure via via differenti: dal magico simbolo di forza e intelligenza al feroce assassino, all’animale nocivo da sopprimere. Oggi, in un momento storico in cui l’uomo è chiamato ad assumere il ruolo determinante di responsabile delle risorse del pianeta e di una diversità biologica fortemente minacciata, è importante che apprenda a guardare anche al lupo con occhi nuovi, come componente essenziale di un ecosistema sano da proteggere e consegnare ancora integro alle future generazioni.
Grazia Felli

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