giovedì 19 marzo 2009

Il tavolo regionale del Cicas non approva la richiesta di proroga di cassa integrazione per i 99 lavoratori Teleco. “Un’incomprensibile interpretazion

Il tavolo regionale del Cicas non approva la richiesta di proroga di cassa integrazione per i 99 lavoratori Teleco. “Un’incomprensibile interpretazione tecnico – amministrativa può determinare il licenziamento dei lavoratori”.



Ieri pomeriggio, il Comitato per le crisi aziendali della Regione Abruzzo ha respinto la richiesta di proroga di cassa integrazione guadagni per 99 lavoratori della Teleco cavi di Roseto.


“Una situazione paradossale – afferma il presidente Ernino D’Agostino – gli organismi istituzionali dovrebbero salvaguardare i lavoratori non provocarne il licenziamento. Dopo settimane di intenso impegno da parte di Provincia, Comune, parlamentari e Tribunale per individuare un percorso che conducesse al reimpiego dei lavoratori, una discutibile interpretazione tecnico - amministrativa ha determinato la mancata approvazione della richiesta di proroga di cassa integrazione. Una circostanza che può comportare il licenziamento dei lavoratori della Teleco Cavi e che mette a repentaglio la possibilità che vengano reimpiegati. Abbiamo scritto una nota ufficiale all’assessore Paolo Gatti con il quale, ne sono certo, potremo collaborare e trovare un’intesa affinchè questa decisione venga rivista”.


La richiesta di proroga di cassa integrazione in deroga è stata avanzata dopo che la Ecotel di Cesena ha acquistato all’asta i macchinari della ex Teleco Cavi di Roseto, ha ripreso la produzione negli stabilimenti di Voltarrosto e Notaresco, riassorbito circa 50 lavoratori e manifestato una disponibilità di massima a riprendere l’attività anche a Roseto.

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