lunedì 23 marzo 2009

Per il futuro del Pianeta, il 28 marzo sarà l’Ora della Terra.

Per il futuro del Pianeta, il 28 marzo sarà l’Ora della Terra.
Anche in Abruzzo scocca l’Ora della Terra, per una regione che vuole rimanere la regione verde d’Europa e non vuole diventare la regione del petrolio.

Grandi città con i loro monumenti, piccoli comuni, aziende e singoli cittadini nelle loro case spegneranno le luci: un gesto semplice per accendere un messaggio che risuonerà in ogni angolo del Pianeta e per chiedere a tutti i leader mondiali di mettere in campo azioni decise contro i cambiamenti climatici.
Partita da Sydney nel 2007, l’Ora della Terra (Earth Hour) è una grande iniziativa che nel 2008 aveva già contagiato 370 città e 50 milioni di persone ad ogni latitudine.
Per il 2009 l’ambizione è grandissima: quest’anno il “giro del mondo” dell’Ora della Terra attraverserà 25 fasce orarie, dalle coste del Pacifico ai Paesi delle coste atlantiche, mirando a coinvolgere un miliardo di persone in più di 1.000 città con il semplice click di un interruttore.
Moltissime città hanno già aderito. Tutto inizierà alle 7.45, ora italiana, di sabato 28 marzo: dall’altro capo del mondo le prime a spegnersi saranno le Chatham Islands, un piccolo arcipelago al largo delle coste neozelandesi, il luogo più lontano dall’Italia poiché distano circa 19.250 chilometri da Roma. Dalla Nuova Zelanda in poi sarà un susseguirsi di spegnimenti spettacolari con Sydney, Pechino, Tokyo, Bangkok, Nuova Delhi, Mumbai, passando per Roma, Parigi, Atene, Madrid, Budapest, Copenaghen e finire a ovest con Rio de Janeiro, New York, San Francisco. Chiuderà la maratona Las Vegas. Si spegneranno la Tour Eiffel e la Cattedrale di Notre Dame a Parigi, la Biblioteca di Alessandria, Piccadilly Circus a Londra, lo Stadio del Millennium a Cardiff, l’Acropoli di Atene, il Museo Guggenheim di Bilbao, la Porta di Alcalà a Madrid, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, il Table Mountain a Città del Capo, l’Opera House di Sidney, il Taipei 101 cinese, le Cascate del Niagara, l’Università di Mosca, l’Obelisco a Buenos Aires, il Golden Gate di San Francisco, l’Empire State Building ed il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, e tanti altri.

Anche tutti gli italiani sono invitati a spegnere le luci dalle ore 20,30 alle ore 21,30 di sabato 28 marzo.
A Roma è previsto l’evento centrale per il nostro Paese: Francesco Totti, insieme al WWF, spegnerà “simbolicamente” il Colosseo. Ma tanti eventi sono in programma: si spegneranno il Palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica, Palazzo Madama, sede del Senato, Palazzo di Montecitorio, sede della Camera, la Cupola di San Pietro, Ponte di Rialto a Venezia, la Torre di Pisa, il Maschio Angioino a Napoli, la Reggia di Caserta, il Sferisterio di Macerata, l’Arena di Verona, la Valle dei Templi, il Castello Sforzesco a Milano, Piazza Castello a Torino, l’Acquario di Genova, e tanti altri palazzi comunali, provinciali e regionali, piazze, strade, mura, castelli, scuole, chiese, rocche e ponti.

L’Ora della Terra del WWF, considerato il maggior movimento globale di tutti i tempi, è stato presentato questa mattina a Pescara durante una conferenza stampa presso il Caffè Letterario, da Camilla Crisante, Presidente del WWF Abruzzo, e Dante Caserta, Consigliere nazionale del WWF Italia.

“L’Ora della Terra”, ha dichiarato Camilla Crisante, “è un vero e proprio voto per il futuro del Pianeta. Offre la possibilità a tutti di mandare un messaggio chiaro a chi ci governa: i cittadini vogliono un’azione decisa per contrastare il riscaldamento globale. Enti, Istituzioni, ma anche singoli cittadini sono chiamati a dire la loro con un gesto semplice: spegnere le luci per un’ora. Sarà il modo per tutto il mondo di affermare che c’è bisogno di una politica energetica rispettosa dell’ambiente e del nostro futuro. Abbiamo chiesto ai principali comuni abruzzesi di aderire a questa iniziativa programmando di spegnere simbolicamente un monumento o una piazza. In dieci hanno già aderito, ma c’è ancora tempo per farlo: basta andare sul sito www.wwf.it oppure contattare il WWF Abruzzo. In questo modo anche le nostre cittadine potranno figurare nell’elenco delle città di tutto il mondo che vogliono impegnarsi contro i cambiamenti climatici”.

I Comuni che hanno aderito in Abruzzo:
L’Aquila (si spegnerà il Palazzo Margherita);
Pescara (si spegnerà la Torre Civica);
Chieti (si spegnerà la Cattedrale di San Giustino);
Avezzano (si spegnerà il Castello Orsini Colonna);
Vasto (si spegneranno il Palazzo d’Avalos ed il Castello Caldoresco);
Roseto degli Abruzzi (si spegnerà Piazza della Repubblica);
Francavilla al Mare (si spegneranno il Museo Michetti ed il Pontile a Mare);
Montesilvano (si spegnerà Piazza Diaz);
Atri spegnerà (si Piazza Duchi di Acquaviva);
Lanciano (si spegnerà il Monumento Feneroli in Piazza della stazione).

“Questa straordinaria iniziativa a livello mondiale” ha dichiarato Dante Caserta, Consigliere nazionale del WWF Italia, “assume in Abruzzo una valenza particolare. Il 49,11% del territorio della nostra regione è oggi interessato da istanze e concessioni per la ricerca, lo stoccaggio e l’estrazione di idrocarburi. Se non riusciremo a fermare questa deriva petrolifera, il nostro ambiente, la nostra economia, la nostra stessa vita subiranno una trasformazione radicale. Non lo possiamo permettere e dobbiamo fare di tutto per impedirlo. Ma dire no al petrolio in Abruzzo deve accompagnarsi ad una politica generale di riduzione dei consumi energetici, di messa in efficienza del sistema produttivo, del ricorso convinto alle fonti rinnovabili. Aderire all’Ora della Terra è il modo migliore per chiedere tutto questo”.

Tutte le informazioni per aderire all’iniziativa si trovano su www.wwf.it.

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