mercoledì 11 marzo 2009

La Perla, si va verso la cassa integrazione straordinaria

La Perla, si va verso la cassa integrazione straordinaria
Firmato un protocollo d’intesa per richiedere la Cigs evitando i licenziamenti

Azienda e sindacati hanno firmato ieri, a Roseto, un protocollo d’intesa sulla situazione dello stabilimento La Perla il cui piano industriale, come noto, prevede la trasformazione del sito produttivo di Roseto in polo tecnico di gestione con circa 60 esuberi.

I sindacati, invece, ritengono necessario un diverso progetto industriale capace di garantire la continuità e il consolidamento degli attuali livelli occupazionali anche attraverso strumenti normativi.

Dopo gli incontri promossi dalla Provincia e l’intervento delle istituzioni, che si sono rese disponibili a sostenere le richieste dei lavoratori e la permanenza del sito produttivo di Roseto, l’ipotesi dei licenziamenti è stata accantonata per favorire la richiesta di cassa integrazione straordinaria.

Le parti, come si legge nell’accordo, hanno deciso di “individuare un percorso comune finalizzato ad evitare soluzioni unilaterali e a favorire una soluzione condivisa con l’utilizzo della Cigs”. Per tale motivo, con il supporto delle istituzioni, azienda e sindacati chiederanno al Ministero del Lavoro la possibilità di poter fruire della Cigs per 59 unità e per un periodo di due anni.

“La Provincia di Teramo – dichiara il Presidente, Ernino D’Agostino – supporterà dal punto di vista tecnico e istituzionale la proposta di ricorso alla cassa integrazione straordinaria al fine di garantire il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori interessati. Esprime nel contempo un rammarico, condiviso anche dagli altri rappresentanti delle istituzioni, Regione Abruzzo, parlamentari e Comune di Roseto, per il fatto che il gruppo non abbia allo stato attuale manifestato la volontà di rivedere il piano industriale al fine di garantire un presidio produttivo diretto nel sito di Roseto, nonostante la disponibilità offerta dai soggetti pubblici per l’attivazione di adeguate forme di sostegno”.

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