sabato 14 marzo 2009

Mostra: Tommaso Lisanti a Roma




Mostra: Tommaso Lisanti
Titolo: Ufo in velocità
Inaugurazione: giovedì 19 marzo ore 18,30
Durata: fino al 11 aprile 2009
Luogo: Galleria Maniero, via dell’Arancio 79 – 00186 Roma
Info: tel./fax: 06 68807116 - info@galleriamaniero.it - www.galleriamaniero.it
Orario: martedì-sabato ore 16-20 e per appuntamento
In galleria uno scritto di Lorenzo Canova
Si inaugura il 19 marzo la mostra personale di Tommaso Lisanti, “Ufo in velocità”, dal titolo che l’artista ha dato a due dei quadri in mostra, e forse in omaggio alla ricorrenza del centenario del Movimento Futurista.
Da sempre Lisanti dipinge alieni, astronavi, paesaggi di altri pianeti, come fosse testimone di una realtà altra, di una dimensione cosmica a lui solo concessa, scegliendo la strada isolata e personale di una pittura fondata su rappresentazioni futuribili che sembrano evocare immagini provenienti da altri mondi, quelli di un mondo visivo autonomo e misterioso.



Nato a Ferrandina (MT) nel 1956, vive e lavora a Roma. Principali mostre personali e collettive: 1983 "Due quadri" Galleria Pio Monti Roma;1985 Galleria Pio Monti Roma; "11 exhibitions" Galleria Corinne Hummel Basilea; "Un pittore uno scultore" Galleria Pio Monti Roma; 1986 "Quadriennale" Roma; "A new Romanticism, sixteen artists from Italy" Hirshhorn Museum, Washington; 1989 "Il boscaiolo magico e la civetta" Galleria Pio Monti Roma; 1991 "Media Ikos" Studio Cristofori Bologna; "Nuove metafisiche" Galleria In arco Torino; 1992 "Castelli in aria" Galleria Nazionale d'Arte Moderna Repubblica di San Marino; 1994 "Così lontano così vicino" Pinacoteca Provinciale Bari; "Ritratto autoritratto" Trevi Flash Art Museum Trevi; 1996 Galleria Maniero Roma; "personale" Studio Giovanni Bulgari Roma; "La pittura delle gioie - La collezione Bulgari" Roma; "Misure uniche per una collezione" Palazzo Ducale Mantova; 1999; "Collezione Giorgio Franchetti" Palazzo Forti Verona; 2000 "Futuribile 3797" Galleria Maniero Roma; 2001 "Cross-roads" Arte Contemporanea dalla Collezione Tonelli, Castello Colonna di Genazzano, Roma; 2002 "Tre Artisti in barca (per tacer del cane)" Galleria Pio Monti Roma; "53° Premio Michetti" Museo Michetti Francavilla al Mare; 2003 "Giotto ha inventato anche Flash Gordon" L'Idioma Centro d'Arte Ascoli Piceno; "Futuro Italiano" Parlamento Europeo, Bruxelles; 2004 "Cento Anni di Arte Italiana alla Farnesina" Roma; "Alogicoalieno" Studio Chia Roma; 2005 "Giostra della Quintana" Palazzo Trinci Foligno; "Il fascino indiscreto della pittura 2" galleria Maniero Roma; 2007 "Personale" Per Mari e Monti Arte Contemporanea Civitanova Marche; 2008 "Quadrato d'arte" Libra Arte Contemporanea Catania.
GALLERIA MANIERO VIA DELL’ARANCIO 79 – 00186 ROMA

Alieni tricolori
Lorenzo Canova

L’arrivo degli alieni a bordo dei loro dischi volanti sul nostro pianeta sofferente non potrà sembrare così strano a chi ha confidenza con il Futurismo, da Marinetti con le sue premonizioni “post-umane” di esseri artificiali con innesti biomeccanici e con i suoi automi elettrici, alle Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni dove l’uomo in corsa, modellato dal dinamismo dialettico con il paesaggio e con il mondo, si trasforma in un presagio aerodinamico delle forme dell’avvenire, fino agli uomini meccanici di Depero, robot metallici che danzano o corrono in moto, e agli audaci dell’aeropittura come Tullio Crali con i suoi piloti e i suoi paracadutisti in picchiata sulla città verticale. Per comprendere questi alieni e accoglierli al meglio potremmo allora ricorrere agli omaggi al Futurismo dipinti da Tommaso Lisanti, nuovo aeropittore degli spazi interstellari, esploratore di pianeti sconosciuti, trasvolatore di galassie lontane, rivelatore di terre distanti molti anni luce da noi, visitatore di luoghi inaccessibili percorribili solo da un pensiero e da un’immaginazione aperti verso sistemi solari diversi dal nostro. I dischi volanti bianchi, rossi e verdi di Lisanti, i suoi alieni tricolori appaiono dunque un appropriato tributo ai Futuristi che sono comparsi come veri e propri alieni nell’Italia statica del 1909, con le loro opere e le loro teorie innovative e rivoluzionarie, la loro poesia e la loro musica fatte di rumori e associazioni assurde, la loro esaltazione della macchina, del volo e della velocità. Tra l’altro Lisanti aveva compiuto la sua associazione al Futurismo in tempi non sospetti, molto prima dell’attuale centenario, intitolando Alogico Alieno una sua mostra del 2004, collegandosi dunque direttamente al teatro futurista che per Marinetti doveva essere proprio alogico e dinamico, simultaneo, autonomo, irreale. La stessa pittura di Lisanti, del resto, è dinamica nella sua velocità da astronave, simultanea nella sua rappresentazione aperta contemporaneamente su più mondi, autonoma da ogni condizionamento terrestre e irreale nella sua visionarietà immaginifica che lo rende un artista in grado di accogliere e di presentarci con un vero gesto futurista gli alieni giunti dallo spazio profondo su macchine più belle delle sculture per festeggiare i cento anni dei loro predecessori.

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