LE VIE DEL FUGGI FUGGI
Va detto, sia chiaro, che condividiamo appieno l'invito dei rappresentanti del centro sinistra atto a rendere sereno l'ambiente e far riflettere gli elettori su programmi e prospettive.
La serenità, pur tuttavia, manca al loro candidato che, certamente, non ha fatto bella figura abbandonando, al colmo di una crisi di nervi, l'emittente radiofonica cui era stato invitato per un dibattito con Giancarlo Cameli.
Egli è vittima del proprio io e del proprio presenzialismo posizionandosi in circostanze e luoghi che non gli spettavano e che avrebbero meritato ben altro comportamento.
Su questo i suoi sostenitori tacciono e fanno bene.
Probabilmente ha ereditato quel tipo di scuola dove la prima fila a tutti i costi è una delle regole del vivere politico.
Nella vicenda può, però, dirsi in buona compagnia.
E' noto a tutti, infatti, come il suo predecessore volesse, a tutti i costi, prendere la parola, non avendo nemmeno lui, più alcun titolo essendo fuggito dalla città anzi tempo per aspirazioni personali.
In questa sinistra tutti corrono in avanti. Il candidato sindaco pensa alla città tra 11 anni (ma all'attuale chi ci pensa ???) e fugge di fronte ai primi problemi al pari di un bambino cui è stata negata il giocattolo.
Cari cittadini, ma Voi lascereste Giulianova nelle mani di una persona che, alle prime difficoltà, fugge via ???
Capiamo, dunque, il vero imbarazzo del centro sinistra ed in particolar modo del PD che non si riconosce più in questo candidato, originariamente indicato come tale, successivamente ammiccante verso la propria creatura, una lista civica di mancati sindaci del centro destra, la sola che abbia l'esclusiva di farsi fotografare con lui.
C'è chi, però, saggiamente torna alle radici. E' il caso del capolista del PD, Berardo D'Antonio, il quale, sentendo puzza di bruciato, corre ai ripari richiamando a sé il Cittadino Governante e Rifondazione Comunista in una sorta di mercato calcistico di riparazione.
Sappiamo bene come la pensi Arboretti su questi argomenti; chissà il pensiero dell'ottima Elisa Braca dopo l'avvenuta defenestrazione da parte del trascorso sindaco e della sua maggioranza e dopo il recentissimo rifiuto del candidato sindaco ?
Che ci sia una leggera contraddizione in termini ?
Il Comitato Elettorale
per
Giancarlo Cameli Sindaco
Va detto, sia chiaro, che condividiamo appieno l'invito dei rappresentanti del centro sinistra atto a rendere sereno l'ambiente e far riflettere gli elettori su programmi e prospettive.
La serenità, pur tuttavia, manca al loro candidato che, certamente, non ha fatto bella figura abbandonando, al colmo di una crisi di nervi, l'emittente radiofonica cui era stato invitato per un dibattito con Giancarlo Cameli.
Egli è vittima del proprio io e del proprio presenzialismo posizionandosi in circostanze e luoghi che non gli spettavano e che avrebbero meritato ben altro comportamento.
Su questo i suoi sostenitori tacciono e fanno bene.
Probabilmente ha ereditato quel tipo di scuola dove la prima fila a tutti i costi è una delle regole del vivere politico.
Nella vicenda può, però, dirsi in buona compagnia.
E' noto a tutti, infatti, come il suo predecessore volesse, a tutti i costi, prendere la parola, non avendo nemmeno lui, più alcun titolo essendo fuggito dalla città anzi tempo per aspirazioni personali.
In questa sinistra tutti corrono in avanti. Il candidato sindaco pensa alla città tra 11 anni (ma all'attuale chi ci pensa ???) e fugge di fronte ai primi problemi al pari di un bambino cui è stata negata il giocattolo.
Cari cittadini, ma Voi lascereste Giulianova nelle mani di una persona che, alle prime difficoltà, fugge via ???
Capiamo, dunque, il vero imbarazzo del centro sinistra ed in particolar modo del PD che non si riconosce più in questo candidato, originariamente indicato come tale, successivamente ammiccante verso la propria creatura, una lista civica di mancati sindaci del centro destra, la sola che abbia l'esclusiva di farsi fotografare con lui.
C'è chi, però, saggiamente torna alle radici. E' il caso del capolista del PD, Berardo D'Antonio, il quale, sentendo puzza di bruciato, corre ai ripari richiamando a sé il Cittadino Governante e Rifondazione Comunista in una sorta di mercato calcistico di riparazione.
Sappiamo bene come la pensi Arboretti su questi argomenti; chissà il pensiero dell'ottima Elisa Braca dopo l'avvenuta defenestrazione da parte del trascorso sindaco e della sua maggioranza e dopo il recentissimo rifiuto del candidato sindaco ?
Che ci sia una leggera contraddizione in termini ?
Il Comitato Elettorale
per
Giancarlo Cameli Sindaco
Nessun commento:
Posta un commento