venerdì 4 aprile 2008

Sanità. Organizzato dai comitati per la salute in Val Vibrata, articolo di Gianluigi Mucciaccio

Chieti, 4 Aprile ‘08 - Venerdì, S. Isidoro - Anno XXIX n. 090 - www.abruzzopress.info - abruzzopress@yahoo.it - Tr.Ch 1/81
Nuovo ABRUZZOpress >>> Nazionale
Servizio Stampa - CF 93030590694 - Tel. 0871 63210 - Fax 0871 404798 - Cell. 333. 2577547 - Dir. Resp. Marino Solfanelli


Ap – Sanità

Organizzato dai comitati per la salute in Val Vibrata
Sit-in davanti ai quattro ospedali teramani

di Gianluigi Mucciaccio

SANT’OMERO (TE), 4 Aprile ’08 - Un’atmosfera quasi spettrale quella che si respira all’interno dell’ospedale civile di Sant’Omero che un tempo era considerato un fiore all’occhiello della sanità abruzzese e altresì un eccellenza di caratura nazionale ed invece, oggi, sta vivendo una debacle in piena regola. A dare un ulteriore mazzata al presidio vibratiano ci ha pensato l’ultimo Piano Sanitario Regionale, approvato in data 4 marzo c.a., che ha stanziato ingenti risorse (l’80% del bilancio regionale) per le strutture esistenti nelle province di Pescara, Chieti e L’Aquila e che purtroppo ha chiuso, in modo significativo, “i rubinetti” alla provincia di Teramo. I cittadini della Val Vibrata, tuttavia, non vogliono rassegnarsi a vedere il loro antico gioiello perdere quella brillantezza di cui poteva vantare questo importante territorio.
Fa specie vedere reparti dell’ospedale con personale medico e paramedico ridotto all’osso, con l’umore come si suol dire sotto i tacchi e nello stesso tempo vedere molte famiglie vibratiane recarsi nelle vicine Marche, per usufruire di quei servizi che l’ospedale di Sant’Omero non può più, evidentemente, garantire. Non a caso i vari comitati per la salute presenti nella provincia teramana tra cui quello della Val Vibrata, avevano posto in tempi non sospetti il pericolo che la situazione, già tremendamente critica, collassasse in modo irreversibile. Sta di fatto che i reparti che necessitavano di un serio ed urgente rafforzamento come quello di chirurgia, oncologia, ortopedia, fisiochinesi-terapia, cardiologia, nonché la riabilitazione cardiologica (l’unica presente nella provincia di Teramo) decimati di diverse unità (primari, medici ed infermieri) sono a rischio chiusura e sono stati dimenticati dal Piano predetto.
«Tutto questo – dicono all’unisono i cittadini vibratiani – è inaccettabile visto che noi come tutti, d’altronde, paghiamo con tanti sacrifici le tasse per risanare il disastrato bilancio regionale e poi, in concreto, vediamo dirottati i nostri soldi (la Val Vibrata produce il 45% del reddito lordo provinciale), per favorire il potenziamento dei presidi ovvero delle cliniche private che operano nelle altre province abruzzesi, mortificando in tutto e per tutto la nostra dignità e soprattutto il nostro sacrosanto diritto alla salute sancito dalla carta costituzionale.» Nel frattempo tutta la popolazione è stata mobilitata dai vari comitati della salute tra cui quello della Val Vibrata per stamani, per un sit-in davanti ai quattro ospedali della provincia, dove verranno distribuiti dei volantini nei quali saranno rimarcate le responsabilità dei vari rappresentanti politici che siedono negli scranni regionali, che a detta della comunità vibratiana, hanno assunto un atteggiamento di indifferenza ovvero di distacco verso questa questione, assolutamente vitale, per tutto il comprensorio.

L’Ospedale civile di Sant’Omero

www.edizionisolfanelli.it - edizionisolfanelli@yahoo.it - www.tabulafati.it - www.edizioniamiciziacristiana.it
Iscriviti alle NewsLetter di ABRUZZOpress http://www.Abruzzopress.info/newsletter.htm


ABRUZZOpress è inviato in e-mail e/o fax ad organi d’informazione, regionali e nazionali, autorità, enti
Notizie ed articoli possono essere lineramente riprodotti anche senza citare la finte

Nessun commento: