sabato 12 aprile 2008

Swap. Comunicato dell'Associazione Impronte di Giulianova



ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA IMPRONTE GIULIANOVA SULLO SWAP RUFFINI DICA TUTTO FINO IN FONDO Con un comunicato stampa dell'11 aprile il Comune di Giulianova ha reso noto di aver raggiunto un accordo per l’estinzione anticipata del contratto derivato (SWAP) sottoscritto dall’Ente nel 2003 che, visto l’andamento dei tassi, avrebbe potuto comportare perdite per le casse comunali. Il tutto, aggiungiamo noi, si è concretizzato dopo l’approvazione della Delibera di Giunta Comunale n. 67 del 26 marzo 2007, che ha autorizzato il Dott. Donato Simeone a trattare con la banca interessata.Fin qui il comunicato che omette però omette di dire qual è l’Istituto di Credito con cui l’accordo è stato raggiunto. Si tratta di UNICREDIT BANCA, la stessa a cui la trasmissione televisiva REPORT ha riservato di recente un’attenzione tutta speciale. UNICREDIT BANCA, infatti, è la stessa con cui nel 2002 l’Amministrazione Provinciale di Teramo, all’epoca presieduta proprio dall’attuale Sindaco di Giulianova, Claudio Ruffini, ha sottoscritto un derivato (SWAP anch’esso) per la modica cifra di 46.000.000 di euro, della stessa natura e con le stesse insidie di quello stipulato a Giulianova e rispetto al quale lo stesso Ruffini espresse giudizi diametralmente opposti a quelli del comunicato diramato ieri dal nostro Comune. Riportiamo integralmente le dichiarazioni dell’allora Presidente della Provincia: “E’ una maniera innovativa, per il settore pubblico, di reperire risorse, rivolgendosi al mercato finanziario. Una soluzione che potrebbe essere utilizzata anche dagli altri enti locali, penso in particolar modo ai Comuni”. Ruffini direbbe oggi la stessa cosa?Teniamo a precisare che dello SWAP da 46.000.000 di euro della Provincia di Teramo la nostra Associazione ha parlato a più riprese, investendo del problema sia l’attuale Presidente D’Agostino sia i Consiglieri Provinciali di minoranza, ma senza esito. Inoltre di questa controversa vicenda ha investito formalmente anche la Corte dei Conti che in casi analoghi è intervenuta sanzionando pesantemente le Amministrazioni che con leggerezza hanno fatto ricorso agli SWAP. Il problema, su cui volutamente le Amministrazioni interessate, imbarazzate, tacciono, non può essere sottovalutato perché le perdite generate da quei contratti finiscono per essere pagati dai Cittadini sotto forma di maggiore imposte locali. Per avere un’idea molto approssimativa delle dimensioni del problema basta riflettere sul fatto che, già a fine 2002, UNICREDIT BANCA poteva vantare all’attivo 183 mandati e 166 operazioni di SWAP con valore globale delle transazioni di circa 4.500 milioni di euro. Tutto questo nel 2002. A questi poi si è aggiunto anche lo SWAP di Giulianova del 2003, la cui storia ufficiale è scritta per intero nella delibera di Giunta Comunale del 26 marzo scorso, che alleghiamo. Per quanto riguarda lo SWAP UNICREDIT da 46.000.000 di euro della Provincia andremo avanti nella nostra iniziativa che riprenderà più forte ed incisiva di prima. REPORT è già stata allertata.

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