lunedì 16 giugno 2008

Politica. Comunicato de La Destra di Giulianova


LA DESTRA RINGRAZIA


La Destra di Giulianova, che nell’ottobre 2007 propose l’autosospensione di tutto il Consiglio Comunale come forma di lotta contro la ventilata chiusura del nostro ospedale, ringrazia i consiglieri del PDL che, seppur con nove mesi di ritardo, hanno accettato questa nostra proposta.
Speriamo che tutto il Consiglio Comunale segua l’esempio dei Consiglieri del PDL così da dare maggiore forza alla protesta in atto.

Buona Destra a tutti..

Pierluigi Casaccia

La lettera

Egregio Direttore,
nei giorni scorsi tramite la radio, La Destra aveva rivolto un appello all’ intero Consiglio Comunale affinché tutti i suoi componenti si autosospendessero dai rispettivi Partiti in modo da richiamare l’ attenzione delle Istituzioni provinciali, regionali e nazionali sul problema ospedale.
Ciò non si è verificato perché, come tu stesso hai commentato, non è facile staccarsi dalle poltrone e adoperarsi per il bene comune, anche se questo, come nel caso di specie, è un bene di vitale importanza.
Purtroppo però questo non riguarda solo l’ ospedale.
Assistiamo quotidianamente ad una sorta di triste teatrino politico preordinato e fine a se stesso dove, maggioranza e opposizione si parlano addosso di finti problemi che non sono di nessun interesse per il cittadino: ieri la questione di Rifondazione Comunista, domani il Partito democratico… e i cittadini non riescono giustamente ad interessarsi.
E alla fine quali sono i problemi? I posti all’ ATO di Rifondazione che oggi sputa veleno sugli amici di ieri e che, con buona probabilità, saranno anche quelli di domani?Il Partito Democratico dove si affilano i coltelli solo per conquistare nuove posizioni di potere? Tutto ciò è lontano dall’ interesse dei cittadini che, a nostro giudizio, non si sentono garantiti nemmeno dai numerosi comitati che, come funghi, spuntano da tutte le parti e che, cosa più triste, sono spesso capitanati dai soliti che cercano future candidature o convenienti incarichi professionali.
Per il bene dei Giuliesi e nel rispetto della loro intelligenza bisogna alzare il livello della discussione che deve necessariamente riferirsi a temi reali e concreti.
La città chiede che si torni a discutere degli argomenti che riguardano la crescita sociale, culturale e politica del territorio.
In una democrazia che vuole definirsi tale, la funzione principale della maggioranza e dell’ opposizione è quella di collegare e di canalizzare la molteplicità degli interessi e dei bisogni che vengono richiesti dai cittadini, al fine di migliorare il livello di vivibilità della città.
E parliamo di scelte di pianificazione urbana, di buona qualità ambientale, di offerta di servizi, di investimenti futuri, di offerta culturale, di capacità di creare lavoro, di attrarre risorse nuove pubbliche e private, di tutela del cittadino.
Questo è quello che i Giuliesi vogliono, questo è ciò che ogni elettore chiede ai suoi rappresentanti politici.
E allora non si capisce perché poi ci troviamo di fronte ad un Piano Regolatore che è puramente clientelare dopo svariate varianti ad personam o ad società (tra poco si rivota), un ospedale sempre più povero, la città che è sporca (e si continua a dare soldi alla Sogesa che di suo ha già perdite per svariati milioni di euro), la Giulianova Patrimonio quasi al collasso, l’ impossibilità di nuovi investimenti, privati che continuano a riconvertire le strutture ad interesse pubblico (vedi hotel Riviera e cinema Ariston) in nuove speculazioni edilizie, e un nuovo depuratore il cui destino rimane sconosciuto.
E’ vero, caro Direttore, questa è una città dove bisogna correre il doppio per rimanere fermi. Ma è anche la città dove nascono solo comitati “contro”, dove si permette a chi ieri appoggiava questa maggioranza, di alzarsi il giorno dopo e inveire contro quelle “scelte scellerate” che loro stessi avevano approvato e condiviso nel programma elettorale del
sindaco Ruffini, o dove, gli investimenti dei privati hanno salvato l’ Ente dal dissesto finanziario, o dove si è tutti in prima fila a battere le mani al candidato pescarese D’ Alfonso additandolo come amministratore capace di generare sviluppo, mentre le nostre aree capaci di rispondere anche a delle esigenze di interesse pubblico(vedi ex Sadam) permangono nello stato di totale degrado.
Giulianova sta morendo.
I cittadini sono stanchi di pagare tutto per non avere niente. Sono stanchi di essere i finanziatori di un sistema politico capace di creare solo i soliti carrozzoni.
La Destra rivolge un appello a quanti, nel centrodestra e non,guardano alla creazione di un modello di organizzazione politica e amministrativa in cui ci sia davvero spazio per la migliore partecipazione e la migliore conoscenza, l’ intelligenza e la creatività di ognuno, per poter realmente ricucire quello strappo tra cittadini e politica al fine di comprendere e pianificare le migliori scelte per la nostra città.

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