lunedì 22 settembre 2008

ANCHE I GIGANTI MUOIONO, MA RISORGONO, di Lino Manocchia

ANCHE I GIGANTI MUOIONO, MA RISORGONO
Bronx.N.Y. E’ la storia della “Cattedrale” del Baseball,la “culla” dei “bombardieri del Bronx”, il “campo dei sogni” degli assi della palla base americana, con a capo gl’indimenticabili Joe Di Maggio,Phil Rizzuto e Jogy Berra.
Lo stadio che compie 85 anni, ha ospitato per l’ ultima volta la squadra pluricampione e la rivale Oriole di Baltimora.
Un campo da gioco dal record ineguagliabile. Dal giorno di nascita (1923) ha presentato 6601 partite con la capienza di 57.545 spettatori e spettacoli straordinari con la partecipazione di campioni, eminenze e politici.
Fu Papa John Paul,per primo, nel 1968 a visitare lo stadio che parla di successi, gloria ed eventi sportivi, per tornarci nel ’79.. Recentemente l’attuale Pontefice Benedict XVI, vi ha celebrato
una Messa dinanzi ad una folla umile e riverente.
Fu l’ex Sindaco della Grande Mela, Rudy Giuliani, poco prima di cedere lo scettro, a stanziare 5 miliardi per la costruzione di due nuovi stadi:”Yankee” e “Metz”, le due squadre della metropoli..
E furono i campioni del pallone, guidati dall’impareggiabile O’Rey Pele’ nel 1976 a giocare sul verde prato, insieme a Giorgio Chinaglia ed il non plus ultra del calcio mondiale.
Indimenticabili gli incontri di pugilato offerti da coloro che furono ,e sono tutt’ora, il termometro della celebrita’ del palco cordato.
Nel lontano 1939 il grande Joe Louis mise K.O. il tedesco Schmeling, Muhammad Ali’ incontro’ il negro Kenny Norton, l’italo americano Rocky Graziano sostenne un incontro memorabile con Tony Zale.
PALCOSCENICO DI STAR
E’ la fine di un’era di un palcoscenico insuperato, un teatro che fa invidia ai rivali di ogni categoria, che ha visto nascere assi, e star che hanno immortalato il suo nome con le canzoni.
La nota “New York,NewYork” di Frank Sinatra e della Liza Minnelli e’ divenuta,potremmo dire, un inno nazionale per lo stadio.
Sin dal suo “concetto” lo Yankee Stadium fu disegnato per essere un “edificio speciale”.Il suo stesso nome ha il senso di maestoso, e la
parola “stadium” evoca un’immagine dell’antica Grecia e suggerisce importanza.
Il vecchio giornalista sportivo Red Smith una volta scrisse” ..come il vecchio palazzo in Roma e’il Colosseo, lo Yankee stadium vuole
apparire tale.”
E per 85 anni,Yankee Stadium ha difeso il suo nome, che continuera’ ad identificare la “casa” degli Yankee,26 volte campioni, quando il 16 aprile 2009 faranno ingresso nel nuovo maestoso impianto di fronte alla 161ma strada del Bronx,costeggiata dall’Harlem River.
La nuova costruzione somigliera’ alla struttura originale,dalla caratteristica forma distintamente assimetrica, con le lettere “Yankee Stadium” situate sull’arco d’ingresso allo stadio. Il costo di costruzione,condotta a termine in 2 anni, e’ stato calcolato a 1.6 miliardi di dollari.
Il “budget per la costruzione del vecchio stadio fu fissato sui 2.5 milioni, ed i lavori furono portati a termine in 284 giornate lavorative,il 18 aprile 1923, con la partita tra i “Red Sox” di Boston e gli Yankee.
Il futuro scolorira’ il nomignolo “Yankee” o tutto restera’ come un tempo?
La partita “finale”con gli “Oriole” e’ iniziata’ alle 20 locali, dopo una fastosa cerimonia di rievocazione dei “grandi” campioni. L’organizzazione aveva deciso di aprire i cancelli all 18, ma sin dal mezzogiorno un vero fiume umano era accalcato di fronte ai botteghini e gli agenti dell’ordine hanno avuto un gran da fare, per “pizzicare anche qualche bagarino che vendeva un biglietto per 2 mila dollari.
Ad alcuni sportivi abbiamo chiesto:Cosa rappresenta per voi lo Yankee Stadium?
“E’ la mia casa,Ci vengo da sempre. Rappresenta la gloria, la forza dello sport americano.Il nome di Joe di Maggio(che sposo’ Marilyn Monroe n.d.r)) e’ immortale.”
Un anziano italiano spiega:”Da 15 anni a questa parte vengo alle principali partite.Non potrei farne a meno.Lo Yankee Stadium e’ una specie di droga salutare,l’adrenalina.E’ un nome sacrosanto.”
Ed ancora una signora: Quando giocano gli Yankee, mio marito non cena.Prende un Hamburgh allo stadio, beve 5 acque minerali, e quando puo’ fuma mezzo pacchetto di sigarette.”
Un giovane dalla maglietta:”Forza Joe” ( Di Maggio) dice: “ posseggo 20 palle di baseball che ho ottenuto sullo stadio quando un giocatore
manda la palla tra gli spettatori. Ed ho una palla firmata da Jogy Berra.Per me vale piu’ di un capitale.”
“Quando entro nello Yankee Stadium mi vengono i brividi, mi
commuovo” confessa una elegante signora.
Il prossimo “neonato” puo’ essere felice.I suoi afficionados non demordono.
Good by ,vecchio Yankee Stadium.!
LINO MANOCCHIA

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