mercoledì 24 settembre 2008

Comitato promotore dei 5 Referendum Regionali

Comitato promotore dei 5 Referendum Regionali
Proposta di Legge di iniziativa popolare
Roseto degli Abruzzi, 24 settembre 2008
COMUNICATO STAMPA
DENUNCIA PUBBLICA: DUE QUOTIDIANI - “il Centro” e “Il Messaggero” - OSCURANO E CENSURANO OGNI NOTIZIA ED OGNI INIZIATIVA MESSE IN ATTO DAL COMITATO PROMOTORE DEI 5 REFERENDUM REGIONALI ABROGATIVI E DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER RIDURRE I COSTI E GLI SPRECHI DELLA POLITICA IN ABRUZZO.
Anche la Conferenza stampa tenuta ieri presso la Sede della Regione Abruzzo a Pescara è stata, ancora e per l'ennesima volta, “disertata” dai giornalisti dei due quotidiani, tra l'altro già presenti nella stessa sala dove si era appena conclusa la precedente conferenza stampa del Dott. Enrico Paolini Vicario dell'ex Presidente della Regione Ottaviano Del Turco e, per la circostanza, Assessore al Turismo in regime di proroga.
Il Comitato promotore denuncia questa “pesantissima e subdola” forma di censura da parte di due quotidiani abruzzesi che evidentemente nelle loro autonomia hanno scelto, in questa circostanza, di non dare alcuna notizia e di oscurare sin dalla fonte ogni tentativo di illustrazione ed approfondimento dei quesiti referendari sullo scioglimento di alcuni enti inutili e l'abrogazione di incarichi e consulenze esterne, impedendo così ai loro lettori ed a una parte della opinione pubblica da essi “controllata”, di venire a conoscenza dei contenuti “propositivi” della stessa proposta di legge iniziativa popolare con la quale i Cittadini chiedono al Consiglio Regionale di ridurre del 50% tutti i costi impropri della politica e degli organi politici di vertice della Regione.
Il Comitato si rivolge pertanto all'Ordine dei Giornalisti, alla Federazione della Stampa, al CO.RE.COM, al Difensore Civico ed al Collegio per le garanzie Statutaria della Regione Abruzzo affinché intervengano a “tutela” della dignità istituzionale dei Cittadini promotori sancita dalla Costituzione e dallo Statuto, del diritto di cronaca, della parità di condizioni, poiché con tale comportamento due tra i maggiori quotidiani della carta stampata abruzzese dimostrano con i fatti di avere praticamente operato una scelta di campo, aldilà delle dichiarazioni di principio, e di stare dalla parte della “casta politica abruzzese”, scoraggiando e “umiliando” ogni coraggioso e tenace tentativo dal basso di “partecipare” al rinnovamento ed alla riforma della nostra Regione.
Anche per questo “odioso ostracismo” il Comitato promotore è costretto a portare avanti una difficilissima e faticosa campagna referendaria affidandosi, di nuovo come l'anno scorso, alla “Tromba dei Cafoni” che, attraverso un impianto audio collocato sopra un mezzo mobile, girando per tutto l'Abruzzo per diffondere un “giornale parlato”, dovrebbe prendere il posto di quegli organi di informazione che stanno “disertando” dai propri compiti professionali e doveri deontologici, “privando” essi medesimi del proprio stesso diritto-dovere di cronaca, indipendenza ed autonomia dalla politica, e, purtroppo irreparabilmente, “cancellando” una parte dei Cittadini abruzzesi che pure lottano da tempo a tutela di una libera informazione.
Per il Comitato promotore
Pio Rapagnà – ex Parlamentare

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